Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

lunedì 23 maggio 2011

IUS 38



Le mura apparivano più alte di come le ricordassi. Il senso di impotenza nel trovarmi lì, fu forte. Non avrei dovuto provarlo, eppure mi sentii fragile in quel contesto così immenso, alieno, dove camminavamo a fianco di una potenza oscura inimmaginabile. Non capivo. Era considerato il nemico di quell'universo, un pericolo per tutti gli abitanti di Deya. Il nostro più temibile avversario. Invece che succedeva? Scandurra dialogava e scherzava tranquillamente con lui. Certo, aveva sabotato l'aeronave, tuttavia sembrava tutto così surreale. Mi ricordava le gesta dei cavalieri Templari che di giorno combattevano ferocemente contro i saraceni e poi, di notte, i rispettivi stati maggiori si riunivano a discutere di metafisica e geopolitica. Come i ladri di Pisa. Il giorno litigavano e di notte andavano a rubare insieme.

Un soldato dell'Ombra si avvicinò, porgendo al suo capo con deferenza assoluta una brocca rossomarrone. Lui la passò a Scandurra che la avvicinò alla bocca e ne bevve il contenuto, poi toccò a me. Pesava ed era ruvida. Conteneva dell'acqua.

  • Bevila Angelo, è acqua di stelle, distillato di guazza cosmica.

La bevvi. Frizzante, fresca, saporita e leggerissima. Ecco, non ne sentivo il peso sul palato. Acqua. Già. Ma gli effetti dopo qualche secondo non erano quelli di una gazzosa. Certo che no. La testa cominciava a girarmi come una trottola. Poi, avvertii una bella scarica elettrica che mi rimise in tono. Cacchio, un toccasana corroborante. Strano: avevo la sensazione di essere riempito d'acqua dalla testa ai piedi.
  • Dobbiamo recarci di nuovo a Deya. Cose grosse in vista, Angelo. Vedrai in prima fila come muore un mondo.
  • Quale mondo?
  • Il nostro.

Scandurra con quel suo modo di raccontare le cose più incredibili come se stesse elencando la lista della spesa, mi rimise in agitazione. Del resto stavamo in trincea, sebbene non comprendevo bene contro chi combattevamo. Intanto l'Ombra si era dileguata, forse questo era il termine giusto, o più semplicemente non me ne ero accorto. Il maestro mi fece cenno di seguirlo al centro della piazza d'armi. Lì, sarebbe atterrata l'aeronave che ci avrebbe condotti alla città-labirinto.
Percepii una pressione sulla testa. Ed ecco atterrare una specie di vascello senza vele ed alberi, che per il resto sembrava dover salpare da qualche porto marino. Ricorreva, evidentemente, in quell'universo la forma 'a nave' per le astronavi. La forma rivela la funzione. In fondo si navigava sempre. Una passerella come una lingua ci permise di salire a bordo. Due militari ci fecero accomodare in una stanza quadrata, di simil-legno con una simil-finestra che occupava tutte le pareti e che ci permetteva di ammirare il paesaggio. La televisione a pannelli era così realistica da farci sembrare di stare all'aperto, sul ponte della nave. La giornata era splendida, i boschetti si alternavano ai laghi e alle colline, come in un plastico ideale.

  • Scandurra, non riesco a capacitarmi. Ma con chi stiamo? L'Ombra è un demonio da tenersi alla larga o dobbiamo farci pace?
  • Negoziare, innanzitutto. Romperci a vicenda il c*** non aiuterà nessuno. Non sappiamo tutti gli esiti delle nostre azioni. Siamo legati a tutti e a tutto, in una rete intrigata. L'Ombra? È potente, eccome, ha mire di dominio, certo, ma c'ha un codice pure lui. Non è lo stesso degli altri popoli, comunque ci si può mettere in equilibrio. Un peso noi e un peso lui. Bilanciare, sì, questo dobbiamo fare. Qui non dobbiamo fare la gara a chi ce lo ha più grosso, come spesso accade sulla Terra anche tra i più inteligentoni. Bilanciare i contrari.
  • Mi sembra di aver capito che andiamo a vedere come muore la nostra Terra? Allora non ci ritorniamo più? Ma come?
  • Non è cosa di adesso, sebbene da millenni il Tempo ha iniziato a scorrere più in fretta. Così ci siamo avvicinati al suo esaurimento. L'inverno dell'anno 2012 sarà particolarmente caldo.
  • Maestro, vorrei comprendere cosa intendi per fine del mondo. Le religioni annunciano delle cose, la scienza dice altro ancora. In base a cosa si crede...
  • Angelino mio, credo che sia giunto il momento di chiarire o di velare. Se ci troviamo qui è pure per vedere come andranno le cose. L'umanità e la natura sono legati allo stesso destino.
  • Quale destino, Scandurra?
  • Si trasformeranno entrambi in luce e pura forma. Non sarà però un fatto meccanico. Dall'ordine dentro di me dipende quello del mondo attorno a me. Se divento pura e infinita luce, la materia che mi circonda muterà allo stesso modo.
  • Come posso diventare pura luce?
  • Il tuo carattere darà forma al tuo destino. Se porti la lunghezza d'onda del tuo cuore verso l'alto, la vibrazione, la frequenza si riduce in basso, questo processo risuona nella natura tutta.
  • Se pecco, quindi...
  • Ah, i peccati. Dipende. Essi ti ispessiscono a volte e così rendono più erta la realtà. Disfunzioni nell'ordine delle cose. Dalla luce provengono i migliori frutti. Cioè, sono le cose buone, vere, giuste. È la Vita, quella con la vi maiuscola. Tu mi chiedevi ragione sulla mia, diciamo, amicizia con l'Ombra. Ebbene, solo se separi la luce dalla tenebra, cioè se capi [spicchi] il frutto dalla buccia, è possibile che tutti e due risorgano nel seme. Tu, io, tutti, il frutto e il guscio, saranno riuniti, riassorbiti nell'origine comune: il seme. Per giungere a tale immane impresa, non spegnere mai il lumen. Esso deve divampare, come fuoco. All'inizio è fumoso. Progressivamente, da fumoso diverrà lucente, come progressivamente l'anima da acquosa diventerà oliata.
  • Qual'è il modo migliore, la tecnica per raggiungere questo stato?
  • Devi diventare come il mormorio dell'acqua viva di sorgente. Come il movimento delle foglie di un albero pennellato dal venticello d'estate. Adesso divento pure poeta, stai a vedere. Vivi scorrevolmente. Questo è pregare. Questa è purificazione. Scorri dalla pancia, non dal cervello. L'acqua di vita deve emergere dal plesso solare. È la presenza. Falla sgorgare dal cuore, dalle viscere.
  • Maestro, se dovrò affrontare dei pericoli effettivi?
  • Tutto ha una forza, o la afferri o la eviti, perché contrastarla?

Atterrammo su di una piattaforma circolare, posta sul fianco di un palazzo altissimo, in pieno stile gotico – sembrava il Duomo di Milano - nel bel mezzo di Deya. Ci fecero scendere e poi entrare in una stanza legnometallo e tutto il palazzo cominciò a muoversi.

  • Grazie all'acqua stellare, non sentiremo la velocità di entrata nei piani interni. Ci schiaccerebbe altrimenti.
  • Ma come mai è tutto lo stabile a muoversi? E poi, perché non usare le nostre spolette?
  • A loro piace fare le cose in grande. Noi abbiamo la bottega a Viterbo come interscalo. Quando sei invitato, bisogna rispettare le consuetudini della casa... a volte. Eh, eh, eh...
  • Ci faranno vedere la nostra terra come finirà?
  • No. Soltanto gli ultimi battiti della Via Lattea, prima di spostarsi...
 
Entrare nella Luce.

Il Tempo sta finendo.

Iside governa sotto mentite spoglie.

David Icke lontano dai riflettori.

Senza vergogna.

9 commenti:

  1. bravo Angelo che hai fatto tornare Scandurra... cosi possiamo andare avanti

    RispondiElimina
  2. Caro Angelo, grazie per questo post. Ti seguo sempre con interesse, ma non faccio mai a meno di pensare che una volta non eri così perentorio con la data 2012, e mi sfugge in questo modo il quadro generale che ritengo molto ampio...esempi:
    http://ilgrandeignoto.blogspot.com/2009/12/natale-di-luce.html

    http://ilgrandeignoto.blogspot.com/2010/01/lo-spettro-del-2012-si-aggira-dentro-di.html

    a presto e un saluto a tutti

    RispondiElimina
  3. @Pol
    Hai rilevato con esattezza una linea discontinua nella mia tesi. All'inizio su toni più sfumati, elaboravo un processo trasformativo che avrebbe riguardato noi, il mondo che ci sostiene e, più in generale, il cosmo. Oggi, le cose precipitano e non mi nascondo dietro un quadro possibilista, bensì credo sia necessario definire tempi e circostanze. La trottola sta per finire il suo folle giro, ed esce fuori dal suo asse di rivoluzione. Posso errare per qualche scarto di fase, ma i termini son quelli. Gli antichi computi dei veggenti erano precisi, perché al contrario dei nostri scienziati negazionisti, erano più vicini all'origine di tutto. Avevano posti privilegiati: in prima fila.

    RispondiElimina
  4. In effetti affermavi il 2030/33 come vera fine del ciclo...ma questo poco importa.

    Concordo pienamente su Alberto Angela...lo ritengo un sottilissimo assassino di coscienze, se ascoltato con attenzione il suo tono della voce rivelerà una profonda conoscenza della psiche umana e quindi un addestramento fornitogli da quel mondo occulto che in modo così eclatante lui finge di ripudiare e combattere in pubblico.

    RispondiElimina
  5. Ringrazio Angelo per la gentile risposta, e allacciandomi all'ultimo commento, io penso che la data 2030 non sia arbitraria e che trovi d'accordo un intreccio di più dati tramandati da millenni (e quindi "antichi computi dei veggenti") e di rivelazioni private, considerando anche quella famosa del Re del Mondo riportata da Angelo in questo blog tempo fa. Pertanto mi viene da pensare che anche Angelo continui a tenerla in considerazione, già dai primissimi post infatti indicava il 2012 come data fatidica ma non definitiva, e continuo a non capire questa discontinuità... o Angelo hai accantonato del tutto le tue prime impressioni che postponevano la fine del ciclo? Ti sarei grato di un ulteriore chiarimento...
    A presto

    RispondiElimina
  6. A tutti gli amici

    La data 2030/33 è quella relativa al calcolo del tempo ciclico secondo i Veda. Tuttavia già nei primi anni settanta, anzi per la precisione il 1971 ebbi da Scandurra l'indicazione di una cesura epocale intorno all'inverno dell'anno 2012. In seguito, tale termine fu riproposto al pubblico dagli studi di Cotterel e pochi altri, tratti dal calendario Maya, che comunque si riferisce ad un'epoca di grande cambiamento, non di fine del mondo. Come far collimare tale date? Come se ne esce da tali calcoli? Semplice, sono due termini diversi. La fine del ciclo del Kali-Yuga è certamente quella suddetta, 2030-33; dopo la fine dell'età oscura, si annuncia una età dell'oro, gli uomini torneranno a vivere in un tempo e in uno spazio rinnovato, in un rinascimento ontologico inimmaginabile... o quasi. Il 2012? Beh, mi sono ampiamente espresso su quanto accadrà. Se ci fate attenzione, vedrete che le due date non sono in contrasto, ma rappresentano processi diversi su piani diversi e tuttavia complementari.

    RispondiElimina
  7. Caro Angelo, grazie per questa bella risposta. Quanto fin'ora era inespresso e lasciato all'intepretazione nostra è finalmente chiaro; nei tuoi discorsi a volte faticavo a leggere il quadro che tenti di descrivere proprio perché apparentemente alcuni elementi potevano sembrare in contrasto tra loro. Non sei l'unico a porla in questi termini, ad esempio più volte ho letto di un periodo di "tramonto che è già alba" posto alla fine di un ciclo...
    A presto!

    RispondiElimina
  8. Comunque il David Icke nel suo libro ultimo qualcosa di giusto lo dice sulla Luna...

    RispondiElimina