Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

giovedì 8 aprile 2010

INCONTRO CON UN UOMO STRAORDINARIO – Il Vascello fantasma. 6




E pensare che fino al 1971 non sapevo nulla di Carlos Castaneda e il suo mentore don Juan, altrimenti lo avrei citato per plagio. Seguivo con tutta l'anima e l'intelligenza un autentico uomo di potere e testimone di una tradizione millenaria. Tradizione che Scandurra faceva risalire agli atlantidi, civiltà avanzatissima al punto tale da poter fare a meno di strumenti e di tecnologia; capace di viaggiare tra le stelle con vascelli-fantasma (così il mio maestro chiamava i dischi volanti) oppure di autodistruggersi. Mi raccontava che Atlantide fu colpita da un cataclisma cosmico e geologico: a causa di un uso perverso della scienza alchemica da parte di una elite di goeti, si venne a creare un sisma fuori da ogni scala che produsse 13 onde oceaniche alte cinque chilometri che sommersero l'intero continente situato tra l'Europa e l'America. La gilda, attuando reazioni nucleari prodotte con gli ultrasuoni, scosse a tal punto la materia e lo spazio che si liberò un tuono di inaudita potenza da provocare uno squarcio nel continuum. Un varco dimensionale agganciò l'intero continente così da impedirne l'inabissamento. Non fu distrutta Atlantide, ma scomparve dalla nostra percezione ordinaria.
La collina dove ci eravamo recati per assistere chissà a quale evento ufologico, in realtà era ben altro e molto di più. Scandurra chiamava questi luoghi 'prese', punti-di-contatto con dimensioni tangenti la nostra. L'uomo che intravedevo tra le rovine di un antico casale, non era un villano medievale. Sulla sua tunica vi era impresso un drago stilizzato, uno dei simboli di Atlantide. Il Drago era a custodia del Giardino delle Esperidi così come del mitico continente: forse lo stesso luogo.
Il maestro mi aveva mostrato una finestra temporale, meglio, un portale. Che uomo era realmente Scandurra? Da cosa o da che gli derivava un tale potere? Scombussolato com'ero, forse impaurito, non lo so, ma quella sagoma che lentamente si muoveva e ci veniva incontro, non era certamente di questo mondo, di questo tempo, di questa parte di realtà. Avvicinandosi a noi, mi accorsi che era alto più di due metri, il viso risplendeva di una luce ulteriore, distinguibile persino in un pomeriggio d'estate. Sorrideva con quel suo viso bello, i tratti somatici erano quelli di un europeo del nord. Era ormai a pochi metri da noi, quando sgranai gli occhi. Ehilà, mi accorsi di una cosa strabiliante: comparve o c'era sempre stata, poco distante da lui, un'astronave pazzesca. Somigliava – scusate il paragone ma era quello che mi venne in mente – a quella disegnata da Karel Thole per una delle innumerevoli copertine di Urania, libri periodici di fantascienza della Mondadori. Ecco, adesso penserete che vi racconto delle panzane o che ho svalvolato. E come darvi torto. Siccome non mi può interessare di meno di quello che pensano gli scettici di professione, e visto e considerato che tutti coloro che mi seguono li considero meno fessi di quelli del Cicap e più aperti mentalmente, continuo.
Il vascello era di dimensioni notevoli, lungo trenta metri e largo almeno dieci, antenne, pinnacoli, geometrie aliene, insomma una visione fantastica. Era sospeso ma galleggiava, ondeggiando. Da quello che sembrava il tubo di scarico dell'astronave, fuoriusciva una spirale azzurrina gigantesca, occupava praticamente tutta la sommità del poggio. Appresi in seguito che non si trattava di gas di scarico, bensì ci trovavamo di fronte ad una specie di intercapedine dimensionale, una scorciatoia VQM verso l'infinito ed oltre. La spirale girava vorticosamente e mi metteva un certo disagio, nemmeno timore, disagio come se mi trovassi fuori posto. Ricordo bene questa sensazione. La provai altre volte.
Intanto l'uomo era di fronte a noi. Scandurra si alzò e gli andò incontro con fare normalissimo. Mi sembrava tutto surreale, felliniano: un fruttivendolo di Viterbo che intratteneva rapporti con un pilota proveniente da un'altra dimensione o galassia, anzi, un atlantideo redivivo in visita parenti. Pezzi grossi, banchieri, leader politici, praticamente merdacce rispetto al mio maestro.

13 commenti:

  1. In Altre parole quelli che noi chiamiamo Ufo sono essere che vivono sia nel nostro pianeta, sia che vivono in in altre dimensioni e si spostano tra queste attraverso le prese ancorate a terra???
    Comunque non ho capito.. ma Atlantide e l'Antartico.. perche' avevi detto che aveva cambiato stato... o posto?? o e' situato in un'altra dimensione e non riusciamo a vederlo con i nostri sensi???

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  2. Ma con questo testo smonti la tesi di Corrado Malanga... caspita sembra che infondo sti esseri abbiano una conoscenza immensa

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  3. Perchè chi sarà mai questo Corrado Malanga?

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  4. Cari amici, il lavoro di Malanga è lodevole, sebbene non ne condivida il metodo. Le mie sono esperienze dirette, al contrario di quelle desunte dal dottor Malanga, che interpreta e elabora un teorema dalla casistica da lui raccolta, attraverso le sedute di ipnosi regressiva su presunti addotti.
    Circa il potere immenso che questi esseri dimostrerebbero di possedere, su scala umana sicuramente sembrano semidivini.
    Atlantide? È registrata nel drive della nostra memoria, e soltanto occhi speciali potrebbero intravederla, a meno che qualcuno abbia la facoltà straordinaria di aprire un portale...

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  5. Caspita quindi sti Ufo sono esseri non tutti cattivi e sono qui e la tra i vari portali?? cavoli se dici esperienza diretta vorrà dire appunto che non e del tutto esatto Corrado sebbene si impegni lodevolmente...

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  6. Sì, Vin, quanto riporto nel memoriale su Scandurra è vita, è esperienza diretta, non libresca. Mi si può credere o meno, ma quanto affermo è un pezzo di vita mia.
    I vascelli fantasma navigano in tutti gli oceani e attraccano in tutti i porti.

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  7. Non amo i libri di Carlos Castaneda che trovo noiosissimi. Di solito comincio a leggerli con entusiasmo illudendomi all'inizio di trovarvi chissà quali insegnamenti e di leggervi la descrizione di chissà quali esperienze ma poi mi areno dopo un centinaio di pagine, mandando al diavolo Castaneda e il suo fittizio Don Juan.

    Se in Italia le sue storie hanno avuto un enorme successo è colpa anche e soprattutto di Elemire Zolla. Balle, solo balle scritte per far soldi.
    Un vergognoso 'bluff' quello di Castaneda, inventato per ammucchiare montagne di dollari.
    E quanti milioni ne ha vendute di copie il truffaldino Castaneda'.

    Il signor Scandurra era sicuramente fatto di un'altra pasta. Credo tuttavia che non sarebbe stato il mio tipo di insegnante preferito: non mi interessano gli effetti, i prodigi,le fantasmagorie e gli incontri strani ma soltanto la Conoscenza pura. E mi pare di capire che Scandurra fosse un personaggio dotato di grandi poteri psichici.

    Ma - lo ripeto - la fenomenologia insolita che accompagnava il suo transito in questo mondo, per quanto del tutto eccezionale, mi meraviglia ma al tempo stesso non mi tocca gran che.

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  8. Ciao Angelo grazie per il tuo recoconto e per descriverci una figura singolare e appassionante qual'è quella del mago-trickster Scandurra.
    "Pensare per immagini" questo è sicuramente un nodo nevralgico nello sviluppo delle arti magiche perchè le im-magi-ni interiori riflettono la nostra capacità di percepire e di connetterci sui vari livelli dimensionali.
    Spesso in meditazione ho osservato come l'immagine precedesse un pensiero, un'emozione o una sensazione corporea caratterizzando il piano astrale o superiore al quale mi stavo collegando.
    Questo in maniera molto generica poichè essendo la Realtà un Tutt'Uno pluristratificato in continuo feed-back è difficile definire l'esatta sorgente di un fenomeno anche se archetipalmente potremmo farlo derivare dal Piano Causale secondo il modello teosofico.
    Mi preme però sottolineare che il vedere con l'occhio della mente e l'uso delle immagini permette di definire e colorare la natura dei pensieri, delle emozioni, dei movimenti energetici-eterici e delle sensazioni corporee.
    Tuttavia, per il mio grado di consapevolezza, non attribuisco a questa facoltà valore di infallibilità ma spesso ci azzecca.


    Un altro punto che il tuo resoconto mi ha sollecitato, Angelo, è il terribile e nostalgico ricordo di Atlantide.
    Non so se sia il ricordo di un'altra vita o una memoria collettiva captata dal mio essere o ancora un modello archetipale edenico trasdotto secondo alcuni soggettivi parametri di riferimento.
    Quello che ho visto con l'occhio della mente è una terra in mezzo al mare con strutture ed edifici cupoliformi e piramidali capaci di galleggiare sulle acque mentre grandi vimana ne percorrono i cieli. Intuitivamente ho colto che questa potente e facile capacità antigravitazionale era dovuta al fatto che la terra si trovava su un piano di materia meno denso e più alto vibratoriamente e quindi era decisamente più facile ottenere questo tipo di effetto. Gli abitanti avevano inoltre un contatto molto più intimo con i piani angelici e superiori e con il proprio daimon interiore. Non ho visto la catastrofe perchè ho ricordato di esser stato ucciso a mezzo di spada e di aver visto uscire il mio daimon dal corpo sanguinante e abbandonato su una bellissima scogliera
    Altro non ho visto ma il ricordo rimane come il senso di una perdita incolmabile e dolorosa di una casa e un giardino di pace e bellezza indescrivibile non più vissuto dopo la caduta e il peregrinare del mio Sè lungo il tempo e le culture dell'uomo.

    @Paolo le tue parole come sempre mi solleticano. Riguardo a Castaneda sapevi che gran parte degli insegnamenti di Don Juan sono coerenti con la conoscenza delle tecniche energetiche cinesi? Singolare convergenza di verità o abile reinterpretazione? Non so dirlo ma paradossalmente più vado avanti più buona parte di quello che ho letto diventa reale o meglio è suscettibile di molteplici interpretazioni tutte sufficientemente coerenti e veritiere. L'unico modello che non riconosco assolutamente per la mia esperienza è quello di Malanga anche se contatti "alieni" soprattutto a livello onirico ne ho avuti (alcuni buoni altri decisamente inquietanti).Forse che nella mia ricerca di verità e di conoscenza stia incorrendo in qualche sorta di bias e di cattiva integrazione dei diversi modelli interpretativi?. Non so con esattezza ma è qui che interviene l'esemplare insegnamento di Scandurra per come l'ho inteso: non importa il modello di realtà che uno si costruisce, l'importante è che sia un modello che porti all'operatività e di conseguenza alla libertà intesa come la capacità di essere sciolti da qualsiasi rappresentazione chiusa e limitante.
    In luce di questo obiettivo come puoi chiedere la Conoscenza Pura all'interno del Tempo? Nell'eternità dove l'UNO abissale dimora ti troverai SOLO nella Tua Singolarità quando sarà arrivata la fine del tuo tempo che da Lui solo dipende

    Grazie e un abbraccio a tutti

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  9. @ Timor
    La tua percezione di Atlantide è esemplare, credo assai vicina alla realtà. Atlantide è soprattutto memoria.
    @Paolo
    Su Castaneda faccio mie le tue riserve. Leggendo i suoi resoconti/romanzi, si avverte il clima californiano dell'occulto pop, segnali di quel nascente fenomeno di massa della New Age. Tuttavia ha un suo fascino, considerando pure l'epoca in cui avvennero i fatti. Un ritorno ad una visione magica della vita e dell'uomo, di contro alla borghesizzazione dei costumi e dell'esistenza. Se poi Castaneda ha inventato tutto, non inutile è stato il suo ruolo di suscitatore - ambiguo - di antiche culture dimenticate. Scandurra era operativo, realizzativo, in virtù di una conoscenza, di una dottrina. Le mirabilie rappresentavano la manifestazione di una volontà unita ad un sapere millenario. A volte giocava, bleffava, truccava i dadi a bella posta. L'inganno subito palese serviva da soglia dell'attenzione, da frutto-trappola da imparare ad evitare.
    Grazie amici per la vostra significativa attenzione e intelligenza.

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  10. ciao a tutti, non scrivo molto nel blog ma lo seguo sempre. volevo chiedere a vin e agli altri che vorrebbero: perchè non creiamo un gruppo, ci si trova una volta al mese per fare un punto della situazione, per riflettere, come diceva scandurra, fare pratica. E quello che sperimentiamo lo mettiamo anche quello sul blog. Tu Angelo che ne pensi??

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  11. Michele, sono tempi in cui uno stesso sentire non può che unirsi. Buona la tua idea, sebbene credo si viva in posti diversi. Ma a tutto c'è rimedio. Un movimento composto pure da poche anime decise e risvegliate, può far sentire la sua voce molto lontano.

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  12. che coincidenza...,=)

    gli ultimi libri che ho letto sono stati il potere del silenzio di Castaneda, i gradi della conoscenza superiore di Steiner e iniziazione e realizzazione spirituale di Guenon e stranamente ho ritrovato lo stesso preciso identico concetto riguardo alla conoscenza pura= conoscenza silenziosa= conoscenza intuitiva.... é solo un caso???

    riguardo l'"andare contro" la forza gravitazionale guardate un po' qua:

    http://www.humanresonance.org/vimana.html

    vi consiglio anche il libro Phi di questo ragazzo che analizza un casino di cose molto interessanti....


    ciao a tutti..=)

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  13. pdf scaricabile qui http://www.scribd.com/doc/34360630/Incontro-Con-Un-Uomo-Straordinario-6

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