Il
problema non è di raggiungere l’irrealizzabile, ma credere di poterlo fare col
realizzabile.
1.
Da
qualche anno parlo di un mistero che reputo affascinante, trasformativo, pieno
di senso. Vi sono zone di assottigliamento s/t dove è possibile (dovrei usare
il condizionale) passare da questa ad altre dimensioni. Portali, botole come le
chiamo io, cancelli cosmici e tutti possono esistere grazie al Varco, così
straordinario da sembrare impossibile, dai contorni più che leggendari. Ma ho
pure imparato nel corso delle mie esperienze che la Vita stessa è
straordinaria, che se realmente penetrata appare impossibile solo per le menti
ottuse. Il Varco è un’emanazione dell’Alba della Creazione (in seguito anche
solo AdC), la prima materia uscita dall’utero cosmico. È assimilabile all’antimonio
degli Alchimisti, simbolizzato col sigillo di Salomone graficamente espresso
dalla stella a sei punte; la materia prima della Grande Opera, nerofumo,
durissima, ma pure fragile e friabile, secondo necessità. Che cos’è il Varco? È
il retroscena non energetico e non massivo della nostra realtà fisica.
A
proposito di miti, ce n’è una che è paradigmatica per ogni donna e uomo
impegnato nella ricerca spirituale; è la storia di Camelot e dei cavalieri
della Tavola Rotonda, di cui soltanto due trovarono il Sacro Graal, lo smeraldo
multidimensionale di Lucifero che perdette a causa della sua ribellione a Dio e
col quale fu costruito il Calice dell’ultima Cena di Gesù e dei suoi
discepoli. Parsifal era uno dei
fortunati della ricerca, che subentrò al Re Pescatore come custode del Castello
del Graal. Galahad, era l’altro cavaliere che vide il Sacro Calice. Entrambi i
cavalieri scomparvero...
Certo,
per i sostenitori ad oltranza della storia ufficiale, della sua ineluttabilità,
per coloro i quali tutta la realtà si appoggia sulle spallette della scienza,
della prova sperimentale; beh, ricordo loro una cosetta non da poco: troppi
dubbi propone la realtà, equivoca com’è per ogni dato riportato da cronache e
gazzette non proprio obiettive visto e considerato che i padroni han sempre
l’ultima parola e, si sa, che la storia la fa chi vince. Troppi filoni
sovrapposti e, in primis, l’origine della storia stessa, avvolta nella tenebra
più fitta. E allora spuntano i miti, le leggende, che illustrano con figure e
simboli ciò che non può essere detto altrimenti.
2.
Dal
momento che i successori di Pietro preferirono impegnarsi nelle questioni
politiche piuttosto che occuparsi della salvezza delle anime, la tradizione
occidentale andò ispessendosi, disperse così la originaria forza della Verità.
La perdita delle chiavi per la decifrazione dei simboli e dei rituali che i
primi cristiani avevano gelosamente custodito, determinò il sorgere di una
corrente sotterranea di conoscenza, grazie alla quale il secretum (AdC) di Gesù
poté essere salvato e trasmesso ai posteri. Fu Dio a ispirare gli uomini degni
affinché istruissero altri uomini in grado di raccogliere il diafano scettro di
Luce. Si tratta di un dispositivo che può collegare questo universo ad altre
dimensioni, ma può essere innescato da chi comprende l’unità e l’armonia del
Creato. Essere in grado di mettere in rapporto il quotidiano con lo straordinario
a livello unitivo, significa avvicinarsi al mistero graalico ed essere nello
stesso momento nei due mondi, il finito e l’infinito, è uno stato di grazia che
soltanto l’innocente, il puro folle, può conseguire. È perciò essenziale
imparare a diventare veramente puro o folle alle cose di quaggiù, come
Parsifal, prima di intraprendere la cerca, perché fino a quando si continuerà
ad essere incatenati dalla morsa della realtà mondana, difficilmente sarà
possibile cominciare ad uscire da noi stessi nel modo che è necessario per
concepire il Graal.
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