il grande ignoto: «È ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce!»( Rm 13, 11-12)

venerdì 9 novembre 2012

«È ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce!»( Rm 13, 11-12)

6 commenti:

ye8sterday9 novembre 2012 alle ore 22:08
Orione...? Come si situa nel rapporto con il Centro Galattico? Grazie.
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Rasta9 novembre 2012 alle ore 22:57
Eye in the sky...l'universo parallelo nel quale i peccati vengono puniti immediatamente da una divinità molto, troppo presente.
Vedremo presto il Big One in California come anticipo del menù?

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Zret10 novembre 2012 alle ore 10:46
Orione è anche una clessidra... Il tempo consunto sta per finire e per finirci...

Ciao
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ye8sterday10 novembre 2012 alle ore 17:06
Zret, ciao. Seguo il tuo blog. Ammiro la tua superba cultura, sei un grande.
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Zret10 novembre 2012 alle ore 18:42
Grazie della stima, ye8sterday, ma sono salito sulle spalle dei Giganti. Orione è anche la costellazione da cui proverrebbe una genia malefica e degenere.

Ciao
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ye8sterday10 novembre 2012 alle ore 19:18
Si, l'ho appreso da un tuo post: ''Amos: Orione e le Pleiadi''.
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"Il misticismo tiene gli uomini sani. Fintanto che c’è il mistero, c’è la salute; distrutto il mistero, nasce la malattia. L’uomo qualunque è sempre stato sano perché è sempre stato un mistico. Ammetteva il crepuscolo. Ha sempre tenuto un piede sulla terra e un altro nel paese delle fate. Ha sempre lasciato libero se stesso di mettere in dubbio i suo dèi, ma anche (a differenza degli agnostici di oggi) di credere in essi. Gli è sempre stata più a cuore la verità che la congruenza". Gilbert Keith Chesterton, Ortodossia

TESI

Il tempo ormai si è fatto breve, passa la scena di questo mondo. Tenete lo sguardo fisso sull’invisibile, tendete verso ciò che sta davanti a voi, vivete di fede e conoscenza, cercate le cose dell’alto. L’attesa di una terra nuova non deve indebolire, bensì piuttosto stimolare la sollecitudine nel lavoro relativo alla terra presente, dove cresce quel corpo dell’umanità nuova che già riesce ad offrire una certa prefigurazione che adombra il mondo nuovo.
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Nel nostro corpo c'è un meccanismo che, liberandosi, ci consente d'intendere le cose del mondo. Occorre lasciarlo agire.
"Credo nei valori del radicamento, della identità e della libertà; nei valori che nascono dalla tutela della dignità personale. Sono convinto che la vita non può ridursi allo scambio, alla produzione o al mercato, ma necessita di dimensioni più alte e diverse. Penso che l'apertura al sacro e al bello non siano solo problemi individuali. Credo in una dimensione etica della vita che si riassume nel senso dell'onore, nel rispetto fondamentale verso se stessi, nel rifiuto del compromesso sistematico e nella certezza che esistano beni superiori alla vita e alla libertà per i quali a volte è giusto sacrificare vita e libertà" MARZIO TREMAGLIA
Ingegneria genetica, ricerca cibernetica, energia nucleare, tecnologie informatiche, conquiste spaziali: abbiamo infranto il vaso di Pandora o strofinato la lampada di Aladino? Di fronte al bivio nietzscheano tra l'uomo che si supera (il celebre e frainteso "superuomo") e l'"ultimo uomo", il mondo attuale ha decisamente scelto per quest'ultimo. Si è imboccata allegramente la strada suicida dell'uscita dalla storia, quando era altrettanto praticabile la via per una rigenerazione della storia stessa. Eppure, chi ha volontà può sempre operare per riproporre quella scelta. I vecchi Dei sono fuggiti, occorre pre-disporsi per la venuta di visitatori di altri mondi o dimensioni. Che, forse, torneranno su ali d'acciaio.

il grande ignoto

Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

venerdì 9 novembre 2012

«È ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce!»( Rm 13, 11-12)

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