I
Di
tutti i problemi che costantemente hanno preoccupato gli uomini, ve
ne è uno, quello dell’origine del male, che pare esser sempre
stato il più difficile da risolvere, tanto da rivelarsi un ostacolo
insormontabile per la maggior parte dei filosofi e soprattutto dei
teologi: Si Deus
est, unde Malum? Si
non est, unde Bonum? Il
dilemma è effettivamente insolubile per coloro che considerano la
Creazione come l’opera diretta di Dio e che, di conseguenza, sono
obbligati a ritenerlo responsabile sia del Bene che del Male. Si dirà
senza dubbio che questa responsabilità è in una certa misura
attenuata dalla libertà delle creature; ma se le creature possono
scegliere tra il Bene ed il Male, è segno che entrambi esistono già,
almeno in principio, e se esse talvolta sono piuttosto propense a
decidersi per il Male invece di essere sempre portate al Bene, ciò è
dovuto al fatto che sono imperfette; ma come ha potuto Dio, se è
perfetto, creare esseri imperfetti?
È
evidente che il perfetto non può generare l’imperfetto, perché,
se così fosse, il perfetto dovrebbe contenere in se stesso
l’imperfetto allo stato principiale ed allora non sarebbe più il
perfetto. L’imperfetto non può dunque procedere dal perfetto per
via di emanazione; potrebbe solo risultare dalla creazione ex
nihilo; ma com’è possibile ammettere che qualcosa possa venire
dal nulla, o, in altri termini, che possa esistere qualcosa che non
abbia un principio? D’altronde, l’ammettere la creazione ex
nihilo equivarrebbe ad ammettere l’annientamento finale degli
esseri creati, poiché ciò che ha avuto un inizio deve anche avere
una fine, e non vi sarebbe nulla di più illogico del parlare in tal
caso di immortalità; del resto la creazione così intesa non è che
un’assurdità, perché essa contraddice quel principio di causalità
che nessun uomo ragionevole può in buona fede negare, per cui
possiamo dire con Lucrezio «Ex nihilo nihil, ad nihilum nil posse
reverti».
Niente
può esistete che non abbia un principio; ma qual è questo
principio? e non vi è in realtà un principio unico di tutte le
cose? Se si considera l’Universo totale, è evidente che esso
comprende tutte le cose, perché tutte le parti sono contenute nel
Tutto; d’altra parte, il Tutto è propriamente illimitato, perché,
se avesse un limite, ciò che è al di là di questo limite non
sarebbe compreso nel Tutto, supposizione, questa, assurda. Ciò che
non ha limiti può essere chiamato l’Infinito, e, comprendendo esso
tutto, questo Infinito è il principio di tutte le cose. D’altronde,
l’Infinito è necessariamente unico, perché due infiniti che non
fossero identici si escluderebbero a vicenda; ne consegue dunque che
non vi è che un Principio unico di tutte le cose, e questo Principio
è la Perfezione, poiché l’Infinito può esser tale solamente se
esso è perfetto.
Così
la Perfezione è il Principio supremo, la Causa prima; essa contiene
tutte le cose in potenza, ed essa ha prodotto ogni cosa; ma allora,
poiché non v’è che un Principio unico, che ne è di tutte le
opposizioni che si colgono abitualmente nell’Universo: l’Essere
ed il Non-Essere, lo Spirito e la Materia, il Bene ed il Male? Ci
ritroviamo così di fronte alla domanda formulata all’inizio e che
ora possiamo porre in un modo più generale: come ha potuto l’Unità
produrre la Dualità?
Certuni
hanno creduto di dover ammettere l’esistenza di due principi
distinti, opposti l’uno all’altro; ma questa ipotesi è da
scartarsi per quanto abbiamo precedentemente detto. Infatti questi
due principi non possono essere entrambi infiniti, perché allora si
escluderebbero a vicenda o si confonderebbero; se solo uno fosse
infinito, esso sarebbe il principio dell’altro; e, se entrambi
fossero finiti, non sarebbero veri principi, poiché dire che il
finito può esistere di per se stesso equivarrebbe a sostenere che
qualcosa possa venire dal nulla: infatti tutto ciò che è finito ha
un inizio, logico anche se non cronologico. In tal caso, essendo
entrambi finiti, essi devono procedere da un principio comune,
quest’ultimo infinito, e così siamo ricondotti a considerare un
Principio unico. Del resto, molte dottrine, abitualmente ritenute
«dualistiche», non lo sono che apparentemente; nel Manicheismo,
così come nella religione di Zoroastro, il dualismo era una dottrina
puramente exoterica che celava la vera dottrina esoterica dell’Unità:
Ormuzd e Ahriman sono entrambi generati da Zervané-Akerene e
dovranno fondersi in lui alla fine dei tempi.
La
Dualità, nell’impossibilità di esistere di per stessa, è dunque
necessariamente prodotta dall’Unità; ma in che modo può prodursi?
Per comprenderlo dobbiamo anzitutto considerare la Dualità nel suo
aspetto meno particolaristico, quello dell’opposizione tra l’Essere
ed il Non-Essere; ma poiché l’uno e l’altro sono necessariamente
contenuti nella Perfezione totale, appare subito evidente che tale
opposizione non può essere che apparente. Sarebbe dunque più giusto
parlare solo di distinzione; ma in cosa consiste tale distinzione?
esiste in realtà indipendentemente da noi, od è semplicemente una
conseguenza del nostro modo di vedere le cose?
Se
per Non-Essere si intende il nulla, è inutile parlarne: infatti cosa
si può dire del nulla? Non così se si considera il Non-Essere come
possibilità d’Essere; l’Essere è allora la manifestazione del
Non-Essere inteso in questo modo, ed è contenuto allo stato
potenziale in tale Non-Essere. Il rapporto tra il Non-Essere e
l’Essere è dunque il rapporto tra il non-manifestato ed il
manifestato, e si può affermare che il non-manifestato è superiore
al manifestato, di cui è il principio, poiché contiene in potenza
tutto il manifestato ed anche ciò che non è, che non fu, né sarà
mai manifestato. Nello stesso tempo, è evidente che non si può
parlare qui di una distinzione reale, poiché il manifestato è
contenuto in principio nel non-manifestato; tuttavia, noi non
possiamo concepire direttamente il non-manifestato se non attraverso
il manifestato; questa distinzione dunque esiste, ma unicamente per
noi.
Se
ciò vale per la Dualità colta nel suo aspetto di distinzione tra
l’Essere ed il Non-Essere, a maggior ragione varrà per tutti gli
altri aspetti della Dualità. A questo punto ci si accorge quanto
illusoria sia la distinzione tra Spirito e Materia, sulla quale
nondimeno, soprattutto nei tempi moderni, è stato costruito un così
gran numero di sistemi filosofici aventi appunto tale distinzione a
fondamento delle loro teorie, va da sé che se tale distinzione
venisse meno, nulla più rimarrebbe di tutti questi sistemi. Inoltre
possiamo notare che la Dualità non può esistere senza il Ternario:
se il Principio supremo, differenziandosi, dà luogo a due elementi,
i quali del resto sono distinti solo in quanto li reputiamo tali,
questi due elementi ed il loro Principio comune formano un Ternario,
sicché in realtà è il Ternario e non il Binario ad essere
immediatamente prodotto dalla prima differenziazione dell’Unità
primordiale.
Ritorniamo
ora alla distinzione tra il Bene ed il Male, la quale è appunto un
aspetto particolare della Dualità. Quando si oppone il Bene al Male,
generalmente si fa consistere il Bene nella Perfezione. o quantomeno
in una tendenza alla Perfezione, ed allora il Male non è nient’altro
che l’imperfezione: ma come può l’imperfetto opporsi alla
Perfezione, Abbiamo visto che la Perfezione è il principio di tutte
le cose e che, d’altra parte, non può produrre l’imperfetto,
donde risulta che in realtà l’imperfetto non esiste, o almeno non
può esistere che come elemento costitutivo della Perfezione totale;
ma allora esso non può essere realmente imperfetto, e quel che noi
chiamiamo imperfezione non è che relatività. Per cui un «errore»
non è che una verità relativa: tutti gli errori, infatti, devono
essere contenuti nella Verità totale, poiché, diversamente, questa
trovandosi limitata da qualcosa di esteriore a se stessa non sarebbe
perfetta, cioè non sarebbe la Verità. Gli errori, o piuttosto le
verità relative, non sono che frammenti della Verità totale; è
dunque la frammentazione a produrre la relatività, per cui la si
potrebbe ritenere la causa del Male, sempre che «relatività» fosse
realmente sinonimo di «imperfezione»; sennonché il Male non è
tale se non quando lo si distingue dal Bene.
D’altra
parte, se si chiama Bene il Perfetto, il relativo non ne è realmente
distinto, poiché v’è contenuto in principio; dunque, dal punto di
vista universale, il Male non esiste. Esso esiste solo, se si
considerano le cose sotto un aspetto frammentario ed analitico,
separandole dal loro Principio comune invece di vederle
sinteticamente contenute in questo Principio, che è la Perfezione.
Così si crea l’imperfetto; e distinguendo il Male dal Bene, li si
crea entrambi proprio con questa distinzione, poiché il Bene ed il
Male sono tali solamente se messi in opposizione l’uno all’altro;
inoltre, se il Male non esiste, non si può neppure parlare di Bene
nel senso ordinariamente attributo a questa parola, ma solamente di
Perfezione. È dunque la fatale illusione del Dualismo ad attuare il
Bene ed il Male, ossia, considerando le cose da un punto di vista
particolare, a sostituire la Molteplicità all’Unità,
imprigionando così gli esseri su cui esercita il suo potere nel
dominio della confusone e della divisione: tale dominio è l’Impero
del Demiurgo.
II
Quanto
abbiamo detto sulla distinzione tra il Bene ed il Male permette di
comprendere il simbolismo della Caduta originale, almeno nella misura
in cui queste cose possono venir espresse. La frammentazione della
Verità totale, o del Verbo, che è in fondo la stessa cosa,
frammentazione che produce la relatività, è identica alla
segmentazione dell’Adam Kadmon, le cui separate particelle
costituiscono l’Adam Protoplastes, cioè il primo formatore;
la causa di tale segmentazione è Nahash, l’Egoismo o il
desiderio dell’esistenza individuale. Nahash non è affatto
una causa esteriore all’uomo, ma è in lui, inizialmente allo stato
potenziale, diventandogli esteriore nella misura in cui l’uomo
stesso l’esteriorizza; questo istinto di separatività, per la sua
natura di provocatore di divisione, spinge l’uomo a gustare del
frutto dell’Albero della Scienza del Bene e del Male. Allora gli
occhi dell’uomo si aprono, perché ciò che era interiore è
diventato esteriore in conseguenza della separazione che si è
prodotta tra gli esseri; questi appaiono allora rivestiti di forme,
le quali limitano e definiscono le loro esistenze individuali; e
l’uomo pure è rivestito di una forma, o, secondo l’espressione
biblica, di una «tunica di pelle»; egli si trova così racchiuso
nel dominio del Bene e del Male, nell’Impero del Demiurgo.
Da
questa breve esposizione per sommi capi e molto incompleta, risulta
che il Demiurgo non è affatto una potenza esteriore all’uomo: non
è che la stessa volontà dell’uomo allorquando realizza la
distinzione tra il Bene ed il Male. Ma in seguito, limitato in quanto
essere individuale da quella volontà che in realtà è la sua,
l’uomo la ritiene come qualcosa di esteriore, e così essa diventa
distinta da lui, non solo, ma opponendosi essa agli sforzi che l’uomo
compie per uscire dal dominio in cui s’è egli stesso racchiuso,
egli la considera come una potenza ostile, e la chiama Shaitan,
l’Avversario. Facciamo notare, del resto, che questo Avversario,
che noi stessi abbiamo creato e che creiamo ad ogni istante (infatti
non si deve pensare che la cosa si svolga in un tempo o in un luogo
determinato) non è affatto cattivo in se stesso, ma è solamente
l’insieme di tutto ciò che ci è contrario.
Da
un punto di vista più generale, il Demiurgo, quale potenza distinta
ed in quanto tale, è appunto il «Principe di questo Mondo» di cui
si parla nel Vangelo di S. Giovanni; anche qui, egli non è
propriamente parlando né buono né cattivo, o piuttosto egli è
l’uno e l’altro, poiché contiene in se stesso il Bene ed il
Male. Il suo dominio è il Mondo inferiore, che si oppone al Mondo
superiore o all’Universo principiale da cui è stato separato, ma
occorre rilevare che questa separazione non è mai stata reale in
senso assoluto; essa è reale solo nella misura in cui la
realizziamo, perché questo Mondo inferiore è contenuto allo stato
potenziale nell’Universo principiale, essendo evidente che una
parte non può realmente uscire dal Tutto. È questo, d’altronde,
che impedisce alla Caduta di continuare indefinitamente: questa è
un’espressione del tutto simbolica, e la profondità della Caduta è
semplicemente la misura del grado di separazione. Con questa
restrizione, il Demiurgo si oppone all’Adam Kadmon o
all’Umanità principiale, manifestazione del Verbo, solamente come
una sorta di riflesso, poiché non ne è affatto un’emanazione e
non esiste di per se stesso; ciò è rappresentato dalla figura dei
due Vegliardi dello Zohar e anche dai due triangoli del Sigillo di
Salomone.
Ciò
ci induce a considerare il Demiurgo come un riflesso tenebroso ed
invertito dell’Essere, poiché altro non può essere in realtà.
Esso non è dunque un essere, ma, secondo quanto abbiamo
precedentemente detto, può venire inteso come la collettività degli
esseri nella misura in cui essi sono distinti o, se si preferisce, in
quanto essi hanno un’esistenza individuale. Noi siamo esseri
distinti perché creiamo noi stessi la distinzione, la quale non
esiste se non nella misura in cui la creiamo; creando questa
distinzione, siamo gli elementi del Demiurgo, e, fintantoché siamo
esseri distinti, apparteniamo al dominio di questo stesso Demiurgo,
il quale è appunto la «Creazione».
Tutti
gli elementi della Creazione, cioè le creature, sono dunque
contenuti nel Demiurgo, stesso, il quale non può trarli che da se
stesso, perché la creazione ex nihilo è impossibile.
Considerato come Creatore, il Demiurgo produce per prima cosa la
divisione, dalla quale non è realmente distinto, poiché egli non
esiste che nella misura in cui la divisione stessa esiste; inoltre,
siccome la divisione è la fonte dell’esistenza individuale, ed
essendo questa definita dalla forma, il Demiurgo deve essere
considerato come formatore, ed allora egli è identico all’Adam
Protoplastes, così come già abbiamo visto. Si può ancora dire
che il Demiurgo crea la Materia ‑ intendendo con questa parola
il caos primordiale, crogiuolo di tutte le forme – per poi
organizzare questa Materia caotica e tenebrosa, ove regna la
confusione, e farne scaturire le molteplici forme il cui insieme
costituisce la Creazione.
Si
deve ora dire che questa Creazione sia imperfetta? Certamente non la
si può considerare perfetta; ma se ci si pone dal punto di vista
universale, essa è uno degli elementi costitutivi della Perfezione
totale. La Creazione è imperfetta solo se la si considera
analiticamente e separata dal suo Principio, e lo è d’altronde
nella misura stessa in cui essa è il dominio del Demiurgo; ma, se
l’imperfetto non è che un elemento del Perfetto, esso non sarà
veramente imperfetto, per cui in realtà il Demiurgo ed il suo
dominio non esistono, dal punto di vista universale, così come non
esiste la distinzione tra il Bene e il Male. Ne consegue pure, sempre
dallo stesso punto di vista, che la Materia non esiste: l’apparenza
materiale non è che un’illusione, anche se non bisogna concludere
che gli esseri che hanno questa apparenza non esistano, perché
altrimenti si cadrebbe in un’altra illusione, quella di un
idealismo esagerato e mal compreso.
Se
la Materia non esiste, per ciò stesso sparisce la distinzione tra
Spirito e Materia. Tutto è Spirito in realtà, ma questo termine
deve essere inteso in un senso del tutto diverso da quello
attribuitogli dalla maggioranza dei filosofi moderni. Costoro,
infatti, pur opponendo lo Spirito alla Materia, non lo considerano
affatto indipendente dalla forma, per cui si può domandare in che
cosa esso si differenzi dalla Materia; e se si afferma che esso è
inesteso, a differenza della Materia che è estesa, come si può
sostenere che l’inesteso possa esser rivestito di una forma? Del
resto, perché questo volere definire lo Spirito? Che ciò avvenga
con il pensiero o altrimenti, è sempre con una forma che si cerca di
definirlo, ed allora non si tratterà più dello Spirito. In realtà,
lo Spirito universale è l’Essere, e non questo o quell’altro
essere particolare; è il Principio di tutti gli esseri, e tutti li
contiene: perciò tutto è Spirito.
Quando
l’uomo perviene alla conoscenza reale di questa verità, identifica
se stesso ed ogni cosa allo Spirito Universale, ed allora ogni
distinzione per lui scompare, ed egli contempla tutte le cose come in
se stesso e non più come esteriori, perché l’illusione svanisce
di fronte alla Verità, come l’ombra davanti al sole. Così, da
questa stessa conoscenza l’uomo si trova liberato dai legami della
Materia e dell’esistenza individuale, non è più soggetto alla
dominazione del «Principe di questo Mondo», egli non appartiene più
all’Impero del Demiurgo.
III
Da
quanto detto in precedenza risulta che l’uomo, nella sua esistenza
terrestre, può liberarsi dal dominio del Demiurgo o del Mondo ilico
e che questa liberazione si opera mediante la Gnosi, cioè mediante
la Conoscenza integrale. Tale Conoscenza non ha niente in comune con
la scienza analitica e non la presuppone per nulla. È un’illusione
troppo diffusa ai giorni nostri credere che si possa arrivare alla
sintesi totale attraverso l’analisi; al contrario, la scienza è
del tutto relativa e, limitata com’è al solo Mondo ilico, non
esiste più di quanto esista quest’ultimo, dal punto di vista
universale. D’altra parte dobbiamo anche notare che i differenti
Mondi, o secondo l’espressione generalmente ammessa, i diversi
piani dell’Universo, non sono affatto luoghi o regioni, ma modalità
dell’esistenza o stati dell’essere. Il che permette di
comprendere come un uomo vivente sulla terra possa, in realtà,
appartenere non soltanto al Mondo ilico, ma al Mondo psichico o anche
al Mondo pneumatico. Ed è questo che costituisce la «seconda
nascita»; tuttavia, essa corrisponde propriamente parlando solo alla
nascita al Mondo psichico, mediante la quale l’uomo diventa
cosciente in entrambi questi due piani, ma senza accedere ancora al
Mondo pneumatico, cioè senza identificarsi allo Spirito universale.
Quest’ultimo viene raggiunto unicamente da chi possiede
integralmente la triplice Conoscenza, mediante la quale è per sempre
Liberato dalle nascite mortali: è ciò che si intende con
l’espressione «solo i Pneumatici sono salvati». Lo stato degli
Psichici non è insomma che uno stato transitorio: è lo stato
dell’esser già preparato a ricevere la Luce, pur non percependola
ancora, che non ha ancora preso coscienza della Verità una ed
immutabile.
Parlando
di nascite mortali, intendiamo le modificazioni dell’essere, il suo
passaggio attraverso forme molteplici e variabili; in ciò non vi è
nulla che rassomigli alla dottrina della reincarnazione quale la
concepiscono gli spiritisti ed i teosofisti, dottrina della quale un
giorno avremo l’occasione di dare maggiori spiegazioni. Il
Pneumatico è liberato dalle nascite mortali, è cioè liberato dalla
forma, dunque dal mondo demiurgico; egli non è più soggetto al
cambiamento e, di conseguenza, egli è non agente; su questo punto
ritorneremo più avanti. Lo Psichico, invece, non va oltre il Mondo
della Formazione, quello che è designato simbolicamente come il
Primo Cielo o la sfera della Luna, donde egli ritorna al mondo
terrestre; ciò, in realtà, non significa che assumerà un corpo
sulla Terra, ma semplicemente ch’egli dovrà rivestire nuove forme
prima di ottenere la Liberazione.
Quanto
abbiamo sin qui esposto dimostra l’accordo, anzi, l’identità
reale, nonostante certe differenze nell’espressione, tra la
dottrina gnostica e le dottrine orientali, e più particolarmente con
il Vêdânta; il più ortodosso di tutti i sistemi metafisici fondati
sul Brahmanesimo. Possiamo quindi completare le nostre considerazioni
riguardanti i diversi stati dell’essere con alcune citazioni tratte
dal Trattato della Conoscenza dello Spirito di Shankarâchârya.
«Non
vi è altro mezzo se non la Conoscenza per ottenere la liberazione
completa e finale; essa è il solo strumento che scioglie i legami
delle passioni; senza la Conoscenza, la Beatitudine non può esser
ottenuta.
«L’azione,
non opponendosi all’ignoranza, non può rimuoverla; ma la
Conoscenza dissolve l’ignoranza così come la Luce dissipa le
tenebre».
L’ignoranza
è qui lo stato dell’essere avvolto nelle tenebre del Mondo ilico,
legato all’apparenza illusoria della Materia e alle distinzioni
individuali; come abbiamo già visto, tutte queste illusioni
scompaiono per mezzo della Conoscenza, la quale non appartiene
affatto al dominio dell’azione e le è superiore.
«Quando
l’ignoranza che nasce dagli attaccamenti terrestri viene
allontanata, lo Spirito brilla di splendore suo proprio in uno stato
indiviso, così come il sole risplende nel cielo allorquando le nubi
si sono disperse».
Ma,
prima di pervenire a questo grado, l’essere passa attraverso uno
stato intermedio, quello corrispondente al Mondo psichico, ove egli
non crede più di essere il corpo materiale bensì l’anima
individuale; nondimeno la distinzione continua per lui a sussistere,
poiché non è ancora uscito dal dominio del Demiurgo.
«Immaginando
d’essere l’anima individuale, l’uomo è colto dalla paura, come
chi per errore scambia un pezzo di corda per un serpente; tuttavia il
suo timore viene allontanato dalla percezione che egli non è
l’anima, ma lo Spirito universale».
Colui
che ha preso coscienza dei due Mondi manifestati, cioè del Mondo
ilico, ossia l’insieme delle manifestazioni grossolane a materiali,
e del Mondo psichico, ossia l’insieme delle manifestazioni sottili,
è un «nato due volte», Dwija; ma colui che è cosciente
dell’Universo non-manifestato o del Mondo senza forma, cioè del
Mondo pneumatico, e che è arrivato alla identificazione di se stesso
con lo Spirito universale, Âtmâ: quegli solo può esser
chiamato Yogi, cioè «unito» allo Spirito universale.
«Lo
Yogi, il cui intelletto è perfetto, contempla tutte le cose in
quanto facenti parte di se stesso, e così, con l’occhio della
Conoscenza, percepisce che ogni cosa è Spirito».
Notiamo
per inciso che il Mondo ilico viene paragonato allo stato di veglia,
il Mondo psichico allo stato di sogno, ed il Mondo pneumatico allo
stato di sonno profondo. Al di sopra dell’Universo pneumatico,
secondo la dottrina gnostica, vi è il Pleroma, il quale può esser
inteso come costituito dall’insieme degli attributi della Divinità.
Esso non è un quarto Mondo, ma lo Spirito universale stesso,
Principio supremo dei Tre Mondi, né manifestato, né
non-manifestato, indefinibile, inconcepibile e incomprensibile.
Lo
Yogi, o il Pneumatico, che sono in fondo la stessa cosa, si
percepisce, non più come una forma grossolana, né come una forma
sottile, ma come un essere senza forma; egli si identifica allora
allo Spirito universale, stato che è così descritto da
Shankarâchârya:
«Egli
è Brahma, dopo il cui possesso non vi è più nulla da possedere;
dopo il godimento della cui felicità non v’è altra felicità che
possa esser desiderata; e dopo l’ottenimento della cui conoscenza
non v’è altra conoscenza che possa esser ottenuta.
«Egli
è Brahma, la cui vista elimina quella di ogni altro oggetto,
l’identificazione con il quale impedisce ogni ulteriore nascita,
dopo la cui percezione, non v’è più nulla da percepire.
«Egli
è Brahma, che è dovunque: nello spazio mediano, in ciò che gli è
superiore ed in ciò che gli è inferiore. Egli è il Vero, il
Vivente, il Beato, senza dualità, indivisibile, eterno ed unico.
«Egli
è Brahma, senza dimensioni, increato, incorruttibile, senza forma,
senza qualità o caratteristiche.
«Egli
è Brahma, dal quale tutte le cose sono illuminate, la cui luce fa
brillare il sole e gli altri corpi luminosi, ma che non è punto reso
manifesto dalla loro luce.
«Egli
stesso penetra la sua propria essenza eterna e contempla il Mondo
intero apparendo come Brahma.
«Brahma
non rassomiglia affatto al Mondo, e al di fuori di Brahma non vi è
nulla; tutto ciò che sembra esistere al di fuori di Lui è
un’illusione.
«Di
tutto quanto viene visto, di tutto quanto viene udito, nulla esiste
che non sia Brahma, e, mediante la conoscenza del Principio, Brahma
viene contemplato come l’Essere vero, vivente, beato, senza
dualità.
«L’occhio
della Conoscenza contempla l’Essere vero, vivente, beato, che tutto
penetra; ma l’occhio dell’ignoranza non può scoprirlo, né
percepirlo, come il cieco non può vedere la luce.
«Quando
il Sole della Conoscenza spirituale sorge nel cielo del cuore, esso
scaccia le tenebre e tutto penetra abbracciando ed illuminando ogni
cosa».
Facciamo
notare che il Brahma di cui si parla qui è il Brahma superiore, da
non confondere con il Brahma inferiore, il quale non è altro che il
Demiurgo, considerato come riflesso dell’Essere. Per lo Yogi, non
vi è che il Brahma superiore, che contiene tutte le cose e al di
fuori del quale non v’è nulla: per lui, il Demiurgo e la sua opera
di divisone non esistono più.
«Colui
che ha compiuto il pellegrinaggio del suo proprio spirito, un
pellegrinaggio che nulla ha a che vedere con lo spazio e con il
tempo, un pellegrinaggio che si svolge dappertutto, nel quale non si
prova né il freddo, né il caldo, che procura una felicità perpetua
e una liberazione da ogni pena: quegli è senza azione, conosce tutte
le cose, ed ottiene l’eterna Beatitudine».
IV
Dopo
aver esposto le caratteristiche dei tre Mondi e degli stati
dell’Essere che vi corrispondono, ed aver indicato, per quanto
possibile, che cosa sia l’essere liberato dalla dominazione
demiurgica, dobbiamo nuovamente ritornare sulla questione della
distinzione tra il Bene ed il Male, onde vedere quali conseguenze
possano trarsi da queste ultime considerazioni.
Di
primo acchito si potrebbe esser tentati di pensare così: se la
distinzione tra il Bene ed il Male è illusoria, se essa in realtà
non esiste, lo stesso può dirsi della morale, poiché la morale si
fonda proprio su tale distinzione. Ma sarebbe andar troppo lontano.
La morale esiste, ma nella stessa misura in cui esiste la distinzione
tra il Bene ed il Male, cioè relativamente al dominio del Demiurgo,
mentre dal punto di vista universale, essa non ha alcuna ragione
d’essere. Infatti la morale può trovare applicazione solo
nell’azione; l’azione presuppone il cambiamento, il quale non è
possibile che nel formale o nel manifestato; per contro, il Mondo
senza forma è immutabile, superiore al cambiamento, e quindi anche
all’azione, perciò l’essere che non appartiene più all’Impero
del Demiurgo è senza azione.
Ciò
dimostra che occorre fare molta attenzione a non confondere i diversi
piani dell’Universo, perché quel che si afferma a proposito di un
piano può non esser vero per un altro. Ad esempio, la morale esiste
necessariamente nel piano sociale, che è essenzialmente il dominio
dell’azione, mentre non se ne può più parlare quando si passa a
considerare il piano metafisico o universale, poiché allora non v’è
più alcun genere di azione.
Chiarito
questo punto, dobbiamo far rilevare che l’essere che è superiore
all’azione possiede tuttavia la pienezza dell’attività; ma si
tratta di un’attività potenziale, quindi di un’attività che non
si esplica in azioni. Questo essere non è affatto immobile, come a
torto si potrebbe dire, ma immutabile, cioè superiore al
cambiamento. In effetti, egli si identifica con l’Essere, il quale
è sempre identico a se stesso conformemente all’espressione
biblica: «L’Essere è l’Essere». Il che ci induce ad un
accostamento con la dottrina taoista, secondo la quale l’attività
del Cielo è non-agente: il Saggio, in cui si riflette l’Attività
del Cielo, si attiene al non-agire. Tuttavia questo Saggio, che in
precedenza abbiamo chiamato Pneumatico o Yogi, può presentare le
apparenze dell’azione, così come la Luna può assumere le
apparenze del movimento allorquando le nubi le passano davanti, ma il
vento che sospinge le nubi non ha influenza alcuna sulla Luna.
Similmente, l’agitazione del Mondo demiurgico non influisce sul
Pneumatico, e, a questo proposito, possiamo ancora citare alcuni
passi di Shankarâchârya:
«Lo
Yogi, avendo attraversato il mare delle passioni, si unisce alla
Tranquillità e si allieta nello Spirito.
«Avendo
rinunciato ai piaceri offerti dagli oggetti perituri e godendo delle
delizie spirituali, egli è calmo e sereno come la fiamma di una
lampada, e si delizia nella sua propria essenza.
«Durante
la sua permanenza nel corpo, non è modificato dalle proprietà di
questo, così come il firmamento non è turbato dal movimento che si
svolge nel suo seno; conoscendo tutte le cose, le contingenze non lo
toccano».
Possiamo
così comprendere il vero significato della parola Nirvâna,
di cui sono state date tante e così false interpretazioni. Essa
significa letteralmente «cessazione del soffio e dell’agitazione»,
dunque lo stato di un essere che non è più soggetto all’agitazione,
che è definitivamente libero dalla forma. Un errore molto diffuso,
almeno in Occidente, è quello di ritenere che non vi sia più nulla
quando si sia in assenza di una forma, mentre, in realtà, la forma è
nulla e l’informale è tutto; per cui il Nirvâna, lungi
dall’essere l’annientamento, come hanno preteso certi filosofi,
è. al contrario la pienezza dell’essere.
Da
tutto quanto abbiamo sinora esposto si potrebbe concludere che non
occorra affatto agire; ma ciò è ancora inesatto, se non in
principio, almeno nell’applicazione che se ne vorrebbe fare.
Infatti l’azione è propriamente la condizione degli esseri
individuali appartenenti all’Impero del Demiurgo. Il Pneumatico, o
il Saggio, è in realtà senza azione, ma, risiedendo in un corpo, è
del tutto simile agli altri uomini; tuttavia sa che si tratta solo di
un’apparenza illusoria, e ciò è sufficiente affinché egli sia
realmente affrancato dall’azione, poiché è mediante la Conoscenza
che si ottiene la Liberazione. Essendo affrancato dall’azione, non
è più soggetto alla sofferenza; questa non è che un risultato
dello sforzo, ed è in ciò che consiste la cosiddetta imperfezione,
anche se in realtà non vi è nulla di imperfetto.
È
evidente che l’azione non può esistere per colui che contempla
tutte le cose in se stesso, come esistenti nello Spirito universale,
senza che vi si distinguano oggetti individuali, così come è
espresso dalle seguenti parole dei Vêda: «Gli oggetti
differiscono solamente per i loro nomi, accidenti e designazioni,
così come le suppellettili ricevono nomi differenti, sebbene siano
in realtà solamente diverse forme di terra». La terra, principio di
tutte queste forme, è di per se stessa senza forma, ma tutte le
contiene in potenza: tale è anche lo Spirito universale.
L’azione
implica il cambiamento, cioè la distruzione incessante di forme che
scompaiono per essere sostituite da altre: tali sono le modificazioni
che noi chiamiamo nascita e morte, cioè i molteplici cambiamenti di
stato che devono essere attraversati dall’essere che non ha ancora
raggiunto la liberazione o la «trasformazione» finale, parola,
questa, da intendersi nel suo significato etimologico, che è quello
di passaggio al di là della forma. L’attaccamento alle cose
individuali, o alle forme transitorie e periture è proprio
dell’ignoranza; le forme non sono niente per l’essere che è
liberato dalla forma, ed è per questo motivo che egli, anche durante
la permanenza nel corpo, non è modificato dalle proprietà di
quest’ultimo.
«Così
egli si muove, libero come il vento, poiché i suoi movimenti non
sono ostacolati dalle passioni.
«Quando
le forme sono distrutte, lo Yogi entra, con tutti gli esseri,
nell’Essenza che tutto penetra. Egli è senza qualità e senza
azione; imperituro, senza volizione; felice, immutabile, eternamente
libero e puro.
«Egli
è come l’etere che è diffuso dappertutto, e che penetra nel
contempo l’esterno e l’interno delle cose; egli è
incorruttibile, imperituro; egli è sempre lo stesso in tutte le
cose, puro, impassibile, senza forma, immutabile,
«Egli
è il supremo Brahma, che è eterno, puro, libero, solo,
incessantemente colmo di beatitudine, senza dualità, Principio di
ogni esistenza, e senza fine».
Questo è lo
stato al quale perviene l’essere mediante la Conoscenza spirituale,
liberato per sempre dalle condizioni dell’esistenza individuale,
liberato cioè dall’Impero del Demiurgo.
René Guénon
IL DEMIURGO
1909, n. 1 di
La Gnose
“I bastardi
che comandano 'sto mondo, trasformano quello che è solido in liquido
e muovono ciò che è stato sempre fermo, sprecando così tutto il
tempo che ci rimane. Fottuta magia nera.“
Scandurra
*
* *
La
verità possiamo
scovarla
soltanto se sfidiamo
l'abisso. Attenzione, esso
può inghiottirci.
Sto
cercando di trasmettervi una
conoscenza,
un senso di intendere le cose, la
passione per la Vita e
la Creazione,
malgrado ci siano dei
fetenti
oscuri
pronti a distruggerle.
Ad un certo punto ho sentito la necessità, spinto da Scandurra, di
scuotere le menti di tanti delusi, disorientati, cercatori
esausti,
con argomenti che sono mine vaganti per le singole coscienze. Vi
affido questi semi, coltivateli con cura, germoglieranno, ed i loro
frutti illumineranno le vostre coscienze. Scandurra mi ha indicato la
via, insegnato il metodo per la realizzazione. Non mi ha spiegato la
verità. Quella bisogna cercarla da soli. Rischiare, perdere,
ricominciare, lottare e, infine, riuscire.
KENNEDY
SAPEVA TROPPO QUINDI INTRALCIAVA I PIANI DEGLI ILLUMINATI
A
uccidere il presidente J.F.Kennedy fu una volontà a margine e
interconnessa del governo USA. Perché? Kennedy era innanzittutto
cattolico, insolito e
poco prevedibile per l'establishment
yankee, inoltre era curiosamente
avulso da lobby più o meno segrete e
perché...
il
4 giugno 1963, firmò l’ordine
esecutivo 11110
che tolse
alla Federal Reserve Bank il potere di prestare denaro al governo
degli Stati Uniti a interesse. Con la firma di Kennedy, si dichiarò
che la Federal Reserve Bank presto sarebbe stata fuori dal mercato.
Fino
ad oggi l’Ordine Esecutivo non è mai stata abrogato, modificato o
sostituito da un Ordine Esecutivo successivo. Pensate,
è ancora
valido. Quando
il presidente Kennedy firmò
questo ordine è stato restituito al governo degli Stati Uniti il
potere costituzionale di creare ed emettere moneta senza
passare attraverso la proprietà privata Federal Reserve Bank.
Rivoluzionario.
Come
risultato 4 miliardi di banconote degli
Stati Uniti furono
messi in circolazione in $ 2 e $ 5 denominazioni. I $ 10 e $ 20
statunitensi non sono mai stati diffusi, ma erano in fase di stampa
dal Dipartimento del Tesoro quando Kennedy fu tolto
di mezzo. Kennedy
sapeva che le banconote della Federal Reserve utilizzate come moneta
legale erano in contraddizione con la Costituzione degli Stati Uniti
d’America. Vi
pare scarsa come motivazione per assassinarlo?
Ho ragione di credere che JFK
intuì l'esistenza di una sovrastruttura di potere che dominava gli
affari e la politica
interna e pianificava la strategia
estera. Non è finita. Ora entriamo nel paese delle meraviglie del
complottista provetto. Il Nostro ebbe
accesso a informative supersegrete
riguardanti il patto
infame tra una civiltà
extraterrestre (i
senzanima, i grigi, i saturniani)
e il governo-ombra
degli Stati Uniti. Inoltre
scoprì che l'US Air Force, negli anni '50, progettò una missione
spaziale per esplorare la Luna e,
soprattutto, per acquisire la tecnologia di
basi sotterranee di origine sconosciuta. La missione fallì, come già
scrissi in altro post. Basta? Quanto
poteva campare ancora un uomo che metteva il naso in posti celati?
Lincoln e JFK furono gli unici premier americani
a sentire odore di complotto universale.
Chi tocca i fili della storia occulta, però, o
presto o tardi muore ammazzato. È
matematico.
Le
prove? Un paranoico quale io sono, non ne ha bisogno. Gli avvocati, i
giudici e i legislatori ragionano in termini di fatti acclarati e di
riscontri oggettivi. La grande trama che vado disegnando va al di là
dei percorsi noti. Se volete trovare un rifugio segreto, dovete
bazzicare strade poco battute. Zolla credeva che le verità segrete
fossero esposte in bella evidenza: fregnacce di un esoterista in
quota adelphi. Ci tocca macinare kilometri e kilometri, ingoiare
bocconi amari, guardarci dietro le spalle, per tentare di percepire
ciò che è nascosto. Cacchio, ma credete davvero che la realtà sia
quella che appare? Specchi deformanti, matrioska infinita, vicoli
ciechi su porte invisibili e trappole, sono gli elementi costanti
caratteristici di una realtà parallela; traditori insospettabili e
amici inaspettati, colleghi di lavoro gole-profonde e vicini di casa
impiccioni, sono i compagni di viaggio, non invitati, di qualsiasi
ricerca della verità. Dopo decenni di lavoro sottotraccia sono
convinto, oltre ogni ragionevole dubbio, dell'esistenza e della
presenza di una verità nascosta dietro l'apparenza delle cose, e
soprattutto la certezza che ci siano organismi occulti, composti da
esseri umani (ma non solo), che agiscono nell'ombra per influenzare
il corso degli eventi.
Segni
speciali percorrono insieme a noi la via della verità. Numeri,
parole, immagini, simboli ricorrenti ci circondano, basta saperli
cogliere con i rubinetti mentali aperti.
Segni,
coincidenze. Lincoln e Kennedy. Sette lettere entrambi. Il primo
eletto nel 1860, l'altro cento anni – esatti – dopo. Entrambi
impegnati nei diritti civili per i neri, entrambi previdero la loro
morte, ignorando però – entrambi – il consiglio della propria
segretaria che li pregava di non andare lù dove avrebbero trovato i
loro assassini: la segretaria di Abramo Lincoln si chiamava Kennedy,
quella di JFK si chiamava Lincoln. Entrambi i loro assassini avevano
nomi di quindici lettere (le loro date di nascita sono separate da
100 anni esatti). A entrambi i presidenti assassinati seguì un
presidente Johnson. Lincoln è stato il primo presidente americano ad
essere ammazzato, Kennedy l'ultimo: quelli dopo hanno capito
l'andazzo, evidentemente. Segni, coincidenze.
BERLUSCONI
NON SAPEVA NIENTE QUINDI INTRALCIAVA LO STESSO I PIANI DEGLI
ILLUMINATI
I
primi anni '90 furono teatro di eventi eccezionali per il nostro
Paese. Quel potere sovrastrutturale che comanda il mondo, ordinò, oh
scusate, consigliò a chi teneva le briglie in Italia, di come
dovesse avvenire la vendita delle aziende parapubbliche di cui lo
Stato italiano era sul punto, volente o nolente, di liberarsi. Tale
progetto economico-politico fu intralciato con la discesa in campo di
Silvio Berlusconi, il quale non conscio di quanto stava accadendo
fece comunque saltare il banco con un piano quanto mai approssimativo
di liberalismo, supportato dalle sue indubbie capacità comunicative
e dotato di carisma sufficiente, riuscì a battere i post-comunisti e
a confondere le trame dei bankieri. Tra mignottismo di ritorno, beghe
fiscali, conflitto d'interesse, il cavaliere alzò tanta di quella
polvere da disorientare i nemici d'Italia. Insomma, come dicono a
Napoli, “fece ammuina”. Berlusconi si attirò l'occhio malvagio
di Sauron, e non poteva essere altrimenti. Certo, era iscritto alla
P2, ma ciò non fece di lui un massone, non ne aveva la forma mentis.
Suoi limiti: sottovalutare l'avversario e una scarsa cultura che lo
rese fragile nel leggere e sostenere le energie che operano dietro la
storia. Confidava troppo nelle sue arti prestigiatorie e, altro
errore tragico, si circondò di mediocri e lacché, capaci solo di
assecondarlo. Non poteva durare a lungo. La sovranità limitata del
nostro Paese, la debolezza e la corruzione intrinseca della classe
politica, le paludi istituzionali, la mancanza di una visione
profonda quale guida dell'agire collettivo, hanno riportato l'Italia
sui binari voluti dalla cricca di tagliagole mondialiste.
IO
SO SOLO UNA COSA
Fateci
caso. Basta evocare la possibilità di un complotto, in tempi in cui
qui da noi accadono strane cose, per suscitare nei media nazionali
che contano e negli ambienti del capitalismo nostrano, quello vero
feroce fetente squadra&compasso, pesti emozionali, travasi di
bile. A parte gli affiliati alla cricca dominante – reazioni
legittime le loro, del resto –, ci sono pure uomini affetti da
servilismo spontaneo, che non possono usare la facoltà del sospetto
per non esporsi. Questi ultimi sono gli uomini per tutte le stagioni,
adusi al compromesso, all'inciucio, bugiardi costituzionali,
traditori per interesse e per natura, tiepidi e vili: è l'esercito
“bue e cieco” di cui si serve il Demiurgo, capo incontrastato
degli illuminati.
Il
complotto di cui parlo è universale. Prima di essere un piano, il
complotto è una “cultura”, una visione del mondo. Piano
progettato e realizzato compiutamente negli ultimi tre secoli.
Cultura che si è nutrita di filosofie oligarchiche e messianismo
gnostico. La mentalità gnostica è radicata in precisi centri del
potere internazionali, il cui segreto è custodito più per disprezzo
del popolo che per necessità tecnica. Non c'è bisogno che gli
illuminati frequentino solo le società segrete, li ritroviamo sparsi
dappertutto, tra fascisti e comunisti, tra atei e credenti,
progressisti e conservatori. La loro forza risiede nella
ramificazione, nell'estensione nello spazio e nel tempo, scaturisce
dalla pluriformità, con impiego massiccio di labirintica
intelligenza. Il loro segreto? Un potere psichico
non localizzato. Stregoneria, vecchia e funzionale
stregoneria.
Cia,
nazisti, mafia, massoneria, serenissima, servizi deviati (ma non sarà
che gli intelligentoni sono istituzionalmente deviati?), templarismo
e rosa rossa, hanno tutti o in parte il loro posto meritato nella
lunga storia del complotto mondiale. Di solito, i diretti interessati
nemmeno smentiscono le accuse che si trovano nei blog come il mio e
di mille altri. E comunque tutti, proprio tutti, fanno del
controllo la strategia principale che dirige le loro azioni.
Controllo a mezzo stampa, tivvù, internet, droghe, industria del
consenso, psichiatria, fabbriche del pensiero, eggregore, sigilli,
scie chimiche, banke, alta finanza e innumerevoli altri strumenti.
Io
so solo una cosa. Poca cosa, se penso a quante altre ignoro. Ho
scoperto il loro gioco. Loro insegnano che tutto è falso, e che
non ci sono rocce ferme su cui appoggiarsi. In realtà il terreno
solido c'è, ed è la metafisica del paesaggio (botole
cosmiche che immettono su altre dimensioni, punti-ciechi ove
il tempo si ferma, per fare solo due esempi
spettacolari), la memoria, la
spiritualità. Gli illuminati hanno decretato la morte
di Dio, ma hanno salvato la trinità, di un tipo un po' speciale.
Hanno solo cambiato le parole. Il Padre è diventato l'Evoluzione; il
Figlio il Progresso; lo Spirito Santo la Storia. Siamo nel territorio
della stregoneria, dove i simboli sono sostituiti, le profezie
demitizzate e la logica invertita. Il post che state leggendo ora
rappresenta una coincidenza significativa, terribile per gli
illuminati, perché nel loro campo, che è quello della stregoneria,
esso costituisce un pessimo presagio. Nel mondo degli stregoni -
illuminati si fanno chiamare - il racconto che vado facendo da tempo
insieme a quello di mille altri, sono segnali veramente sinistri,
anzi, destri. Nel grande meccanismo messo in atto per disfare
l'Italia – e cioè il modo di convivere che a noi viene naturale,
la nostra magia – rientra anche la distruzione della nostra amata
lingua e l'abolizione dei dialetti, autentici tesori di sapienza.
Unica moneta, unica lingua, unico pensiero: Nuovo Ordine Mondiale.
Siamo
ancora in tempo a scendere dal treno degli stregoni? E se sì, come?
Cominciando a guardare il mondo dell'informazione con occhi più
consapevoli, scopriremo l'imbroglio planetario, quello che ci
propinano quotidianamente e per di più in maniera beffarda. Vogliono
rubarci la Magia presente in ognuno di noi, questo è il piano
satanico. Programmi, Quark e Passaggio a Nord Ovest, trasmessi dalla
tivvù di Stato insieme ai documentari su NatGeo e History,
rappresentano il manifesto della doppia verità: i commenti negano
tutto ciò che è spirituale ed elfico nella Creazione, le immagini,
invece, confermano l'esistenza della Magia, dentro e fuori dell'uomo.
Provate ad escludere l'audio e sarete rapiti dalle belle sequenze
filmate, noterete che tutto è bellezza, armonia, amore.
Siamo
ancora in tempo a sfuggire dalla rete del ragno diabolico? Uscite dai
vostri appartamenti e inoltratevi in un bosco: sarete purgati dalla
schiavitù delle cose meschine. Fate provvista di vastità e quando
ritornerete nelle vostre case, riportate la beatitudine che avete
appena trovato. Tutto si apre su qualcosa di più vasto di noi.
Ripetere
giova, come del resto amano fare i paranoici. Dietro le strutture
governative ce ne sono altre che agiscono all'insaputa di tutti. A
vedere complotti ovunque si rischia la paranoia, è vero. Pensare che
tutti ce l'abbiano con te è un sintomo patologico di
percezione alterata della realtà, ma questo non
esclude che qualcuno ce l'abbia davvero con te. Non ci sono complotti
ovunque, ne basta uno e fatto bene.
Guardatevi
le spalle.
OMAGGIO
AD UN ARTISTA CHE HA CAMBIATO DIMORA
Può
succedere che, dal cuore oscuro dell'universo, giungano all'uomo
certe premonizioni o rivelazioni di ciò che accadrà. Rientra nel
normale. L'eccezione consiste, semmai, nella maggiore intensità, nel
più sviluppato potere di comunicazione magica con cui la
premonizione si insinua in alcuni privilegiati. Si tratta di facoltà
attraverso le quali la natura concede al suo mistero di diradarsi,
lievemente, affinché possa illuminarci con i segnali di una
solidarietà superiore che addolcisce le nostre solitudini, accarezza
e traduce in realtà i nostri sogni, non lascia morire le speranze. È
ciò che intendo per Provvidenza.
Alberto
Bevilacqua, I
sensi incantati
Caro Angelo. Ho letto l'interessante post del tuo blog e per quanto vi abbia trovato spunti interessanti, in buona fede non sono d'accordo sul discorso "Berlusconi".
RispondiEliminaVero per carità che non sia lui da solo il fautore del 100% dei problemi di questo paese, però leggendo di questi articoli, arrivo sempre a chiedermi come si possa sinceramente preferirlo ai cosìdetti complottisti.
Berlusconi è un individuo amorale, privo di scrupoli. Come leader politico si è sempre e solo limitato a far lavorare i suoi governi per legiferare decreti a suo favore per evitare di finire in galera. Lui stesso è entrato in politica per evitare le molte condanne che hanno sempre rischiato di cadere sulla sua testa per molti anni. Si parla di oligarchia, ma si ignora o si decide di ignorare che Silvio Berlusconi è uno degli uomini più ricchi e influenti d'Italia. Ha creato la "TV commerciale" in alternativa alla statale RAI. Possiede giornali che contano, case editrici che contano. Tutti i mezzi di informazione importanti sono sotto il suo controllo...tutti tranne internet.
Ora...come fai ad avere il coraggio di dire o far intuire che tutto sommato Berlusconi, per quanto corrotto sia, non sia un "nemico", ma addirittura una specie di figuro "positivo" che disorienterebbe il nemico?!
Io sono tra lo sconcertato, l'incazzato e l'allibito mentre leggo questo post assurdo. Una cosa che non capirò mai dei tradizionalisti in quanto tali, è l'odio per la "sinistra". Perchè come tu giustamente asserisci, le ideologie sono morte. Se un complotto esiste, i complottisti sono infiltrati a destra quanto a sinistra. Per quale motivo la sinistra dovrebbe essere peggio della destra?
Va bene, mi si potranno citare tutti i simbolismi possibili che richiamano l'idea della destra come movimento più legato ad aspetti tradizionali e spirituali, ma francamente...non prendiamoci in giro! Non vi sono nè destra nè sinistra nell'attuale status quo italiano politico! Vi è solo una masnada di individui divisi in lobby e corporazioni di vario genere! Sostenere che Berlusconi non sia il nemico ma abbia "combattuto" il reale Nemico, è una totale assurdità che deriva semplicemente da un pregiudizievole e irragionevole odio contro i movimenti politici di sinistra.
E' un pò come dire che in una guerra, un popolo dovrebbe riconoscere come salvatore un'orda di barbari intenta a depredare i propri villaggi poichè sarebbe "estranea" alla fazione nemica.
Ci rendiamo conto dell'assurdità di questa affermazione?
Berlusconi ha tentato di demolire più volte la giustizia, di impedire le intercettazioni telefoniche (uno dei pochi ed efficaci mezzi di magistratura e polizia contro le organizzazioni criminali mafiose), ha mantenuto all'interno della sua forza politica individui loschi e pregiudicati come Marcello Dell'Utri (che ricordo è stato condannato in 2°grado per concorso esterno in associazione mafiosa), da leader politico non ha fatto niente per arginare la crisi e l'ha più volte aggravata con una direzione del paese scellerata ed egoista. "Last but not least" ha condotto una vita privata come uomo pubblico, tutto meno che d'esempio. Tu Angelo vuoi forse sminuire le sue gravi mancanze, le sue enormi prepotenze contro noi povera "plebe", come peccatucci veniali? Con che coraggio? Compiere "frodi fiscali" e indurre alla prostituzione minorenni le chiami beghe fiscali e mignottismo di ritorno?
Poi certamente un qualsiasi umanista alla Augias o un comico ed artista come Benigni, perchè non strizzano l'occhio alla "Destra", essendo ostili a sua Maestà Berlusconi, sono chiaramente sporche spie del nemico. Comunisti!
Preso atto, come mi pare faccia anche tu, che la degenerazione pervade ogni interstizio di quest'epoca e di questa civiltà, che dal punto di vista strettamente politico non ha piú molto senso distinzione alcuna tra destra-sinistra e altri fittizi dualismi del genere, ritengo però che non si possa non considerare, in un'ottica "verticale" e non semplicemente "orizzontale", che per quanto riguarda la sinistra, essa è di fatto portatrice di una concezione antitetica a qualunque visione spirituale dell'esistenza, e che il materialismo, lo scientismo, il razionalismo positivistico, il riduzionismo biologistico, il progressismo cieco che vi si accompagnano non costituiscono una collateralità occasionale ma un portato contessuto alla sinistra stessa, di cui sono vere e proprie fondamenta ideologiche imprescindibili. In questo va vista l'inevitabile "preferenza", semplicemente fisiologica, direi, di chi si riconosca nel punto di vista tradizionale per chi non è organico a tale schieramento. Non sto neanche dicendo che tutti gli appartenenti a esso siano irriducibilmente materialisti, e via dicendo, poiché è fatta salva l'autonomia individuale - per quanto ristretta possa essere - ma che in ogni caso lo humus su cui si fonda la concezione del mondo della sinistra è impregnato di quanto detto, e che a dispetto di eventuali differenze individuali di chi vi appartiene, esso e tutto ciò che è frutto delle malepiante che su di esso attecchiscono, viene in ogni caso proiettato all'esterno, permeando ogni istituzione che ne derivi, né potrebbe essere altrimenti, per poter continuare ad essere "sinistra". Quanto ad Augias e associati, che sarebbero a tuo dire "umanisti", ritengo la definizione totalmente pertinente, ma intendendola con un'accezione ben diversa da come evidentemente la intendi tu. Quello di Augias e compagni è un umanismo del "solo umano", dell'uomo materializzato nell'anima oltre che nel corpo, dove il "piú che umano" non ha cittadinanza alcuna e qualunque anelito che si provi ad andare di là di questo angusto quadro esistenziale viene negato, quando non sornionamente irriso, o al piú surrogato sotto forma di "cultura" - "sinistramente" intesa, naturalmente - e nient'altro. È l'equivalente "culturale" della natura iper-darwinizzata - ché Darwin stesso qualche "pudore" lo aveva... - descritta e propalata dalle trasmissioncine (de)formative della dinastia degli Angela, e del loro epigono-rivale, omosessuale orgoglioso e quindi "omosessualista" Cecchi Paone. Benigni, poi, è un modesto guitto opportunista elevato però al rango di "Artista" mondiale - e mondialista... - dalla lobby sionista sui "laici" altari della cultura politicamente corretta, solo in "virtú"(?) del suo filmetto buonista e lacrimevole nonché "olocausticamente" ortodosso.
EliminaTi chiedi, poi, quali sarebbero questi "piani", riferendoti al "mondialismo". Eppure la situazione attuale dovrebbe esser chiara per chi, comunque, mi sembra non appartenere al pensiero massificato. Se vogliamo parlare di cose piú "concrete", o apparentemente tali, oltre all'euro, non basta pensare al Trattato di Lisbona - tra l'altro in Italia approvato senz'alcuna consultazione popolare - e relativo MES, che ha di fatto esautorato i governi nazionali dei singoli Stati dell'Unione Europea? Non basta l'istituzione di una forza di polizia sovranazionale militarizzata come Eurogendfor, posta dalle leggi europee al di sopra di qualsiasi legge nazionale, e dotata di una vera e propria immunità per cui i suoi appartenenti non potranno mai esser giudicati dai tribunali nazionali per qualunque illegalità possano commettere nell'esercizio delle loro funzioni (funzioni, fondamentalmente di repressione)? Il cosiddetto Fiscal Compact è forse un aiuto economico per i popoli europei o non, piuttosto, l'ennesimo sopruso ai danni della gente comune? E le pressoché quotidiane irrorazioni di nano-particolato metallico, volgarmente dette "scie chimiche", ad opera di aeromobili privi di insegne e fuori di qualsiasi rotta commerciale, i cui piani di volo sono sconosciuti persino all'ENAC e all'ENAV, secondo te non fanno parte dei "piani"? Non ti sembra un fenomeno sufficientemente "mondialista" e "pianificato"? E che dire delle "primavere arabe" cosí spontanee da esser state prodotte in serie in tutto il Medio Oriente? Se davvero pensi che l'omuncolo Berlusconi con le sue grette meschinità di per sé costituisse una minaccia peggiore del "piano malvagio che si scombina", allora di sicuro non hai alcuna percezione di cosa esso davvero sia e di come stia agendo. Detto questo, personalmente di Berlusconi non mi fiderei nemmeno se fosse l'ultimo uomo rimasto sulla Terra - della sua totale e cialtronesca inaffidabilità, sebbene influenzata dalle indubbie, enormi pressioni che ha dovuto subire in quel frangente dal Sistema, IO, o comunque tu preferisca chiamarlo - di cui uno dei cunei piú acuminati è stato ed è il sempre mondialisticamente entusiasta attuale Presidente della Repubblica - ha fatto le spese anche il già citato Gheddafi - ma per sé stessi e anche solo - "solo", per modo di dire... - in un'ottica puramente "dottrinale", diciamo cosí, credo valga comunque la pena saper distinguere l'essenza delle cose e delle persone, anche se si rivelasse del tutto inutile dal punto di vista strettamente
Elimina"pratico". Può sembrare un inutile sofisma ma sinceramente non credo che sia cosí.
Un saluto
Io fossi in te peserei sarei molto più avaro nell'elargire questa facile misericordia al cavaliere fidandomi dell'istinto personale, sostenendo che "se va contro la sinistra, è un buono".
RispondiEliminaTi dico solo che lo sfacelo morale e culturale che la figura di vertice di Berlusconi ha portato nella vita italiana degli ultimi trent'anni è tale ed a tutti i livelli della popolazione italica, che nemmeno il più ardito dei complottisti avrebbe saputo organizzarlo e pianificarlo. Dapprima con la TV spazzatura e poi con il letterale "plagio" delle menti, si è impossessato a poco a poco della maggior parte degli italiani.
Sì proprio quegli italiani che oggi lo difendono a spada tratta nonostante abbia palesemente ed in maniera grave violato la legge italiana.Italiani invasati che mi pare invece non esistano per il PD, chissà come mai. Ma d'altronde a lui si perdona tutto, perchè non è in combutta coi rettiliani essendo fuori da logiche internazionali, nemico dell'Europa e della Merkel che è solo "una culona inchiavabile".
Complimenti, bell'esempio di moralità e stile. Io non riuscirei a preferirlo ai vari Bersani, Franceschini, Veltroni, etc. nemmeno fra 10.000 anni, se si proseguisse di questo passo.
Vedo infatti che per quanto "anti-dogmatico" tu voglia sembrare ed apparire, accusando gli "epigoni" dei vari Guenon ed Evola di accademismo, cadi invece e purtroppo nel più semplice manicheismo scolastico, evitando di soppesare i fatti, per sfornare prese di posizione già decise a priori. I mondialisti sono legati all'Europa ed alle organizzazioni internazionali, per cui, il complottismo sta sicuramente più nella sinistra senza leader del PD, che nella destra cafona e arrembante del PDL di Berlusconi.
Perdonami i toni esageratamente provocatori, niente di personale, ma proprio non sopporto questa visione dogmatica della realtà e dei fatti, destinata a piegare ciò che accade secondo la propria visione.
Vorrei infatti chiederti come mai se il PD è tanto forte, appartenendo alle logiche mondialiste, come mai non riesce a battere veramente Berlusconi da anni.Come mai viene surclassato persino da Casaleggio/Grillo, come mai se è tanto nemico di Berlusconi non ha mai limitato il suo potere con una legge sul conflitto di interessi e se ne è invece servito per procrastinare la propria permanenza e galleggiamento a bordo della nave parlamentare per molti anni.
Perchè insomma le prende sempre da Berlusconi.
Tu risponderai facilmente che dissimula per non mostrare il suo potere, ma francamente la troverei una risposta decisamente aleatoria.
Semmai se il centro-sinistra oggi ha delle colpe, sono l'essere andato a "braccetto" con un (ormai) pregiudicato, senza sè e senza ma. Senza insomma, giustificazioni di sorta. Aver permesso questo declino e non aver avuto il coraggio, nemmeno ora, di sbarazzarsi di lui definitivamente, facendolo decadere come senatore. Devo infatti ricordare che Violante, uomo di sinistra, lo difende ancora nonostante la condanna?
Mi chiedo quindi, alla luce di tutte queste elucubrazioni mentali, che tipo di realtà tu stai osservando Angelo, perchè filtrata attraverso le tue conclusioni, mi pare lontana, ma molto lontana dalla nostra semplice realtà quotidiana.
Sai, io sono un comune mortale, e non avendo avuto il tuo Maestro, non mi resta che leggere i quotidiani, filtrarli, guardarmi intorno e poi farmi la mia di "realtà". Senza punti di vista oggettivi ma almeno, anche senza troppi pregiudizi di sorta e convinzioni di essere infallibili.
P.S. Sulla P2. Anche qui la fai troppo facile. E' risaputo che Berlusconi fosse iscritto, ma è anche risaputo che fosse stato un prediletto allievo di Licio Gelli, capo della P2. Come se non bastasse ti riporto due osservazioni su Gelli che fanno molto riflettere:
RispondiElimina"Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa"
"Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei Mass Media"
Giustizia, TV, ordine pubblico, mass media...proprio argomenti che negli ultimi vent'anni hanno riguardato certamente più la sinistra di Prodi che la destra di Berlusconi!
Provo poi a chiederti,visto che dirai di basarti su fatti e non su pregiudizi,se oggi a parti invertite,saresti così indulgente con una sinistra pregiudicata,o se non ti metteresti a dire che "il potere mondialista è sfacciato e se ne infischia persino delle leggi che stabilisce!"Ma chiaramente verso Berlusconi no, bisogna essere indulgenti, in fondo non è un mondialista.
E chiudo qui! Nonostante da dire ce ne sarebbe ancora...
A buoni intenditor poche parole!
Caro Der Suchende,
RispondiEliminala mia non è un'analisi politica e tanto meno morale nei confronti delle questioni sollevate nel post. Probabilmente le tue osservazioni su Berlusconi non fanno una piega. Condivisibili, perfino. Parlo in termini di meta-storia, ove certe potenze operano in determinati periodi, e se un piazzista si trovasse in quei paraggi, potrebbe benissimo rappresentare, indegnamente quanto si vuole, un destino da perseguire, una forma per ricevere una certa sostanza. Spesso capita che Parsifal, Lancillotto, Galvano non siano disponibili, sebbene la loro influenza spirituale non cessi di illuminare qualcuno. In tal caso il prescelto opererà in totale incognito. Viceversa, un Berlusconi qualsiasi assolverà soltanto - e non è poco, credimi - un ruolo di pedone nello scacchiere. Bada, la maggior parte degli uomini non ha accesso sullo scacchiere. Quindi, anche se pedone sgarrupato farà la sua parte come può e sa.
E quale sarebbe la sua parte? Il suo merito?
RispondiEliminaContribuire a distruggere l'Italia, ma in "maniera" diversa da come fanno i mondialisti? Questo sarebbe il suo "destino" da cavaliere...più che Lancillotto o Parsifal mi pare un Cavaliere dell'Apocalisse...
Con la Tradizione si può "giustificare" qualsiasi cosa...ci sono persino i fondamentalisti che vedono in Hitler un protagonista positivo...fate un pò voi...
anche io non sono uno simpatizzante dello psiconano ma l'analisi di Angelo mi sembra perfetta. si tratta di un coglione puttanierie qualsiasi, politicamente incapace ed inadeguato - tra l'altro tutta la simpatia che esercita viene da li - ... quasi finito in politica per caso, un pesce piccolo che perdendosi nelle aule di montecitorio ha rischiato di fermare i piani dell' IO, senza peraltro conoscerne l'esistenza....una specie di scimmia ubriaca che ha scombinato temporaneamente i piani del caos cosmico.
RispondiEliminaVedo che...proprio come pensavo, basta che una "verità" venga calata dall'alto per accettarla senza problemi, acriticamente nonostante le proprie (a volte sane e di buon senso) opinioni personali.
EliminaSia pur soggettive, sia pur fallibili, ma se non altro frutto delle proprie riflessioni ed esperienze personali.
In che modo Berlusconi avrebbe rallentato i "mondialisti". L'euro alla fine si è fatto...quali sarebbero poi questi "piani"? Elenchiamoli punto su punto, una buona volta.
A che pro, poi, scombinare un piano "malvagio" se il danno collaterale che si fa (e parlo della condotta politica, morale, mediatica, giuridica-legale del cavaliere) è più "nefasto" del piano malvagio che si scombina?!
Questo a me preoccupa di più di tanti "vili" euro al posto delle lire! L'italiano medio è diventato un essere ingordo, egoista, materialista, gretto, modellato sulla condotta del più grande esempio di italiano di questo tipo, degli ultimi trent'anni.
Berlusconi, sì, sempre lui, una sorta di ossessione. Un ossessione sana che dovrebbe provare qualsiasi uomo che volesse vedere un pò di giustizia.
Il vostro ragionamento fa acqua da tutte le parti. Con questo perverso modo di vedere la storia (ricordo che anche la meta-storia è relativa, Evola in Rivolta contro il mondo moderno dava la colpa al Cristianesimo dell'essere piombati nel Kali Yuga!!!) sarebbe persino preferibile un "mafioso" e un criminale, piuttosto che dei "mondialisti".
In pratica il fine giustifica i mezzi e tanto vale che un male (secondo voi minore) entri in campo per impedire ed intralciare i piani di un male superiore.
Accidenti che saggezza...
ma la smetti di sparare cazzate? non mi conosci e a sto punto manco voglio farmi conoscere.
Eliminaquindi qualsiasi persona che non la pensa come te sbaglia?
senza offesa hai rotto il cazzo direi, vattelo a pigliare in culo stronzo!
e per finirla brutta faccia di cazzo io sullo psicoconano l'ho sempre pensata in questo modo e non ho certo acquisito l'opinione da Angelo
RispondiEliminaCapito brutta merda?
Complimenti per lo stile. Degno del miglior Berlusconi.
RispondiEliminaSarò stato aggressivo nello scrivere, ma ho espresso opinioni che potevano essere tranquillamente ribattute con altre, altrettanto valide. Questo nel caso si abbiano argomentazioni serie...se non si hanno è chiaro che si reagisce e si sbotta con stai facendo tu.
Non ho espresso giudizi sulla tua persona, eccetto l'idea generale che su questi temi, si tenda ad aderirvi accettandoli acriticamente, poichè vengono riferiti in qualche modo dall'alto. Tutto qua. Se ti senti offeso da questo, non è colpa mia. Torna semplicemente a riflettere con la tua testa. Ma non dare me la colpa di averti insultato in qualche modo.
Modera comunque il tuo linguaggio, altrimenti rischierai davvero di assomigliare tanto a quel "cavaliere" che dovrebbe avere lo scopo (suo malgrado) di fermare il "male"...ma che a me sembra francamente un volgare cafone disonesto, come poi, effettivamente è.
modera la tua faccia da culo...ops non puoi...ci sei nato :) piccolo stronzetto maestrino
Eliminacome potrei sentirmi offeso dalle vane parole di uno sconosciuto? non posso ma lo mando a cagare lo stesso, perche i saputelli mi stanno sul cazzo
Complimenti, continua pure così, di bene in meglio.
RispondiEliminaChiaramente se chi argomenta un minimo due idee ti pare un "faccia da culo, stronzetto e maestrino", non trovo strano che tu non sia in grado di sostenere un dibattito "normale".
Maestrino non mi ci sento assolutamente, in quanto sostengo semplici ovvietà lapalissiane. Poi tu sei libero di pensarla come vuoi e di insultare quanto vuoi, mostrandoti come il maleducato che in realtà sei.
La verità è che ti meriti Berlusconi, quanto lui si merita te.
Qualsiasi altra possibilità di dialogo con te, direi che è preclusa dalla tua ostilità. Meglio finirla qui.
Ahahaha...ma quanta presunzione di superiorità :)
EliminaRimarrai un suchender a vita con tutta questa umiltà :)
Ah bè, tu invece col tuo colorito linguaggio e le parolacce che usi sei un perfetto esempio di moderazione e saggezza.
EliminaMeglio continuare a cercare se le risposte che si pensa di aver trovato sono le conclusioni alle quali sei giunto tu.
Calma e gesso. Riporterei volentieri il dialogo/confronto su binari di reciproco rispetto. Se ne avvantaggerà la discussione e le idee potranno viaggiare meglio.
RispondiEliminaSono d'accordo con Angelo. Anche se personalmente non ritengo di aver offeso nessuno. Non sono io a lanciarmi in eptiteti e insulti contro gli altri.
EliminaBerlusconi è l'ennesimo personaggio che ha creduto di poter contrattare coi padroni del sistema. Un direttore generale di quelli che fanno la cresta e alzano la cresta.
RispondiEliminaCiò non fu consentito a servi come Saddam, ma neanche ad eroi come Gheddafi.
Se comprendiamo che uno che si oppone ai piani mondialisti non è per forza un eroe e un santo, ma spesso un servo che inizia a farsi scrupoli, o a considerare di sua proprietà ciò che ha avuto in gestione.... allora si comprende qualcosa di importante.
Ciao Jake. Grazie per la tua osservazione interessante.
EliminaIl problema per me non è tanto stabilire se Berlusconi sia un eroe o meno(chiaramente per me non lo è) ma stabilire che vantaggi può portare ostacolare e combattere il male con un'altra tipologia di "male".
In sostanza, se dovessi riassumere la mia posizione con una citazione evangelica che semplifichi la mia riflessione, direi:
"Come può satana scacciare satana?" (Mc, 3,23-24).
Non è il Berlusconi satanico ma nazionalista per esigenze di fatturato della sua Mediaset a scacciare il Satana di un processo di distruzione nazionale che va avanti da Andreatta a Prodi a Renzi coi grillini a reggere il moccolo.
EliminaTuttavia è bene comprendere che il Berlusconi che fa accordi con Gheddafi e Putin è il Berlusconi che per questo motivo viene silurato.
Separare l'Europa dalla Russia per gettarla nelle braccia della puttana anglosassone-sionista è il piano generale di quei loschi personaggi che ci stanno portando alla terza guerra mondiale.
Impoverire, dividere in etnie contrapposte, creare recinzioni di odio etnico, e guerre di fazione per indebolire i popoli.
Per fare questo occorre la follia, l'incultura, il terrorismo, e quindi occorre di inceppare la macchina nazionale, ingolfandola di politici eterodiretti, alla piddina, alla grillina. Berlusconi sentendosi il padrone d'Italia ha obbedito agli ordini di distruzione, ma poi ha anche tentato di non rompere un giocattolo che considerava suo.
Se ti vai a studiare l'opera di Andreatta,anche leggendo Blondet, puoi vedere che il vero pericolo viene da quella elegante sinistra cattocomunista.
Non tanto dal pasticcione Berlusconi.
Ciao Jake. Per quanto rimanga delle mie opinioni su Berlusconi, devo dire che il tuo commento è davvero interessante e ben argomentato.
EliminaUna sola domanda però.
Se i "cattocomunisti" sono il "male" (in senso metaforico), perchè non hanno mai spazzato via Berlusconi quando potevano? Ad esempio con una legge sul conflitto di interessi per limitare il suo potere? Mi sembra invece che ci siano andati notevolmente a braccetto. E lo fanno tutt'ora. Come mai?
Per lo stesso motivo per cui Usraele non ha spazzato via Al Qaeda.
EliminaAvere una opposizione rinforza l'impero con l'effetto "barbari alle porte", e rende barbaro il dibattito politico, cosa utile a chi simula soltanto la democrazia.
Inoltre tutta l'operazione PCI-PDS-DS-PD serviva a traghettare i fessi comunisti di base dall'ipnosi sovietica oramai non più funzionale ma piena di promesse stataliste, al nuovo verbo neoliberista, di cui il PD è oggi la punta di diamante.
Operazione effettuata con la regia occulta della Repubblica di De Ebredetti, oggi sponsor di Renzi l'iperneoliberista.
Snervare con continue sconfitte elettorali la base era la missione segreta di quel partito.
Sparare sull'odiato Berlusconi serviva a non vedere i Kissinger e i Soros che vanno e vengono.
E a non vedere che le carte delle vecchie promesse di statalismo sovietico venivano cancellate nel chiasso contro Tangentopoli (che a questo serviva, secondo Ilvo Diamanti) e contro l'odiato Berlusconi.
Il quale - gioco delle parti - faceva di tutto per attizzare quello stesso odio di cui si lamentava.
Berlusconi come Bin Laden, in parte ci ha guadagnato, in parte ha fatto di testa sua, ma alla fine è stata la pedina usata dai veri potenti, come era dei corsari bucanieri usati dalla Bagascia Inglese con la corona in testa, nel seicento.
Furono usati e poi rinnegati.
Il diavolo fa sempre tutte e due le parti in commedia.
La luce invece si mostra a sprazzi, in modo inatteso, apparendo come un ladro nell'ombra.
Quindi, mai dare nulla per scontato.
Berlusconi non è il peggiore, proprio perchè sembra essere il peggiore.
Quel che appare è sempre funzionale ad un disegno, non è mai la realtà vera.
Mi stai dando spunti interessanti e ti ringrazio. Il paragone Berlusconi vs Sinistra/Bin Laden vs Bush, ci sta, in relazione al discorso del "nemico fittizio".
EliminaPerò convieni con me, che "tifare" a favore di questo "nemico fittizio", in base al detto "chi è nemico dei miei nemici è mio amico"...non è un pò assurdo?
Con tutte le differenze esistenti fra i due, cioè Bin Laden e Berlusconi, io nè per il primo nè per il secondo riuscirei mai a "tifare", nemmeno da una prospettiva particolarissima
Tifano coloro che sono inseriti nell'ipnosi di massa. In un sistema duale, il potere separa la massa in due fazioni: chi tifa a destra e chi tifa a sinistra.
EliminaIn tal modo si hanno due forze quasi pari, e spostando l'ago della bilancia si guida la forza CIECA. E' il funzionamento di ogni servomeccanismo che allevia la fatica.
Il tifo quindi è cieco, e il sistema ci vuole fanatici e quindi ciechi, per il motivo che così diventiamo sue marionette.
Invece di centrarti sul tifare, guarda al dato nudo, privo di appeal emozionale.
Il male recente d'Italia è che per motivi geopolitici legati al mondo arabo, questo paese non deve avere sviluppo economico.
Moro ha perso la vita perchè voleva infrangere questo divieto americano.
Con una depressione economica obbligatoria, la politica ha la sola strada di prendere consensi per clientela.
Ma questo non crea debito pubblico, e allora hanno (Andreatta) operato il divorzio tra Tesoro e Banca D'Italia.
Poi hanno dato la colpa della recessione e del debito pubblico alla politica, e messo in piedi Tangentopoli per imporre la nuova classe dirigente massonica-mondialista-liberista.
Siamo a Berlusconi e Prodi.
Berlusconi è il parvenu, quello che nel salotto Fiat non ci è MAI entrato davvero.
Un bucaniere che fa comodo e che fa bottino per sè, ma che viene sempre tenuto ai margini della stanza dei bottoni, che non è a Palazzo Chigi, e neanche al Quirinale.
Però la stanza dei bottoni mondiale di chi ha imposto anche Berlusconi è a sinistra, almeno fin dai tempi della Trilateral, anno 1973.
Perchè il potere appare sempre "buono", "de sinistra".
Anche il bolscevismo nacque come supporto a Wall Street.
Se il popolo rompe i coglioni, infiltralo con un estremismo suicida, e lo possiederai.
E' lo stesso che avviene oggi nell'islamismo rispetto ad Al Qaeda.
Io non mi sento "di destra", però sono cosciente del fatto che a destra l'aria è più pura.
La sinistra elegante, colta, mainstream, è il volto sorridente del male.
Grazie per l'ulteriore chiarificazione. La tua logica non fa una grinza e sono sicuro che i tuoi studi in materia sono seri. Ma riguardo a quando dici:
Elimina"Io non mi sento "di destra", però sono cosciente del fatto che a destra l'aria è più pura. La sinistra elegante, colta, mainstream, è il volto sorridente del male"
Io non riesco ad avallarla. Quando si parla a così "alto livello" di strategie mondiali, come si è sicuri di aver davvero ragione e di aver davvero capito "tutto" il piano?
A destra io non vedo comunque niente di puro, fossero anche quelli di sinistra peggiori ed ancora più corrotti.
Io preferisco limitarmi a ciò che riesco a vedere. Limitato certo, forse persino miope, ma almeno alla mia portata.
Non capisci perchè devi fare un passo indietro, e comprendere la tua psicologia.
EliminaLa tua interpretazione del mondo - al 90% - è soltanto tua psicologia.
Non siamo al cinema, e non sei seduto su una comoda poltrona imbottita.
Quando quegli elegantoni "de sinistra" avranno vinto, ovvero piegato la massa di pecore matte al loro nuovo Verbo prometeico, di te - se ti opporrai - faranno polpette.
Non sei un giudice di X-Factor seduto sulla poltrona spaziale, ma sei nell'arena tra i leoni, con una sporca tunica addosso.
Questi elegantoni vogliono la tua anima, ovvero vogliono trasformarti in una marionetta perfetta e svuotata.
Ora capisci perchè se devi finire nel pentolone dell'acqua bollente devi preferire i 90 gradi ai 100?
Questi fingono eleganza per ingannare, per dissimulare, ma quando avranno vinto, narcotizzato e convinto le pecore matte, se la rideranno a scuoiarle vive una ad una.
Sfoglieranno l'umanità intera come una cipolla.
Sono dei veri pazzi, e se hai dubbi, guarda al silenzio mediatico su Fukushima, sulla geoingegneria, sugli effetti degli OGM, e via discorrendo.
Una strage è in atto, nel silenzio più totale dei mass media e della popolazione di coglionastri impegnati al match Berlusconi si, Berlusconi no.
Mentre l'economia italiana affonda irrimediabilmente.
Ti sembra normale tutto questo?
Vedi allora come la realtà mainstream è il tranquillante che si inietta al condannato a morte.
"Ora capisci perchè se devi finire nel pentolone dell'acqua bollente devi preferire i 90 gradi ai 100?"
EliminaFrancamente no...se si tratta di morire con 10° di differenza, che differenza fa?
In ogni caso, se tutto è in atto come dici tu, non si può fare niente per fermare tutto ciò...che senso ha tutto il resto?
Per opporsi a questo "sistema massonico", avrebbe una qualche utilità votare PDL?
Perdonami ma io invece ritengo che la psicologia e la propria coscienza, abbiano un valore. Del resto anche tu parli dell'anima, giusto?
Il più grande tradimento verso la propria anima, è fare qualcosa che in cuor nostro riteniamo sbagliato, proprio come votare qualcosa di immorale.
"Questi elegantoni vogliono la tua anima, ovvero vogliono trasformarti in una marionetta perfetta e svuotata."
"E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l'anima e il corpo."(Mt 10,28)
1) Sulla questione del pentolone bollente, devi uscire dall'esempio.
EliminaLa definizione del quadro, con le parti in gioco te la dà il sistema, e tu la devi rifiutare, per giocare con le tue regole, rifiutando la scelta che costoro di impongono di fare.
Quindi, cosa vale la pena di fare, non deve dipendere da un quadro di valutazione imposto dal sistema.
2) Il potere malvagio ha pervaso ogni cosa, ma non è una mia opinione. E' la realtà. Fukushima è un brutto sogno oppure ne respiri proprio ora anche tu i gas radioattivi?
3) Riferendomi alla destra non intendo il PDL, e perfino neanche il vecchio MSI o le organizzazioni neofasciste. Si tratta di tradizionalismo, di visione non sionista, non sinistrorsa, non liberal-liberista. Il processo è apofatico: non quel che si è, ma quel che non si è e non si afferma.
4) Sei disonesto se non parti dal dato che la tua psicologia è in gran parte ipnosi eteroindotta. Se non ti depuri dalle ipnosi, non puoi parlare di TUA psicologia.
Hai presente lo zombi?
5) Questi uccidono anche l'anima, fidati. Ammesso e non concesso che la massa della gente ce l'abbia l'anima. Su questo punto la penso come Andreotti: il diavolo oggi ha tanta offerta e poche anime degne davvero di essere comprate.
1) Belle parole, ma ho come l'impressione che rimangano tali. Cosa dovrebbe fare per rifiutare le regole imposte dal sistema?
Elimina2) Nessuno lo nega. PD e PDL sono entrambi corrotti, senza tirare in ballo Fukushima.
3) Sul tradizionalismo, credimi, ho già approfondito la questione per conto mio, ritengo, in maniera più che sufficiente.
4) Quindi il problema è depurarmi dalle ipnosi. Quindi suppongo che tu essendo così sicuro di quanto asserisci ti sei depurato e ti sei riappropriato del tuo vero Sé?
5) Delle cose che NON so, tendo a fidarmi più del Vangelo che di quel che si legge spesso e volentieri in rete. Se poi vogliamo fare un dibattito esoeterico sull'anima e sull'immortalità, del tutto scontate secondo la visione tradizionale-esoterica, iniziamo un'altro discorso che francamente non mi interessa e nemmeno compete.
Perdonami, ma non riesco ad entrare in sintonia col tuo modo di ragionare.
EliminaSembra quasi che tu voglia disegnare la trama di un film.
Vivere non è scrivere gli schematismi rigidi del copione della propria esistenza.
Se per te antitradizione non è un pericolo reale, ma lo scaffale numero cinque del reparto esoterismo e religioni di una libreria, allora sei fuori strada.
Se hai minimamente compreso che il sistema è ipnotico e vampiresco, allora pedala. Disintossicati.
Se non l'hai compreso in questa drammatica situazione attuale, temo per te che tu non abbia grosse speranze, così come non ha speranze un immunodepresso che cammini tra le fogne di Calcutta.
E se prima di comprendere una tale cosa, vai alla ricerca di un tizio con disintossicazione certificata da diploma ufficiale che te lo confermi.....allora è buona la seconda: sei intrappolato negli schemi della mente logica, più o meno come un cicappino, che per sapere se ha un cuore va a consultare l'atlante anatomico.
Il VERO vangelo è vivente, non è la carta stampata a cui ti aggrappi, e che obbligatoriamente leggi con la tua ottica particolare di essere umano che ha migliaia e migliaia di ore di TV sulle spalle.
Guarda, può starci dialogare e trovarsi come confrontare le proprie opinioni e non trovarsi.
EliminaSia come dici in ogni caso, è la tua opinione come io ho le mie. Evitiamo solo di fare i professori dando lezioni su cosa fare, di sentenziare sul destino altrui.
Direi che in ogni caso non ci troviamo.
Per cui, finiamola qui e buon cammino
Parli di opinioni, come ad affermare che abbiamo un dominio nostro, libero, nel quale formulare opinioni che sono nostre.
EliminaQuesto è millantare una libertà che non esiste, o meglio, non esiste ancora, e non esisterà per lungo tempo.
Libere opinioni: tutto falso. Le nostre opinioni sono reazioni stordite e semicoscienti agli eventi della realtà.
Le nostre libere opinioni ce le hanno inculcate fin dall'infanzia, con le forme del linguaggio, che notoriamente non sono neutrali, ma contengono indirizzi.
Quindi attenzione ad affermare che il mondo delle opinioni è libero.
Da qui sorge la questione di prendere atto di una schiavitù reale.
Il passo seguente è di comprendere che esiste un campo, un ambito nel quale ogni potere può imporre le sue forme di schiavitù.
Passo ulteriore è prendere atto del fatto (non opinione) che l'umanità non vive, ma è vissuta dalle mode. Questo vuol dire che qualcuno sta pesantemente seminando quel campo con la sua gramigna.
Poi, qualcuno - come fai tu - può pensare di essere fuori pericolo, rispetto a ciò.
Il problema semmai sarebbe che una vera libertà non è una qualsiasi cosa che appaia come libertà. E qui il problema si complica.
Non è complicato stabilire che la libertà psicologica di fatto è rara come le mosche bianche.
Se si parla di metastoria, ricordo che in tempi non sospetti,a fine anni ottanta,da alcuni antroposofi di scuola Scaligeriana il Berlusca veniva identificato come "reincarnazione" di Luigi XIV di Francia. Lo stesso "grigio" Monti, l'anno scorso, si compiaceva che il sole non splendesse più sul Re Sole, figuriamoci, loro queste cose le sanno.Questo commento solo per sottolineare, a ritroso, la bassezza e volgarità della cosiddetta aristocrazia europea, la prima a tradire ed a vendersi agli usurai.Viva i fruttivendoli!
RispondiEliminaCaro Ciuk,
Eliminalo puoi dir forte "Viva i fruttivendoli". Mi fa assai piacere degli interventi a commento del post. Interessanti. Stiamo tutti acquisendo consapevolezza sulla Realtà, a tutte le bande di frequenza.
Post interessante... la sensazione che mi resta a pelle un po meno.
RispondiEliminala separazione per quanto illusoria sembra quindi necessaria, e se l'unita cerca se stessa nelle infinite possibilità, allora il declino non solo è inevitabile, ma quanto di meglio sperare per comprendersi a pieno?
Da qui due domande:
Perché contrastare l'IO?
Quale il rischio?
P.s. @ aff.positive
"C'è un terreno valido come la memoria da cui poter attingere"
Senza offesa, ma forse è il caso di ripassare Voltaire "Non condivido le tue idee, ma darei la vita affinché tu possa esprimerle"
Se non ho capito male, la degenerazione dell'IO spreca più velocemente il tempo rimanente? Cosa si rischia individualmente e collettivamente se non compiamo quei cambiamenti di stato per liberarci da questo giogo? Non siamo tutti destinati a far ritorno all'origine?
Eliminanon mi offendo, cmq quel signore non ha espresso idee, esprimeva giudizi, se rileggi bene le sue conclusioni te ne accorgi, e mi sono messo sul suo piano in modo meno "politicamnte corretto", tutto quá...
Eliminapoiché l'impero oscuro ultimamente tende a compiere atrocitá in modo "politicamente corretto", e come esempio prendo monti
Eliminache quando governava diceva e faceva cose da capelli dritti in modo educato e pacato tendo a fottermene altamente dell'apparenza
ps.cmq forse accetteró il consiglio, non ho mai letto voltaire
Der Suchende afferma:
Elimina"Il più grande tradimento verso la propria anima, è fare qualcosa che in cuor nostro riteniamo sbagliato, proprio come votare qualcosa di immorale."
Non comprende che con "cuore" e "anima" facciamo passare cose che somigliano ma non sono.
Anima impura non è anima pura,
Un certo cattolicesimo si blinda nei dogmatismi per annullare questa fondamentale differenza.
Ecco perchè qualcuno tuonava contro scribi e farisei.
Hai voglia a imbiancare il sepolcro: l'odore di putride ossa se c'è non si cancella.
Il primo passo vero la purezza è di avere consapevolezza di come ci piegano, di come ci indottrinano, di come ci ipnotizzano.
Ma questa fase è dolorosissima per l'orgoglio. Chi è orgoglioso vede specularmente l'orgoglio nelle affermazioni nette altrui, e pensa che si stia salendo in cattedra per pontificare.
Invece chi sale in cattedra è l'orgoglioso, che crede ad una propria libertà che oggettivamente non esiste.
Troppi si sono sentiti chiamati a scrivere la Storia da protagonisti, e invece erano delle marionette chiamate in piazza a fare numero in una recita decisa dal vertice fin nei dettagli.
A chi afferma il contrario dico: sai stare senza TV, senza Football,senza vino, sai cambiare ambiente in modo radicale andando a vivere in montagna o su un'isola sperduta?
Se no, a prescindere da altre valutazioni, allora c'è qualcosa in te che non è tuo.
C'è in te un "sociale-artificiale " che può essere tuo avversario: il sistema ti ha donato la tua mentalità. E fino a questo punto dell'analisi non si è detto se ciò è bene o male. E' sufficiente comprendere che esiste, e che la tanto vantata coscienza su di tale ambito non ha reale controllo.
Già questa per molti è una meditazione fruttuosa.
Ciao Jake, mi spiace che le mie idee siano causa di tanti infortuni :-)
EliminaC'è infatti chi, dopo uno sfogo passionale contro Berlusconi, mi accusa di averlo offeso perchè accuso la tendenza ad accettare verità dall'alto. Però scusatemi, ma ho troppo fresco il ricordo di come la maggior parte dei lettori di questo blog, seguiva "ciecamente" le indicazioni di Angelo, quando veniva prospettata una specie di apocalisse per fine 2012, salvo poi, essere smentiti(cambiamenti riletti poi in chiave 'sottile' anzichè esterna).
Guarda, affermazioni positive, non ce l'avevo con te. Generalizzavo, per carità, sbagliando probabilmente. Ho anche io i miei difetti, non sono infallibile. Perciò mi scuso, se ti ho offeso. Il mio pensiero comunque, era quello.
@Jake
mi fa invece sorridere che tu mi tacci di "ignoranza", di orgoglio, quando invece sei proprio tu che sali in cattedra.
Io ho esposto le mie idee, da essere umano allo stato attuale della sua crescita in questo dato momento.
Non ho mai stabilito siano assolute, definitive, certe.
Le mie idee in quanto tali, possono essere discusse, accettate in blocco, rigettate in blocco, esaminate e setacciate. I dogmi no.
Tu esponi le tue, come si suol dire con "oggettività" assoluta. Come se non fosse dato di replicare, perchè in fondo chiunque parla "non è libero veramente, è schiavo, nemmeno lo sa, è in uno stato di sonno, etc."
Tutti tranne tu?
Ti ricordo che i Testimoni di Geova fanno grossomodo questo discorsi a tutti i nuovi interlocutori (siete tutti sotto l'influenza di Satana, finchè non vi convertirete al nostro credo).
Se ti esprimi in questa maniera evidentemente sei un Illuminato! Ma in senso buono si intende :-)
Che dire, beato te. Mi chiedo a questo punto cosa ti serva confrontare le tue idee con gli altri, stattene davvero sul tuo cantuccio di montagna a meditare e risvegliarti.
Io dal canto mio, sono conscio sia della mia fallibilità e dell'approssimazione delle idee e concetti che esprimo, nel rispetto della mia limitata visione della realtà. L'oggettività la lascio a chi si ritiene molto più saggio di me.
In ogni caso sulla libertà si possono dire parecchie cose. Per come la vedo io siamo "liberi", ma è pur sempre una libertà "condizionata". Condizionata da cosa? Bè chiaramente dalle leggi di questo mondo e da tante altre cose. Chiaramente queste leggi possono anche essere superate, in tal caso si parla di miracolo (no, non siamo in Matrix :-)).
Però io almeno ringrazio già questo, cioè di essere in "parte" libero. Essere Liberati, completamente, è chiaro che non sia da tutti (tanto più, oggi).
In sostanza, secondo la tua logica, conta solo la scelta che si può fare verso il cambiamento della mentalità ereditata dal sistema. Mi fa rabbrividire questa visione, perchè mi sembra uno scimmiottamento delle più alte vertigini metafisiche orientali, vale a dire:
non conta ciò che è bene o ciò che è male secondo la nostra (sia pur limitata) coscienza, ma conta il "vantaggioso" o lo "svantaggioso".
Questa è prerogativa altissima e decisamente inattuabile per uomini di "ferro" quali sono io (nel senso di Kali Yuga = Età del Ferro).
Preferisco perciò affidarmi alla coscienza che tu sostieni fasulla...perchè in fondo, spiegami, se dovessi decidere se uccidere un uomo o meno, se la coscienza ti facesse propendere per il "no", sarebbe anch'essa fasulla? Poi è chiaro che esistano tentazioni diaboliche e influssi esterni o interni nefasti, ma chiaramente questo fa parte della Guerra Santa interiore, che ciascuno vive costantemente nel proprio cuore.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaVorrei potermi esprimere come te, ma è sufficente condividere le tue parole. Su una cosa però non sono del tutto d'accordo. Quando l'istinto non prevale, è la mia coscienza a controllare le mie azioni, cosi facendo sento di contrastare il controllo che il sistema ha su di me, cambiando la mia realtà... immagina se fossimo tanti...puoi ;)
Elimina@Der Suchende
EliminaIl problema non è che esponi le tue idee, ma piuttosto invece che le disponi a formare una trama rigida.
Non ti sto proponendo una filosofia del dubbio totale, nichilista, perchè si andrebbe così a finire per leggere i libri di Scalfari.
Ti sto solo dicendo che la realtà è convoluta, per cui a volte per comprendere le cose devi fare un giro di 360 gradi: la cosa è identica, ma completamente diversa.
Non puoi mai sapere come stanno davvero le cose a questo mondo.
Il non giudicare non attiene alla filosofia di relativismo morale dei pseudoilluministi alla Scalfari.
Però se c'è una cosa davvero odiosa dei cattolici italici - e non so se tu ne fai parte oppure no - è la sicumera, il loro rigido schematizzare.
Teste appiattite da una lettura sacrilega del Vangelo.
D'altronde, chi crede che il Papa (erede di Cesare) sia la voce della verità per il solo fatto di essere a capo della gerarchia dei preti, può soltanto avere una logica analoga su tutto il resto delle cose del mondo: una volta messo UN SOLO punto fermo nell'ambito del mondo materiale, TUTTO il resto si misura relativamente a QUEL punto.
Si potrebbe dire: una volta ingoiato il germe del materialismo, il corpo intero si infetta.
Chi crede che la Verità (con la maiuscola) abbia messo radici VISIBILI in questo mondo, si illude. Anche il vero santo, non è quello che vedono i profani di lui.
La Verità fa percorsi frammentari, nascosti.
Nascosti in mezzo a che cosa?
In mezzo alle ipnosi di cui TUTTI siamo vittime.
Avere coscienza del male ipnotico (hypnos, sonno) non significa essere risvegliati, ma solo avere avuto dei barlumi di consapevolezza riguardo alla natura GENERALE di questo mondo terreno.
Affermare che siamo tutti immersi in questo male, non è mettersi in cattedra a pontificare: lo è invece il contrario.
Quindi, caro Der Suchende, se tu afferni le tue opinioni, devi metterle in discussione. Tu dici che lo fai, ma che non puoi farlo con i dogmi.
Io ti ho spiegato che il cosiddetto dogma, lo vedi attraverso lo spioncino di una tua opinione, perchè un dogma non è Verità, ma la contiene se sai aprirne lo scrigno fatto dalle tue opinioni su di esso.
Tu - come è per tutti - del dogma vedi SOLO le opinioni che ne hai.
Sempre ammesso che quel dogma contenga la verità e non sia parto di una mente avida di potere, di un Papa omicida e/o ladro, di un imperatore romano, o di altri individui che non parlano a nome di Dio, ma a nome del dio di questo mondo.
Salvo rare eccezioni, ovviamente, perchè la Verità fa percorsi insondabili.
Quindi non si sta a dire qui che tutto è relativo, nello stile massonico di chi indaga l'infinito con il microscopio ideologico del suo laboratorio scientista.
Però occorre comprendere che siamo tutti immersi nel sonno della falsità, e quindi nulla di quello che è là fuori, facile da capire, ben chiaro, è vero.
Può anche contenere la verità, ma dopo 360 gradi di rotazione, nel migliore dei casi.
Mi fa ridere quando si tira fuori il caso limite dell'omicidio.
Uno statistico demolirebbe un tale procedimento logico in due secondi, perchè ogni statistica è a se stante, e non estensibile arbitrariamente a casi diversi.
Una statistica non fa legge generale, ma fa solo legge statistica.
Con la legge statistica ci hanno imposto la verità che Dio non esiste.
E con la legge statistica ci hanno imposto la verità che Dio parla per mezzo dei potenti di questo mondo, e in accordo con loro: God Bless America.
La statistica della ripetizione di questa cazzata l'ha fatta diventare eggregoricamente vera.
Un filosofo poi potrebbe dire che l'uomo fa la cosa giusta secondo Verità - non uccidere - ma lo fa per automatica abitudine psicologica, e/o per istinto di specie. Non perchè ha davvero compreso la Verità riguardo al non uccidere.
Non si può quindi affermare che siccome in alcuni casi più o meno frequenti della vita facciamo la cosa giusta, allora per estensione della statistica fatta, sappiamo vedere giusto, e abbiamo scoperto la porta di accesso alla Verità.
Non funziona in quel modo....
@Max68
EliminaPossiamo dire che la tua coscienza ha controllato i tuoi istinti.
Potrebbe essere vero, o no. Anche un cicappino è freddo, ma per forma mentis.
Tuttavia, anche quando è vero, è come dire che il sole ha scaldato le nevi del Polo Sud. Siamo lontani dall'essere quel sole.
Questa distanza fa affermare che siamo lontani dalla Verità, o quanto meno che c'è un gradiente, una profondità che è scandaloso appiattire in un vero/falso, uno zero/uno da logica binaria.
Ragioniamo:
Domattina potremmo tutti quanti e 7 miliardi uscire di casa per eliminare a morsi alla gola un vicino.
Si potrebbe dire che la situazione attuale rispetto a quella prospettiva sia il paradiso, non è vero?
Eppure ORA non siamo nel paradiso.
Quindi, con questo esempio, abbiamo scoperto che il velo della menzogna, del sonno, dell'ipnosi, non è come un velo di carta velina, ma come un pesante banco di nebbia, attraverso cui si possono scorgere a fatica delle figure.
Dove è il difetto? E' nella mentalità scientista che è stata fatta anche da coloro che si definiscono religiosi.
La verità scientifica è provvisoria, a livello di filosofia della scienza.
Un vero scienziato si incazzerebbe, se si definissero le sue scoperte come verità.
Lo scienziato scientista invece come scopre una legge statistica di ripetizione di un fenomeno sotto specifiche condizioni di osservazione, si erge subito a scopritore di Verità definitive, universali e assolute.
Questo clichè di verità lo abbiamo esteso ad ogni fenomeno, anche sociale, con grande perdita del senso delle proporzioni, e perdita di umiltà.
Ecco il motivo per cui occorre fare attenzione a non impiccare la Verità ai nostri frettolosi schemini, che sono SEMPRE relativi a quel che siamo.
Ma se vogliamo crescere rispetto a quel che siamo, non possiamo farlo se i nostri schemini ci fossilizzano.
In altre parole, è come fare la foto ad un bambino, e poi affermare che quella foto è il bambino, che quindi non deve crescere più.
Dove differisce una tale elasticità rispetto ad un relativismo massonico?
Nel fatto nel relativista che non esistano Verità diviene un dogma: diviene la Verità inconfessata stessa, assieme all'ego che fa tale affermazione.
Si ha un "ego negante" come perno della visione del mondo.
Ego che in sè è un dinamismo psicologico.
Affermare invece che la Verità si veste sempre della nostra psicologia, significa interrogarsi su tale psicologia, scavare, approfondire, in un processo di avvicinamento alla Verità stessa, senza chiusure egoiche.
Con la consapevolezza che la Verità quando si esprime, non è catturabile con un retino, come si fa con le farfalle.
La Verità non si padroneggia, non si possiede. Casomai, essa ci possiede.
Come è in fondo delle Muse ispiratrici, che non sono ricattabili, minacciabili, e il loro influsso ci lascia solo interrogativi sulla nostra reale natura, più che certezze scientiste.
Condivido Guènon riguardo la relatività della Verità, e quanto tu affermi "La verità si veste della nostra psicologia". Qualcuno infatti ha detto "La verità è come uno specchio rotto, ognuno ne raccoglie un pezzo e vedendo riflesso la propria immagine pensa di possedere l'intera verità". Ciò non toglie che seppur relativa a quel che siamo, è la scelta, quando non effettuata per forma mentis, a cambiare la verità (individuale e collettiva), e di conseguenza la realtà. E' nella scelta quindi che si cela la "possibilità", ed è forse uno dei motivi, in una società sempre più globalizzata e attenta, che qualcuno cerca di indurne una (la loro) che non sia la propria.
Elimina@Max68
EliminaSe hai notato, io sono andato oltre quella famosa frase.
La verità non è un frammento di specchio, che rimane comunque nitido nella sua parzialità.
La verità è - tranne che per pochi fortunati - un vedere cose reali, ma attraverso la nebbia.
Dieci metri di nebbia sono MOLTO meglio di venti, quanto a nitidezza di visione... ma sono sempre dieci metri.
Che da venti a dieci metri sia un balzo importantissimo non c'è dubbio.
Però rimane il problema di non poter giurare su quel che si vede.
Ripeto, l'errore che facciamo l'abbiamo imparato a scuola e in migliaia di ore di televisione cicappina.
Lo scientista giura sul frammento di statistica ripetibile che lui prende per verità.
Però quello è un errore filosofico oramai comune a tutta la nostra società, e che riguarda anche l'ambito spirituale new age.
Quanti spiritisti pontificano non rendendosi conto che navigano in un mare torbido ma che consente alcune previsioni materiali esatte al millimetro?
La verità esatta ma frammentaria non esiste, perchè in una visione olistica, gli altri frammenti di verità assenti sono frammenti di menzogna presenti in noi, e che influiscono su quel frammento di verità posseduto.
Non possiamo fare a settori l'intero.
Quindi aver visto una sola cosa esatta, non ci deve esaltare, perchè la situazione è complessa, e piena di interferenze.
Appunto, visione nella nebbia.
Come spiegare ai cattolici che il loro affermare perentorio è il complemento del relativismo dei laicisti massoni?
Gemelli diversi.
L'uno fa affermazioni erronee, l'altro fa negazioni erronee.
Comune denominatore l'orgoglio.
Allora, cosa affermare?
Una ponderatezza, un distacco, un equilibrio, un anti-scientismo, un anti-utilitarismo.
Le verità più vere spesso sono incomunicabili.
Ciò che è comunicabile, quindi soffre del mescolamento ad una materia che non è pura, come non è puro il linguaggio.
Quante volte si sente dire che la spiritualità avrebbe bisogno di una nuova lingua?
Se soltanto si abbandonasse il fanatismo - di chi scambia la statistica per la verità, cancellando il raro che è per metà sublime - avremmo una umanità più aperta al divino. Perchè sudditanza ai grandi numeri della statistica è fanatismo.
Questo non toglie che si possano prendere posizioni ben definite.
Però l'uomo è più delle sue posizioni, l'uomo è più della sua psicologia.
Affermare che si è vista una verità assoluta, significa affermare che si è cancellata la propria psicologia, intesa ovviamente come limite, come inquinamento.
Non essendo questo possibile, allora si sta di fatto divinizzando la propria psicologia.
Occorre quindi rivalutare il senso della profondità della dimensione umana.
Profondità che è come un tratto di scalata ricco di spuntoni di pietra tagliente.
Si tratta quindi di un relativismo molto impegnativo, non comodo come quello dei laicisti alla Scalfari.
@ Jake
EliminaHo difficoltà nel comprendere a pieno il tuo discorso... è un mio limite e me ne dispiaccio. Non possiedo verità assolute ne relative, e attraverso quelle che ho sentito più affini ho trasformato il mio essere, eppure come in un secondo può cambiare completamente la mia vita, nello stesso secondo possono cambiare le mie verità. Non sono per questo un fatalista, ma nemmeno un presuntuoso che vuole convincersi di ciò che realmente potrebbe non-essere, e attraverso Cristo rivaluto la dimensione umana, che con le parole "comodo" e "poco impegnativo" ha davvero poco a che fare.
Intendo dire che quando si ha contatto con la verità occorre porsi nel giusto stato di spirito , che non è quello scientista.
EliminaMi spiego meglio....
Il contatto con il mistero di stampo scientista è simile a quello di chi va dal cartomante per farsi dare i numeri da giocare al lotto: un ambito quello dei numeri misterioso all'interrogante, ma quando si ha il responso, i numeri quelli sono.
E sono chiari. Un pezzetto di verità ma chiaro, algoritmico, meccanico.
Poco ma chiaro: in quella faccenda dei numeri del lotto si è ottenuto il risultato, si è arrivati a destinazione.
Non funziona così.
L'intuizione nel mentre che risponde, interroga ulteriormente, come è di ogni infinito che si pone a contatto col finito.
Il cristiano tipico - che per me è cristiano ideologico e non spirituale - conosce il mistero come un on-off, e a settori.
Dove non sa non sa, ma dove sa (crede di sapere), non si pone ulteriori dubbi riguardo al comprendonio della sua testolina.
Infatti fa proselitismo ideologico con una certezza esibita sfrontatamente.
Cristianesimo invece, o è intelligenza, o non è.
L'intelligenza non si propaganda col megafono in piazza, raccogliendo iscrizioni.
L'intelligenza non ha colore, non ha bandiera, non ha folle di tifosi urlanti, tutti con la stessa maglietta addosso.
Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti.... ma chi sono i morti?
Sono gli zombi, la massa di non pensanti.
Quelli che non capiscono nulla perchè pensano di avere già capito tutto.
Quelli che vivono in un mondo (= visione del mondo) piatto: hai la maglietta con la croce ( o l'esagramma, la mezzaluna, ecc...) , sei salvo.
Se stai dalla parte giusta, vivi nella luce.
Ma di che luce stiamo parlando?
Evidentemente di una luce priva di sfumature, che non riguarda intelligenza, ponderatezza, umiltà, equilibrio, poichè essa è sufficiente a regalare salvezza.
Che bella vita quella di chi non si pone più domande, e riesce ad illuminare col suo potente faro il mistero e l'ignoto sin dalle fasi intermedie del suo cammino.
E invece l'ignoto è il fondamento della realtà, e retrocede ad ogni nostro passo avanti, non perchè si nega, ma perchè non è piatto come un foglio di carta velina, ma fruttuosamente profondo.
Apprezzo questo blog per i contenuti e per il modo di esporli, compresi i tuoi, e non e' un problema di apparenza, ma solo di educazione, perché fottendocene degli altri ( ed in questo i nostri politici tutti sono maestri ), credo si realizzi proprio il gioco dell'IO.
RispondiEliminahai ragione tu, forse, e onestamente, non mi importa di averne...ma come vedi seppur io e te ci troviamo in disaccordo su questo il dialogo non rompe gli argini della cordialitá e del reciproco scambio di idee.
Eliminaribadisco il concetto, non porto rispetto (sbagliando s'intende) verso chi non me ne porta e non mi interessa avere un confronto educato con chi mi giudica dal suo piedistallo autocostruito. troppa fatica sprecata mi dispiace
affermazioni positive, ribadisco le mie scuse. Mi spiace che tu le ritenga insincere. Tutti possono esagerare nei toni, anche io, che sinceramente quando vedo "difendere" anche indirettamente Berlusconi, vedo rosso :-)
EliminaLa tastiera può scappare di mano.
Ho provato comunque a spiegarti e davvero non voglio giudicarti da nessun piedistallo autocostruito, tento di avere i piedi saldi a terra con lo sguardo rivolto al Cielo, proprio come te.
In ogni caso, buon cammino.
chiedo scusa per essermi perso le scuse e chiedo scusa per la mia agressione verbale indubbiamente inappropriata e fuori luogo.
Eliminasia chiaro, Berlusconi mi sta sulle palle pure a me. ma come la mettiamo con un prodi? un monti? un casini? un letta? tutti dentro al gruppo B. e membri R.
certamente loro sono "politicamente corretti" e presentabili, ma...come la mettiamo con il lupo che si traveste da agnello? uomini goldman sachs, adepti massoni e membri di societá segrete mondialiste...
licio gelli? p2? si, societá segreta di qua e di la ma piccola roba a confronto.
quá nessuno vuole assolvere Berlusconi, si stava solo dicendo che era il male minore ma pur sempre il male.
e se non si stava dicendo questo, lo dico io :D
Figurati! Ci sta perdere la pazienza, qualsiasi sia la parte che prendiamo!
EliminaIn effetti non mi ero scusato ufficialmente, ma lo avevo scritto nel post di risposta a Jake. Grazie quindi anche a te per le tue :-)
http://www.signoraggio.it/la-nasa-sta-progettando-test-nucleari-sulla-luna-anonymous-colpisce-ancora/
RispondiEliminaintanto che si fanno chiacchere, il demiurgo se la gode, incastra in una trappola , di vario colore, ognuno. E' la trappola-eggregore del pensiero politico, e' sempre una forma vibratoria per tenerti separto da anima, facendoti credere di avere un livello di attenzione.consapevolezza mika male. Perchè non si guarda mai i fatti, i personaggi SENZA FILTRI di legame politico o religioso ? Nessuno osserva i personaggi o fatti ,aldilà delle apparenze materiali ed inizia a vedere lo scontro in atto tra ombra e luce, invece si porta tutto ad un livello ,materiale del cavolo... Berlusconi Epifani Grillo, , sono specchi per allodole, rubano concentrazione, chiudono anima in un recinto, secondo me vanno visti come risultato di energie, create da varie entita' , di vario genere, che hanno comunque lo scopo di imbrigliare, secondo le varie e personali vibrazioni ..dna ecc ecc , le anime , cosi' da ritardarne il piu' possibile l'evoluzione. Ci sono in atto in questi momenti scontri titanici tra loggie ,luce- ombra, non è detto che quella di chi sembra, ora il + cattivo , sia in realtà la peggiore energia...anzi il demiurgo si presenta sempre con una bella faccia ... partigiana.
RispondiEliminaMi scuso per la pubblicazione precedente, scritta in totale stato confusionario, ma mi succede spessissimo quando pubblico qui', ogni volta sento una cappa di energia che mi disturba perfino i movimenti degli arti.
RispondiEliminaIntanto che si fanno chiacchere, il demiurgo se la gode, incastra in una trappola , vibratoria e personale per ognuno.
Nel caso delle ultime pubblicazioni, che divide, è la trappola-eggregore del pensiero politico, e' sempre una forma energetica, emanazione di una entità per tenerti separto da anima, facendoti credere di avere un livello di attenzione.consapevolezza mika male. Il gioco natalizio del "piccolo saggio"
Perchè non si guarda mai i fatti, ai personaggi ,SENZA FILTRI ,o tendenza politica o religiosa? Nessuno osserva i personaggi o i fatti ,aldilà delle apparenze o delle personali simpatie .
C'è uno scontro in atto tra ombra e luce, andrebbe approfondito osservando e "sentendo " chi c'è dietro, cioè i veri burattinai che non sono di questa dimensione ma non c'è verso, si porta tutto ad un livello ,materiale del cavolo... Berlusconi ,Epifani ,Grillo.
Costoro , visti nel gioco cosmico , sono specchi per allodole, rubano concentrazione, chiudono anima in un recinto, la tengono soffocata o meglio separata .
Ci sono entità che tramite delle elite , che a loro volta tramite loro adetti,adepti , creano situazioni economiche che hanno il solo scopo di raziare , condizionare le ns menti , smettiamo di dividerci in rigagnoli , ma puntiamo l'attenzione , piu' in alto, se portiamo la ns luce li', crolla il loro sistema.
Angelo tempo fa scrisse che non dobbiamo alimentare il sistema economico, risuoliamo le vecchie scarpe, era solo un esempio, semplice , ma efficace. Non corriamo dietro i grillini... anch'essi al servizio di qualche burattinaio .
Non è detto che il personaggio che sembra il + cattivo , sia la peggiore energia...anzi il demiurgo si presenta sempre con una bella faccia ... magari partigiana , preoccupata per il paese..
Chi come me ha 60 anni, ricorda bene i gazebini anti USA , dimostrazioni verso qualsiasi cosa nascesse da quel paese, gli stessi contestatori oggi , siedono abbracciati in parlamento...DC PC ,gli eterni rivalif, oggi felici dei loro strabilianti stipnedi , ma ce ne fosse 1 che mollasse qualche ossooo .
Tutti a parlare bene di Obama e leccare, tutti zitti quando questi marines fanno i loro comodi.
Partiamo sempre da un concetto base, qualsiasi politico è da evitare, perchè VUOLE GESTIRE GLI ALTRI, vuoi per passione(nel migliore dei casi ), son tutti democratici, irrispettosi per i propri interessi , del buon senso.
Ora tutti apòplaudono un Francesco, che proprio 2 gg fa ha detto in un discorso " riassumo in 3 punti" come fanno i Gesuiti.....,
In breve siamo soli, ognuno è solo, non aspettiamoci niente da nessuno, contiamo solo sulla ns personale attenzione, se dovesse arrivare un aiuto, saprà vedere... forse.. chi ha il fuoco dll'attenzione acceso , quindi è meritevole
I politici ladruncoli nostrani sono stati selezionati allo scopo.
RispondiEliminaSe un potentato vuole abbattere il sistema della rappresentanza politica, infiltra le élites della politica, i quadri, di personaggi di basso livello, finanziandone l'attività.
In tal modo si ha la "classe politica ladra" grazie alla quale si potrà poi trasformare la USL in ASL, il Ministero in Azienda, lo Stato in S.P.A.
La premessa ingannevole è che il mercato sia neutrale.
Invece 7 grosse banche fanno il 67% del mercato USA.
Ha il potere chi controllando i mass-media riesce a imporre l'immaginario collettivo che è di suo gradimento.
Ci si concentra sempre stupidamente sulla bravura dei ballerini in pista, non su chi suona la musica.