L'uomo,
a prescindere dal suo ambiente culturale e storico; indipendentemente
dal credere o meno in un principio trascendente; dicevo, l'uomo è
nato per incamminarsi lungo un tragitto che lo porterà, presto o
tardi, verso lo scopo per cui è nato. Ogni uomo nasce per
raggiungere un fine o, se volete, perché si compia un destino; se
poi a causa di un processo di acculturazione imposto dal sistema, se
il destino, appunto, lo ha fatto nascere in un momento storico come
l'attuale, degenerato, senza una luce che guidi i suoi passi,
comunque riceverà segni, opportunità, che lo porteranno verso la
direzione maestra. Come se possedesse un giroscopio dell'anima, non
potrà mai veramente smarrire la rotta; magari girerà a vuoto per
una vita senza il minimo sentore di sé e del senso del tutto,
tuttavia gli archetipi celesti non lesineranno per lui avvisaglie,
coincidenze significative, incontri fatidici, allo scopo di fargli
ridestare ciò che ha dimenticato. Nessuno, quindi, cerchi alibi.
Vi
è anche da sottolineare che, sebbene tutti siamo fatti per onorare
il mandato celeste, alcuni scelgono contro la loro stessa natura di
ostacolare in ogni modo il fine verticale dell'uomo. Imperi oscurati,
cosche del malaffare, consorzi finanziari, lobby, operano da millenni
per contrastare - consapevolmente o meno, poco importa - l'umanità a
ritrovare il sentiero perduto. Potenze estranee complottano affinché
la via delle stelle ci sia interdetta. I burattini della politica che
passano come subrettine davanti ai riflettori, nemmeno immaginano di
essere solo ombre accidentali, messe lì, a bella posta, per
ingannare i popoli. Pertanto si continua a danzare mentre la nave
affonda irrimediabilmente. Le ombre ci distraggono, ci confondono,
eppure potremmo disperderle se solo volessimo, se solo ascoltassimo
il centro di noi stessi, pur tra mille rumori. Aprire gli occhi ci è
naturale fin dalla nascita, difficile è tenerli aperti nella
direzione giusta.
Qualcuno
obietterà su cosa sia giusto, su cosa sia il bene e il male al tempo
della tecnica e del nichilismo, e giù a filosofare. Altri, sulla
base della loro impostazione scientifica, affermeranno che Dio non
esiste, caso e necessità hanno inventato l'universo e dirigono le
umane sorti, e allora solo in nome dell'etica e insieme alle scoperte
della fisica e della biologia, si potrà avere una chance per evitare
l'autodistruzione. Mah, potremmo discutere all'infinito mentre la
Terra si spacca in quattro senza giungere a nessuna soluzione. Non è
più tempo di vagare alla rinfusa, di appoggiarci a ricette
ideologiche. Le false strade intraprese da scienza, tecnica e
politica ci hanno fatto fallire miseramente: volevano sostituirsi a
Dio e ci hanno condotto verso la dissoluzione.
Giacobbe
mostra la via della giusta lotta, maltrattando l'angelo a cui vuole
strappare la benedizione. Essendo l'elezione messianica il compimento
di un atto positivo, essa ha le qualità dell'atto. “Bussate e vi
sarà aperto". Si deve dunque giungere all'ultima porta, perché
dopo secoli e secoli di oscurità dell'anima, il bene prezioso della
conoscenza non sarà più offerto in dono. Come Parsifal, bisogna
appropriarsene con le armi in mano. Questa, la lezione del mito di
Prometeo: non si può, non si deve soccorrere con la forza coloro che
non vogliono essere liberi, che desiderano anzi le catene. Nessuno
può loro dare quel che già non posseggono, né sostenere in loro
vece il lavoro che li aspetta. Eletti saranno quelli che si sono
svegliati da sé.
Estremamente ardua questa risalita alle sorgenti aurorali dell'essere...la convinzione e' che vi sia una memoria preesistente all'istinto e all'intelligenza comunemente intesi...alla fine dobbiamo mantenerci saldi e assieme evanescenti, quotidianamente rivolti alla ricerca pratica di una determinata discplina...una felice disciplina domestica che possa deviare l'azione delle molteplici correnti, solo disgreganti, connesse al significato di "progresso" modernamente inteso...esercizio costante e assolutamente insignificante...quasi rito filosofico quotidiano rivolto all'ottenimento di una percezione maggiormente chiara e davvero sottile del grande ignoto, appunto, che addensa ed espande il multiforme universo...siamo ombre...anche chiarissime ombre... di un'intuizione suprema apparentemente dispersa nel vortice delle galassie...partecipare di una tensione intima davvero ineffabile e che si sente essere eccelsa, anche se tutto cio' oggi puo' al massimo risolverci a divenire casalinghi argonauti da bagnarola
RispondiEliminaO pescherecci
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