Conobbi Pinotti tanti anni fa a Roma, presso la sala conferenze dell'Hotel Piemonte, in occasione della riunione nazionale delle sezioni. Vi era il presidente onorario del CUN, l'ambasciatore Perego, ormai avanti negli anni, circondato da tanti giovani vogliosi di scoprire, conoscere. Insieme all'amico di sempre, prematuramente scomparso, Franco Persi, accettammo di buon grado di costituire una sezione nella nostra cittadina, Viterbo. E sì, ho fatto parte per alcuni mesi del CUN. Non si può essere perfetti. Ammiravamo Pinotti, per quello che era e faceva. Oggi si direbbe un'icona. Già, proprio un'icona dell'ufologia mondiale. Lo ammiravamo per il suo dinamismo, sempre pronto a organizzare, presenziare, apparire in tv per difendere l'onore di tutti noi ufologi in erba contro i pieroangelisti, quei tromboni di scienziati o quegli ironici giornalisti di regime, accaniti smontatori di ogni testimonianza ufologica.
Conobbi Pinotti e poi non lo riconobbi più.
La fama, lo status di ufologo ufficiale, la vanità dalla quale non si è mai affrancato, insomma i suoi orizzonti si ampliavano. Da giornalista dell'insolito, un po' di nicchia ma verace, a divulgatore aerospaziale, apprezzato studioso nei salotti che contano... e forse, dico forse ben messo in ambienti dei Servizi. E ciliegina sul curriculum, ma niente di illegale per carità, l'appartenenza a conventicole misteriosofiche di antica osservanza. E scusate se è poco.
Dicevo del CUN. Credo che sia diventato un carrozzone circense pronto ad essere montato in occasione di eventi mediaticamente interessanti e poi, non appena le luci della ribalta si spengono, pronto ad essere sbaraccato. Sarò nostalgico, ma il Centro una volta era ben diverso. Si faceva ricerca sul campo, si elaboravano progetti e teorie, oggi, è un vuoto ben confezionato. Lo stesso Pinotti, quando viene intervistato non dice niente, ma lo dice bene.
Tuttavia il quadro dell'ufologia italica non è così disastroso, malgrado il pesante carico dei pinottiani. Da Baiata alla Pallotta, allo staff tutto di X Times, fino ma non ultimo quell'arcipelago vibrante, pieno di voglia dei gruppi indipendenti sparsi ovunque per l'Italia. Non mi lamento del passato che è passato, ogni epoca è degna di rispetto; oggi è tempo di grandi cose, di affermazioni assolute e di negazioni sovrane. Liberi di sapere e capire, liberi da pressioni ideologiche e politiche, liberi da una scienza prezzolata. Alziamo gli occhi e riprendiamo a scrutare il cielo.
Ciao, sono uno di Parma che ha 15 anni con un problema di tensione muscolare...
RispondiEliminaio ho già visto uno di loro, ma non sono riuscito a parlare con esso perché avevo troppa pippa.
mi volevo rivolgere a te per sapere alcune cose, il mio numero di telefono è 3404235550.
mi rivolgo a ROBBI
Salve,
RispondiEliminaMi chiamo Alessandro Caneschi sono un ragazzo di Arezzo.
La contatto perchè mi è capitato di vedere una cosa strana nel cielo adesso...
Ho notato delle"stelle" che brillano con colori diversi...sono molti, e sono disposti quasi in forma geometrica...
Sicuro che non siano aerei, dato che sono fermi in cielo...non ho saputo darmi spiegazione...
Lei che ne pensa?
Saluti
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Alessandro Caneschi
tel 3397846835
email Alessandro.Caneschi@gmail.com