Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

lunedì 5 luglio 2010

IUS 23


1.
Scandurra era un modificatore di universi. Sembra un'espressione a dir poco azzardata, quasi si trattasse di un essere divino, titanico. Invece, dopo anni di frequentazione e di esperienze, il maestro faceva sembrare facile, semplice, ordinario lo straordinario; il bello era che te lo faceva vivere, provare. Allora, ci dimostrava che in un angolo angusto del nostro mondo interiore, poco frequentato, in profondità ma attingibile, vi era un quid di potenza ignoto a tutti. [Il Grande Ignoto, in pratica, eravamo noi, in quanto esseri umani ignari di possedere le leve dell'universo: le spolette.] Modificare universi, significava operare incessantemente tra più dimensioni al fine di restaurare un ordine là dove esso era in pericolo. Ma a che tipo di ordine alludeva Scandurra? Ci raccontava che gli atlantidi avevano scoperto una singolare instabilità dell'universo, che comportava la progressiva e inesorabile fine di ogni forma di vita. L'accrescimento dell'instabilità in rapporto alla deformazione del continuum spazio-temporale, produceva una collisione tra universi tangenti dalle conseguenze inimmaginabili, e tutto questo avveniva in una unità-tempo ben precisa: un centesimo di secondo. Più volte ho accennato alla tesi del maestro sulla scomparsa del mitico continente. Ebbene, Atlantide scomparve, frapponendosi tra la nostra e un'altra dimensione. Ora, tutto accadde, allorché le fazioni contrapposte del Regno di Atlantide, sembravano contendersi il potere politico. In realtà, non di poltrone parliamo. L'una, voleva salvaguardare l'equilibrio cosmico tentando di ripristinare l'instabilità entro limiti accettabili; l'altra fazione, contro ogni umano sentire, si adoperava per incrementare l'instabilità, così da anticipare la fine dell'universo. A tal fine, i maghi neri (o i loro referenti ibridi, i saturniani) avevano costruito delle cosmonavi capaci di apportare entropia laddove erano destinate, soprattutto nei pressi delle cosiddette botole sul baratro senza fondo. Interrogammo il maestro sulle motivazioni che spingevano degli esseri umani come noi, sebbene evolutissimi scientificamente, a voler distruggere l'universo. La sua risposta era più o meno questa:
“Il male è un parassita molto tenace, distrugge solidità e bellezza della creazione e tutto ciò che è fertile, e vi lascia solo macerie. A certi livelli di conoscenza, l'essere, a qualsiasi universo appartenga, diventa folle e il suo delirio, la sua febbre, possono essere attenuati soltanto distruggendo tutto. Egli è spinto da una necessità indomabile di vuoto; è come sentirsi un dio inverso. Si guarda, infine, negli occhi Dio...”
Lo scontro fu così feroce, da portare l'intera Civiltà Umana sull'orlo dell'autodistruzione. I 'bianchi', onde limitare le conseguenze disastrose in cui si veniva a trovare il pianeta, che fecero? Sacrificarono Atlantide, facendola trasferire in blocco sulla linea di confine tra gli universi, in una sorta di stasi dimensionale. Evitarono così la distruzione della Terra. Tuttavia non riuscirono a neutralizzare completamente le forze sinistre. Infatti, i 'neri' si salvarono in buona parte, rimanendo su questo piano, con tutte le cosmonavi e annessi. Come fecero, è un'altra storia. Ma ne riparleremo.

2.
Scandurra mi aveva mostrato una nuova condizione dell'essere, un incoraggiamento al suo credo nell'Universo Magico, per cui era necessaria una completa rivalutazione della conoscenza del mondo. Ho rinunciato, e questo già nei primi anni settanta, al tentativo di spiegare, di cercare risposte in termini di causa ed effetto e previsione. Mi sono lasciato dietro la struttura pragmatica tipica del pensiero occidentale votata alla ricerca di risultati, vantaggi e domande da porre. Ho mutato tutto il mio modo di concepire i fatti.
Ognuno di noi sa tutto di qualcosa. Ci sono fisici che studiano il caos attraverso intricate formule matematiche e lambiccati modelli, cercando di capire se è possibile che “il battito d'ali di una farfalla a Los Angeles provochi un uragano a New York”, interpreti della teoria delle catastrofi, seguaci clandestini delle sinuose rappresentazioni dei frattali. Tutta gente che ricerca un criterio alternativo di razionalità nella disarmante irregolarità dell'universo. Il mio maestro Scandurra, già titolare di una bottega di frutta e verdura nella Viterbo anni settanta (questi i suoi titoli accademici), dal canto suo, decifrava l'amorfo del contingente, l'arbitrio del casuale, attraverso una percezione a priori, e lo tramutava in una struttura intellettuale dominata da vincolanti criteri di necessità. Scandurra era la prova vivente della possibilità di un principio ordinatore del cosmo, che tutto il reale è razionale in un modo speciale, che ci sono sintesi a priori del tutto incommensurabili. Per lui, passare da una dimensione all'altra, era come salire sulla scala mobile di un grande magazzino. Utilizzava, infatti, il passaggio automatico di trasferimento che permetteva di infrangere la linea di separazione tra gli Universi. Una botola, praticamente, verso il FOSSO SENZA FONDO che crea i confini del Cosmo.
Il concetto di universo parallelo sembra oggi tornato di moda [scrivevo questo il 1973], anche presso autorevoli fisici e matematici. Nel nostro ambiente poi, è pane quotidiano. Non c'è ufologo, contattista, medium, che non offra la sua versione esplicativa su tale teoria. Di cosa stiamo parlando? Si tratta dell'esistenza, vera o presunta, parallelamente al nostro universo sensibile percettivo, ma secondo modalità analoghe di manifestazione, di altri universi sensibili. Queste regioni normalmente si trovano tagliate fuori, indipendenti dal nostro universo, ma possono talvolta interferire con il nostro. Scandurra è quel “talvolta”. L'idea di universo parallelo presuppone dunque quella di separazione tra due sfere percettive, ma anche quella di passaggi occasionali da una sfera all'altra. Tra gli universi paralleli esiste solamente un'interazione debole.

3.
Scandurra indicava nell'anno 2012 l'apertura di un Varco cosmico, che avrebbe interessato l'intera galassia. Tutti noi dell'anonima, gli chiedevamo ulteriori informazioni e, soprattutto, cosa avremmo dovuto e potuto fare. Su questo evento, in preparazione di tale cosmico cambiamento, vertevano le nostre immersioni interdimensionali. Zac era tra noi, il più esperto in fatto di viaggi, ma la sua reticenza ci indignava alquanto. Tuttavia ce ne dovevamo fare una ragione, perché lui obbediva ad una consegna. Frequentando Zac anche in ambiti diversi dalla bottega, mi resi ben presto conto che stava cambiando. Questo suo mutamento riguardava sia l'aspetto fisico che quello interiore. Il suo sguardo, poi, era lontanissimo. Da qualche battuta che Zac si concedeva intorno ad un tavolo imbandito di ogni ben di Dio (nota era la sua passione per la buona cucina), emergeva uno status nuovo, che la sua vita principale non era più di questo pianeta. In chissà quali mondi passava buona parte del tempo speciale (diverso e dilatato rispetto alla nostra dimensione). Compresi che l'esperienza IVI (sigla che sta per immersione varchi interdimensionali, coniata dal nostro sodale tecnico-scientifico) coinvolgeva a tal punto il viaggiatore da trasformarlo sin nel profondo, DNA memoria intelligenza volontà, tutto cambiava.

VERSO LO SCALO INTERDIMENSIONALE
Decisi di ritornare sui miei passi e dirigermi verso la cittadella, con un semplice atto di volontà. Mi allontanai dal grande orologio, la sala comandi, fino alla sfera cangiante, abbassando le braccia e come un mirage a geometria variabile, atterrai in piedi sulla riva. Ebbi la forte sensazione che era il paesaggio a muoversi e non io a volare. Comunque, il globo luminoso si allontanò, ma sarebbe meglio dire, si smaterializzò; mi girai e di fronte a me, con quel muso da topo, stava il grosso roditore. Mi prese un colpo. Non me lo aspettavo. Mangiucchiava non so cosa e mi guardava. E se mi avesse parlato? Avrei sicuramente avuto la convinzione di vivere in un sogno acido. Invece se ne stava buono buono a masticare. Tentai un approccio amichevole, allungando la mano verso il suo capoccione. Pessima idea: digrignò i denti giallastri e mi sfiatò addosso del vapore grigio. Il suo fiato denunciava pasti pesanti: una cloaca di gas mi colpì. Certo, gli animali nei romanzi fantastici avevano ben altri aspetti, comportamenti e profumi. Continuava a fissarmi. Cambiai strategia. Agitai le mani per tentare di spaventarlo. Niente. Mi rivolsi al topolone con voce decisa:
“Che dobbiamo fare? Io devo andare lassù, in quella cittadella, tu che vuoi da me? Sono grosso da mangiare, vengo dalla Terra del sistema solare e non ti piacerei.”
Così avrebbe parlato un eroe in un qualunque romanzo di fantascienza anni quaranta. Sarà stato il mio tono scocciato, oppure la mia provenienza, il topolone si girò, inoltrandosi poi nel bosco. Cominciavo a sentirmi più a mio agio. Non c'era ostilità su quel mondo. Tutto ciò che è nuovo crea disagio. Uscii dal boschetto e guardai affascinato la splendida cittadella, aggrappata su quel picco. Stava lì, la magica cittadella, davanti a me. Una enorme porta trapezoidale preannunciava ricchezze architettoniche, artistiche, inimmaginabili. Difficile capire di cosa fosse fatta. Granito luccicante azzurro, levigato. Quello che però mi disorientò, era la mancanza di vita, o almeno all'apparenza. Colossale, alta 35/40metri, la oltrepassai con una certa apprensione. I palazzi sembravano fatti da mani umane, ma con una visione diversa, come dire, una altra possibilità costruttiva. Le forme erano diversificate fino a non distinguerle affatto: cubi piramidi sfere e altri volumi, su una medesima struttura e collegate da pontili da mozza fiato. Gli sfavillanti colori si fondevano benissimo, con sfumature che non avevano una ragione, o non la percepivo io. Era, la mia, una visione globalizzante, un grandangolo psichico che abbracciava buona parte della città. Mille stradine, vicoli, rampe che si slanciavano verso i piani alti dei palazzi, il tutto aveva una sua dimensione organica, un'alveare urbano non asfissiante sebbene intrigato, collegato. Ecco, la definizione della cittadella: un tutto collegato armonico.
Mentre guardavo affascinato, qualcuno mi diede un colpetto sulla spalla destra, mi girai di scatto perché pur con la mia nuova capacità onnipercettiva, non lo avevo visto. Un giovane uomo (umano?), dalla corporatura robusta, slanciato, belloccio, dall'incarnato rosa, occhi blu e capelli lunghi nerissimi che portava all'indietro, con un vestito all'inglese, mi sorrise e con fare cortese si rivolse a me:
“Faccio gli onori di casa. Mi chiamo Roberto Castelli Fornasieri, sto qui da alcuni anni terrestri. Sono un trasferitore. Sono ben contento di esserti di aiuto.”
Non avevo capito molto. Fornasieri, trasferitore... traccheggiavo. Non riuscivo a rispondergli. Stavo facendo una figuraccia. Pure da maleducato, sarei passato. Presi fiato e improvvisai una possibile risposta:
“Roberto, grazie della tua cortesia. Angelo è il mio nome. Mi aspettavi?”
“Non preoccuparti. Tra spirito e sensi si innesta un nuovo equilibrio. Sei ancora in rodaggio. È accaduto a tutti quelli di passaggio. La prima volta è così. Ti attendevo. Scandurra mi aveva avvertito 9 anni fa del tuo arrivo.”
Nove anni fa avevo cinque anni e non mi ero ancora trasferito con la famiglia a Viterbo. Ma perché mi stupivo ancora? Parlavo con un trasferitore di origine terrestre, che somigliava ad un modello dell'alta moda, in uno scalo interdimensionale. Che problema c'era? IVI.

31 commenti:

  1. Avevo letto più o meno di Atlantide, e tu stai dando conferma di quello che avevo letto. Maghi neri che come scopo avevano la distruzuione dell' universo. Il vascello è parte di quelle cosmonavi.. E ti dò ragione, ci facciamo troppe doamande, pur sapendo già le risposte. dovremo prendere più fiducia delle nostre possibilità e facoltà..e risveglirci.Per quanto la mia idea possa valere, purtroppo alegga nella mia testa questa idea: Deve essere creata una nuova anonima talenti forse? E' questa una possibile causa del "cantiere" da te aperto come per Scandurra a suo tempo con voi? Nn voglio risposte. Ciao a tutti e a presto.

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  2. Qui si avverte l'eco dell'Infinito.

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  3. Attenzione urge un PDF formato Atomico per Scribd... come al solito un Ottimo Angelo

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  4. Una domanda, Angelo.
    Quell'immagine sembra una parziale ricostruzione di quel che ci stai scrivendo... Vorrei capire, è antica? O è stata fatta in quella maniera descrivendo la tua esperienza...

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  5. ..avrei come sempre un milione di domande..x te Angelo.. ma attendo... le risposte arriveranno al momento opportuno ..come sempre..Chiara M. A.

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  6. Forse si può anche capire Zac.. Penso che una volta che capisci che quello che guardi ogni mattino quando ti svegli, è una sfaccettatura infinita di mondi..e una volta che hai le chiavi per poter aprire e trovare sopprattutto i varchi, le botole..la parte negativa può essere andare vicino forse alla follia personale. Nel senso che forse ti perdi nel baratro di domande infinite, anzi, forse le domande nn te le poni più. Uno stato unico di..nn so ne anch' io come definirei queste sensazioni. Ma perdi di vista anche lo scopo, e ti perdi tu. Penso sia un peso enorme portare il fardello del poter capire la dimensione che ci avvolgie. Pensate portare il peso del sapere che nn c' è solo quella. Ma è tutto così stupefacente, vibrare oltre ogni immaginazione, per un istante essere di nuovo ricollegato alla matrice, sapere che 6 qui per qualcosa, che nn siamo solo carne e rincarnazione, bisogna fare qualcosa. Bisonìgna trovare il nostro potenziale, per come la vedo io, sono stanco di assecondare poteri che avvelenano i mondi, e che nn ci fanno ritornare chi siamo. dovremmo volerolo più di ogni altra cosa. Più di un posto di lavoro, più di una casa dove stare, uscire dalle catene, finalmente. Per quanto mi riguarda sono stanco che usino i sensi di colpa, la rabbia, la distruzione della nostra Anima, per gli scopi di nn si sa chi. E' come vendere l' anima al diavolo. Buona serata a tutti

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  7. E un' altra cosa. Sto rivalutando tutto il mondo che ci circonda anch'io, e penso tutti quelli che sono qua. E' brutto perdersi negli sguardi di persone che pensano che l' automobile più veloce sia la migliore cosa che esiste in questa terra ecc ecc. Da quando sono cominciate certe sensazioni che percepisco, sto cambiando la mia visione di vedere le cose, si ritorna bambini di nuovo, perchè c' è bisogno di riclassificare tutto. A partire dalle cose più banale. Più ci si affina, e più si percepisce, più si notano i segni. E' la percezione forse di un nuvo mondo, quello vero, che bisogna difendere forse? O lo schema in qualche maniera è gia scritto, come per il tizio che sapeva da tot anni che Angelo doveva arrivare? Per come sia la risposta, abbiamo però il diritto di svegliarci ed essere parte attiva anche noi del cosmo. Come tutti. Scusate per questo sfogo, ho perfino le lacrime agli occhi, ma dobbiamo daric da fare cavolo, ciao a tutti e scusate di nuovo

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  8. @Giusparsifal
    L'immagine è antica, 'VISIONE DI EZECHIELE' di Carl Von Stemberg. Come ben vedi, non sono stato né il primo, né sarò l'ultimo a viaggiare per gli universi. Mistici e maghi, sensitivi e medium, hanno varcato il confine, fin dalla fondazione del mondo.
    @Michele
    I tempi si restringono, non temere ci stiamo preparando. Più ti affini e più potrai passare per la porta stretta.

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  9. Angelo, te la sentiresti di consigliare una bibliografia essenziale da affiancare al tuo racconto?

    Che impressione hai ricavato dall'opera di Castaneda?

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  10. @altair
    La lista di libri utili, da poter tornare utili per la fine del Tempo, la sto preparando.
    Carlos Castaneda, o chi si nasconde dietro questo nome, ha fuso in più racconti, dottrine e pratiche sciamaniche. È un'opera, la sua, decisamente pop. Una bibbia underground in tempi confusi, ma illuminanti. Emerge dai suoi scritti un elemento importante: la migliore droga per viaggiare, è dentro di noi.

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  11. Buongiorno Angelo,
    pendiamo tutti dalle tue labbra.. metaforicamente parlando.

    Grazie di tutto,
    Eremita

    P.S.: bellissima anche l'immagine allegata al post

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  12. Sai qual' è la cosa più straziante per certi versi? Aspettare. Anche se so che è vero. Come diceva Don Juan l' infinito può essere un attimo alla fine della vita, ma vale di più di tutta una vita. E' vero. Dicono ce noi giovani siamo coloro che sono ottimisti e che vogliono tutto subito, ma capiamo che bisogna aspettare. Ma è straziante ed .. illuminante allo stesso tempo, perchè sai che quando comincerai a capire sarà una csa oltre le tue portate, e che starai finalmente facendo del bene per tutto e tutti. Perchè è questa l' armonia, la gioia, l' amore per tutto quello che esiste. per tutto quello che è giusto che esista. Certe volte si provano perfino emozioni che nn riesci a controllare con questo pensiero. Forse sarà la nostra Anima che vibra, nn lo so. Ma sto scoppiando letteralmente. Nn riesco più a capirmi, forse sto capendo anche quello che devo veramente fare. Grazie, perchè nn ho mai provato un 'energia tale che mi fa' capire quanto è bello ogni singolo attimo che esiste. Ciao a tutti

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  13. Caro Angelo,
    Buongiorno.
    Sono sempre piu' contento che il "caso" mi abbia portato sul tuo blog...
    Rileggendo anche questo ultimo scritto, sono rimasto nuovamente sconcertato ... non tanto per la meraviglia di quanto hai descritto, quanto piuttosto per aver "ricordato" che, in giovane età, in quel periodo della vita di cui si ricorda poco, e in cui tutto è "favola", avevo probabilmente già capito come stavano le cose...ma poi purtroppo si DEVE passare dallo stato di purezza infantile allo stato di corruzione adulta ... questo è il vero peccato che si deve espiare, peccato di cui pero' è la società consapevolmente colpevole.

    Colgo anche l'occasione per una riflessione...
    Ancora in questo tuo post, come già precedentemente, mi sono accorto che quella splendida "favola" di Michael Ende, cioè LA STORIA INFINITA, probabilmente non è nè puo' essere parto della sa fantasia, soprattutto dopo le parole di Scandurra "Il male è un parassita molto tenace, distrugge solidità e bellezza della creazione e tutto ciò che è fertile, e vi lascia solo macerie. A certi livelli di conoscenza, l'essere, a qualsiasi universo appartenga, diventa folle e il suo delirio, la sua febbre, possono essere attenuati soltanto distruggendo tutto. Egli è spinto da una necessità indomabile di vuoto; è come sentirsi un dio inverso. Si guarda, infine, negli occhi Dio..." ... potrebbero essere tranquillamente la voce narrante del libro. ...

    Colgo l'occasione, ennesima, di ringraziarti, nella speranza che i tuoi insegnamenti (o suggerimenti, come preferisci) possano permettermi di scovare nel mio profondo la spoletta che mi permetta di aprire gli universi.
    Un abbraccio, in attesa di risentirti.

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  18. C'è un particolare nell'articolo, che non ancora avevo preso in considerazione.

    Angelo, quando hai incontrato il trasferitore Castelli, avevi appena 14 anni?

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  19. A volte si fa' fatica altair. Anch' io oggi con l' ultimo.

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  20. Sono a casa da cena. I miei sono via a mangiare insieme con mia sorella, sta per avere una bimba, data di parto presunta nn ancora ufficiale, ma sicuramente in Novembre. Da quando ho finito di mangiare ho cominciato a leggere tutti i post, più precisamente dal 03 di ottobre. L' ho fatto per cercare informazioni, libri da cercare come quello consigliato a Mike Plato "esercizi spirituali di Ignazio di Loyola") e ho notato che è cresciuto il tuo raccontare, prima da giornalista, a ora.. persona che è arrivato all' ora di merenda, e che cerca, nel possibile, di aiutare la gente a trovare il proprio grande ignoto all' interno di se stesso. Da informazione (passiva) alle materie oscure (informazione attiva). Ma ho anche fatto caso a una cosa. Che prima delle materie oscure le persone che "postavano" qualcosa in risposta erano di settore, se mi si vuole passare il termine. Era cioè gente preparata, gente che come direi io "sa". E che guardo con ammirazione. Gente che aveva e ha già toccato con mano quello che sta succedendo magari a me adesso. Nn so gli altri. Ma vedo da dopo l' inizio delle Materie Oscure anche una nuova generazione, passatemi anche questa volta il termine. Persone che sono approdate nel tuo porto, chi per caso, chi leggendo i tuoi articoli. Penso al discorso del tizio che sapeva che dovevi arrivare in cittadella 9 anni prima che tu fossi lì. Queta nn è casualità, questa nn è coincidenza come i "cicapiani" potrebbero dire. Questo è destino, questa è voglia a livello animico, alivello di coscenza, di rispondere a un messaggio che è partito a priori da qualcuno o qualcosa, e a livello subcoscente abbiamo risposto. E' voler fare qualcosa. Ovviamente parlo per me, che nn sono nessuno. Un ragazzo come gli altri che mai prima di qualche tempo fa' avrebbe pensato tutto ciò. Forse, i cavalieri di luce stanno sentendo l' eco della guerra che arriverà, e a livello di subconscio stanno ritornando alle armi, dentro loro stessi. Forse stiamo cominciando a brandire la spada di luce, e per la prima volta sto vedendo una direzione. Sto esplodendo. Ma voglio "combattere". Come penso tutte le persone che sono qua. Grazie Angelo, ciao e buona serata a tutti

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  21. Allora, già nel 1973 o giù di lì Scandurra faceva riferimento al 2012? Sarà, ma con tutto il rispetto temo che la notizia vada presa con il beneficio del dubbio...

    Forse lo si doveva dire prima vale a dire quando nessuno mai faceva riferimento a tale data e non adesso che ne parla anche il barbiere...

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  22. @Michele
    Son persone come te, che mi fanno ben sperare sugli esiti finali del 2012, verso cui andiamo incontro.
    @paolo
    A sostegno della previsione di Scandurra (ma so' che lui ne riderebbe) sulla data fatidica del 2012, anno di grande varco, ho le migliaia di pagine di appunti, le testimonianze di altri sodali dell'anonima. Ma comunque non è questo il punto. Quello che è interessante, credo, riguarda gli accadimenti cosmici e microcosmici che avverranno, e in parte stanno già avvenendo, di questi tempi. Un sommovimento delle anime e delle energie che provengono dal basso; segnacoli d'aria e di terra; certe variazioni dell'asse terrestre e della chimica del regno della Natura. Guardiamoci intorno e dentro di noi, ci son cose che emergono, che sono messe in movimento. Tutto lascia credere che ci troviamo di fronte a mutamenti epocali, e ne dobbiamo prendere coscienza prima che sia troppo tardi. Non annuncio catastrofi, ma cambiamenti. La catastrofe è già iniziata da secoli.

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  23. Hai ragione, mai come d' ora quando passeggio lungo i boschi vicino casa( mi piace farlo ogni fine settimana per connetermi col "tutto" e staccare dal sistema) sento letteralmente un 'energia sprigionarsi all' altezza del petto più omeno, su fino a provare accaponamenti, terpori benigni..meraviglia per tutto quello che mi circonda, vedo colori nuovi, vedo ogni attimo di movimento come fosse la prima volta..Mi meraviglio di nuovo. E' bellissimo..piango dalla gioa certe volte. Aumenta l' aria, tutto si muove, come se la natura, la terra riaprisse le braccia a suoi figli che durante questa vita si sono smarriti e stanno ritornando a casa.. è tutto immenso..è vero che sta cambiando tutto. Ciao a tutti

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  24. Angelo, vorrei farti una sola domanda profana, seguo il tuo bellissimo racconto, ma non ho mai postato alcunchè.
    Per caso Atlantide con gli stregoni c'entra con la luna, perkè questo cd satellite si è formato molto dopo la nascita della terra. Grazie

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  25. Se posso, ovvrei indirizzarivi su due post,uno che si chiama "A Viterbo la bottega delle meraviglie" che se vogliamo potrebbe essere una parentesi di presentazione, una prefazione (si dice così?) del quel di quartiere San faustino ai tempi di Scandurra, potremo definirlo i
    anche l' introduzione di I.U.S. Se nn sbaglio dovrebbe essere postata in data domenica 06 settembre 2009. L' altro post è "cavalieri della landa desolata" postato a Mercoledì 02 settembre 2009. Ciao a tutti

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  26. @dafne
    Temo che tu abbia pizzicato qualcosa...la Luna riserverà molte sorprese ancora. La NASA ci ha raccontato tante balle in proposito, ma è vizio dei potenti nasconderci la verità.

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  27. Riflettevo sulle parole di Scandurra, a proposito dell'Ultrapsichica Follia dell'Essere, di questa sorta di Vertigine spirituale autodistruttiva, un "cupio dissolvi" su scala cosmica... se è cosí, bisogna dedurne che l'Universo sia di per sé congenitamente imperfetto - cosa che in effetti penso... - e che una Tara si sia propagata in tutte le declinazioni dell'Essere? Vuol dire che questa Creazione è effettivamente prodotto di un "dio minore", di un Demiurgo usurpatore di prerogative divine, in cui scintille divine si sono immerse per riportarla al corretto stato vibratorio, potremmo dire, in armonia con la Purezza Archetipica da cui si è distacca per l'imperfetta opera demiurgica, smarrendosi in essa però spesso e "volentieri", come volevano molte correnti gnostiche? Certo che quelle parole di Scandurra riecheggiano in un certo modo tali Miti Gnostici. Di "collisione tra Universi tangenti" parla anche Malanga, quindi è piú che plausibile che nel suo studio sulle apparenti abductions abbia incontrato realtà oggettive che riconducono in questa direzione, pur tra numerose difficoltà interpretative e forse trappole predisposte strategicamente. I viaggiatori interdimensionali di cui si parla richiamano anche gli analoghi toltechi di cui parla Castaneda per tramite di Don Juan. Cosí come sempre i castanediani "inorganici", chiamati "Voladores", richiamano molto da vicino quella tipologia aliena cui Malanga si riferisce con il nome di "Lux". D'altronde, anche dietro mille e mille sfaccettature le piú disparate, la Verità dev'essere Una. E al termine del Crepuscolo Cosmico dovrebbe potersi intravedere, mi auguro.

    @Michele: sono sorpreso di sapere che esisterebbero ancora angoli incontaminati in questa porzione di Occidente. Vivendo in area metropolitana, non posso godere di questa comunione spirituale con una ormai inesistente Natura; posso solo "ammirare" cieli chimici grigio-bianchicci solcati da tanker ed elicotteri militari, e tramonti plumbei con riflessi metallici, oltre che inalare l'umidità sintetica mozzafiato - in senso letterale; ti toglie il respiro - di foschie dense come paludi. Mi è capitato di frequentare zone semi-montane del Piemonte, sperando di trovarvi un'ombra di Natura autentica, ma anche lí, i cieli opachi erano ugualmente piagati dagli onnipresenti tanker. Lo stupro incessante della Natura sta giungendo al parossismo, e mi pare rappresenti la manifestazione piú evidente e tangibile di quella "Vertigine dell'Essere" di cui sopra.

    Un saluto

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  28. Sarei lieto di ospitarti, quando tu ne avessi voglia, lupo noturno. Sto in veneto, nella "polesana" si dice da noi, più precisamente il Polesine alto. La mia cittadina è sulle sponde del fiume Adige, e per fortuna gli echi dell' industria li abbiamo lasciati a qualche altra provincia (Vicenza e Treviso), noi, volgarmente noti come Rovigotti, poichè facenti parte della provincia di Rovigo, abbiamo ancora attorno boschi e colline per fortuna, che portano sia del buon vino che degli ottimi risotti e, lo so che cado nella retorica, della buona "polenta e osei". Lieto di ospitare chiunque voglia venire. Per uqwnto riguarda la luna..già, dalle teorie di Orbingher (è giusto?) sulle varie lune prima di questa, a quella dell' astronave, cioè una costruzione artificiale, è una teoria interessante. Infatti nn gira, come in teoria dovrebbero fare tutti i corpi che si sono staccati. Nn voglio andare più in là xkè nn sono un fisico, però..ecco, lascia perplessi. John Lear parla di basi aliene, astronavi vecchissime adagiate su crateri, e anche Armstrong parla di aver visto cose "strane". E poi, se vogliamo dirla tutta, vi ricordate la morte nera di guerre stellari? Nn ci assomiglia? So che può far sorridere la mia teoria, ma è tutta una metafora quella saga di George Lucas. E sappiamo benessimo che i registi sono spesso indirizzati da agenzie o..dritte di qualche genere da chi sa sempre qualc in più, ciao a tutti e buon fine settimana.

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  29. pdf scaricabile qui http://www.scribd.com/doc/34363487/Incontro-Con-Un-Uomo-Straordinario-23

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