“Non
è un compito facile. Ma la verità è sempre la cosa più difficile
da vendere”.
John
A. Keel, New York, agosto 2001, postfazione alla nuova edizione del
suo libro The
Mothman Prophecies
“Tutti
i racconti belli, uditi o letti - una fonte infinita di bevanda
immortale, cola per noi dall'orlo del cielo... “ John
Keats
“Gran
parte della letteratura disponibile sugli UFO è strettamente legata
con il misticismo e la metafisica. Si tratta di argomenti come la
telepatia mentale, la scrittura automatica e le entità invisibili,
nonché fenomeni come le possessioni e i poltergeist. Molti dei
rapporti sugli UFO raccontano di presunti episodi che sono
sorprendentemente simili alla possessione demoniaca raccontata nel
folklore popolare”
Lynn
E. Catoe, UFO
e argomenti affini: USGPO,
1969
“Il
comportamento UFO è più simile alla magia che alla fisica come noi
la conosciamo…gli UFOnauti moderni e i demoni dei secoli scorsi
sono probabilmente identici.”
Dr. Pierre Guerin, FSR
Vol.
Pierre Guerin, FSR
vol.
25, No. 1, p. 25, No. 1, p. 13-14
“Le
manifestazioni UFO sembrano essere, in linea di massima, solo
variazioni di minore entità del fenomeno antico demonologico…”
John A. Keel, UFO:
Operazione Cavallo di Troia, p.
299
“Una
conoscenza di scienze occulta… è indispensabile per serie indagini
sugli UFO.”
Trevor James, FSR
Vol.
-Trevor James, FSR
vol.
8, No. 1, p.10
“La
‘visita medica’ a cui gli addotti dicono di essere sottoposti,
spesso accompagnata da sadiche manipolazione sessuali, è
reminiscenza dei racconti medievali di incontri con i demoni e non ha
senso alcun senso in un contesto sofisticato e tecnologico. Qualunque
essere intelligente con a disposizione le meraviglie tecnologiche
possedute dagli UFO potrebbe realizzare i suoi presunti fini
scientifici molto più rapidamente e con meno rischi.”
Dr. Jacques Vallee, Confrontations
,
p. Jacques Vallee, Confrontations,
pag.
13
“La
rappresentazione simbolica vista dai rapiti è identica al rito di
iniziazione o viaggio astrale, che è incorporato nelle tradizioni
occulte. La struttura delle storie di rapimenti è identica a quella
dei rituali di iniziazione occulti… gli esseri UFO
appartengono alla stessa classe di manifestazione delle entità
occulte che sono stati descritti nei secoli passati.
“ Jacques Vallee citando la vasta ricerca di Bertrand Meheust
[Fantascienza
et Soucoupes Volantes (Parigi,
1978); Soucoupes
Volantes et Folklore (Parigi,
1985)], in Confrontations,
pag.
146, 159-161
“L’occultista
viene portato in comunicazione intelligente con gli spiriti
dell’aria, e può ricevere qualsiasi conoscenza che essi possiedono
o qualsiasi falsa
impressione
che questi scelgono di comunicare…”
GH Pember, Terra
primi secoli e connessione con lo spiritismo e la teosofia moderna
(1876),
p. 254
“Queste
entità sono incredibilmente intelligenti da farci credere che si
prendono cura di noi. Eppure il tormento in loro presenza
sembra non cessare mai.
” John
Ankerberg, I
fatti sugli UFO e altri fenomeni soprannaturali, p.
21
Una
sera d'inverno
Quando la neve cade alla finestra,
A lungo
risuona la campana della sera,
Per molti la tavola è pronta
E
la casa è tutta in ordine.
Alcuni nel loro errare
Giungono
alla porta per oscuri sentieri.
Aureo fiorisce l'albero delle
grazie
Dalla fresca linfa della terra.
Silenzioso entra il
viandante;
Il dolore ha pietrificato la soglia.
Là risplende
in pura luce
Sopra la tavola pane e vino.
Una
sera d'inverno, di Georg Trakl
Il
tema comune dei miei articoli, è la comunicazione tra l'uomo e le
forze dell'universo, i poteri elementali che sono sopra,
intorno e dentro l'uomo. Nel corso della mia vita, ho incontrato enti
forze energie che assumevano le sembianze più varie, le maschere più
aderenti allo spirito del tempo. Ho riscoperto che dietro le forme
del vivente, dietro le parvenze della Natura, si muovevano archetipi,
segni stellari come li chiamava Scandurra. Un elfo e un
alieno, un cerchio nel grano e un sigillo magico, un silicio digitale
e un gargoile, la presenza del demonico e un abduction, sono realtà
meno separate di quanto si possa ritenere. Ho scoperto a mie spese,
che una passeggiata nel bosco inondato dal rosso del tramonto, può
riservare più sorprese di qualsiasi più fervida fantasticheria.
Evoco
la collina... e l'acqua del mio pensiero scorre più in fretta grazie
alla pendenza. Devo fondermi, essere la cosa conosciuta, entrare
nella magia del paesaggio. Raccolgo le cose sparse e ascolto il canto
del vivente, mentre c'è ancora tempo. Giardini naturali e boschi di
calma penombra mi sono abituali; dalle prime luci dell'alba fino al
vespro, respiro il luogo a diapason col mio paese interiore.
Questa
è la pratica dentro/fuori, una delle tecniche unitive che facevano
parte del mio apprendistato con Scandurra.
“L’uomo…è
più che animal rationale, proprio in quanto è meno rispetto
all’uomo che si concepisce a partire dalla soggettività. L’uomo
non è il padrone dell’ente (la natura e le cose del mondo). L’uomo
è il pastore dell’essere. In questo “meno” l’uomo non perde
nulla, anzi ci guadagna, in quanto perviene alla verità dell’essere.
Guadagna l’essenziale povertà del pastore, la cui dignità
consiste nell’esser chiamato dall’essere stesso a custodia della
sua verità.” (Martin Heidegger, Lettera sull’Umanesimo,
Adelphi, 1995, pag. 73). Nel paesaggio ci abito e quando il destino
dà una svolta alla sua corsa, mi imbatto in un bosco da cui si
dipartono alcuni sentieri. Pensare in realtà è un immaginare, è un
cercare, un vagabondare su vie che possono essere cieche, oppure
possono portare ad uno spiazzo, cioè alla presenza della
manifestazione della luce come illuminazione e comprensione della
verità che si disvela. Caspar
David Friedrich dipinge
paesaggi dotati di magia, gli
stessi che Scandurra ci
indica come ricettacoli di passaggi
fra mondi e
dove il Tempo sposta il luogo.
IL
VOLTO
La
tradizione atlantidea attribuisce estremo valore all'immaginazione,
alla sua strutturazione rigorosa, al contrario di quanto si creda
comunemente. Su questa centralità della sfera cognitiva Scandurra ha
costruito tutto il suo decennale lavoro di risveglio. Nell'attuale
supermercato delle fedi, affollato di ipnotisti da fiera e
spacciatori di miracoli quantistici, le materie oscure trasmettono
rischio anziché certezza, formulano domande più che risposte,
presentano un rapporto costi-benefici fuori mercato. A tutta prima
sembrano insegnamenti ostici nei contenuti, alieni da proselitismo,
difficili da portarsi addosso per gli stessi dell'anonima talenti. Il
maestro ci scuoteva, non ci imbottiva di dottrina. Il nostro primo
nucleo viterbese, all'inizio si trovava ad avere una identità
costituzionalmente claudicante. Scandurra proprio su questo ci faceva
degli esempi biblici. Abramo era un fuggiasco, Isacco cieco, Giacobbe
zoppicava, Giuseppe un prigioniero e Mosè balbettava. Il nostro
mentore raccontava di essere stato un pessimo scolaro alle
elementari. “Deve pur esserci un ultimo della classe”, disse a
suo padre che lo rincorse per tutta casa con intenti maneschi se non
pedestri, per poi rispondergli: “Sì, ma non sta scritto da nessuna
parte che debba essere tu”. Ecco: se la realtà non è come la
vuoi, trova il modo per cambiarla. Non c'è destino scritto una
volta per tutte. È un percorso irto di contraddizioni, l'accesso
alla conoscenza. E ogni volta che sembra di essere arrivati ad un
punto fermo, Scandurra ci dice: alt, ricominciamo da un altra strada.
La
distanza tra me e il mondo la vivevo come strappo: quando ero in casa
il fuori svaniva, quando ero fuori, era la casa a scomparire. Questa
distanza era da costruire come relazione, a partire dalla differenza,
dalla mia identità. È nel volto dell'altro che trovo il nodo
dell'esistenza, il fondamento del sentire e dell'agire. Sta per sé,
quel volto, non è riducibile a nessun sistema, schema, totalità
chiusa. Qualunque idolo tu ti costruisca, quel volto lo trascende
sempre. E ti spinge oltre. Volti. È ciò che siamo nel profondo e la
nostra apertura al mondo. Oggi gli psicologi murano l'io dentro se
stesso, il loro riandare all'indietro si arena nell'infanzia
individuale: gli uomini invecchiano ma non maturano. Ben altra cosa
è, per le materie oscure, il rimando all'anteriorità. È
memoria attiva, che illumina il futuro ma non lo anticipa, prefigura
scenari dell'intelligenza ma si sottrae al bisogno compulsivo di
certezze sul domani.
Come
Mosè, ho attraversato il mio deserto. Paura depressione gioia dolori
fulminazioni/illuminazioni vuoto pienezza. Non ho omesso un solo
giorno di vivere. E vivere è procedere oltre.
Tecniche
di manipolazione delle masse
Le
porte per le quali Shiva, il plasmatore di anime,
getta i suoi vincoli, sono tre:
la
vista,
l’udito,
l’immaginazione.
Se
il cacciatore riesce ad aprirsi un varco per tutte e tre quelle
porte, vincola nel modo più rigoroso, allaccia coi lacci più
stretti. Egli penetra la porta dell’udito armato di voce e del
parlare eloquente, immaginifico, ricco, che è figlio della voce.
Penetra la porta della vista armato di forma e gesto, movimento e
figura adeguata. Con i comportamenti e le arti, egli varca la porta
dell’immaginazione, della mente.
Allora
la prima mossa è l’entrata, la seconda il contatto, la terza il
vincolo e la quarta sarà l’attrazione: il vincolato si fa incontro
al vincolante per le aperture di tutti i sensi, a tal punto che,
realizzato il legame perfetto, questo si trasferisce tutto in quello
o arde dal desiderio di trasferirvisi.
Questa
è la tecnica per manipolare i singoli e le masse, popoli interi e
individui isolati. Un’arte così nera e gaglioffa che per
comprenderla bisogna essere al corrente dell’attività dei diversi
trust, dei vari ministeri della propaganda, dei programmi delle
scuole di spionaggio. È la teoria e la prassi dei sistemi
impersonali dei mass media, della manipolazione globale e della
censura indiretta, il prototipo dei vari braintrust che esercitano il
loro controllo occulto sui popoli della terra.
Questa
è la magia rinascimentale (cfr. Ioan Culiano e Giordano Bruno),
retaggio di antiche conoscenze risalenti all’Egitto prima delle
sabbie, la quintessenza dell’alchimia nera, una magia detta erotica
per le passioni che ha lo scopo di suscitare e per i mezzi di cui si
avvale per vincolare il prossimo. In pratica è la stessa arte che
oggi applicano, oltre ai trust e alle oscure potenze, anche gli
uffici pubblicitari e i programmatori televisivi, gli istituti che
sondano il mercato e l’opinione pubblica, gli uffici studi al
servizio delle segreterie di partito.
FALSA
SCIENZA E MENZOGNA GLOBALE: I NUOVI DIS-UMANISTI
Quando
tra il degradare delle splendide colline viterbesi, scopro con
profonda venerazione le affioranti reliquie dei millenari
insediamenti umani, dissepolti dagli aratri dal loro lungo sonno,
sale dal profondo del mio cuore una preghiera ai nostri antenati. E
proprio loro mi venivano in aiuto, esaudendo la mia filiale
invocazione, sfatando l'assurda, dissacrante ideologia
evoluzionistica, negatrice del Creatore e riducente le sue creature a
miserabile carname animale, destinato alla schiavitù e alla strage.
Nello stesso tempo, confermava il canto del Salmista: “Hai impresso
in noi lo splendore del tuo volto, o Signore” (IV. 7).
Dirò
una ovvietà, forse non per tutti comunque: le leggi della vita
presuppongono la vita, non esprimono la genesi dal senzavita. E poi
ancora: ciò che è semplice non può trasformarsi in complesso. La
Natura vivente non è una partita alla roulette. Il caso e la
necessità di Monod, vanno bene per il gioco d'azzardo, non per
spiegare la Vita. Creazionismo contro evoluzione? Le specie sono
stabili e poi, semmai, si estinguono, e l'anello mancante? Manca.
Parole arruffate? Slogans? Oh sì, ma sufficienti per rifletterci
sopra. A cominciare dal nostro sistema scolastico. La scuola è stata
fatta apposta per separare la scienza dalla Creazione, e quando viene
fuori il problema della nascita dell’occhio-fotocamera che è
essenziale nei vertebrati, la scuola non ha nessuna teoria da
offrire. Se parlasse di creazione la scuola sarebbe antiscientifica,
se spiegasse l’occhio con Darwin la scuola sarebbe bugiarda perché
un occhio in evoluzione non vede e quindi non è un occhio.
Gli
imbrogli della scienza e della cultura egemoni, coprono ormai
l'orizzonte. Il primo imbroglio è che ogni cosa derivi da altre
cose, il secondo è che la Natura sia un meccanismo che quando
funziona bene funziona come un orologio grazie ad ingranaggi noti.
Questa era la speranza dei positivisti (i primi scienziati
dell'Ottocento) e lo è tutt'ora per Piero Angela e compari, ma è
andata delusa: la Natura è molto più sorprendente. La materia
vivente non “deriva” mediante trasformazioni successive dalla
materia inorganica, come insegnano nelle scuole di ogni ordine e
grado. Le proteine di cui siamo fatti non derivano da nessuna materia
prima, le cellule del nostro sistema immunitario sono prodotte NEL
midollo e non DAL midollo, e quindi noi viviamo in un “qui e
adesso” perenne perché continuamente le proteine giuste si
materializzano nei luoghi giusti nel nostro corpo, e siccome la
sostanza di cui sono fatte è uguale per tutte le cose viventi, la
sola differenza che possiamo vedere e misurare è la FORMA.
Ciò
che chiamiamo sostanza è in realtà la forma, e il dualismo
forma-sostanza di Aristotele e di San Tommaso d'Aquino è stato
contraddetto dalla fisica e dalla chimica dell'ultrapiccolo. Infatti,
a livello essenziale fisica e chimica sono la stessa cosa, tangenti i
mondi alchemici. Gli organismi sembrano di sostanze diverse perché
ci appaiono di forme diverse, ma la tipologia dei mattoni è la
stessa. La forma è uno schema d'energia ed è simbolo
dell'anima.
Il
programma dei nuovi dis-umanisti come li definisco io, comincia dalla
biologia. Dove l'ho scovato? Elementare, basta recarsi in una ben
fornita biblioteca universitaria di qualsiasi capitale d'Occidente e
si troverà materiale sufficiente a redigere una sintesi esauriente.
Nessun file segreto, tutto reperibile. Secondo la nuova vulgata
pseudo scientifica redatta fin dal 1947
è
essenziale che l’evoluzionismo diventi il nucleo centrale di ogni
sistema educativo, in senso lato, per collegare la natura inorganica
con la vita, e le stelle con la Terra, e la materia con la mente, e
gli animali con l’uomo. La storia umana è la continuazione
dell’evoluzione biologica in una forma diversa.
In
una frase gli illuministi sono passati dalla biologia alla storia.
Poi
il programma afferma che la filosofia di riferimento deve essere a
sfondo evoluzionista e prosegue:
Dal
punto di vista evoluzionistico il destino dell’uomo può venire
riassunto molto semplicemente: è quello di realizzare il massimo
progresso nel minimo tempo. Questo è il motivo per cui la filosofia
dei nuovi umanisti deve avere uno sfondo evoluzionista ed anche il
motivo per cui il concetto di progresso non può non occupare una
posizione centrale in questa filosofia.
L’evoluzionismo,
quindi, deve influenzare sia la storia (mediante il progresso) che i
costumi, ma non basta la scuola:
La
nostra morale è chiara. Il compito che le è affidato di promuovere
la pace e la sicurezza non potrà mai essere completamente realizzato
con i mezzi che ad essa sono stati assegnati – educazione, scienza
e cultura. Bisogna progettare qualche forma di unità politica
mondiale, o mediante un governo singolo mondiale, per essere certi di
evitare altre guerre.
Quindi
tutto ciò di cui Il Gruppo degli illuminati si è occupato era
mirato alla situazione attuale, in cui paesi interi crollano ogni
giorno in diretta televisiva. Quanto alla cultura, anzi alle culture,
il documento prosegue raccomandando la dissoluzione della
nazionalità, e questa parte del programma è già molto avanti.
Anche cultura adesso non si dice più cultura, si dice etnia. Quanto
al Governo Mondiale, il programma dice che forse non basta, e così
conclude:
L’unificazione
delle tradizioni locali in un singolo insieme di esperienza,
coscienza, e scopi è il prerequisito necessario per ulteriori
maggiori progressi nell’evoluzione umana. Di conseguenza non sarà
sufficiente l’unificazione politica sotto qualche tipo di governo
mondiale per raggiungere questo risultato. L’unificazione delle
cose della mente è non solo necessaria, ma può spianare la strada
per altri tipi di unificazione.
Ecco
la stregoneria, e non a caso il documento, che evoca una soluzione
finale, reca il numero-codice, l’innesco dell'abisso.
L’unificazione delle cose della mente, l’onnipotenza mediante la
psicoameba.
Vediamo
cosa hanno fatto finora lavorando nelle scuole. Le informazioni le
assumiamo da un iper-testo occultato nei testi ufficiali adottati in
tutte le scuole occidentali di ogni ordine e grado, che reca nel
titolo il programma del Gruppo: nella
mente degli uomini. L’iper-testo conclude con un
avvertimento sinistro:
Questa
è la scelta che si pone ad ogni individuo pensante, è una scelta
antica come il genere umano, aspettare di essere governati da una
élite umana inevitabilmente corrotta, oppure di essere governati da
un benevolo, saggio ed incorruttibile Creatore, the soft machine.
Il
lavoro di unificazione culturale comincia dai primi anni di scuola,
quando la mente dei bambini è più recettiva. Una subdola tesi
riduzionista è inserita occultamente, all’insaputa degli stessi
insegnanti, secondo la quale non si può parlare di personalità in
un bambino fino ad un anno o più perché nessuna conoscenza è
innata nell’uomo.
La
teoria sul condizionamento del comportamento infantile è stata
trovata molto utile, e se non basta ricorreranno a metodi
farmacologici ed elettronici.
Il
Gruppo non vede di buon occhio la famiglia. Ecco cosa debbono sapere
gli educatori di tutto il mondo:
Finché
il bambino respira aria avvelenata di nazionalismo, l’educazione
alla mentalità mondiale può produrre solo risultati precari. La
scuola deve quindi combattere le abitudini di famiglia.
Il
programma del Gruppo per le scuole ha due obiettivi: negazione delle
lingue e delle tradizioni locali, ed evoluzionismo. Si considerano
nuovi umanisti.
1.
LA FILOSOFIA DEI NUOVI UMANISTI
I
nuovi umanisti hanno un testo semi-segreto (Corliss Lamont, The
philosophy of humanism, 1977 New York) che ne suggerisce la
filosofia, ecco alcune idee-guida in breve sintesi:
La
biologia ha mostrato in modo conclusivo che l’uomo e tutte le altre
forme di vita sono il risultato non di un atto sovrannaturale di Dio,
ma di un processo infinitamente lungo di evoluzione, che si prolunga
probabilmente da almeno due miliardi di anni. La complessità
crescente del mondo organico, e poi lo sviluppo del comportamento
degli animali, è culminato con la specie uomo e con il fenomeno
mente. La mente in breve è apparsa nel presente apice del progresso
evoluzionistico, e non all’inizio.
Questa
è una bugia, e ogni buon filosofo lo sa. Per quanta poca mente
abbiano gli autori, la mente necessariamente precede la percezione di
tutto. Però qui si parla di mente come di facoltà biologica
esclusiva dell’uomo, di nuovo usciamo dalla scienza ed entriamo
nella religione.
La
loro verità, che sembra destinata a pochi, sta nel titolo del libro
sulle prodezze de Il Gruppo, e cioè che tutto è prodotto dalla
mente. I nuovi umanisti sono forse l’ultimo dei paraventi laici
degli stregoni che stanno dietro. Siamo in presenza di una ennesima
doppia verità.
Un
requisito essenziale dei nuovi umanisti è quello di credere
nell’evoluzione, ed è quanto si afferma nell’iper testo occulto
In the Minds of Men, poi però esso dedica tutto il testo a
seppellire Darwin.
Credere
nell’evoluzione e nel progresso è l’unico requisito ideologico,
richiesto ai simpatizzanti, quanto al resto si incontrano umanisti
secolari in ogni raggruppamento sociale e in ogni religione.
E
il progresso?
Naturalmente
per ogni sistema in equilibrio il progresso significa solo andare
verso il peggio.
La
stragrande maggioranza delle persone che si riconoscono nel movimento
new age, e che si considerano controcorrente rispetto alla cultura e
alla religione istituzionali, dovrebbero fare un serio esame di
coscienza per la loro cieca adesione ad un paradigma fondamentale
acquariano: l’evoluzione. Senza saperlo stanno sul libro paga de Il
Gruppo.
2.
I MEDIA E L’IPERREALTÀ
Come
siamo arrivati a questa situazione? Lo spiega esaurientemente il
testo guida dei nuovi umanisti:
Prima
dobbiamo renderci conto come i nostri pensieri e le nostre opinioni
vengono modellati dall’informazione che riceviamo tutti i giorni
dai giornali, dalle riviste, dalla radio, dalla televisione e dal
cyberspazio. Tradizionalmente c’era un sistema di partiti che
bilanciava le informazioni, ma negli ultimi decenni tutte le fonti di
informazioni si sono ridotte ad un unico punto di vista, un pensiero
unico: quello dei nuovi umanisti.
Questo
sistema fa in modo che le notizie potenzialmente dannose vengano
filtrate e non arrivino al pubblico. Il nostro mondo non è più
"reale" ma bensì "iperreale", una simulazione
della realtà sconnessa da ciò che prima era reale; inoltre la
maggior parte delle persone in Occidente preferisce questa
simulazione alla realtà effettiva. Da questa base si sviluppano i
simulacri, copie di cose ricreate all'infinito finché non rimane più
traccia di qualcosa di originale. La simulazione è la norma al mondo
d'oggi e non va confusa con la "rappresentazione". Una
rappresentazione può essere usata per distinguere le cose false in
quanto per definizione una rappresentazione riguarda una cosa esterna
e diversa. Una simulazione invece proclama se stessa come la reale
istanza di ciò che viene simulato, e non una cosa esterna ad essa.
In una simulazione non è possibile distinguere dove finisce il falso
ed inizia il vero, perché all'interno della simulazione tutto è
contraffatto. Il reale viene prodotto da cellule miniaturizzate,
matrici e banchi di memoria, modelli di controllo - e può essere
riprodotto all'infinito partendo da questi elementi. Non ha più
bisogno di essere razionale in quanto non esiste più un modello al
quale essere confrontato. Deve soltanto essere operativo ed efficace.
È
sempre una questione di dimostrare il vero attraverso l'immaginario;
provare la verità attraverso lo scandalo, provare la legge
attraverso la trasgressione, provare il sistema attraverso la
crisi...
Un
esempio della iperrealtà, sono le simulazioni al computer che i
media ci propinano quando non esistono filmati per illustrare
l'evento (ad esempio incidenti, fatti di guerra o addirittura eventi
sportivi). L'iperrealtà ci viene spacciata come realtà anche se
ovviamente è filtrata attraverso gli interessi di chi ci mostra
questo materiale.
Uno
degli aspetti più evidenti dell'iperrealtà sono i gigantesci centri
commerciali, nei quali andare a fare compere diventa un evento in sé
e non è più direttamente correlato all'acquisizione di cose che
realmente ci servono. Si fa shopping solo per aver qualcosa da fare.
Si comprano cose di cui non si ha bisogno, che in certo senso loro
stesse ci hanno trovato attraverso l'esperienza dello shopping, la
pubblicità e il marketing. Questo è ancora più vero con l'emergere
dell'e-commerce, dove il denaro non passa materialmente di mano e si
scelgono gli articoli solo attraverso foto e descrizioni scritte su
un monitor.
Dicendoci
cosa è di moda e cosa no, cosa è giusto, cosa è sbagliato, cosa
pensare e cosa dire, i governi, le aziende e i media ci impongono
cosa fare e cosa essere. Questa è ovviamente una simulazione della
libertà di scelta: possiamo scegliere qualunque cosa dal menù,
ma non possiamo creare noi il menù.
Il
Nichilismo è particolarmente importante nel mio schema simbolico. È
un nuovo tipo di nichilismo, non così semplice come il classico "Dio
è morto". Invece il nichilismo moderno è basato sull'inerente
"sparizione" delle cose. Perciò non solo il significato ma
anche l'apparenza delle cose è messa in discussione. Il risultato è
la generale e completa indifferenza presente tra le masse, anche tra
chi si proclama "religioso". Miliardi di persone che vivono
le loro vite incoscientemente. Questo è il risultato di ciò che
chiamo simulazione e ipersimulazione. La TV distrugge il significato
delle cose, ad esempio, rovescia e simula la realtà. Ultimamente
sono molto popolari i "reality show": non siamo più noi a
vedere la TV, lei vede noi.
Molti
di noi si sentono come parti di un meccanismo in un vasto sistema di
macchine. La maggioranza delle persone è perfettamente soddisfatta
di esistere in questo sistema tecno-politico-economico che non ha
significato al di là del proprio fine. La politica usa la gente per
qualunque fine si prefigga; interessi esterni influenzano e
controllano il governo che è al momento al potere; le corporations
invadono la nostra vita privata, ci controllano e manipolano i nostri
consumi.
3.
LA NUOVA MORALE SITUAZIONALE
Uno
dei risultati più evidenti dell’erosione dei valori tradizionali
operato da Il Gruppo tramite le scuole e le altre iniziative
culturali è l’amoralità. Questo non è un problema per i nuovi
umanisti perché, dal momento che non esiste Dio, il sistema di leggi
finora in vigore non è di origine divina, e quindi può essere
cambiato a piacere senza timore di castigo divino. Questo viene oggi
insegnato ai ragazzi in una materia che si chiama etica
situazionale e può essere uno dei casi in cui si debbono usare
dei farmaci come sussidio didattico nell’educazione dei bambini.
Ci
sono dei bambini con una forte base culturale cristiana che possono
entrare in conflitto con gli educatori quando gli si insegna la
morale situazionale. In questo caso si usano i farmaci dice il
testo guida.
Anche
il sesso (che è regolato dalle usanze locali) deve essere
<<liberato>>. Per ottenere questo scopo i neo
umanisti favoriscono i corsi di educazione sessuale, che tolgono
autorità alle famiglie, col pretesto della protezione contro le
infezioni veneree. Tali proposte vengono in genere ostacolate dai
parlamenti dei vari Stati, ma l’opposizione è superata con lo
stratagemma della “procrastinazione studiata”, ossia delle
Commissioni di studio. Quando è passato un po’ di tempo e le
memorie sono assopite l’argomento viene ripresentato, e la sequenza
iniziale degli eventi è invertita, in modo che adesso sembra che le
infezioni dilaghino perché non fu fatta quella legge. E così si
finisce in genere che l’educazione sessuale non basta mai mentre le
infezioni sessuali si diffondono di più proprio grazie
all’educazione sessuale.
Il
programma de Il Gruppo sin qui sommariamente illustrato, concerne
“soltanto” una delle sue dimensioni orizzontali di applicazione.
Eppure già sembra fatale come un colpo di pistola a bruciapelo.
Oltre il piano immanente, ve ne è uno sublunare, ove i nuovi
stregoni sono particolarmente ferrati. L’alba di una nuova era…
4.
L'ANTICA CONOSCENZA
Dopo
questa ubriacatura da scienza ideologizzata, purtroppo diffusa
dappertutto, una boccata d'aria risanatrice attraverso l'antica
conoscenza, quella sintetizzata nelle materie oscure. Il loro lessico
è ben diverso da quello filosofico odierno, così come le immagini
magiche da noi utilizzate sono potenti rispetto ai concetti
scientifici che appaiono inerti. Non aspettatevi un trattato
particolareggiato. Le materie son fatte di idee/immagini che vanno di
pari passo con la pratica. Folgorazioni, simboli, leggi universali,
piani paralleli, comparazioni, sintesi: poi spetta a noi utilizzarli
di volta in volta.
Prendevo
appunti da ogni discorso di Scandurra: i suoi esempi, le forme
dialettali, i luoghi, i racconti ripetuti con nuovi particolari o
aggiunte. Ho tratto giovamento da tale procedura, perché la memoria
spesso inganna, mentre un appunto nero su bianco, rimane. Munitevi di
taccuini e lapis.
Come
mai quando ci svegliamo alla mattina e, nonostante moltissime
cellule siano cambiate rispetto al giorno precedente e gli
elettroni stiano scorrendo nel corpo, la nostra
configurazione/immagine che vediamo nello specchio è
ragionevolmente simile a quella della sera precedente? C'è una
stabilità nella condensazione dell'energia che chiamiamo forma
dell'essere umano. Siamo
nel mondo, non del mondo.
Il
composto umano è simbolizzato dall'uovo, come l'anima che
ha forma ovoidale. Siamo
fatti da due sfere separate ma
connesse da un punto-chiave:
quella materiale, condizionata dagli elementi pesanti e dalle acque
inferiori, e la spirituale, governata dagli archetipi e dalle acque
superiori. Tale composto è rappresentato dall'uovo o da un ellisse
i cui due fuochi sono il “principio” in alto (Dio) e la
consapevolezza individuale in basso (io).
La
luce, in ultima analisi, è vibrazione e l'uomo è un campo
vibratorio, oscillatorio, elettromagnetico, di cui l'aura intorno al
corpo è l'emanazione non oscurata dalla materia più densa,
percepita dai sensitivi e dai maghi.
La
nascita e la morte sono porte di passaggio fra due dimensioni. Vita
e morte sono i due poli, i due modi di essere del Principio. Non si
ritorna su questo piano, se non in casi specialissimi e per scelta
di un'anima integrata perfettamente allo spirito universale. Morire
è vivere altrove. Nulla va veramente perduto.
L'universo
è come un macro campo al cui interno l'uomo è un micro campo del
tutto analogo a quello cosmico. Mentre all'interno dell'uovo cosmico
si genera e si manifesta l'universo, all'interno dell'uovo umano si
genera e si sviluppa la percezione ordinaria della realtà, un
embrione di realtà che può svegliarsi e rompere il guscio che la
contiene. Tutto nasce da un utero cosmico e non da botti e
bengala. La Terra è il cuore di questa prima dimensione, crocevia
per altri piani.
Ho
imparato a vivere il Presente, ma il corpo tende a seguire la
decadenza del futuro. Basta ancorarlo a ciò che non passa. È la
paura del domani che mi
frena, perché la mente
quando è innaturale ha il vizio di prevedere l'inaspettato, e
sbaglia sistematicamente. La clessidra insabbia l'avvenire, che è
in movimento. Per il resto,
lascio fluire, lascio venire, a condizione che il
paesaggio interiore resti
leggibile.
L'immaginazione
è un vomere che ara e scava dentro di me il solco in cui
germineranno le nuove sementi. Mi ricostruisco, in pratica, per
accogliere il risveglio altrimenti sepolto. Mi svuoto del limitato
per riempirmi dell'infinito. È un lavoro sporco e duro, che
potrebbe disorientarmi senza più paletti fissi, potrei perfino
impazzire, ma perché non tentare?
LA
VERITÀ È DIETRO L'ANGOLO, MA SPESSO TIRIAMO DRITTI
Per
conquistare la verità, non basta una vita. Per difenderla, non
bastano le mura di un castello. Per capirla fino in fondo, ci vuole
un interprete esperto. La verità come la intendiamo noi è quella
che ci svelerà chi siamo, cosa dobbiamo fare quaggiù e dove andremo
dopo. Però da millenni c'è chi impedisce a noi, gente del popolo,
di conoscere il senso della Vita.
È
difficile fare una disamina in merito agli oscuratori di Luce e alle
loro trappole. C' ho provato con centinaia di post, ma il lavoro non
è finito, anche perché 'sti fetenti cambiano tattica e maschera.
Loro
definiscono se stessi “illuminati” e da almeno due secoli
tentano, con ottimi risultati, di realizzare l'avvento del Nuovo
Mondo, destabilizzando l'Ordine per diffondere il Caos. Noi ci
asserragliamo dietro ogni dove per difendere il Vecchio Mondo, ma
rimaniamo in pochi, dubbiosi sulla bontà della causa e stanchi di
avere solo ragione. Hanno, innanzitutto, sottratto al volgo, noi per
intenderci, la cognizione su cosa sta succedendo, cioè da dove ci
arriverà la prossima bastonata planetaria. Non solo. Un problema su
tutti, rende bene l'idea di come gestiscono le cose: l'effetto serra.
Gli illuminati hanno divulgato una doppia verità sulle sorti del
pianeta che serve a gruppi opposti di fruitori degli stessi mass
media. Evidentemente una delle due è falsa. Effetto serra sì, ma
pure effetto serra no. Perché lo fanno? Perché tra queste due
verità, si collocano le opinioni di tutti. Vantaggi per
l'amico/nemico:
1)
libera discussione invece dei provvedimenti immediati (la bufala del
premio Nobel Al Gore è emblematica), e
2)
solo loro sanno la verità, che è No per il cambiamento del clima
e,
in mezzo al polverone che hanno sollevato, proseguono indisturbati.
Eppure
non è difficile seguire ciò che sta accadendo, perché vittima e
carnefici prendono le loro informazioni dagli stessi mezzi. Questo
spiega le Doppie Verità che sono improvvisamente venute di moda.
Quindi giornali, canali televisivi e web sparano in contemporanea
affermazioni contrastanti e tutti hanno la loro versione dei fatti, e
gli illuminati, esperti in trucchi, sono convinti che hanno ormai
vinto la battaglia. Che battaglia? Quella per realizzare il
“villaggio globale” mediante le informazioni, ossia per imporre
al popolo uno stile di vita artificioso ben diverso da quello che
avviene in Natura. Perché le informazioni sono così importanti?
Perché in particolari condizioni diventano la realtà. Vedo ciò che
so. Sulla base degli stati d'animo indotti dal potere degli
illuminati, viviamo conformi. Ci formattano per poi innestarci il
nuovo programma con eventuali aggiornamenti.
Così
facendo il cover-up assumerà la forma della rivelazione e la
rivelazione sarà il cover-up. Negate l'evidenza ma lasciate che la
gente si formi la propria opinione. Lasciate che lo scetticismo
giochi dalla nostra parte finché la verità non diventerà
accettabile. (Col. Philip J. Corso, Il giorno dopo Roswell, ed.
Futuro)
Del
nostro pianeta stanno proiettando almeno due immagini opposte e
contemporanee: la prima è quella di un individuo più o meno
coscientemente diretto al suicidio, immagine che appare documentata
nei mezzi di comunicazione di massa ed in cui tutti dobbiamo credere
(l'attuale filmografia a base di zombi e vampiri rappresenta un mito
incapacitante contro il quale nulla possiamo), ma che non corrisponde
minimamente ai fatti, e alcune persone (ancora poche però) grazie a
Dio se ne stanno accorgendo. La seconda nozione è che tutto fila
perfettamente bene, usciremo presto dalla crisi economica e il Nuovo
Mondo si approssima. La contraddizione tra ciò che si vede aprendo
la finestra e ciò che si apprende leggendo i giornali è totale. È
vero, le città sono sovraffollate e irrespirabili, ma ci ripetono
tutti i giorni che viviamo in un mondo libero dove tutti, e dico
tutti, possono essere democraticamente spiati per meglio combattere
il terrorismo islamico; non ci sono più le mezze stagioni, ma vuoi
mettere un clima più continentale e quindi democratico senza
specificità che sanno tanto di fascismo; si comunica attraverso
iphone, magari non incontriamo fisicamente più nessuno, ma vuoi
mettere la praticità di parlare con tutti senza lo strazio di star
loro vicini. Le autorità emettono ogni sorta di provvedimenti
ispirati dalla superstizione del contagio e della contaminazione, ma
come mai non emettono nessun provvedimento atto ad evitare lo sporco?
Come mai la campagna povera è deserta, mentre quella grassa viene
cementificata? Come mai c'è la tassa sul grano? Come mai il pastore
è costretto a non svolgere più il suo lavoro? Come mai si fanno
leggi per abolire il libero pensiero? Come mai si sradicano i popoli
dalla loro patria e poi si sostiene l'immigrazione? Perché
svolazzano sulle nostre teste aerei che seminano merda chimica? Come
mai si continua ancora a sostenere che non esistono facoltà
extrasensoriali, quando ognuno di noi è testimone di fenomeni
straordinari? Perché la tesi ufficiale dei governi e della scienza
sui dischi volanti è negazionista, se poi se ne vedono a migliaia
ogni santo giorno e dappertutto? Come mai un unico padrone del mondo
è più auspicabile della condizione di esseri liberi e padroni di
noi stessi? Come mai le lucciole non si vedono più? Come mai non mi
hanno ancora staccato la spina?
La
verità è che la salute del pianeta non è del tutto compromessa, e
se vai in campagna e ti allontani dai televisori e dalle linee
elettriche, senti con le tue orecchie e con tutto il tuo corpo che i
rumori, gli odori e tutte le altre sensazioni sono quelli di sempre.
E anche la gente, nella sua essenza, non è cambiata perché in
Natura per fortuna non esiste il Progresso. Si è guastata solo
la percezione che i cittadini hanno dell'ambiente che loro conoscono,
che è la campagna. Ossia di se stessi. Negli anni '70 era nata la
cultura verde, l'ambientalismo, la denuncia dell'inquinamento.
Scandurra ci diceva che Madrenatura tutto accomoda malgrado i casini
che combinano gli uomini, magari con qualche sgrullone tremendo. A
pagare, poi, son sempre gli innocenti che subiscono l'insipienza
degli stregoni del clima.
Si
sente che sono in gioco delle forze di cui non ci hanno mai parlato e
che troviamo in quei vecchi tomi di alchimia dal linguaggio astruso
per gli scienziati, ma comprensibile per i vecchi guaritori di
campagna. Il signor Rossi vede che le cose che credeva vere adesso
sono diventate false, mentre le cose che sono palesemente false,
adesso sembrano vere. Per conseguenza il signor Rossi è convinto che
non può farci proprio nulla, ma si sbaglia. La gente in realtà
crede alla magia, malgrado legga il NYTimes dell'intellighenzia USA,
o La Repubblica dell'ateo riluttante Eugenio Scalfari, e segue in
televisione i programmi riduzionisti di Piero Angela e di NatGeo.
Perché? Semplice, ogni nostro atto pensiero credenza sono
magici e ciò ci permette di sopravvivere a tutto.
Il Grande Segreto sta in questo. Malgrado le secche smentite degli
illuminati, tutto ciò che è elfico permane, incontrastato, magari
occultato, fino a quando un uomo straordinario compare tra noi e ci
apre i rubinetti mentali. Tuttavia non sottovaluto l'impatto delle
arti stregonesche degli illuminati sulle nostre coscienze:
frutti-trappola tossici sono disseminati ovunque. Questi però non
funzionano se contrastati dalla fede in una realtà che ci trascende
e sul ricordo dell'originario, e sebbene il Demiurgo cerchi in tutti
i modi di cancellarli, ognuno di noi ne porta dentro un po'. Sono
forze indefinibili a parole, nominarle è come tradire un codice, ma
esistono e operano dentro/fuori.
Sono
nato a Napoli ma vivo a Viterbo dal 1964 e la magia di questo posto
ha trasformato perfino i miei connotati. La morfologia del luogo
plasma l'anima e il corpo. L'innato non determina, influisce e di
molto l'acquisito. Il paesaggio è lo stampino del
vivente, perciò somigliamo a ciò che ci sostiene.
La terra ci adotta e seppure proveniamo dalle stelle, in noi si
avverte la marchiatura: ondulata, radicata e sensitiva se collinare e
pianeggiante, acuta e dura se alpina, sfuggente, psichica,
senzapatria e abile se marittima.
Ciò
che crediamo di sapere non ha nulla a che vedere con ciò che siamo:
persone immerse nella Natura, ossia nella Magia. Noi non siamo ciò
che ci hanno insegnato, noi siamo ciò che resta quando togli tutta
quella crescente montagna di illusioni. Scandurra non ci
insegnava una nuova dottrina, ma usava la Magia per risvegliarci.
Siamo sepolti da tonnellate di macerie, diceva, solo con pala e
piccone potremo rialzarci. Gli inglesi, che queste cose le sanno e le
fanno nel segreto più assoluto, ossia a compartimenti stagni,
preparano i figli alla rivelazione facendogli leggere un libro fatto
apposta, un manuale di Magia, Alice nel Paese delle Meraviglie (a noi
ragazzini italiani ci facevano leggere il libro Cuore, buoni
sentimenti e retorica sui sacri confini), dove si apprende che
tutto è frutto del potere dell'immaginazione, e che l'ultimo a
svanire è il sorriso del furbo.