Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".
La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.
venerdì 25 giugno 2010
IUS 21
Dove mi trovavo (?), il tempo assumeva un valore diverso. Si ha l'impressione di vivere un film al rallentatore, ma, parallelamente, trascorre il nostro tempo soggettivo. Mi sentivo in una sorta di sdoppiamento controllato, come se vivessi da due postazioni differenti, quasi all'unisono. Mi passarono davanti/dietro, di lato e sopra, spezzoni di immagini, venti sonori, volti e figure geometriche svolazzanti; erano i primi segni di vita, o almeno sembravano tali, che incontrai. Nella struttura sottile del tempo esistono cose appena abbozzate, riflessi e riverberi, che poi ritroviamo come forme residuali in determinate condizioni sulla terra; volgarmente li chiamiamo fantasmi. Qui, la struttura sottile assume un'estensione particolare. Un mese lì, equivale a tre ore circa nella nostra dimensione. Provare per credere.
Il paesaggio era incantevole, fatato. Il cielo blu cobalto, mi sembrava meno sterminato, la volta era, come dire, più raccolta, meno alta. Dopo un po' le figure che mi aleggiavano intorno si dileguarono improvvisamente. Qualcosa stava per succedere. Intanto, decisi di muovermi. Guardavo con curiosità i miei piedi, le gambe, e sentivo un effetto strano, come di leggerezza, di facilità nei movimenti. Il prato all'inglese, era soffice, sì, ma c'era minor impatto nel passeggiare; mi sosteneva maggiormente che sulla terra, come se rimbalzassi. Non era la minore gravità, non saprei dire perché, però aveva a che fare col tempo rallentato. Mi osservavo da fuori e in perfetta sincronia percepivo il mondo dietro la mia fronte – ma forse un leggero scarto divideva le visioni. Ero stimolato al massimo, sentivo ogni cellula del mio corpo vibrare, rispondere.
La stazione che avevo di fronte, non aveva nulla dell'astroporto, ma che dico, anche di un terrestre aeroporto. Non vedevo rampe di lancio, piste o quelle strutture tipiche dove partono e arrivano aeroplani. Infatti, non si decollava né si atterrava: si entrava o si usciva. Era un varco interdimensionale fuori da ogni possibile immaginazione. Ero ad un crocevia cosmico per tutte le destinazioni, piani dimensioni mondi, un ventaglio di possibilità che il sottoscritto, tra i pochi uomini contemporanei, aveva avuto in dote dalla fortuna di scegliere. Scegliere per andare dove? Un dubbio atroce mi scosse. Scandurra non mi aveva dato indicazioni in proposito, o almeno non le ricordavo. Decisi di recarmi in quella cittadella inerpicata lassù e così avrei chiesto a qualcuno ragguagli. A prima vista lo scalo distava alcuni chilometri in linea d'aria. Tra me e la stazione, vi erano prati all'inglese e alberi raggruppati in buon ordine. Non vedevo un sentiero, ma realizzai che la linea retta mi avrebbe portato facilmente alla meta. Stupidamente feci una balorda considerazione: e se avessi incontrato il cappellaio matto, o comunque un tipo strano dall'idioma incomprensibile e dall'atteggiamento ancora più illogico, come mi sarei dovuto comportare?
Niente di tutto questo avvenne. Incominciava per me l'avventura; potevo ben dire di essere il ragazzo più fortunato del mondo. Quanti prima del sottoscritto avevano avuto la possibilità di esplorare l'ignoto? Credo pochi, qualcuno ne aveva fatto un resoconto camuffato da romanzo, altri avevano taciuto. I viaggi dell'anima di mistici e sciamani, erano ben catalogati, analizzati, inseriti nella fenomenologia della storia delle religioni; ma ben poco c'era che riguardava l'esperienza totale, l'immersione in varchi interdimensionali, quella che stavo facendo grazie ad un maestro unico nel suo genere, ammesso che vi fosse un genere come quello.
Ero avvolto in uno sconfinato silenzio, ne ero assorbito. Forse per spirito di conservazione, richiamai l'attenzione e la necessaria tensione, sebbene confidassi nella bontà di Scandurra che mai mi avrebbe mandato in un luogo da cui non sarei stato in grado di cavarmela, ma ero pur sempre un viaggiatore in una contrada incognita, dove le categorie spazio-tempo, la presenza a me stesso, la coscienza ordinaria, erano rivoluzionate. Avanzavo in quello stato duplice di osservazione, non sentivo il mio peso abituale, camminavo lentamente o forse mi vedevo lentamente camminare.
Dovrei scrivere molto di più di quel che sto qui abbreviando, poiché le tante cose che mi si presentarono meriterebbero una serie di capitoli di un ipotetico libro. Quanto sto ora scrivendo è la premessa necessaria per localizzare il punto dimensionale nel quale si verificò il fenomeno mitico che mi investì: si tratta di un posto reale, da me raggiunto e che influì decisamente sulla mia visione della realtà, sull'interpretazione di casistiche aliene e su come leggere il mondo.
L'aria si faceva fresca. Mi accorsi della presenza di una sorgente, sul limitare del boschetto di destra, e poiché avevo sete, mi diressi verso una polla d'acqua. Piegandomi, immersi cautamente la mano: era fredda e leggerissima. Allora ne raccolsi un po' sul palmo della mano e vi accostai le labbra. Era frizzante e buona, difficile valutarne la composizione. Notai che non vi era sottobosco né cespugli, gli alberi erano simili a faggi, emanavano profumi mai sentiti prima. Intravidi ad un certo momento qualcosa che si muoveva a poco più di cinque metri da me. Una specie di roditore, un topo gigantesco, grosso come un maiale, dal colore marrone scuro, mi fissava e alzava la sua coda anellare. Mi spaventai, lo confesso. Stava masticando non so cosa, poi emise una specie di rutto-squittio baritonale e si girò allontanandosi lentamente, sculettando. Il mio primo incontro con un animale di un'altra dimensione. Se i topi erano così grossi in quel mondo, figuriamoci i gatti. Alzai gli occhi al cielo, profondo, brillante. Finalmente realizzai: era giorno ma non c'era nessun astro. Allora, piano piano, si formò nella mia mente un pensiero, una domanda: dietro quel cielo c'è Dio?Sentii dei fruscii tra le foglie e restai con le orecchie tese per capire che cos'era quel rumore. Quel bosco mi sembrava più grande che visto da fuori. Girai intorno ad un grosso faggio e scorsi un fiume, non più largo di 20metri che divideva il bosco. Placido, sembrava un canale artificiale per quanto era preciso nelle sue anse e argini: un fiume disegnato da un pittore iper-realista. Ma mentre facevo queste elucubrazioni, una vampata di luce intensissima apparve come dal nulla proprio in mezzo al corso d'acqua. Una sfera perfetta dal diametro di 10/12metri, mutava con velocità folle di colore; ne distinsi solo alcuni, rosso blu giallo verde oro, gli altri non saprei come identificarli. Non emetteva nessun suono. Stava lì sospesa a 2metri dalla superficie del fiume ed io, sulla riva e con la bocca aperta, trattenevo il respiro. Stava lì per puro caso? Era un u.f.o. che mi dava il benvenuto? No, quella sfera cangiante, era qualcosa che non aveva nulla a che fare con le mie ipotesi iniziali. Il mito si era manifestato, attraverso un simbolo, una potenza. Elettricità pura, anzi, la sua sorgente.
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Ottimo Angelo; pero' dovresti aumentare il ritmo non nel prato ma nello scrivere i testi; perche altrimenti arrivano prima gli Usraliani a Theran che tu a scrivere qualcosa di piu'....
RispondiEliminaDevo comunque ammettere che sai tenere alta la tensione, ogni post si interrompe sul "piu' bello" e mi lascia, come ormai da 21 pubblicazioni a questa parte, con una fissazione giornaliera ...
RispondiEliminami sento come il piccolo Bastian de LA STORIA INFINITA di Michael Ende, completamente sprofondato nei tuoi scritti e in un certo modo parte di questi ...
Non ho mai capito bene quale sia la mia capacità immaginativa.
RispondiEliminaSe in esercizi di immaginazione a stento riesco a visualizzare cose, quando termino di leggere i passi della tua storia realizzo che, in una maniera ovviamente molto lontana, ho "vissuto" le esperienze che racconti.
Grazie, perciò, del viaggio che mi stai facendo fare...
che bello..sono sempre piu' curiosa e sempre piu' affascinata!!! giusparsifal devi pensare come un bambino.. ritornare bambino, nulla e' impossibile x loro..ciao a tutti! Chiara M.A.
RispondiEliminaSono onorato di avere lettori-amici siffatti. Cercherò di incrementare le uscite delle pubblicazioni. Non è mia intenzione adottare espedienti narrativi che rimandano sempre la conclusione, o caricare il climax. Non sono uno scrittore, faccio altro. Mi limito a trascrivere i vecchi appunti delle Cronache di Atlantide, libro inedito/edito. Vedrete che darò le dritte utili per esser pronti di fronte ad eventi epocali che coinvolgeranno l'intera Via Lattea. Nessuno potrà sottrarsi alla fine del tempo. Ci tocca.
RispondiEliminaGrazie per tutto. Veramente. Sono tempi oscuri, troppe cose sono in ballo ormai, forse i giochi sono anche già fatti. Una direzione, un pensiero che per una volta diventa positivo da quello che leggiamo nei tuoi post..per una volta, anche se sola, ci fa' sperare. Sperare che cisono condizioni in cui l' uomo,che si è sempre sentito il predatore di tutti i regni, di tutti i tempi, per un istante si rivaluta. Come cellula di un corpo che tu hai esplorato a tuo tempo, e che ci stai facendo conoscere. Grazie. Solo Grazie. Penso che possa uqesta parola esprimere tutti i nostri pensieri. Abituati a tutto,saturi fino allo spasmo di tutto, la nostra mente nn riesce più a elaborare cose che un tempo erano ovvie, nette e..concrete. Grazie, da una persona che si sta rivalutando ogni minuto che legge quello che scrivi, quello che pensi e che resta affascinato ogni volta come un bambino. Grazie di farci questo dono, che potresti tenere tranquillamente per te e nn lo fai. Sinceramente.Grazie.
RispondiEliminaMichele
Brividi Lungo La schiena...=)=)
RispondiEliminaAScolta Angelo, potresti descrivere come percepivi la tua mente, che rapporto c'era tra te e la tua mente, i pensieri ti arrivavano e in che modo???
Ciao
in lak'ech
Luca
@Luca
RispondiEliminaLa mia visione globale - quando si innesta nel ciclo continuo della Realtà - concerne la possibilità, di solito virtuale, ad accedere all'energia ultima, quella che distingue ogni essere, l'essenza dell'uomo. L'intero spettro della coscienza è raccolto in un unica energia, il corpo diventa elettromagnetico, vedo le cose oltre le due misure ordinarie, tempo e dimensione. È bellissimo.
notevole.... lo stato del risveglio dal sonno della coscienza in balia degli ego....
RispondiEliminasto cercando un pochino di fare l' esercizio di osservazione con il ricordo di sè, che tra l'altro mi da alcune sensazioni fisiche simili a quelle provate nei tentativi con l'esercizio del cerchio e penso che l'obiettivo finale di tali tecniche sia questo stato di supercoscienza.. e più faccio miseri tentativi per cercare di svegliarmi, e più mi rendo conto di esere addormentato e in alcuni momenti mi accorco proprio di agire non volontariamente, ma secondo l'ego prevalente di quel momento... Ma il guaio è questo: come fa un addormentato a svegliarsi ed essere sicuro di essere realmente sveglio e non in una nuova dimonsione di sogno?
ci deve essere qualcuno che è sveglio realmente.... quello che ti chiedo anch'io è di aiutarci a svegliarci xchè i tempi stringono e già l'impresa sarà ardua per coloro che sono vigili da tempo, figuriamoci per quelli ancora molto work in progress....=)
p.s. possibile che la famosa pietra nera custodita alla mecca sia qualcosa di analogo alla polvere di galassia estinta?
Ciao
Grazie mille per tutto quello che fai
Luca
avvincente. che posto era per esserci il big roditore? un'analogia con Alice la fiaba,che poi è un percorso iniziatico, li c 'era il conoglio bianco, sempre una specie di roditore, il primo ha caratteristiche comportamentali diverse infatti sulla Terra è onnivoro organizzato, furbo, il coniglio,è erbivoro, mite. la simbologia è diversa dei due animali, poichè il simbolo è un segno cosa significa il super topo?
RispondiEliminaMa la pietra di La Mecca non è un meteorite lavico? La leggenda narra, che Maometto spiegava che inizialmente la pietra era bianca e che per le zozzure degli uomini è divenuta nera.
saluti
Ciao Luca, mi spiegh meglio quello che intendi nel post? Ciao a tutti un abbraccio
RispondiEliminaparli degli esercizi dell'autosservazione?
RispondiEliminapraticamente mentre osservi qualcosa o qualcuno devi includere te stesso come oggetto dell'osservazione senza perdere il focus nè sull'ogetto osservato, nè su te stesso...
con un'osservazione fatta come una freccia con 2 punte alle estremità opposte <-------> si dovrebbe riuscire ad azzerare il trambusto di pensieri prodotti dagli ego, solo che mentre ti rendi conto di questo fatto perdi la concentrazione....=) non è proprio molto smplice...=)
secondo l'insegnamento di Gurdjeff questa super attenzione rientra nel processo di trasmutazione degli idrogeni al fine di sviluppare gli organi superiori.
è un sistema complesso che sto cercando di comprendere al fine di valutarne la fondatezza.
se vuoi qualche info in + potresti leggere Frammenti di un insegnamento sconosciuto di Ouspensky.
Questo stesso libro(che avevo acuistato qualche mese fa per caso) me lo sono ritrovato citato anche nel mattino dei maghi di Pauwels(appena finito). Strana coincidenza....=)
http://www.scribd.com/doc/8196241/frammenti-di-un-insegnamento-sconosciuto
RispondiEliminaCasualmente lo puoi trovare qui online e free...
Vin sei il migliore.. Grazie Luca, siete tutti i migliri. Ciao a tutti a presto.
RispondiEliminaVin, ma come si usa scribd? Mi dice di crearmi un account su facebook? oppure di iscrivermi a scribd, riesci a spiegarmi un po' come si fa'? thanks..
RispondiEliminami devo essere iscritto... qualche annetto addietro ma e' gratis e poi leggio o fai il download di quello che ritieni interessante tutto legale
RispondiEliminaCiao carissimo Angelo, oggi mi permetto io di darti un warning...attenzione...credo che queste persone si stiano creando delle aspettative e delle idee fuori dal controllo umano. Stimo il tuo operato, la tua mente, la tua esperienza, tutto di te, per quello che conosco. E non solo l'essenza e l'idea, ma anche la forma, e non di meno.
RispondiEliminaPerò amico mio, ti porgo lo stesso invito che tu facesti a me. E cioè che certe cose non si possono e non si devono elargire a chichessia. CON ESTREMO RISPETTO DEI RAGAZZI DEL TUO BLOG, CHE HANNO DAVVERO ANIME ADORABILI.
Penso a un libro di alchimia che ho recentemente acquistato e cribbio, aveva le pagine incollate!!!
Detto questo se credessi nei maestri ti vorrrei come tale, per quanto è la mia stime di te.
Ma con affetto cerco di indurti nuovamente al tuo monito.
ps per Michele:
ho visto che ti sei posto interrogativi sul numero 36, se vuoi darmi la tua e mail ti darò qualche informazione in privato.
Un saluto a tutti, Shalom.
io invece penso che nessuno qui sia un invasato, anzi, mi sembra che in questo blog si discuta in modo più che ragionevole e con i piedi per terra.
RispondiEliminaPenso che qualsiasi libro dia in base all'evoluzione di chi lo legge (soprattutto i grandi libri) cioè: se uno non è pronto a recepire certi messaggi, non riesce a coglierli... mi è capitato di rileggere libri che pensavo di aver compreso un po' di tempo fa e mi sono accorto di aver colto cose molto diverse e più importanti e sono consapevole che dovrò scoprirci ancora moltissime cose...
per ciò che riguarda gli esercizi non penso che possano farci del male, anche perchè in pochi riescono a farli e a sentire dei cambiamenti...
in ogni caso non pensare Beth che se non ci fosse questo blog come luogo di discussione tutti starebbero fermi e tranquilli, anzi, ognuno di noi continuerebbe sulla sua strada con tutti i rischi che la ricerca fatta con inconsapevolezza porterebbe con sè...
questo blog per ciò che mi riguarda è una specie di base di controllo, di prova del 9 che permette di darmi qualche indizio e indicazione positiva o negativa sulle esperienze che vivo sia quelle che mi capitano sia quelle che 'decido' di vivere.
tu Beth parli da persona che ha già un certo tipo di consapevolezza e sicuramente vedrai molte castronerie in ciò che scriviamo, ma l'alternativa qual'è? le perle ai porci purtroppo è da secoli che vewengono date e soprattutto c'è gente che ha si fa portavoce di insegnamenti, che ha utilizzato questi riti sapientemente svuotati di significato e resi come scatoloni vuoti per dominare i porci stessi...
oramai non è più il tempo per le persone che 'sanno' di mantenersi nascosti da tutti e custodire gelosamente per sè ciò che sanno. coloro che sono nostri frateli maggiori hanno la responsabilità di indicarci la via e noi il dovere di seguirla, ognuno in base al proprio grado evolutivo...
Daccordo in pieno. I giochi ormai sono fatti.
RispondiEliminapenso che chi è una serpe potrebbe essere già da tempo in mezzo a noi. Potrei essere io per dire. Se è vero che la nostra vita è già stata cristallizzata prima di ritornare in questo piano, e che il libero arbitrio è solo la maniera in cui possiamo arrivare a quel punto, allora abbiamo il dovere di decidere che cosa possiamo fare per aumentare le nostre frequenze. E dare una mano a chi può. Sono daccordo in pieno con Luca. La mia e mail beth è: michele.giro@yahoo.it.E' stata creata appositamente per il blog, un abbraccio a tutti
E' da sempre in corso questa diatriba e non solo per ragioni esoteriche. Ricordiamo l'enorme dibattito filosofico e politico avvenuto dopo la Restaurazione per quanto riguarda il diritto di voto. Da sempre alcune parti delle elite hanno ritenuto di dover mantenere il "controllo" e non sempre motivandolo in maniera egoistica. Ci si è chiesti, all'epoca, se il "popolo" fosse in grado di prendere decisioni "giuste".
RispondiEliminaPerciò quello a cui accenna Betty, perdonami se ti chiamo come fossimo vecchi amici :), è un argomento da tenere in considerazione.
L'uomo ha saputo fare buon uso dello strumento democratico? E' mai esistita la democrazia? Dovremmo lasciare il sapere a pochi uomini, degni (lo si spera ovviamente), o ampliare le conoscenze di tutti?
P.S.: io sono "nato" per avere a che fare con i numeri, sarei curioso di saperne qualcosa...
Parli dei miei num Giusparsifal? se intendi quelli miei, sono il 38 e 36. Mi perseguitano. Da quando mi è accaduto qualcosa a livello di coscenza che nn posso ancora raccontare. Cmq mi perseguitano, nelle targhe che osservo a caso, nei parcheggi numerati dove mi fermo. persino alla notte, "qualcuno" mi da fastidio, mi tocca la schiena, accendo la luce che è 00:38. Oppure 01:36. Qualcuno mi dice qualcosa forse, anche perchè i numeri sono universali. Nn so, so che di notte mi succedono cose fuori dall' ordinario. Sogni incredibili, e nn solo purtroppo, ciao a tutti.
RispondiEliminaCaro Luca, non parlo come una persona con consapevolezza maggiore della vostra, assolutamente no! Non sorrido nemmeno dei vostri commenti, ma penso solo una cosa:
RispondiEliminase Angelo a suo tempo mi disse di stare attenta nel toccare certi argomenti, cosa che non comprendevo e non comprendo tuttora appieno, evidentemente aveva buoni motivi per dirmelo.
Mi chiedo semplicemente cosa abbia fatto cambiare idea ad Angelo e perchè.
Personalmente io sono per la divulgazione e quseto Angelo lo sa. Perchè tanto i porci le perle non le distinguono dallo sterco.
E comunque vorrei sottolineare che io stessa mi creo aspettative che ho paura vengano deluse.
Quando non capisco dove finisca il testo e inizi il metatesto provo una seria situazione di frustrazione.
Quini i pazzi invasati non siete voi, ma la sottoscritta:)
Pace e Bene
@ Michele
RispondiEliminasi anche ma piuttosto in generale... il mio rapporto con i numeri è sempre stato costante, fu proprio a causa di miei "giochini" con i numeri che facevo sin da piccolo che mi avvicinai alla Kabbalah...
@Betty
RispondiEliminaBen lieto di sentirti, sei tra le poche persone autentiche che seguono una via con coraggio, fregandosene di preti e borghesi. Non ho cambiato idea su certe cose. Ho un mandato e lo svolgo. Sì, a prima vista sembrerebbe che sveli chissà quali cose. Alcune le presento, ne dò brevi tratti distintivi, come le famigerate spolette, poi però tra il dire e il fare...I più penseranno che mi invento tutto, ok. Alcuni mi crederanno cum grano salis, meglio. Pochissimi, tre o quattro, prenderanno per buone tutte le cose che scrivo, allora sarò ben contento di contattarle e insegnar loro come si apre la botola verso altri universi.
@ Giusparsifal
RispondiEliminaLa menzogna e la mistificazione non sono mai un bene, nemmeno se si pensa siano fatte per il bene dell'umanità....
chi sono gli uomini, anche se saggi e illuminati (chi decreta che lo siano realmente?) per decidere cosa è bene e cosa è male...
un grande iniziato come Dante ha scritto una grandissima opera esoterica in volgare, la lingua del popolo, non nella lingua colta, il latino.. perchè se non per fare arrivare il messaggio al popolo? chiaramente vi ha inserito 4 livelli di lettura, per poter fare arrivare messaggi molteplici in base al grado evolutivo del lettore... tra l'altro il livello di lettura esoterico è realmente affascinante e complesso(vedere René Guénon, L'esoterismo di Dante)
in più c'é da considerare che come uomini siamo tutti interconnessi a livello mentale, ci autoinfluenziamo a vicenda (studi che partono da Jung alla psicolofia dei gruppi dimostrano questo). Le menzogne permettono agli uomini di essere divisi in gruppo di illuminati e la moltitudine degli schiavi con la costruzione del muro dell'ignoranza. Se la maggior parte degli uomini si rendesse conto di cosa in realtà potremmo essere, le leve della paura e del sesso con cui veniamo quotidianamente pilotati cadrebbero.
Se le persone sapessero e iniziassero a capire, in principio a un livello molto superficiale e dozzinale, ma necessario, che in realtà la vita ha un senso che si chiama evoluzione e che l'uomo ha il dovere-obiettivo di evolversi allora anche tutto questo sistema di controllo cadrebbe. Se l'uomo capisse che tutto é governato da leggi superiori a cui ogni cosa sottostà in modo armonico non creerebbe divisioni politiche e odio-paura-controllo al fine di prendere il potere per cambiare le leggi umane a suo favore, perchè saprebbe che prima o poi la legge del karma richiede il conto.
E' ovvio che se siamo in queso fango è perchè non siamo abbastanza evoluti per essere altrove e il controllo che pende sulla nostra testa e la schiavitù in cui viviamo fa parte di un disegno più grande, a cui abbiamo già deciso di aderire per evolverci; é chiaro anche però che noi siamo tenuti a fare e vivere tutto ciò che siamo in grado di sopportare, non possiamo tirarci indietro, dobbiamo stare nella parte che abbiamo scelto.
.......
(31) E poi, considerando il tuo proprio dovere, non dovresti farti prendere da emozione; non esiste alcun'altra cosa che per uno Ksatriya valga di piú della battaglia combattuta secondo il proprio dovere.
(32) Felicemente gli Ksatriya accolgono una guerra siffatta venuta da sé spontaneamente (quale) porta aperta del cielo, o Partha.
(33) Ma se tu poi non vuoi compiere questa lotta secondo giustizia, allora, col metter da parte il tuo dovere e la tua gloria, commetterai peccato.
(34) Inoltre, gli uomini parleranno sempre della tua vergogna; e per uno di cui si è sempre avuta un'alta opinione, il disonore è peggiore della (stessa) morte.
(35) I grandi guerrieri penseranno che tu ti sia astenuto dal combattimento per paura; e andrai incontro al disprezzo di coloro dai quali tu eri pur ora molto stimato.
(36) Molte parole disonorevoli pronunceranno i tuoi nemici, i quali si faranno beffe del tuo valore. Che cosa potrebbe essere dunque (per te) piú penoso di questo?
(37) (Delle due l'una): o ucciso otterrai il cielo o, vincitore, ti godrai (questa) terra; sorgi, quindi, o figlio di Kuntì, deciso alla battaglia.
(38) Ugualmente stimando piacere e dolore, vincita e perdita, vittoria e sconfitta apprestati dunque alla battaglia; non potrai così commettere peccato.
(Bhagavad Gita)
@ Beth
RispondiEliminaQuesto è il bello del realismo fantastico....=)
Dove inizia la realtà e dove finisce l'illusione?
Siamo sicuri che in realtà il metatesto non sia il testo reale e il testo, la narrazione oggettiva, quella che descrive immagini che devono collegarsi ad immagini di oggetti 'reali'(che i nostri sensi hanno già percepito e archiviato nella memoria), la parte più irreale?
E qui entra in gioco il pazzo, che forse percepice più la realtà del normale... a questo punto ti tocca aiutare i normali a svegliarsi...=)=)=)
@Luca
RispondiEliminaCapisco che quanto da me scritto sia stato frainteso, sono totalmente d'accordo con te.
Ribadivo solo una posizione che è sempre stata "in voga", sebbene, lo ammetto, a volte i dubbi mi vengono.
Innanzitutto sarebbe bello se, anche nelle democrazie, il popolo fosse davvero quello che decide il suo futuro.
Ma diciamo che sulla carta è così.
Il "problema" è appunto che la conoscenza deve essere cercata a partire dal di dentro (cioè deve essere un esigenza "sentita") magari per poi ritornare lì (al di dentro di ognuno di noi).
Altrimenti non capirei perchè anche se il mondo ha, per fortuna, avuto sempre i suoi Scandurra o Dante beh... la conoscenza è rimasta sempre nelle mani di pochi.
Ed in questo senso lo trovi giusto?
Nel caso del potere politico sicuramente diremmo di no eppure pare inevitabile... persino in democrazia.
Io non lo so se è giusto o no, però son più disposto a fidarmi di uomini come Ciccarella, appunto, che dei miei governanti...
http://carlobertani.blogspot.com/2010/06/da-monnezia-con-furore.html
RispondiEliminavorrei segnalarvi questo link ... troppo forte
Nn so se ve ne intendete della scienza della cimatica, siccome tutto è vibrazione e il nostro corpo è fatto per il 70% di acqua, in giappone si è scoperto, ma lo sapevano già altri popoli prima di noi, che le vibrazioni, quindi anche la musica, cambiano il nostro corpo. Le nostre frequenze. Sicuramente i più colti e i più vecchi si metteranno a ridere, ma vedranno lo stesso che......FUNZIONANO. Vi assicuro che è così. Si può sempre provare cmq. Di video ce ne sono tanti, io vi consiglio quelli che stanno funzionando su di me. scrivete su youtube:"frequenze benefiche-per liberare la mente (meditazione con toni sacri)" è un certo tharot. Prvate, so che sicuramente faranno sorridere Angelo, ma dai un + a noi giovani che almeno ci sforziamo a differenza di nostri coetanei a calibrarci nella giusta frequenza.. Un abbraccio a tutti e che Angelo me ne voglia..
RispondiEliminacomunque non ho ancora capito cosa ti ha detto l'Atlanteido che avevi incontrato con Scandurra la prima volta??
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@ Michele:
RispondiEliminaSono come te convinto che la vibrazione del suono abbia un forte influenza sui nostri "organismi" ... l'effetto è evidente anche sulle piante ... ma rileggendo il tuo commento mi è venuto alla mente un articolo che avevo letto tempo addietro sui poteri del suono, l'ho ritrovato, e l'ho ri-postato qui
http://alfacanismajoris.blogspot.com/2010/07/levitazione-delle-pietre-nellantichita.html
...se fosse vero che gli antichi usavano il suono per muovere monoliti enormi, ci sarebbe da meravigliarsi forse se questo, il suono, non potrebbe toccare e "muovere" anche le frequenze del nostro spirito?
Personalmente credo che il concetto di "evoluzione" vada inserito in un'ottica piú ampia di quella normalmente presa in considerazione; credo che noi tutti si stia in sostanza percorrendo a ritroso una via ancestrale di "ritorno a casa" di cui s'è smarrita quasi ogni traccia, e da cui ci si è collettivamente allontanati per "sperimentare", forse, o per una Caduta primigenia, o entrambe le cose, plausibilmente interrelate. Il concetto di evoluzione tendo a interpretarlo come una sorta di movimento spiraleggiante all'indietro, un ritorno al punto di partenza con una consapevolezza però arricchita dalle esperienze materialmente maturate. Credo però che il punto piú basso del movimento di caduta debba ancora essere toccato, sebbene probabilmente imminente, e da lí, faticosamente, possa iniziare la "risalita".
RispondiElimina@Angelo Ciccarella: l'ultimo intervento che ha fatto tra i commenti di questo post è stato per me vertiginoso. Sinceramente, che non stia svelando poi chissà che, è la considerazione con cui termino la lettura di ogni post. Cionondimeno continuo a seguire senza disappunto, neanche sospendendo il giudizio, come si suol dire, ma aderendo invece alla materia "mitica" del racconto non per dogma o partito preso, ma per "moto spontaneo interiore", e cosí suppongo sia anche per la maggior parte degli altri "spettatori". Il Tempo - quel che ancora rimane - e gli Eventi diranno se mi sarò sbagliato - o ci saremo sbagliati - o meno. La "vertigine" che ho trovato nell'ultimo commento è riferita all'esito prospettato quando il Tempo starà collassando. Penso al "mandato" che ha ricevuto, e mi chiedo in cosa possa consistere. Forse per la Fine del Tempo ci sarà bisogno di alcuni "viaggiatori" interdimensionali che fungano da raccordo tra differenti Universi in un momento di instabilità dimensionale? Non mi aspetto una risposta esatta, ovviamente, ma è una domanda che ci tenevo anche a condividere con gli altri.
@Tutti: volevo aggiungermi alla piccola mailing-list di questo blog; se in futuro dovesse essere opportuno scambiarsi informazioni in privato, il mio indirizzo è: night.wolf8922@gmail.com.
Un saluto a tutti, e a presto
@ Lupo Della Notte: se ti interessa, ti posso inviare tramite mail i pdf che già invio ad Angelo ed ad altri iscritti.
RispondiEliminaun saluto
@Lupo nella notte
RispondiEliminaSei un monello, vuoi la marmellata senza prima aver fatto qualche commissione alla mamma. Prima di decidermi a raccontare di Scandurra e dei suoi insegnamenti, ho avuto contatti con diverse persone ben intenzionate a percorrere la via. La maggior parte, però, era interessata alla potenza che ne derivava. Viaggiatori interdimensionali? Se pure fosse, quanti sarebbero disposti a dedicare la propria vita a tale compito? E bada, non sono passeggiate...Quanti sarebbero disposti a rinunciare a tutto per cambiare se stessi e riconnettersi alla Creazione, per ristabilire l'equilibrio delle forze? L'uomo universale è colui che si fa da tramite per portare Luce ove è Tenebra. Scandurra fu uno di questi uomini.
P.S. Nessuno può rubare impunemente ciò che sostiene i mondi. Ma quanti sarebbero disposti a custodire ciò che sostiene i mondi?
pdf scaricabile qui http://www.scribd.com/doc/34363348/Incontro-Con-Un-Uomo-Straordinario-21
RispondiElimina