Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

domenica 3 gennaio 2016

La conoscenza è moneta per mendicanti di Dio




Dopo anni di pubblicazioni su questo blog e all'inizio del 2016, dovrei fare il punto della situazione. Nessuno me lo chiede, ma siccome ho stabilito un dialogo con voi, amici che seguite Il Grande Ignoto, e visto che da un po' di tempo son sempre più rari i miei interventi, credo sia giunto il momento di fare un bilancio.
Dopo l'entusiasmo che ha destato il mio racconto dell'esperienza scandurriana, si è verificata una flessione di contatti, dovuti in buona parte alle speranze disattese di molti fra voi. Speranze di dare una continuità, di ri-fondare l'anonima talenti, di sperimentare ciò che ho provato e descritto.
Poco mi importa di passare per inattendibile. Lo metto sempre in conto. Infatti Scandurra mi avvertiva di non preoccuparmi degli scettici, ma dei credenti. Già, perché un principio a me caro riguarda proprio questo: per vedere bisogna prima aver fede. È un atteggiamento decisivo per poter accedere a certi stati mentali e, quindi, entrare in altre dimensioni. Scrollarci di dosso la corazza dei pregiudizi, dell'acculturazione istituzionale, lasciarci alle spalle la secolarizzazione, rompere le catene della prigionia esoterica che potenze invisibili ci hanno messo addosso da secoli, è il primo passo.

Io credevo a 13anni di sapere e Scandurra mi fece capire che non avevo ancora aperto gli occhi. Il mondo era occupato a fare esperimenti con la materia, la Scienza ci diceva che dovevamo credere solo a ciò che era dimostrabile, poi apprendevo di non conoscere chi ero, cosa ci facevo qui, quali forze, quali intelligenze interferivano nella mia mente. L'uomo del XX° secolo era il più stupido mai esistito e me ne accorsi giorno dopo giorno. Il resto l'ho descritto in centinaia di post. L'intelligenza di fronte al mistero, amici miei, è l'umile serva del temperamento; usa le proprie risorse nella ricerca di giustificazioni apparentemente razionali per inclinazioni e impulsi che affiorano dal profondo e che, a ben guardare, di razionale hanno poco o nulla. L'inconscio rimuove in automatico tutto ciò che dà fastidio alla mente ragionante, che a sua volta è brava nel cercare appigli logici per giustificare ciò che logico non è. Poi ci sono le fobie, che consistono nella ripulsa immotivata verso situazioni ricorrenti che, se non evitate, possono scatenare l'angoscia.

Devo dire, a onor del vero, che chi mi ha seguito si è messo in una posizione di attesa, di sospensione dell'incredulità, per fare in modo che irrompesse il magico. E ciò è fondamentale, perfino attraverso un mezzo digitale, che mette una distanza tra chi racconta e chi ascolta. Ma certi messaggi son fuori da tempo e spazio, parlano direttamente all'anima ed io ho fatto affidamento su questo: chi è stato in grado di sentire ha ricevuto. Il segnale è stato forte e chiaro, il rumore di fondo non ha sporcato poi così tanto la ricezione.

Tutto ciò che ho descritto, dall'esperienza alle materie oscure, è sufficiente, mi domando, a mettere in moto un cammino iniziatico? Bisogna far parte di una confraternita regolare per procedere lungo il cammino? È mai possibile surrogare l'insegnamento con scritti digitalizzati? Leggere un libro che tratta di esoterismo è sufficiente per intraprendere la Via? A sentire Guénon, è impossibile prescindere da un Ordine tradizionale. Scandurra, invece, ha sempre affermato che molti possono essere gli strumenti per l'accesso, purché funzionali: un sogno, un incontro, una frase letta di sfuggita sul giornale, un segno dal cielo, un incubo, un trauma fortissimo. Tutto può servire per cambiare, per rivoluzionare la propria vita, basta essere disposti e cogliere l'occasione al volo. I riti d'iniziazione possono uscire dalla norma, spogli pure di liturgie canoniche, senza spade né mantelli. Il sacro e le energie che lo caratterizzano non sono vincolabili. A volte gli esoteristi peccano di ingenuità, mostrando pure una certa dose di timore di fronte alle potenze celesti e allora cercano di cristallizzare lo spirito, di legarlo a codici, a leggi che reputano definite. Come fai a imbrigliare il vento se non sai nemmeno da dove viene? Come puoi tentare di stabilire i limiti di manovra a ciò che è veloce come il fulmine? Il paradosso di una certa scolastica guenoniana sta proprio in questo: si denuncia i limiti della ragione e poi si vuol presentare l'Illimitato con i criteri cartesiani. Srinivasa Aiyangar Ramanujan traeva ispirazione dalla dea per le sue bellissime formule; Einstein leggeva con interesse Mondi in collisione di Velikovskij, libro eretico di cosmologia; Leonardo disegnava paesaggi alieni sullo sfondo della Gioconda; Kurt Gödel, logico e matematico di rilievo mondiale, vedeva demoni dietro la realtà ordinaria; Newton cercava la pietra dei filosofi e lo stesso Cartesio inseguiva i Rosa+Croce per tutta Europa. C'è dell'altro oltre ciò che si percepisce e i grandi uomini, noti e sconosciuti, lo cercano da sempre.

L'Iniziazione è un levare e un anteporre, che non tende a riduzione, ma che cerca una sorgiva, l'essenza ineffabile della prima-volta dell'apparire. Dopo decenni di viaggi, oggi studio il dramma cosmico. Ho ricevuto per far questo, il lumen quale energia irradiante sostenuta dalla disciplina dell'arcano. Atlantide, l'India, l'Egitto, Platone e i laconici presocratici, sono l'originaria fonte sapienziale del lucumone Scandurra, mediomante e psicopompo, oracolo cosmico e pioniere solitario dei Nove Mondi. Venditore di frutta e verdura ma pure agricoltore celeste, che ha operato su coloro cui il suo magistero ha potuto rivolgersi, manuductio ad coelum chimicum, per mostrare lo spirito della materia, l'ordine di tutte le cose e la voragine sempre rigenerantesi dell'immaginale; questo suo condurre è l'esperimento del più antico nel più profondo.
Per essere degni del suo insegnamento, non dovevamo farci abbagliare dal piacere, nemmeno confonderci col mondo delle masse e delle merci, pur rimanendo umili e disponibili ad aiutare il prossimo. Non ci sentivamo superiori a nessuno e non ci consideravamo migliori degli altri, ma eravamo gli unici a rinunciare a tutto. Il nostro compito, però, non è ancora terminato. Una missione che è di là dall'essere compiuta. Ci vorrebbe nuova linfa, nuovi viaggiatori disposti a tutto e senza rimpianti. Non me la sono presa comoda, ma attendo donne e uomini capaci di camminare senza grucce, in grado di vedere lontano e sentire in profondità. Vi è un polo dinamico e concettuale che collega tutte le energie, un fluido vitale alchemico che pervade agisce e muove, manifestandosi in vibrazioni ad alta frequenza che attende catalizzatori e casse di risonanza.

Ogni limite ha valore sacro. Ogni svolta è una decisione. Io ho rivelato più cose in pochi articoli di quante ne appresi i primi anni da Scandurra. Il problema qual è, ora? Mettere in fase la sintonizzazione col lumen in un processo di irradiamento della coscienza a potenziale elevato e per questo devo avere un contatto diretto col neofita. Attivazione catara, innesco del punto meraviglioso secondo il templarismo del cerchio interno, via isiaca: l'arte muta, il principio non può.