Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".
La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.
mercoledì 5 agosto 2009
IL POTERE DI ESSERE CAUSA
La Legge dell’Attrazione e il Potere dell’Intento sono leggi sì incontrovertibili, ma attenzione a non abusare del termine “creazione”. Noi possiamo creare la nostra realtà SOLO se dopo avere espresso un intento, è seguito un piano d’azione FISICO in questo piano dimensionale. Ovvero, bisogna muovere il cosiddetto sedere, fatto di atomi ma pure sempre sedere rimane, per far sì che qualcosa accada. Cioè, devi lavorare, lavorare, insistere, battere sempre sullo stesso chiodo: scegli un archetipo, una immagine che lo rappresenti e una emozione corrispondente (prajna) e basta, lavoraci sopra senza cambiare, ininterrottamente. Solo in questo modo ho ottenuto i più grandi benefici dalla vita, ma questi insegnamenti non sono affatto legati solo alla meccanica quantistica, oggi tanto invocata ad ogni piè sospinto. Essi prendono origine dagli studi sulla magia di Giordano Bruno e in tempi più recenti da un libro scritto nel 1912 da Charles F. Haanel. Esistono perciò cose come la non-località, la Sincronicità, l’Entaglement? CERTO! Ma non confondiamole con la creazione. C’è la sua differenza. Niente di trascendentale quindi. Solo la natura e il nostro equilibrio con essa.
Sono d’accordo sul fatto che l’uomo crea la realtà, ciò su cui ho qualcosa da meditare sta nel fatto che sia solo l’uomo/entità responsabile di questa creazione. Sono convinto che, una volta trovati i codici per sbloccare il software che gestisce l’illusione (hackare), l’uomo possa influenzare la “materia” e parte del codice della matrice per compiere così dei veri e propri prodigi. Non dimentichiamoci che questo è un ologramma che deve solo essere dimostrato. Ma se fosse solo l’uomo a generare quel codice, allora mi piacerebbe sapere CHI di noi in questo momento sta dicendo al centro della galassia di spedire un segnale diretto su questo pianeta, che i nostri DNA stanno ricevendo per settare i nostri veicoli biologici alle nuove frequenze vibrazionali che verranno. Purtroppo, con le nuove scoperte nel campo della Meccanica Adronica, il concetto di osservatore viene superato dal nuovo paradigma. Se nel caso delle particelle elementari sono presenti fenomeni di non località, immaginate una particella che opera nelle iper-dimensioni! Eh si, c’è bisogno di un aggiornamento. Lo stesso fisico viterbese e mio vecchio sodale negli anni settanta, Massimo Corbucci asserisce che senza la nuova tavola degli elementi fondamentali, la fisica imploderà su sé stessa entro qualche anno. Il fatto che tutto è UNO “ALL IS GOD”, e che non ci sono teorie e tecniche da “imparare” ma da conoscere/disconoscere. Ogni maestro diventa perciò superfluo dal momento in cui ha dispensato la sua conoscenza. Rimanerne attaccati è solo un altra prospettiva della stessa dualità contro la quale puntiamo il dito. Per la Meccanica Adronica, tutto è perfetto così com’è, e non ci sono domande/risposte da imparare/insegnare, ma c’è la consapevolezza che siamo UNO, senza specchi. L’equazione bilancia comunque sé stessa, volontariamente/involontariamente. Non c’è Illuminazione/Ignoranza. C’è l’UNO.
La verità non è una teoria, non è un sistema filosofico speculativo, non è penetrazione intellettiva.
La verità è l’esatta rispondenza con la realtà. Per l’uomo, la verità è l’incontrovertibile conoscenza della propria natura. Secondo le proprie esperienze e non è mai fissa. La parola “ FALLIMENTO” è un durissimo giudizio che intende escludere ogni altra opzione. La parola è materia? Non lo chiamerei fallimento. Ma discernimento.
Ahimsa= non- violenza, non giudizio, rispetto, solidarietà. Il primo passo del nostro cammino.
Pongo l’accento sull’importanza di una serie di domande che favoriscono l’eliminazione delle pseudo verità perché con una mente plagiata sarà molto difficile padroneggiare i propri pensieri. L’apertura dei sigilli, o il raggiungimento di elevati stati di coscienza, tranne rarissime eccezioni, si possono ottenere solo se veramente si è lavorato a lungo su se stessi. Principi per autodisciplinare il corpo e la mente applicandoli. La prima importantissima regola che un entronauta dovrebbe detenere sarebbe essere aperto e rispettoso degli altri, cioè l’astenersi da questa violenza di giudizio. Dal momento che nessuno di noi è un serial-killer potremmo a prima vista ritenerci tutti rispettosi del principio di non violenza. Ma noi abbiamo appreso dalla nostra pratica che più guardiamo in profondità qualcosa e più notiamo dei particolari che in precedenza non avevamo colto; più allarghiamo la nostra visuale e più informazioni, dati, riflessioni si aggiungono alle nostre conoscenze. Ma se coltiviamo un atteggiamento critico nei confronti di chi non è in linea con il nostro pensiero già stiamo formulando un pensiero violento nei riguardi di altre persone che magari non conosciamo bene e non sappiamo perciò le motivazioni di certe loro scelte. Tuttavia ho avuto modo di constatare che quando certe scelte radicali (sia spirituali che di altro genere), non sono supportate da un altro grado di maturità, da un equilibrio psichico e da un certo percorso spirituale, questo porta spesso a forti squilibri generali sia per il corpo che per la mente. Tutto questo si traduce in una violenza verso se stessi, oltre che verso gli altri e separa le Coscienze. Tuttavia le nostre storie personali passano certamente per dei percorsi individuali e unici, alcune volte incomprensibili per le nostre ordinarie e ristrette considerazioni mentali.
E non vorrei nemmeno che dal mio personale ragionamento, qualcuno potesse pensare che il mio è un invito a non credere in questo o in quel guru/concetto, FATELO SE LO VOLETE. Ricordiamoci, almeno che abbiamo scelto un cammino, che gli altri esseri umani sono i nostri compagni di viaggio, anime sorde o mute, sveglie o addormentate (mute e sorde perché noi siano sordi e muti al loro linguaggio) che ci seguono di un passo avanti o indietro sullo stesso sentiero. Dalla loro sofferenza giunge fino al cielo un grido silenzioso, che tocca e lacera il cuore di chi lo sa ascoltare. La sofferenza interiore, quasi sempre giunge dalla mano dell’uomo che di questo regno inferiore dovrebbe essere l’iniziatore ed il Maestro e invece ne diviene il loro metro di superiorità e quindi di confronto competitivo.
NB
Dopo il precedente articolo sui governi che ci stanno fottendo (parola volgare, certo, ma ci siamo capiti comunque), ho ritenuto necessario un elaborato che desse un controbilanciamento, una traccia forse per evadere dalla prigione samsarica. Per spezzare le catene usiamo ciò che è eterno in noi.
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la legge dell'attrazione. io so' du anni che penso intensamente che te nasca n'cazzo n'testa. e si è avverato tutto. n'fatti solo uno co la testa comm'a tua se po' uscì co' sti postetti fregnaccioni. stamme bene va'
RispondiEliminaSignorile, l'amico. Complimenti. Non so se ci sei o se ci fai. In entrambi i casi sei un maleducato. Me ne dispiace, perché tutti abbiamo un intelligenza (almeno credo) basterebbe usarla. La civiltà purtroppo è decaduta e non ci posso far nulla.
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