Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".
La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.
martedì 20 aprile 2010
INCONTRO CON UN UOMO STRAORDINARIO – Contatto! - 9
Ora, tutti gli apocalittici per nulla integrati che mi stanno seguendo, credo abbiano la sana curiosità di sapere cosa mi disse l'atlantideo. Ma di ciò più avanti. Ora mi preme fare alcune riflessioni sui massimi sistemi, già, e non per spocchia e narcisismo, semplicemente perché la potenza di cui era portatore Scandurra, rispondeva a precise, per quanto comunicabili, leggi cosmiche. Non stava insegnandomi una fuga dalla storia: piuttosto, la incorporava mappandola, e così facendo la dominava. Da più parti, nelle forme più varie e da un secolo a questa parte, la figura del maestro, del guru, dell'istruttore spirituale, è tornata alla ribalta, con personaggi particolarissimi che non sempre rispondevano agli stereotipi letterari o religiosi. Tra loro, le monete false e autentiche si avvicendavano con estrema facilità, ma non per questo venivano meno i discepoli, anche quando i presunti maestri risultavano essere dei cialtroni. La sete di assoluto e la brama di potere andavano di pari passo. Se esiste un criterio di valutazione, seppur relativo, sulle cosiddette guide, ritengo sia quello della gratuità del messaggio e dell'insegnamento in primis, poi la funzionalità della sua applicazione. Se metto in pratica un metodo che mi porta a vivere uno stato speciale di coscienza fatto di gioia, serenità e conoscenza, tutto induce a credere che quanto mi insegna il maestro è moneta sonante. Poi, se mi trasmette un corpus di tecniche e dottrine misteriche, non se le fa pagare a tanto a stage. Se è quello che dice di essere, l'iniziato non chiede ma tutto gli viene dato, quello che serve e niente di superfluo. Il triste caso di Ramta, è emblematico dei tempi che stiamo vivendo; quanto di più falso, manipolativo, spudorato ci possa essere oggi, riscuote successo e denaro a palate. Il senso critico di chi cerca la conoscenza è assai limitato, se una volgare imbrogliona americana riesce a gabbare tanta brava gente con così poco. Ma tantè. Il vannamarchismo è il migliore alleato del sistema.
Detto questo, passiamo a cose interessanti.
Scandurra non solo non ha mai accettato un soldo da nessuno che favoriva, anzi, non di rado metteva mano al portafoglio e, meglio ancora, metteva in moto le energie necessarie perché una data resistenza, un blocco, un ostacolo venissero dissolti. Ripeto, sebbene fosse circondato da libri di magia e stregoneria, edizioni rare di alchimia e spagiria, non ne faceva uso, diceva che servivano per eludere gli scettici e i creduloni. Lui manipolava gli archetipi, che però denominava “stelle”, dissolveva latenze e simulacri psichici, faceva parlare i resti animici dei defunti, e quando le cose si mettevano assai male, chiamava i suoi vecchi compaesani atlantidi per trovare rimedio a problemi riguardanti l'altro mondo. Non aveva alcun rapporto con l'autorità viterbese, viceversa non di rado la sua bottega era oggetto di controlli da parte della polizia e pure spiato da pie donne al servizio di un vescovo 'solerte' (in realtà, un vigliacco puttaniere invidioso). Non ebbe comunque mai fastidi con la giustizia, visto che non violava il codice penale, se non bastasse poteva vantare – si fa per dire - tra i suoi “clienti” giudici, avvocati, militari, politici e non solo del posto. Addirittura, alcuni preti ricorrevano alle strane arti di quell'oscuro 'fruttarolo', ignorante nei modi e tremendo nell'azione. Un noto esorcista di Viterbo chiedeva spesso consigli a Scandurra.
Più volte mi ero avventurato in discorsi che vertevano su chi governava il mondo, su cosa si poteva fare contro il male, insomma questioni della massima importanza, che né la cultura cattolica né quella laica mi avevano mai convinto sia come analisi che come possibili vie d'uscita. A Maritain e Marcuse, preferivo il “fruttarolo delle stelle”. Per lui, quei porci bastardi a capo della cricca mondiale, ci controllavano attraverso l'uso del sesso e delle fantasie corrispondenti, così da frammentare la nostra coscienza già fiacca in molteplici parti, che formavano un mare mentale, senza sponde, attraversato da correnti sotterranee terribili alternate da ristagni insopportabili. I porci bastardi, come li definiva, controllando le nostre fantasie ci condizionavano il destino. La cricca imperante sa tutto tranne la verità. Scandurra ridacchiava allora, perché lasciava intendere sin troppo palesemente questo concetto che amava ripetere: “Io non so nulla tranne che la verità”.
“Vedi Angelo, tutto nel mondo è mistero e noi, poveri sopravvissuti, abbiamo l'obbligo di occuparcene. E chi se non noi?”.
“L'Universo adopera trucchi e mascheramenti e quei cog... di professoroni scambiano la merda per la cioccolata e ti raccontano pure che è bella vista da lontano”. Ribattevo che allora la fisica si sbagliava su tutto e che l'osservazione della realtà era quindi fuori portata. Ma Scandurra sosteneva che il problema riguardava solo l'interpretazione delle cose. Vedi sempre quello che sai, e non ci sono santi, ripeteva, non ci sono storie. Noi osserviamo attraverso filtri, opinioni, soltanto l'intuizione, una scarica elettrica che fa il giro della testa, velocissima a tal punto che nemmeno si muove perché è già arrivata, ecco, scopriamo che una cosa può esser vista in un altro modo, forse quello più prossimo alla verità. Un po' di mentuccia romana mischiata a dei fiorellini di campo, diventa un propellente che ti fa arrivare dove vuoi; attenzione, Scandurra diceva pure che le droghe erano per i deboli che si accontentavano di vedere il riflesso della Luna nella pozzanghera, mentre noi ci andiamo direttamente. Due foglie di piante diverse se fatte bollire insieme, diventano la candela che scintilla e avvia il nostro motore e partiamo. Prima di sperimentarle, credevo che le esperienze descritte dal maestro fossero comunque interiori, psichedeliche per intenderci. Lui rispondeva:”Pisichedè... mah, quello che provi dentro, se è totale, lo provi fuori”.
Di fronte a me l'atlantideo. Il volto lucente, di una bellezza non umana, virile e dolce.
“Ora sei parte del tutto”. La sua voce la sentivo dentro e fuori di me.
“L'abisso senza fondo si è aperto, così potrai chiamarmi. Fratello 'Scandù_rra' – pronunciò il nome del mio maestro come mai lo avevo sentito – ti indicherà come metterti in contatto. Dovrai mutare qualcosa in te. Le particelle antiche si risveglieranno dai millenni, la luce stenderà i suoi raggi.”
Ero incantato ma forse pure intronato. Ascoltavo quello che mi diceva, ma non compresi subito. Particelle, parte del tutto, abisso, raggi. Quell'uomo forse era come me e come gli altri, eppure così diverso, così lontano appariva. L'astronave fluttuante dietro di lui l'avrei potuta quasi toccare, un sogno vero per ogni ufologo, ma che dico, per ogni abitante di questo mondo. Non riuscivo a trattenere i pensieri. Mi svuotavo. Dentro/fuori non erano più categorie fisse. La grandezza, ecco, la grandezza mi avvolgeva. Mi sentivo anch'io grande nella mia fragilità di uomo del XX° secolo. L'atomica, l'astronautica, cosa erano di fronte alla grandezza di una civiltà incredibile antichissima, un popolo che aveva raggiunto le stelle e poi, ancora oltre, universi dimensioni realtà, e dopo tutto questo la sparizione dall'amato pianeta e poi ancora, il ritorno.
Ero forse tra i primi uomini a ricevere la visita degli atlantidi. Almeno nei primi anni settanta. Che dite? Era l'epoca del rock, della rivoluzione dei costumi, del viaggio sulla Luna. I capitalisti contro i comunisti e tutti contro la religione. E noi a Viterbo incontravamo il fantastico oltre ogni immaginazione. Mi ero imbattuto nel passato remotissimo della Terra e mi sembrava di vivere un milione di anni nel futuro.
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Ciao Angelo. Ho la mentuccia romana, la coltivo.E' infatti un erba officinale usata da mia nonna. Mi dice sempre che "bisogna ca te stai tento con che a lì che la te snerva i nervi". Mia nonna..simile a Scandurra per certi versi..Ignorante per il mondo di chi non vede, ma abile per chi comincia ad affacciarsi alla realtà del cosmo. Vecchie cautele tramandate da sempre, che in quella frase intendeva dire di stare attenti all' uso da farne poichè è un forte tonico per il sistema nervoso. Non smetterò mai di ripetere come la natura possa aver creato tutto per qualcosa..o no??
RispondiEliminaP.S.
Quali sono i fiori di campo da abbinare?sempre se si può rivelare..Grazie per quello che fai, ciao a tutti
Caro Michele tua nonna è saggia. Se i giovani ascoltassero di più i vecchi, anziché considerarli rinco e scoccianti. Non fare il monello, i fiori di campo di cui tu parli non te li rivelo nemmeno sotto tortura. A parte gli scherzi, sul web sto rivelando molto, qualcuno mi rimprovera che dico pure troppo. Magari in altra occasione e sotto controllo potrei parlarne ed essere più esaustivo.
RispondiEliminaAh ah ah..che ti posso dire se non..Grazie per questa risposta, anche perchè non saresti più tu se no.Sappi che avrai sulla coscienza un ragazzo che ha provato tutte le varianti di menta romana con fiori di campo che esistono!A parte gli scherzi..GRAZIE per tutto quello che ci stai offrendo e donando. Ciao a tutti
RispondiEliminaP.S.
Lo scriverò sempre ache a costo di essere logorroico: se qualcuno vuole fare gruppo, ben venga, mi farebbe piacere.se lascio la mia mail che sia un problema Angelo?Grazie a tutti un bacione
da un sito di giardinaggio........."La tradizione popolare attribuisce infine al pulegio (mentuccia romana) le prerogative di regolare la fase mestruale, sedare la tensione nervosa e l'eccitazione cardiaca. Ma l'assunzione in grandi quantità può essere tossica."
Eliminasecondo me l'altro ingrediente é il rosolaccio :)
Gli 'uomini straordinari' ai quali Gurdjief ha dedicato il suo libro omonimo sono semplicemente ridicoli e noiosissimi se confrontati con Scandurra.
RispondiEliminaChe lettura fastidiosa e pesante quel grosso volume cui ho appena accennato. Infinitamente più godibili e pedagogici questi aneddoti di cui ci fai generosamente partecipi.
http://www.ilpost.it/2010/04/21/chi-ha-spedito-la-carta-igienica-alla-gabanelli/
RispondiEliminaLa rava e la fava.
Non pretendo che tutti la pensino come me - sarei un matto da legare - anzi, mi fa piacere il dibattito intelligente, quando è tale però. In alcuni ambienti vicini ai cicapioti nostrani, scientisti balneari di ritorno e pieroangelisti senza se e senza ma, in occasione di una mia sortita sul blog ilpost.it, si son dati un fischio e mi hanno aggredito verbalmente - per ora - con ingiurie e pesantezze lessicali, tipiche di chi crede di esser depositario della sacra scienza. Non mi sorprende tale reazione scomposta da parte di quanti si professano razionali, politicamente corretti, magari pure sinceramente democratici - come Stalin e Mao - e, soprattutto, devoti seguaci della Scienza. Guai se critico Piero Angela, il Cicap, offendo quanto di meglio la ragione umana possa partorire. Mi definiscono 'fregnacciaro', 'allucinato'. Mamma mia che paura! Gente come me dovrebbe sparire dal web, così dicono i sinceri democratici. Ebbene, amici del blog, camminate muro muro, l'inquisizione non è morta, i roghi son sempre pronti all'abbisogna. Ma noi non ci saremo. No, la storia ci ha insegnato qualcosa. Se prima la conoscenza, quella vera, la nascondevamo ai più; se prima ci chiudavamo in una torre d'avorio; se prima ci bruciavano in nome dei lumi, del papa, del potere; oggi, lo gridiamo a tutti: la conoscenza può liberarvi dai lacci del sistema. Diffidate delle imitazioni.
RispondiEliminabella lì.... L'unica cosa che ci libererà veramente è l'aumento di consapevolezza individuale da parte di tutti.... ogni tipo di rivoluzione drastica non può che portare alla sostituzione di una classe dirigente con un altra, sempre controllata dai soliti porci... Oggi stavo ragionando sul meccanismo operativo che bisogna utilizzare in questa guerra: dobbiamo essere come un ologramma, uniti, ma nello stesso tempo divisi, cioè senza creare un blocco comune compatto e facilmente attaccabile, ma nello stesso tempo restare in contatto e portare avanti ognuno il proprio lavoro... in questo modo attaccarci sarebbe come un mitragliatore che cerca di sparare a uno sciame di zanzare...;)
RispondiEliminaMa tanto tu non capisci un cazzo, che te lo dico affà?
RispondiEliminaNoto con dispiacere che il tale che si firma GravitàSpirituale non perde occasione per esternare il suo pensiero. E questo è già un problema. Ora, io non costringo nessuno a credermi o a seguirmi per le mie frescacce, giusto? a me non piace censurare, il mio blog è aperto a tutti, e siccome non devo fondare né un partito né una setta, non vendo niente, vorrei un rapporto leale, il più possibile almeno, anche con i dissenzienti, in uno scambio di idee, speranze, sogni se volete. Chi non ha dubbi, chi è convinto delle proprie idee o teorie o dogmi, è comunque ben accetto. Quello che non sopporto è la mancanza di rispetto e di dignità. Oggi non c'è storia né memoria, ecco perché siamo nella merda, e se qualcuno crede ancora che la scienza e la ragione ci salveranno, si accomodi e auguri.
RispondiEliminapdf scaricabile qui http://www.scribd.com/doc/34360993/Incontro-Con-Un-Uomo-Straordinario-9
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