Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

domenica 2 agosto 2009

Epigrammatica del mio maestro



 
Un suo bravo allievo, M.C., e mio vecchio amico, divenuto poi fisico, ha letteralmente tradotto senza tradire gli appunti del maestro, scritti originariamente in dialetto stretto da rasentare la metalinguistica; in qualche caso ha lasciato il suo linguaggio per far risuonare l’originale vibrazione. Alla luce dei suoi insegnamenti, M.C. sta facendo importantissime scoperte da rivoluzionare addirittura la fisica moderna. Se il nostro maestro fosse ancora in vita non so se approverebbe tale utilizzo: la conoscenza serve per aiutare tutti, diceva, ma non tutti sono in grado di gestire la potenza che ne deriva.
 
 
Cose diverse creano la materia. Le cose simili la fanno combinare.
 
È affine ciò che ci sta vicino. È vicino ciò che ci è dissimile.
 
La ragione dell’esistenza di tutte le cose è ciò che in me provoca un fremito interiore.
 
Noi conosciamo perché ricordiamo le cose antiche.
 
Il cielo stellato, il mondo, la natura, le cose e quanto succede dentro di noi obbediscono ad un’unica legge: il principio di aggregazione e disgregazione.
 
Il passato non è passato, ma è custodito e rimane per sempre, ma noi lo dimentichiamo e ci allontaniamo da esso. Tuttavia in seguito, lungo il susseguirsi imprevedibile delle circostanze, esso riappare di nuovo come un eterno presente. Il passato continua ad essere reale e ad agire.
 
Quando curo mi sostituisco al male del paziente, mi identifico con la sua colpa, perché ogni male è frutto di una violazione consapevole o meno, e la assumo sulla mia carne. Ci vuole poi del tempo per svuotarmi e un regime particolare di vita per recuperare l’equilibrio.
 
La conoscenza è ‘n sapore e s’ascolta con le budelle [viscere].
 
Apri l’occhi e già s’è fatto notte. Svegliateve[i] finché s[i]ete in tempo.

2 commenti:

  1. "Il passato non è passato, ma è custodito e rimane per sempre, ma noi lo dimentichiamo e ci allontaniamo da esso".

    Tra i vari ammaestramenti, questo mi ha colpito particolarmente: davvero il passato costituisce un patrimonio imperituro, è segno fortemente inciso.

    A presto.

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  2. ma falli i nomi, chi sarebbe sto MC? cazzaro

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