Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

domenica 6 ottobre 2013

IN QUEST'ULTIMA CURVA DI TEMPO





Una umanità nuova nascerà. Né prigioniera del passato e nemmeno schiava del domani. Serberà gelosamente la scintilla fino a quando sarà carica abbastanza da illuminare la via ad altri esseri convenuti. Oltre la linea dell'umano, lungo la parabola del divino cammineranno insieme, i piedi scalzi in segno di umiltà e desiderio di corsa.

Il Varco è qui, pronto per essere oltrepassato. Chi non è pronto è l'uomo, avvinghiato ad una fittizia sopravvivenza che ha l'odore della morte, recluso in una prigione sensoriale, racchiuso entro un confine ideologico che riduce e non induce. L'uomo, già. Limitato com'è da una religione diventata sociologia dell'assistenza di poveri e reietti, ridotta a procacciatrice di consenso, orba dell'antica Luce. Da troppi anni la Chiesa è costituita da una gerarchia scollegata dalla realtà, nababbi viola/rossacei vanagloriosi, amanti della mondanità salottiera e amici della nobiltà nera. Una Chiesa fatta di proclami pastorali, liturgie show intese a glorificare il clero, spese folli per happenings diocesani, nuove chiese dall'architettura profana quando non addirittura blasfema, farraginose strutture laicali, totale assenza di trasparenza nella gestione del potere e del denaro e autoritarismo della peggior specie. Per non dire dei contatti-connivenze assai sospette col nemico mondialista... eppure le radici profonde non gelano. Confido in Papa Francesco per una rivoluzione, un ritorno indietro per riscoprire nuove forme dell'eterno. All'umanità servono guide per passare i valichi, sollecitatori d'anima, ma per rompere le catene spetta ad ognuno di noi lo sforzo ultimo. Sollevarsi, liberarsi da tutto ciò che è transitorio. Tiriamoci fuori, se non vogliamo morire dentro.

E io che faccio? Nell’era post-yuga mi rifugio nella mia placida turbinosa lucidità per attraversare indenne le delusioni del futuro e i rimpianti del passato, salendo su treni cosmici che mi conducono in posti solitari e polverosi e osservando con disincanto un mondo sconfitto dal mito spurio di Prometeo. All'uomo disorientato eppur desideroso, invece, non resta che affrontare le proprie schizofrenie, rifugiandosi in spazi isolati e terre inospitali per poter trovare testimonianza di una presenza umana che rifiuti l’apoteosi del nichilismo. Per quelli che hanno anche soltanto presentito la possibilità di un passaggio, esiste la chiave, ora bisogna trovarlo. Se lo cerchi lo trovi, ma devi volerlo con tutta l'anima.

Ho impiegato centinaia di articoli per descrivere una possibile via al risveglio, ho indicato come e dove potersi procurare gli strumenti idonei; ho raccontato di una visione in grado di traghettare anime avventurose verso una nuova frontiera, nuova eppur fruibile da millenni. I sentieri per superare la forza gravitazionale dell'io non sono interrotti. Se un'era, quella oscura, è ormai esaurita, essa non ha minimamente perduto la sua influenza, purtroppo: essa ancora fa sentire il suo puzzo psichico. E proprio per questo mi son deciso di illustrare uno scenario alternativo, o meglio, residuale unico possibile per prepararsi al cambio epocale. Tre? o forse meno, son passati attraverso il Varco. Forse lo vediamo solo in pochi, evidentemente... eppure ho ragione di credere che donne e uomini di frontiera percepiscano la grande apertura, ma non sanno cosa fare, come fare.

Ritengo non esaurito il mio compito, sebbene la stanchezza e le prove mi hanno piegato. Scandurra del resto mi aveva avvertito a suo tempo: non ti preoccupare di chi non crede, ma di chi ti segue senza condividere il peso della missione. La Via è una cerca, già, una ricerca interna ed esterna del Grande Ignoto, del Graal universale che è sì, invisibile, ma può palesarsi se noi ci troviamo al punto giusto e nell'ora dell'appuntamento. E come in ogni cerca spirituale anche in questo caso vi sono trappole, appaiono segnacoli, si incontrano compagni di viaggio rumorosi ed invadenti, si consultano maghi e ci si difende da goeti infami, si perde e si riconquista la propria identità, riemergono i demoni dell'inconscio, antichi dèi falsi e bugiardi ci seducono. I requisiti favorevoli per ogni pellegrino dell'assoluto, sono la costanza e il coraggio: non ci sono scorciatoie, andare avanti oltre ogni ragionevole dubbio.

Il mondo è allo strenuo delle forze. Dietro il capitalismo c'è il nichilismo e la riduzione a materia dell'interiorità. E la materia è collassata. I popoli subiscono la disintegrazione insita nel sistema di cui fanno parte. Che fare? A chi ci rivolgeremo, infine, per non abdicare? Ma esistono ancora uomini in grado di comprendere questi tempi decisivi? Mode culturali, tendenze estetiche e droghe ci confondono, ci piegano, ci distraggono-distruggono pericolosamente dalla cosa giusta da fare.

Che fare?

In quest'ultima curva di tempo il cristianesimo, un cristianesimo puro, dovrebbe essere sollecitato e realizzato come mai finora, ma non perché noi ci si corichi tutti dentro, solo invece come avvio ad un livello ulteriore, verso una fisica paolina.

E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, gradita e perfetta volontà di Dio. Romani 12:2.

È una mia posizione, certo, direi una mia esclusiva esperienza, ma il cristianesimo così come retorica pietista e ipocrita non mi può bastare, né come contatto alle origini né come preparazione alla fine. Cristianesimo è Grande Opera, è biologia dell'infinito, è metafisica della carne che si spiritualizza e dello spirito che si fa carne. È ostia vivente, tremante, furibonda, quieta, espansiva e unitiva, trasmutativa, presente e operante: cristianesimo è conoscenza. Guardo il corpo lacerato e piagato di Cristo, dolore sofferenza tragedia, ma già tendo all'ulteriore, passo alla fase successiva, decisiva definitiva portentosa: la resurrezione, luce che ritorna e si irradia nel cosmo. Quando assaporo il Vangelo Eterno, esso mi dà ogni volta una sensazione mirabile, nuova. Più di una sensazione sensoriale. Un diadema si posa sulla mia testa e brilla splende riscalda ma non brucia. Scopro dal Vangelo che il potere nasce dal basso e in basso rimane come servizio e i grandi si affiancano agli umili.

Una volta chiesi a Scandurra “cosa c'è dopo la morte?”, mi rispose che “ognuno troverà ciò che ha pensato. Se ti perdi dietro le necessità della vita, dopo non troverai nulla.” Per il Regno di Dio si passa da noi.

Potenze degli spazi esterni si avvicinano con passi pesanti, esoforme prive di anima son lì che attendono il segnale, l'inconscio dell'uomo è invaso da dèi esiliati ma mai domi e intanto quei fessi e ignari di yankee si preparano a risanare i conti pubblici con una appetitosa guerra democratica contro la Siria. Il cerchio interno USA, al contrario, ha certamente ben chiara la situazione, proprio quella che prospetto con necessità di sintesi. Eccome se sono informati, tanto da produrre disinformazione in quantità industriale. Il Gruppo di psicopatici fetenti bastardi noti come Illuminati o Massoni deviati, attendono da secoli il ritorno della Vedova Nera, affinché si instauri l'Impero Visibile del Sottomondo. Mentre sopra e sotto le nostre teste si muovono quasi indisturbati i barbari saturniani, siam tutti alle prese con scarsità di risorse materiali che ci affliggono e stremano. Ogni previsione catastrofica del futuro, è destinata ad essere rigettata dall'industria culturale egemone. Ma pure per coloro che vedono oltre l'orizzonte e non si fanno infinocchiare dal riduzionismo dilagante, è assai difficile immaginarsi una guerra cosmica. Ci sono profezie degne di attenzione che configurano eventi e cose agghiaccianti, ma bisogna interpretare, modulare, un dato credo sia certo: saremo tutti impreparati.

Se non volete rischiare di scadere in un immaginario fumettistico del tipo Avengers marvelliano, ci dobbiamo rifare ad uno schema di massima che possa metterci nelle condizioni di affrontare situazioni eccezionali, uniche nel loro genere, che potrebbero ricollegarsi, almeno nelle forme, ad eventi passati di 12mila anni fa. Credo, innanzitutto, sia cosa buona fare alcune considerazioni di ordine iniziatico. Il mondo è al collasso, chi non se ne fosse accorto è già preda del grande inganno. La realtà è pietrificata. Cosa possiamo, anzi, cosa dobbiamo fare per rimettere in moto l'energia strutturale della realtà? Comincio col dire che soffriamo di deprivazione spirituale. Da cosa deriva? Dall'imbrigliamento del fuoco elettrico. Qualcuno o qualcosa ci limita. Tutto ci oscura. La coscienza è liquida, diluita al massimo grado. Il corpo è bombardato da raggi cosmici e pur rimanendo elastica la pelle, essa è opaca, non brilla più come quella degli Atlantidi, nostri progenitori. Sei mila anni fa l'esplosione della supernova Vela X distrusse la nostra capacità di produrre certe vitamine e inibì i nostri geni di scorta, divenimmo così più deboli, più soggetti ad interferenze esterne. Cambiò la nostra vita e la nostra morte. Credete veramente che fu un fenomeno naturale? Madreterra è stata teatro, prima della storia ufficiale conosciuta, di guerre terrificanti, ove i contendenti adoperarono armi che sarebbero futuristiche perfino oggi. Il solido trasformato in liquido, l'organico in materia inerte, montagne e pianure si formarono a causa degli effetti bellici. Oggi si presenta un altro immenso fenomeno, solo che anziché distruttivo sarà palingenetico. L'abbondanza straripante, il dono di Dio, nuovamente toccherà il nostro mondo. Si manifesterà l'Antico dei Giorni attraverso la luce aurorale della prima Creazione. La Palingenesi riguarderà l'universo, certo, ma anche ognuno di noi e se non sarà compiuta, beh, allora dovremo prendercela col nostro egoismo. Tuttavia una possibilità esiste ancora, anche per i recalcitranti, i disorientati, gli scettici per paura.

Il Varco è qui, pronto per essere oltrepassato. Lo ripeto per chi si fosse messo in collegamento soltanto ora. Sirio si avvicina e non è un buon segno. Il tempo è consumato.

Il mondo è tutto quello che è racchiuso qui dentro. Vita morte gente alleati e tutte le altre cose che ci circondano. Tuttavia esso è incomprensibile. Il Mondo è la congiunzione degli opposti, questo si può dire per approssimazione. È il passaggio da stato a stato.
 
Loro ritorneranno.
Sirio è ambigua oltre ogni misura.