La
dimensione magica della realtà, non è un'espressione romantica per
far ridere Piero Angela, Cecchi Paone e l'allegra brigata di scettici
ad oltranza. È un concetto che allude a quella possibilità di
violare le comuni coordinate dell'esistenza, quelle che comunemente
ci inchiodano ad un orizzonte ordinario. I fenomeni di confine, o se
volete “paranormali” come è in uso definirli oggi, appartengono
alla dimensione tangente la nostra anima, dove si aprono canali e
territori insospettati, ignorati dai più, ma non per questo meno
reali. La verità è che la dimensione magica esiste, eccome, ma si
tratta di vedere cos'è che racchiude. È una manifestazione
dell'Anima Mundi cara a Giordano Bruno e al magismo rinascimentale, o
include pure l'esistenza di volontà extraumane? Non è una questione
semantica. Si cerca di circuire il mistero che ci sovrasta. Teorie,
ipotesi, sinfonie di incertezze per identificare l'ignoto. La mente
umana ha bisogno di razionalizzare, di limitare, ma ciò che è
illimitato non si può raccogliere. Chi sa e chi ha visto oltre il
muro, però ha paura di credere. Gli scettici professionisti
asseriscono che ciò che non si ripete è falso. In confronto a Piero
Angela, i sovietici del materialismo dialettico, da Vasiliev in poi,
sono provvisti di una apertura mentale da far sembrare trogloditi gli
attuali scientisti. Già, perché i comunisti partivano dal monismo
fisico: tutto ciò che avviene di inesplicabile non può essere che
manifestazione di energie sconosciute attinenti alla materia e alle
sue appendici biologiche. Così è nata la psicotronica, che si
occupa di presunte radiazioni non classificabili e di influssi
energetici attivabili dall'uomo. È una posizione riduzionista, ben
inteso, ma dimostra che anche a livello scientifico si possa fare
ricerca su fenomeni altrimenti di nicchia, e dai riscontri trovare
una possibile applicazione seriale. Del resto posso tranquillamente
affermare che anche gli Stati Uniti non si son fatti mancare nulla,
in termini di ricerca avanzata su specifiche fenomenologie, quali la
veggenza viaggiante e la telepatia, in ambito secret service. In
pubblico negano, nel privato e per scopi spesso indicibili, si
producono maghi in laboratorio, sensitivi, o comunque li vogliate
chiamare.
Oggi
si vive, in questo marasma sociale ed esistenziale, a stretto
contatto con una guerra silenziosa dove alcune superpotenze si
accaparrano non solo i migliori cervelli della scienza, ma anche
medium, chiaroveggenti tra i più dotati che siano reperibili in
circolazione. Scopo comune: utilizzarli per finalità di tipo
militare ed industriale. Sto parlando di una cosa seria, non di una
burletta come qualcuno vorrebbe farci credere attraverso la
pubblicistica. Poi se volete fidarvi di quel che dice Piero Angela –
che Dio lo faccia vivere ancora cento anni, se bastano, per
ricredersi – accomodatevi: rimarrete ancorati al comune sentire,
tradendo così la vera natura di voi stessi.
Devo
però fare alcune considerazioni a margine, circa la natura della
fenomenologia psi. L'avvento della metapsichica prima, e della
parapsicologia dopo, ha portato non poca confusione di piani
conoscitivi. Dal fondatore moderno dello spiritismo Allan Kardec, che
negava la natura divina di certe manifestazioni riferite dalla
Bibbia, fino al più modesto Mauro Biglino dei giorni nostri, c'è
stato e c'è ancora tutta una schiera di livellatori della
conoscenza, che abbassano a livello psicodinamico ogni realtà
trascendentale. Jacques Vallée, noto scienziato e ufologo, teorizza
una morfologia del miracolo, mettendo sullo stesso piano gli
avvistamenti UFO e quelli di contenuto spirituale, escludendo la
dimensione del sacro. Tutto si riduce all'uomo, perché dell'uomo si
considerano solo alcuni tratti specifici, limitanti. Non l'uomo parte
di un vasto, infinito oceano di esseri, creato ad immagine e
somiglianza dell'Uno; ma l'uomo come entità psicosomatica, fornita
di ragione e con qualche scappatella in una dimensione parallela che
permetterebbe il manifestarsi di fenomeni che violano lo spazio e il
tempo. Il vizio mentale è il fatto di considerare sotto il solo
aspetto paranormale fenomeni ad alta componente spirituale. C'è una
confusione – voluta? - che vien fatta di solito tra lo spirito e lo
psichico, dimenticando l'antica sapienza che ben sapeva distinguere
tra i due ordini di piani, anche quando gli effetti ultimi,
terminali, sembrano coincidere. La sfera psichica appartiene al mondo
che gli antichi chiamavano sublunare; racchiude ed esaurisce in se
stessa fenomeni che sorgono nel suo seno (tra cui telepatia,
chiaroveggenza, precognizione, telecinesi) ma al tempo stesso resta
aperta ad interferenze ed influssi che vengono da lontano. Posso
tentare una similitudine con le caratteristiche dell'atmosfera
terrestre. Questa produce e manifesta molti fenomeni suoi propri –
venti, piogge, correnti in quota – ma al tempo stesso riceve
dall'alto degli spazi le radiazioni luminose, i venti solari che
producono le aurore boreali, le energie cosmiche; dal basso riceve i
vapori esalati dalla terra e dal mare, che vanno a formare le nubi.
Anche la psiche è un crocevia di interferenze, alcune delle quali di
provenienza aliena. È soggetta ad interventi di origine verticale
(di natura angelica, o effusioni della Grazia) ma anche influenze di
opposta natura e provenienza, come i fatti della medianità e
possessione, le persecuzioni diaboliche, gli inganni perversi. Siamo
antenne riceventi su tutte le bande di frequenza: dobbiamo imparare a
sintonizzarci sui canali giusti...