Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

martedì 12 febbraio 2013

LA GEOMETRIA DEL MALE






Ho paura che non ci siano più altari. Le sacrestie, invece, funzionano a pieno regime.

Le dimissioni di Benedetto XVI°, hanno monopolizzato stampa, tivvù e web e non poteva essere altrimenti. Si è elevato il coro degli esperti dei mass media, e poi vaticanisti, politicanti, cantautori e presentatori, al grido: le dimissioni? gesto coraggioso di un grande papa... Il popolo, in maniera più modulata ha denunciato disorientamento, sconforto, incredulità per il passo indietro del pontefice. Gli opinionisti prezzolati a tanto il chilo, hanno messo le mani avanti contro il tentativo di chiunque ci veda altro da quello che appare. Vanno banditi gli specialisti in dietrologia, dicono i ben informati. Guai soltanto a pensare che dietro le dimissioni del Santo Padre vi siano pressioni, influenze o cospirazioni. Tutto normale, sotto la luce del sole, insomma.

Per me di normale c'è solo la melassa istituzionale dei pompieri specializzati nello spegnere ogni diritto legittimo del popolo alla verità, gli insabbiatori della realtà, i riduzionisti della Vita son sempre pronti a spuntare come funghi dopo la pioggia. Oggi, l'informazione deve passare al vaglio dei Dominatori dell'orbe terracqueo. Filtrata, manipolata, digerita e diffusa, la notizia strada facendo appare in veste plastificata, trasparente, digitalizzata, uniformata. La verità è svenduta e traviata a tal punto da essere invertita. Il bianco è nero e il bene è male. Inversione semasiologica ad opera dello Stato Globale. Poche voci si distinguono dal piattume retorico, politicamente corretto della fabbrica del consenso.

Non mi sottraggo certo io a leggere oltre le righe del noto ciò che lo informa. Dietro l'abdicazione del Papa c'è ben altro della stanchezza cronica di un anziano. La Chiesa postconciliare si trova nella crisi più nera, più drammatica della sua lunga storia e perfino un teologo progressista come Maritain lo comprese, tardi. Si è aperta al mondo col buon intento di spargervi fermenti evangelici e il mondo, più che mai refrattario e nichilista, vi è entrato con tutto l'arsenale ideologico e materiale di cui disponeva, fino a cambiarne i connotati: la Chiesa da corpo mistico a realtà temporale. La struttura stessa della Chiesa cattolica dovrebbe essere carismatica e sacramentale, invece è diventata un sistema sociale governato secondo criteri politici. Essa si fonda sulla continuità tra istituzione e Mistero. Per essa Cristo ha fondato sull'apostolo Pietro la Chiesa universale. Al centro, quindi, vi è la continuità tra Cristo e la persona di Pietro e dei suoi successori a Roma. Trasmissione spirituale da persona a persona. Non una semplice delega, né una nomina burocratica. L'autorità del Papa viene dall'Alto e non obbedisce a criteri umani e giuridici. Una potenza trascendente si innerva nell'anima del pontefice scelto a ri-trasmettere la Luce del Divino tra gli uomini. Depositario di un potere invisibile e non divisibile, il Papa è mistero a se stesso.

La fortezza è in pericolo, è assediata da ogni dove, anzi, un manipolo di invasori è riuscito ad entrare e a confondersi. Difficile capire chi tradisce e chi è il nemico, tuttavia bisognerà tentare di stroncare il male sin dall'interno. Il Signore del castello sa bene che arrendendosi perderebbe tutto e, soprattutto, nessuno dei suoi si salverebbe. I nemici non fanno prigionieri e nemmeno hanno l'intenzione di negoziare. Morire per difendere la cittadella non è una soluzione estrema, ma l'unica possibile.

Le legioni di Massenzio scalpitano nervose. Non si può, non si deve trattare con loro. Combattere è un dovere. Non v'è diplomazia, politica, economia che possano salvare l'umanità. La spada della fede e della conoscenza è la sola in grado di recidere la geometria del male.

Papa Benedetto XVI° chiese di pregare per lui, il 24 aprile del 2005, con queste parole: "Pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi". Sappiamo, poi, come è finita.

5 commenti:

  1. Ciao Angelo, magari finisco per l'essere d'accordo con te solo perchè speravo che qualcuno dicesse quel che hai scritto tu.
    Ne parlavo ieri con amici, e, come avevo scritto, di getto ieri sull'altro post, la cosa più avvilente (e te lo dice uno che dalla chiesa cattolica si è allontanato anni fa, pur essendo stato Battezzato, ricevuta la Prima Comunione e poi la Confermazione) la cosa più avvilente era vedere come, agli occhi del mondo, il Papa sia percepito ne più e ne meno che un gran manager d'azienda.
    Io ancora non so capacitarmi dell'accaduto.
    Per assurdo ieri ho rivolto più di un pensiero a Ratzinger perchè, a meno che non sia il Male, ha compiuto un gesto di una gravità inaudita caricandosi di un fardello ben più grande, forse, di quello di portare a termine la Sua Missione.
    Continuo a vagare nel buio nel cercare di dare una spiegazione logica alle dimissioni.
    Da qualsiasi punto di vista cerchi di vederela, continua ad apparirmi una decisione priva di senso logico, coerente.
    Personalmente credo che la motivazione data sia la più assurda possibile eppure è stata accettata così, senza batter ciglio.
    Per quel che riguarda la nostra cultura, società usi e abitudini, è una vera fine del mondo.

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  2. ....e meno male che c'è sempre qualcuno che ci insegna come funziona il mondo...

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  3. "QUANDO CADRANNO I DUE BENEDETTI I TEMPI SARANNO MATURI"

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  4. annuncia le dimissioni e un fulmine colpisce la cupola in vaticano, poi il meteorite in russia e oggi quello a cuba....bah...margherita hack che tre mesi fa ha detto i maia si sono sbagliati di 2 mesi...

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  5. Si accavallano i segni dei tempi. Da più parti giungono a noi. Non ci facciamo irretire dal riduzionismo di Stato o dagli ammaestramenti pelosi di certa scienza. Viviamo gli ultimi scarti del Tempo e i segnacoli ce lo ricordano ogni santo giorno. Tremano le fondamenta della Terra, in primis quelle politiche e sociali, poi quelle religiose, ma lo spirito vola sempre alto e niente e nessuno potrà mai abbatterlo.

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