Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

mercoledì 10 agosto 2011

IUS 42


Mi accomodai in poltrona. Ero sconcertato. Ardengo Pellizzari, il primo degli allievi del maestro in grado di passare attraverso le botole – da Viterbo si trasferì a Milano (evidentemente aveva allungato) - faceva gli onori di casa in un salotto stile inglese, facente parte di una struttura fantascientifica incastrata dentro un cratere lunare. Le sorprese non mancavano di certo.

  • Ardè, ma che ci fai qui? Cosa c'entra tutto questo con la fine del tempo, del mondo?
  • Carissimo Angelo, sei gradito ospite in una colonia atlantidea. Gli esuli del continente oceanico hanno costruito per tutta la galassia postazioni e cittadelle. Ci troviamo in questo caso in una postazione. Che pretendi, il personale è scarso e allora Scandurra ha rimediato con i stagionali.

Una delle sue fragorose risate echeggiò per il salone. Si trasformava quando scoppiava a ridere. Di solito era sempre inappuntabile. Noi della talenti lo chiamavamo 'l'inglese', vuoi per una certa rassomiglianza con l'attore inglese Michael Caine, sia per i modi ma principalmente per la sua mania di indossare vestiti inglesi, che acquistava a Londra. Un viterbese! Del resto, se lo poteva permettere, visto che era un dirigente di prima fascia presso una multinazionale. Intanto, assaporai quel brandy, ne apprezzai la forza e l'aroma... così si dice.

  • Bene Angelo, è ora che ti dia le coordinate generali, un pizzico di sana scienza e di visioni.
  • Dimmi di te, se puoi, se vuoi. Hai compiuto una scelta estrema, radicale. Da quanto tempo ti trovi quassù?
  • Sì, una scelta radicale e convinta. Se ti chiedessero, bada, senza obblighi, ecco, se ti chiedessero di dare il tuo contributo alla causa, lasciando affetti, lavoro, insomma abbandonando addirittura il nostro pianeta... non per sempre, ma per un periodo ragionevole, beh allora che cosa faresti? Io ho accettato. Il nostro destino è stellare.
  • Ma qui come funziona tutto? Ardè, vedo apparecchiature non proprio avanzatissime. Sembrano quelle di cento anni fa. Mi pare l'interno del Nautilus. Ci manca che appaia il capitano Nemo...
  • Ah ah ah, sembriamo così matusa? Le forme possono sembrare antiche... e infatti lo sono. La cosa incredibilmente avanzata e tuttavia senza tempo, è ciò che muove tutto questo ambaradan tremendamente ordinato. Noi qui utilizziamo materia continua che è uguale in ogni luogo ed in ogni direzione. Perciò, non solo sostituisce tempo spazio e gravitazione, ma soprattutto, negando il vuoto, diventa la generatrice ed il primo costituente dei corpi. Ti ricordi l’etimo segreto degli alchimisti? Mater ea, la materia. Basta trovare un magnete per attirare la materia continua. E guarda un po' i casi della vita, il magnete sta ben protetto dentro il nostro organismo, a metà strada tra il soma e lo spirito. Non ti puoi sbagliare, esso prende la forma di un diamante, ricettacolo di luce.
  • Poi ci ritorniamo Ardè, perché vorrei capirci meglio. Mi preme sapere una cosa. Gli universi paralleli e la maniera di accedervi, il lumen, sono segreti rimasti appannaggio di pochi sopravvissuti alla scomparsa di Atlantide. Buoni motivi, credo, hanno accompagnato chi ha detenuto la conoscenza nel corso dei millenni, senza divulgarla. Vedi gli alchimisti, per esempio. Oggi mi dici che l'umanità deve fare un atto di conoscenza per la fine ciclo...
  • I maya e i cinesi credevano all'esistenza dei Nove Mondi. Lasciti segreti di civiltà scomparse. La catena della Conoscenza non ha mai conosciuto soste né interruzioni, semmai è stata celata fino a tempi più idonei. Se prima era custodita da strette cerchie di ierofanti, oggi è tempo che essa scorra ininterrotta tra tutte le genti, poiché tutte degne di possedere le chiavi. In prossimità della fine della civiltà odierna, i pochi hanno tanto più il dovere di rilasciare quanto ricevuto, senza tentazioni esclusiviste. Il Varco attrarrà ogni donna, ogni uomo, come una titanica arca argentata che porterà l'umanità tutta, oltre i limiti conosciuti...
  • Ma i potenti del mondo non credo rimangano a guardare senza batter ciglio. Vorranno avere l'esclusiva, riservarsi i posti in prima fila per sfangarla anche questa volta. Insomma, vorranno fregarci.
  • Il potere, già. C’è il potere che ti viene concesso dagli altri che riconoscono i tuoi meriti, e vogliono darti la possibilità di conquistarne altri nell’interesse di tutti ed è un potere che vuol mantenere un equilibrio tra chi ha dato e chi ha ricevuto. Ed è quello che ho ereditato da Scandurra. Ma c’è il potere che si conquista, senza aver dato nulla, schiacciando gli altri. È proprio questa la forma di potere che piace a chi ha così bassa considerazione di sé, da avere bisogno di conferme continue, anche solo attraverso l’illusione di dominare altri esseri umani e la natura. Il potere porta con sé un virus psichico indistruttibile. Il potere si nutre di potere il quale, per esistere ha bisogno di essere attuato, non essendo un valore interiore, mentale o spirituale. Il potere se non viene esercitato non c’è. E per esserci ha bisogno di crescere. Ma c’è una sorta di meccanismo automatico di autodistruzione che ad un punto misterioso ma certo, scatta e travolge chi il potere lo esercita e chi se ne fa strumento. Forse il punto è determinato dal livello di pressione che il potere riesce ad esercitare su esseri umani e sulla natura, fino al punto, quel punto, in cui scatta qualcosa, un “no”, così ampio e travolgente da rendere gli inermi più forti dei potenti. Noi faremo scattare quel punto.

Estrasse dal panciotto a fiori una barretta metallica tipo righello di 20cm. A mo' di ascia colpì più volte il tavolino, lasciandoci un segno profondo. Me la porse. La sentii morbidissima, sembrava di gomma e si piegava a 360gradi. Mi invitò a fare la stessa operazione sul tavolino. Così feci, ma la barretta rimbalzò praticamente sulla superficie di legno senza scalfirla minimamente. Un trucco, un incantesimo, pensai.

  • Materia continua. Dipende dalla funzione che tu vuoi darle. Stabilisci mentalmente a cosa deve servire e la materia ti risponderà fedele. Crea un campo col magnete ed essa si relaziona. Ti immette su quel ponte che collega materia e metafisica. È reale solo ciò che può essere pensato; e ciò che non si può pensare, non può neppure esistere. Ciò può accadere perché non esiste lo spazio. Spazio è una espressione ingannevole, sia a livello piccolo che grande. Quando si pensa allo “Spazio” c’è l’immagine consueta di vuoto nero, privo di vita che separa i mondi... No: spazio è una parola sbagliata. Noi lo chiamiamo semplicemente “i cieli”. In virtù dei cieli, quello che hai appena visto, accade. È sempre una questione di campo. Ma al di là dei concetti, il primo grande passo, ciò che trasforma e permette meraviglie è il pensiero atlantideo, il primo e imprescindibile insegnamento di Scandurra. Ordinare la vita seguendo esclusivamente la modalità analogica, e cioè quel polo della mente che coglie ovunque somiglianze, nessi, affinità, corrispondenze.
  • Ho conosciuto l'Ombra. Ti confesso che non ho ancora capito la sua posizione, gli equilibri e quant'altro. Una cosa però credo di aver bene inquadrato, almeno nelle sue linee essenziali: l'importanza che avrà nel nostro futuro Darest Sharma.
  • Hai colto pienamente nel segno. Darest Sharma è un castello minerale e organico a un tempo. Grande magnete di quello strano universo. È un luogo germinale, da cui sembrano provenire la potenza e la stranezza dei nostri stessi sogni. Incomberà su tutti gli universi. Interferirà pericolosamente col nostro compito. A fine ciclo esso sarà veduto in tutti i cieli e scambiato per la città celeste o il Walhalla dei redivivi. Quanti abboccheranno? L'Ombra poi... in lui coincidono gli opposti... sebbene prevalga l'aspetto basso. È capace di meraviglie e di orrori impronunciabili. Definirlo demonio è da preti... comunque, è bene non girargli mai le spalle. Pochi nei nove mondi possono dire di capire in parte i suoi intenti. Scandurra è uno di questi, forse perché ha in comune con l'Ombra una cosa. Ma non mi chiedere quale.

Si alzò lentamente dalla poltrona. Ardengo si diresse verso un grande quadro appeso alla parete. Praticamente la ricopriva tutta. Vi era raffigurata una scena di caccia, ovviamente alla volpe. Pensai che la scelta dell'arredamento fosse opera del mio camerata. Egli sfiorò la pittura e ritornò a sedere vicino a me. Uno o due secondi e lo scenario di caccia si frantumò in mille parti fino a scomparire del tutto e fu sostituito dall'immagine mobile di una immensa città fantastica, con ponti e strade sopraelevate. Torri e palazzi altissimi, piramidi tronche a terrazze, un fascio di elementi architettonici arditi si innalzavano sfidando la forza di gravità. Luci intermittenti e suoni periodici, la rendevano viva.

  • È Petralunata, la città sotterranea edificata dagli atlantidi 20mila anni fa. Si trova cinque kilometri sotto i nostri piedi.
  • Chi ci abita?
  • Nessuno ancora. È comunque in perfetta efficienza. Abitabile e capace di ospitare un milione di persone. Quando i cardini del tempo si staccheranno dall'infisso cosmico e l'umanità traslocherà su di una rinnovata terra, allora rimarranno gli esuli, scelti per attendere che la ruota rifaccia appieno il suo corso. Troveranno rifugio su Petralunata che li attende da millenni.
  • Quindi Ardè, una piccola parte dell'umanità sarà scelta per restare, riparandosi sulla Luna. Ma chi sceglierà quali uomini e donne dovranno rimanere? E come ci arriveranno? Ma soprattutto, sembra una punizione terribile.
  • Quel mattacchione di Scandurra le chiamava botole, no? Vie remote che connettono altri universi alla Terra. Non vi sono problemi insormontabili a far passare un milione di persone attraverso le botole. Quante ne sono? Un migliaio almeno, quelle capaci di far passare più persone di seguito. Non vi sono ostacoli tecnici. Semmai sarà difficile far comprendere a tutti che esiste una realtà ben più complessa di come ce la descrivono i professionisti del sapere. I condizionamenti sono duri a morire. Comunque... un segnale cosmico dal centro della Via Lattea giungerà sulla Terra, e sarà percepito dagli esuli. Il faro galattico manderà più volte l'impulso-visione, il tempo necessario per captarlo. Poi ognuno farà la sua scelta. Altro che punizione. Un compito elevato, difficile ma entusiasmante... dovranno instaurare il centro perduto.
  • Sai bene Ardè, che il passaggio attraverso la botola non è una passeggiata di salute. Il maestro ci ha addestrati, ripuliti, trasformati prima di intraprendere l'immersione.
  • Sì, Angelo, lo so. La conversione di solito riguarda la dimensione interiore di una persona, il suo cambiamento, il suo pensiero. Qui però è il mondo come lo conosciamo che è in gioco. Ci troviamo oggi di fronte ad un accadimento planetario, che tutto coinvolge, che tutti coinvolge. In ragione di questo, la conversione si intenderà in termini di vista nuova, nel senso anche fisiologico. Ogni parola aprirà l’intelligenza. Chi guarderà il Varco, sarà stravolto da un immane temporale che lo squarcerà e allo stesso tempo lo pulirà, così, dissolta ogni nube, potranno di nuovo mostrarsi le stelle di un nuovo firmamento. Faremo tutti una capriola cosmica. Questo è il senso della nostra vita. Prima che queste cose accadano, andremo incontro ad una notte ancora più buia persino di quella precedente la creazione. Saturno mostrerà la sua vera natura e i suoi anelli artificiali imploderanno fino a strozzarlo. Come direbbe Scandurra, saranno c**** amari.

Mille domande mi frullavano per la testa. Ardengo dimostrava di conoscere assai bene e in dettaglio, cosa sarebbe successo alla fine dell'anno 2012.

  • Ora ti mostrerò una registrazione da una bobina magnetica, di un evento per certi versi analogo a quello in cui sarà coinvolta la nostra Terra fra pochi anni. Un grande pianeta di un altro universo cambiò posizione dimensionale. Una finestra immensa si aprì e tutto fu più chiaro.

    TORNADO AND LIGHTING

    FULMINE TEMPESTA NOTTE
    DOPO LA TEMPESTA

    MATERIACONTINUA

    I CIELI SOPRA DI NOI

    PETRALUNATA

    SATURNO COLLASSA

12 commenti:

  1. Allora aveva ragione il mio amicone a dire che la luna era abitata ed e' abitata...

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  2. Wow...
    Ed ora attendiamo con impazienza la registrazione...
    Angelo, so che ci hai già parlato del Lumen ma io ancora brancolo nel buio...
    Parlacene ancora, per favore...
    Grazie.

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  3. Un poeta disse "PARTIRE E ANCHE UN PO' MORIRE". E sebbene l'umana paura se ne nutra, esorcizzandola con l'illusione di vincerla, la mia speranza, dopo aver camminato come la Sally di Vasco in equilibrio sopra la follia, e di volare dalla parte giusta, e fare questa meravigliosa capriola cosmica. Se poi il volo fosse un biglietto di sola andata per la Luna pazienza... Sarà una capriola presa alla larga, magari ancora più emozionante.

    P.s. Un video al Tg mostrava una ripresa al microscopio di alcuni spermatozoi. Sono rimasto sbalordito nel vedere all'interno di ogni singolo spermatozoo come una piccola luce. Forse è il tipo di ripresa utilizzata forse altro, ma l'istinto mi ha fatto pensare alla scintilla divina, al lumen, al diamante nascosto in noi.
    Puo essere?

    Grazie Angelo
    Un saluto a tutti

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  4. http://www.youtube.com/watch?v=0sMmZ9iHEkM

    buttate uno sguardo a questo video prima che lo tolgano dalla circolazione

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  5. Ringraziando per questi articoli pongo un quesito. Secondo gli alchimisti tutta l'energia presa dai cieli “deve” essere restituita. Cosa restituiscono gli atlantidei scandurriani per tenere in vita simili creazioni, per cicli eonici addirittura? Con quale moneta spirituale pagano? Si può sapere? Altrimenti si crede di partire per Petralunata e ci si ritrova a fare da stuoini nella botteguccia della “strada murata”, dato che il confine tra atlantidei sani e seguaci succubi dell'ombra mi sembra molto tenue e sdrucciolevole, già visto da questo spazio virtuale, figuriamoci sul campo.

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  6. @Max68
    Non c'è cosa nell'universo che non abbia al suo interno la Luce. La materia è luce solidificata.

    @Chon
    Noi, già negli anni settanta, quando ci siamo stretti intorno a Scandurra, abbiamo imparato a tradurre in atto quanto apprendevamo. Ci siamo resi fiume per inondare la terra desolata. Con sacrifici - chi ha rinunciato alla carriera, chi allo studio profano, chi ad una vita sociale - siamo andati avanti, comprendendo che tutto abbiamo in prestito. Tutto. In quanto a Scandurra, non c'è bisogno che lo santifichi, ma da Viterbo in poi, come macchia d'olio, ha dato quanto c'aveva, in termini di guarigione, di risoluzione di problemi materiali, esistenziali, spirituali. Diceva che per distinguere, le opere e gli esseri, era facile: il bene unisce e il male divide. I principi di aggregazione e disgregazione, erano ben compresi dagli atlantidi, tuttavia c'è sempre qualcuno che a Natale rompe le palle dell'albero.
    La realtà, caro Chon, è complessa, non si può tagliare di netto e vedere i buoni e i cattivi ben separati, le cose buone e quelle cattive ben distinte. Sul piano metafisico è tutto chiaro, ma sul piano immanente spesso tutto si confonde. Sta a noi comprendere quali sono i segni, quale strada intraprendere e vedere le cose da prospettive ampie.

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  7. Angelo ma sta Petraluna in qesto momento e' disabitata o vi e' gia' qualcuno che vi sta prendendo posto.... e poi ci sono solo Petraluna o altri posti del genere per far entrare altre persone??

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  8. @Vin
    Caro Vin, se ti rispondessi ora, ci sarebbe qualcheduno che mi prenderebbe sul serio e manderebbe magari una sonda a perlustrare la zona. Sai, il nostro blog è letto non solo da fanatici dell'ignoto come noi, ma anche da governativi con scarsa fantasia ma molto sospettosi....

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  9. Angelo comunque sembra il sunto di quello che dice anche Corrado Malanga: che alla fine arriva qualcuno ha salvarci (perche' cadranno meteoriti ecc )solo che lui dice che non ci salvano veramente ma che ci hanno gia' fregati con sta mossa.

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  10. @Vin
    Arriva qualcuno a salvarci? Se non cambiamo noi, se non ricordiamo chi veramente siamo e quale dovrebbe essere la vera meta, ebbene, mi sa tanto che le cose peggioreranno. Ho già risposto sul blog di Zret su come vedo il mondo. Non credo all'ipotesi progressista, secondo la quale l'universo in cui viviamo è maligno, ma migliorerà. Sostengo con tutte le forze che l'universo in cui viviamo è benigno anche se peggiorerà. Dipende da noi rivedere le stelle, perché il nostro destino è lassù.
    È metafisica, non fisica quantistica o gnosi alla Malanga e Plato. È pura metafisica la mia.

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