Il
Graal è la pietra luminosa cristica che sola rende possibile la
giustizia in una terra desolata e sterile. Chi lo incontra appartiene
al Regno dello Spirito che come un fiume carsico emerge e si occulta,
a seconda delle condizioni metapolitiche dell'umanità. In Occidente
è la coppa col sangue di Cristo, messa al sicuro e inaccessibile a
tutti coloro che manifestano intenti blasfemi. Essa disseta l'anima e
lenisce i mali, illumina e trasmette la Potenza. L'ultimo tentativo
di restaurazione dell'Origine, fu quello dei cavalieri Templari, ma
il Graal non risponde più quando la superbia governa.
C'è
in noi, magari nascosta, una fame di divino, come dire, metastorica,
che ci spinge ad alzare gli occhi verso il Cielo, anche se non
sempre. Il medioevo, epoca di genocidi e atrocità ma anche tempo di
santi ed eroi, ha ben simbolizzato la voglia di assoluto che i poemi
graalici narravano. Mentre, il principale limite di noi moderni
sarebbe proprio quello di tenere gli occhi, troppo spesso, rivolti
verso il basso, nella speranza di costruire il Paradiso sulla Terra:
vedi sovietismo e nazismo, leviathani massacratori di uomini e
libertà. Tentare di portare l'ordine trascendente sulla terra ha
soltanto causato guerre, rivoluzioni, culto dei capi politici.
Possiamo tutti, oggi, convenire che il demiurgo dal quale si attende
la salvezza eterna ha la faccia dell'istituzione economica. Il Drago
non è più l'incarnazione del male e Montsalvat è solo uno dei
tanti Monti di Pietà. La Borsa è l'oracolo da cui dipendere.
Il web è una gran bella
cosa, e come tutte le cose belle rischia di corrompersi e corrompere,
o forse, semplicemente, sta mostrando il suo vero volto: omologare le
masse col pensiero unico e far uscire allo scoperto apocalittici ed
eretici per neutralizzarli. Il caso dell'ultima tornata elettorale
italiana è a dir poco emblematico, poiché si è verificato un
grande esperimento di massa: canalizzare la rabbia della gente contro
un sistema marcio e liberticida, rabbia più che legittima, per
formare un movimento controllato per limitarne la violenza
dirompente. Vi dirò di più. La sottovalutazione del Movimento 5
Stelle da parte dei partiti cosiddetti tradizionali, ha portato ad
esiti disastrosi e anche adesso che Beppe Grillo smaramaldeggia e
imperversa dappertutto, Bersani/Berlusconi insieme a buona parte dei
mass media istituzionali, non hanno ancora compreso cosa sta
succedendo. Quando Grillo sembra straparlare affermando di veicolare
nuove idee attraverso una rivoluzione culturale, dice la verità nuda
e cruda, che va' ben oltre il dibattito politico italiano e i
risultati del 24 e 25 febbraio. Sentiamo parlare di alleanze,
inciuci, governissimi, compravendite, ma Bersani/Berlusconi ragionano
con categorie obsolete, lontane mille miglia da quanto sta accadendo
in Italia. Gli apparati di partito e gli analisti rimangono ancorati
alla bussola della storia, quando invece la storia così come la
conosciamo è finita col termine del ciclo epocale. In Europa Grillo
è visto come un nuovo masaniello e niente più, ma in certi
salotti che contano, dove si specula e si creano psicovirus, si
festeggia per la morte delle ideologie e per l'avvento di una nuova
era. Gli arconti vestono casual e amano lo sberleffo alla Rolling
Stones. Qual'è la verità su Grillo? Può essere consapevole di
essere una pedina oppure è solo il servo scemo di forze
inimmaginabili? Crede veramente di essere l'apostolo del new age
sociale? Io propendo per la sua buona fede, ma non basta. Quando
aprirà gli occhi, saranno c****. Il mentore del Movimento 5 Stelle,
Casaleggio, invece, appare più come un
Sir
Mordred redivivo, quello originale fu figlio illegittimo di Artù,
che distrusse il regno paterno. Se è un fan del mito della Tavola
Rotonda, si rilegga cosa causò il tradimento di un solo cavaliere.
Un sommovimento
sotterraneo, di matrice gnostica ma camuffata, più volte ha fatto
capolino negli ultimi decenni, ma ora è venuto alla superficie, in
forme diverse ma originato dalla medesima fonte. Chi vuole e può
intenda.
Stati d'animo e, oggi,
gruppi di pensiero al silicio digitale, vengono costruiti dalla
fabbrica del consenso mondialista già dai tempi della II Guerra
Mondiale. Furono investiti miliardi di dollari per cambiare il corso
della storia – Unesco, Onu, Tavistock - ma come tutti i piani
rivoluzionari tendono ad azzerare anziché produrre. Gestire il kaos
è operazione impossibile. Si può innescarlo ma poi ti sfugge di
mano.
Il supercapitalismo
finanziario e la tecnologia di massa ci hanno resi terminali di
carne, dove miriadi di informazioni in modo costante ci raggiungono
senza soluzione di continuità, ogni santo giorno della nostra vita.
Siamo esseri relazionali figli di telecom, connessi a qualche
centralina di smistamento dati, tampax digitali senza più emozioni
ed esperienze vissute direttamente. Tutto è oggi mediato. Ci
commuoviamo per le stronzate degli sceneggiati tivvù ma voltiamo lo
sguardo altrove quando incontriamo un poveraccio bisognoso, o
facciamo finta di non capire quando qualcuno ci chiede aiuto. Perfino
la religione è diventata “evento”, un fatto mediatico, una
rappresentazione con tutti i crismi dei concerti rock, ci si attende
sempre il tutto esaurito, e ogni piccolo o alto prelato agogna folle
di seguaci per soddisfare il culto della personalità. Il prolasso
dell'io è di casa in certe sagrestie. Il breviario è soppiantato
dai balocchi appleiani, così ci si sente al passo coi tempi...
quando i tempi son finiti. Poi, non trovi un prete in chiesa manco a
pagarlo oro, impegnato com'è in qualche “evento”. Stiamo
perdendo irrimediabilmente la capacità di sentire. La percezione è
diventata derivativa, filtrata, manipolabile da programmi e gruppi di
pensiero dominante. Ci formiamo un opinione - si fa per dire - in
base a forme collettive di pensiero – eggregori – che di volta
in volta la fabbrica del consenso immette nei circuiti mediatici. La
democrazia è la forma del politico che più si adatta al piano
eversivo del supercapitalismo: tutti “liberi” di accedere al
nuovo frutto proibito, l'ostia immonda della narcoipnosi che invade e
domina la coscienza. La democrazia, più e meglio della dittatura,
riesce a diffondere il pensiero unico usufruendo di strutture
sovranazionali come la finanza e gli strumenti del comunicare.
Collettivismo e democratismo sono facce della stessa medaglia. Prima
c'erano i saluti romani, le camice brune, i forni crematori della
Germania über
alles in der Welt, poi son
venuti i gessati blu ma le nazi-banke continuano a dominare. Oggi
siamo liberi di bere cocacola e ingollare le porcherie dei
nefastfood, godiamo
ascoltando la stessa musica di plastica attraverso cuffiette e
supporti multimediali, liberi di intrattenere dialoghi amebici sulle
reti (a)sociali del web con sconosciuti e sentirci bene perché
abbiamo tanti amici. Ci sentiamo “fighi” perché apparteniamo al
mondo, senza più frontiere né identità nazionali, dove il
nobelperlapaceobama esporterà
ancora la sua libertà in Siria ed in Iran, con armi diversamente
distruttive a forte connotazione democratica, così anche i fratelli
musulmani potranno bere cocacola e leggere in e-book i versetti del
Corano. Se poi la Cina e l'India si metteranno di traverso, non c'è
problema, aspettiamoci una pestilenza su larga scala ed un terremoto
di 9/10 gradi della scala Ritter: fatalità che aiutano ad abbassar
la testa. Quando si dice la combinazione.
Una
Guerra Occulta è in atto da millenni, Tradizione contro Sovversione,
che si svolge dietro le quinte della politica, invisibile alle masse
e alla stragrande maggioranza delle persone. Nulla è come appare.
Poche persone (forse non proprio umane) producono gli avvenimenti; un
Gruppo vigila alla loro esecuzione e ne segue il compimento, e,
infine, i popoli che non conoscono mai ciò che si è prodotto in
realtà.
Tutto quello che sta
accadendo, dallo stravolgimento dei valori tradizionali ad un papa
che fugge coraggiosamente, un guru che vince ma non convince fino ai
mattatoi di carne umana, per non parlare dei cataclismi progettati in
laboratorio e alle armi genetiche razziali, prossimamente su questo
schermo... tutto questo ha una valenza escatologica, apocalittica.
Il Dajjal sta per presentarsi al pubblico e anche lui si avvarrà di
tutto un set massmediologico tipico di ogni grande evento; il sacro
invertito ma da pochi avvertito. Dopo l'ubriacatura del benessere
universale dove tutti siamo uguali e liberi di fare ciò che
vogliamo, l'onda distruttiva colpirà indisturbata, o quasi, fino a
ché l'assassinio e lo stupro saranno leciti e fuori legge imitare
Cristo. Non ci saranno network ad annunciare il tramonto del mondo.
E questo è già cronaca.
Il Graal? Beh, non
attendiamoci ordini iniziatici che rimetteranno le cose a posto in
una battaglia all'ultimo sangue. Il segreto templare è posto in
essere nei risvegliati, come pesante ma illuminante eredità. Non più
un regno universale, ma la salvezza individuale, che non sarà più
terrena né concernerà nuove forme del politico. Se il desiderio è
la Luce, il desiderio di Luce produrrà Luce: essa inonderà l'anima.
Il possesso del Graal, pietra di Luce cristica perenne, si realizza
proprio negli spiccioli di tempo in cui viviamo. Giustizia e libertà
avranno reale compimento solo desiderando l'acqua e il fuoco
congelati nel sacro vaso.
Non saranno i supereroi
marvelliani a salvarci, ma tutti coloro che resisteranno fino al
mattino, umili e pure diseredati, ma forti del desiderio di
appartenere all'antico codice. Il seme di Luce che è in noi è
prossimo a germogliare.
VITTIMA DEL SISTEMA O SUPEREROE ETERODIRETTO? |
SI E' DISPOSTI A RINUNCIARE AL POTERE PER SALVARE L'OCCIDENTE? |
QUALE NUOVO NIRVANA SOCIALE CI ATTENDE? |
Grazie Angelo. Splendido post, nel quale mi specchio.
RispondiEliminaTempo s'approssimi, che il loglio venga diviso dal grano; tra chi s'identifica con la sua carogna ambulante, e la profuma e veste lussuosamente, e chi voglia rinascere nello Spirito. Amen.
RispondiEliminaCiao Angelo, mi sorprendo sempre delle tue "incursioni" in questo mondo.
RispondiEliminaNon lo so, è come se, personalmente, non ti ci vedessi.
Forse perchè immagino che tu abbia visto altri mondi, dimensioni e ancora ti "meravigli" dello stato della condizione umana attuale.
Non so, in realtà, spiegarti bene la mia percezione nei tuoi confronti quando scrivi questi post che, peraltro, mi trova perfettamente concorde con te (personalmente, grazie per aver usato la parola sovietismo invece di strumentalizzare una parola tanto cara ad alcuni politici, specie durante la campagna elettorale).
Il punto è, e mi sembra strano che nessuno ne parli seriamente (forse a parte Daniel Quinn, che sto ancora "studiando" a dire il vero) ma questo mondo è alla fine per un semplice calcolo di numeri.
Perdona se con questo mio commento riporto l'attenzione sulla Terra (tanto io il Cielo lo guardo sempre) ma la popolazione mondiale non può essere supportata da questo pianeta.
Punto.
E' un semplice problema di numeri: siamo troppi.
Perciò o il Sistema (che, da quanto ho potuto capire, dovrebbe essere simile alla tua definizione di Gruppo) esce il coniglio dal cappello o ci dovrà essere una drammaticissima riduzione di questi numeri.
Dal mio punto di vista, questo è quanto ci dovremo aspettare, chi rimarrà, ovviamente.
Perchè nessuno mette in risalto questo dato?
Perchè continuano e continuiamo a prenderci in giro?
Continuiamo come teste d'Ariete a battere su una porta super sigillata, che abbiamo chiuso noi stessi nel momento in cui ci siamo eretti a signori di questo pianeta.
Grillo, Casaleggio, Berlusconi, Bersani, Mussolini, Hitler, Stalin, Franco, Napoleone, Alessandro Magno, Cesare e così via fino all'inizio di questa civiltà, che parliamo a fare di questi uomini che hanno favorito, ingrandito e mantengono lo status quo da tanti millenni?
Non voglio liberarmi di loro, la memoria è fondamentale, ma oggi abbiamo altre premure, quella di tornare a "prima", quella di capire cosa è lo Spirito, l'Anima.
Invece parliamo di Democrazia, dittatura e altre forme di aggregazioni di popoli (per poi sapientemente separarli al loro interno), tutti strumenti atti a dominare, controllare, sfruttare.
Io non ci vedo nulla di male a sentirsi "cittadini del Mondo".
Ognuno nella propria terra, con le proprie culture, diversi ognuno dall'altro ma appartenenti ad un unica grande Famiglia.
Vorrei concludere porgendoti una delle tante domande inevase (almeno per quanto mi riguarda) su Gesù Cristo, cosa intendeva dicendo «Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento».
In particolare, quale è questa Legge?
Può mai essere quella Ebraica? E se fosse, quale è?
Grazie
Non sarò serio come Quinn, tuttavia di ''mondo alla fine'' ne parlo da tempo prima che finisse il Tempo: per restringere il campo tra te e me soltanto e per non citare mille autori e operatori che solo nel '900 hanno previsto, o meglio, delineato gli odierni fenomeni e segni. Leggo la cronaca per individuare gli archetipi, le forze in azione, che poi le ritrovi dappertutto nei nove Mondi, nelle forme più svariate, certo, ma certe coordinate, traiettorie e, in primis, principii son sempre all'opera. Quando vedo e sento che dietro le quinte della storia si muovono ogni minuto secondo, energie capaci di trovare supporti puntuali, allora le denuncio e poi le combatto se di marca oscura... nel mio piccolo.
EliminaLa fine dell'anno 2012 è la data-perno indicata da Scandurra e per chi ci vede abbastanza non sfuggiranno tutte le implicazioni.
Stammi bene.
Interessante questione. Ho sempre pensato che per rispondere a questa, come ad altre analoghe, bisognerebbe tradurre bene dall'ebraico antico direttamente, o dall'aramaico. . La Vulgata, come è stato detto, è appunto ''una vulgata'': volgare. Se non sbaglio, un pò di anni fa, venne messa in discussione da esegeti l'espressione famosa del cammello e la cruna dell'ago, asserendo che era stato un errore di traduzione. Questo è un piccolo spunto alla domanda precedente.
RispondiEliminaCiao ye8sterday, ho sentito parlare anch'io di quell'errore di traduzione. In realtà non sconvolge assolutamente il senso di quel passaggio, ma invece lo arricchisce conferendogli un senso compiuto.
EliminaL'erroe viene spiegato bene da questo utente di yahoo answers:
"A causa di una consonante del testo originale che è stata interpretata in modo sbagliato, la gomena (gamta) della parabola è diventata un cammello (gamal) e così il gioco di parole ha perso l' attinenza che aveva con i pescatori del Lago di Tiberiade.
Di conseguenza nel testo greco la parola incriminata "cammello", da "kamelos", invece che "grossa fune"e cioè "kamilos"."
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20070929083217AAVQ6iD
Anzichè 'grossa fune', si è tradotto con 'cammello', che chiaramente non ha senso, ma non fa perdere di significato alla parabola, che sostiene la difficoltà o la quasi impossibilità (per quanto dopo affermi che ciò che è impossibile agli uomini non lo è presso Dio...), per un uomo attaccato alle cose materiali di giungere nel Regno di Dio.
Chiaramente leggere 'grossa fune' anzichè 'cammello' fa acquistare un senso maggiore alla pericope, ma in ogni caso non ne cambia il significato e la morale.
Fabrizio
Ciao Giusparsifal, nell'attesa che altri più bravi di me ti rispondano, provo a dirti la mia, da cristiano, che, come te si interroga sulle Sacre Scritture.
RispondiEliminaL'interpretazione che io dò a quel passaggio, è l'interpretazione che viene comunemente data in ambito cattolico. Gesù veniva visto come un rivoluzionaro (e per molti versi lo era), tra gli ebrei del suo tempo. Diceva 'cose nuove', introduceva la straordinarietà della misericordia e del perdono, dell'amore verso il prossimo, violando una regola ebraica che costringeva a mantenersi 'puri' non mischiandosi e frequentando dei peccatori.
Infatti Gesù disse:
"Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti."
Cfr. Mt, 5, 43-48
Allo stesso tempo, radicalizzò la Legge Mosaica, riprendendo molti precetti che erano diventati, come diceva Lui, semplici precetti degli uomini. Ad esempio, se non erro, riguardo al matrimonio, dove prima di Gesù, era possibile, secondo la Legge Mosaica ripudiare la propria moglie, mentre Gesù affermò che in principio non era così, poichè:
"l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto" Cfr. Mt, 19,6-8.
La Legge a cui Gesù si riferisce e la Torah, la Legge ebraica di cui Mosè fu il portavoce presso gli ebrei, in sostanza: La Parola di Dio.
In quest'ottica, non fu un semplice rivoluzionario 'umano' che volle abrogare la Legge di Mosè, ma il 'Figlio di Dio' che solo avrebbe potuto portata a compimento, riconducendola alla purezza delle origini.
Il suo essere, quindi, così, allo stesso tempo, rivoluzionario e conservatore, lo rese un eccezione assoluta, proprio perchè, a mio parere la vera rivoluzione cristiana sta nel ricondurre gli uomini alle origini della tradizione primordiale, al perennealismo, piuttosto che nell'introdurre leggi nuove.
A mio parere quindi, questa 'Legge', può intendersi come 'Tradizione primordiale', ma questa è chiaramente una mia interpretazione.
Tra l'altro, a riguardo, un bravo teologo oggi scomparso, ne parlò nel suo libro, cercando di ripulire la figura di Gesù da tante interpretazioni moderne e pseudo-gnostiche.
Se può interessarti, il libro si chiama: 'Gesù Cristo. Figlio del Dio vivente' e l'autore è Franco Ardusso (http://www.inmondadori.it/Gesu-Cristo.-Figlio-Dio-Franco-Ardusso/eai978882152362/) che spiega il tutto, decisamente meglio di me.
Fabrizio
che splendide assonanze in questo post, e quanta temperanza nei commenti. un oasi di pace nell'entropia crescente. grazie. vocedi1
RispondiEliminaGrazie Angelo, ye8sterday, un saluto a vocedi1, Der Suchende... purtroppo questa logica e credo giusta risposta non mi "suona" nè a livello logico nè ad altro livello, sarà un mio problema... ma non voglio andare oltre, non credo sia volontà di Angelo trasformare il suo blog in una discussione quasi senza fine...
RispondiEliminaPerò mi riservo di leggere quel libro, magari mi chiarirà meglio le idee!
Forse per ciascuno di noi esiste una risposta differente, proprio perchè ognuno è a se stante e non si può porre un limite alla Possibilità Totale, all'Infinito. Ognuno dovrebbe recepire solo la voce del suo Sè, ma siamo disconnessi; così, si cerca una piattaforma condivisibile fra tutti, usufruendo di quella modesta porzione di consapevolezza che i nostri Padroni ci lasciano. Cambiando discorso: sta arrivando una cometa, brutto segno.
RispondiEliminaa proposito di graal:
RispondiEliminahttp://www.istitutocintamani.org/libri/La-missione-di-Roerich-in-Asia-Shamballa.pdf
ciao
paolo
Ciao a tutti,
RispondiEliminaGesù Cristo voleva dire "Torniamo ai dieci comandamenti immersi nell'amore, perché Dio è Amore" Amore = Agape cioè amore puro assoluto che tutto acetta tutto perdona. Come la neve che cade sui buoni e i cattivi.
ciao.
Dante