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Lo
scrittore F.A. Ossendowski muore il 3 gennaio del 1945, anno in cui
il filosofo francese René Guénon pubblica "Il Regno della
Quantità e i Segni dei Tempi", opera al cui interno troviamo il
famoso capitolo "La grande parodia o la spiritualità alla
rovescia", dove ci presenta la sua lezione sull'Anticristo come
"L'Incarnazione
stessa della falsità",
aggiungendo immediatamente due note a piè di pagina che riporteremo
per intero e che non lasciano scampo ad interpretrazioni equivoche.
Prima nota: "Vedasi anche qui l'antitesi del Cristo che afferma:
<>... Seconda nota: << Forse
non si è fatto abbastanza caso all'analogia tra la vera e falsa
dottrina; Sant'Ippolito, nel suo opuscolo sul'Anticristo, ne dà un
esempio memorabile, benchè non stupefacente per chi abbia studiato
simbolismo: il Messia e l'Anticristo hanno entrambi il Leone per
emblema...Dal punto di vista cabbalistico, la ragione profonda di ciò
risiede nelle considerazioni inerenti alla due facce, luminosa e
oscura, di Metatron; è per la stessa ragione che il numero
apocalittico 666, il 'numero della Bestia, è anche un numero
solare.>> Quest'ultimo inciso è ripreso dall'opera "Il Re
del Mondo" che pubblicherà nel 1925, un'anno dopo che
Ossendowski pubblica "Bestie, uomini e dèi". In breve: nel
mondo sotterraneo c'è un Legislatore universale, custode della
Tradizione Primordiale, che vive in una "caverna" chiamata
Agartha (l'Inaccessibile). Mito, leggenda pagana, panteismo,
tradizioni asiatiche, metafisica indù vengono infine così
condensati: la Conoscenza deriva dallo smeraldo che si è staccato
dalla fronte di Lucifero al momento della Caduta, che raccolto dagli
angeli lo intaglieranno ricavandone il famoso Graal. Dunque le sette
esoteriche del pianeta terra devono la conoscenza a questo re
cavernicolo che detiene la conoscenza luciferiana e la dispensa a chi
vuole: conoscenza considerata illuminatissima e regolarissima. Ecco
che però il filosofo francese puntualizza che in Occidente questo
collegamento è interrotto, salvo con la Massoneria, il cui
collegamento è operato attraverso i "Superiori Incogniti",
considerati maestri assoluti della tradizione. Essendo quella del
Graal "una leggenda" di derivazione cristiana, non si
chiarisce fino a che punto la blasfemia ne saccheggi il significato:
messa così, si evince che il Graal, sostanza luciferina, sia il
contenitore del Sangue di Cristo. Questa non è Tradizione Cristiana.
Il Graal luciferiano rimanda al tema inesauribile della Pietra
"scartata dai costruttori", "scandalosa", e non è
forse la Pietra su cui inciampano, guarda caso, i detrattori della
Trinità, il cui assalto feroce avviene da una "tradizione"
del "mondo sotterraneo"? Nel 1946 il filosofo Francese
pubblica "La Grande Triade", nel capitolo 'Ternario e
Trinità' si legge: "...e lo stesso Cristo è identico, in modo
ancora più evidente, all'<>: lo scarto
ontologico che si vuole attribuire alla Trinità -i paragoni, le
corrispondenze - mostrano un'incomprensione netta del Fondamento
stesso della Tradizione Cristiana; chiare le conclusioni: "Così,
se vogliamo trovare una concordanza, dovremo dire, usando i termini
della teologia cristiana, che la Triade non si riferisce alla
generazione del Verbo ad
intra,inclusa
nella concezione della Trinità, bensì alla sua generazione ad
extra,
ossia, secondo la tradizione Indù, alla nascita dell'Avatara nel
mondo manifestato." Il filosofo ci consegna una lettura di
Cristo quasi fosse una sorta di cavaliere del Graal, vi sono
sovrapposizioni di significati che non arrivano mai al "fondo"
della Tradizione Cristiana, del resto è lui stesso a sostenere che
gli occidentali non hanno accesso alla metafisica pura,
contrariamente a quanto accade nelle logge massoniche, in certi
ambienti islamici o nel Taoismo, dove è importante sottolineare non
sono presenti Riti di carattere religioso, così da soddisfare la
partecipazione al modello "sacro" secondo le volontà del
Re del Mondo. Dunque davvero Giuseppe d'Arimatea ha raccolto il
Sangue Preziosissimo in una sostanza luciferina? Avrà mai raggiunto
l'Agartha? Davvero ha portato questo strano Graal in "Mongolia"?
E se il Santo Graal fosse tutt'ora custodito in Occidente? Significa
essere Moderni? Di certo, Moderna è la Massoneria che nasce nel
1717; la "gnosi" scende in piazza, il filosofo francese
capisce che è un male( benchè non si hanno fonti certe, ricordiamo
che il filosofo francese si convertirà ad una delle religioni
rivelate, questo spiegherebbe molte cose importanti). Tentare di
costruire un simile Tempio allo scoperto gli appare un segno di
degenerazione di questa Società Segreta che deve la sua
sopravvivenza proprio al nascondimento e al giuramento (Dio ci dice
di non giurare) che porta il massone a garantire cieca ubbidienza
all'istituzione: le punizioni alle quali vanno incontro coloro che
non vogliono sottostare "ai comandi" sono terribili, la
pietà è un sentimento,
qui dimentichiamoci che esista. Siamo in un mondo dove la gnosi
riduce "la religione" ad una sorta di decadimento
spirituale, dove il mondo dei "sentimenti", anzichè essere
considerato un fatto di Sensibilità
assoluta viene
scartato dal mondo del Sacro. Riguardo le punizioni, scomodiamo Papa
Leone XIII, l'Enciclica è Humanum Genus: "...non
è raro che costoro ricevano la morte con tanta audacia e destrezza
che il sicario spesso sfugge alle indagini della Giustizia."
Il giuramento compiuto in ambito massonico è a tutti gli effetti
l'anima venduta a Lucifero. Thomas Merton a tal proposito fa una
splendida riflessione, ci dice che l'Obbedienza ad una Gerarchia è
Insignificante se prima non è Obbedienza a Dio, e dove non c'è Dio
non c'è vera Gerarchia ma una piramide al cui vertice non può
esserci che la Tirannia. L'astuzia di chiamare questo capo tiranno
con l'appellativo di Grande Architetto dell'Universo anzichè
Lucifero si spiega da sè: un 'segreto' nascosto dai suoi affiliati
con una capacità impressionante. E così nella Società possono
muoversi ovunque senza alcun problema, e così il Re del Mondo si
muove nella sua famelica Opera al Nero di conquista, senza tregua e
scrupoli, attraverso "gli Architetti" sparsi per il mondo,
architetti che, appunto, non sono altro che "prolungamenti
spirituali" di Lucifero, se vogliamo usare una terminologia
tanto cara a questa scienza sacra. Possiamo chiamare sacra una
scienza che viene da Lucifero? Una scienza sacra che viene da
Lucifero chiarisce l'assenza di misticismo. Due correnti
contrapposte, due vie iniziatiche, una viene da Lucifero e l'altra
da Dio, che tuttavia e chiaramente Lucifero non può completare,
benchè presenti un'iniziazione con tutte le caratteristiche del
non-umano. Dunque il vero e unico possibile collegamento regolare può
venire solo da Dio, imitazione di questo collegamento è Opera
dell'angelo ribelle, Bestia refrattaria ad ogni forma di misticismo.
Non stupisce che i Luciferiani considerano il mondo sotterraneo il
loro Cielo, consigliati dai Superiori Incogniti sono 300 anni che
promuovono rivoluzioni per rendere il mondo migliore quando è fin
troppo evidente che tutto volge sempre più al contrario, al caos: la
distruzione del cristianesimo come obiettivo centrale. Dunque, chi è
il Re del Mondo? Rispondiamo attraverso lo scrittore convertitosi al
cristianesimo L. Pawels, con una lettera che ha ricevuto e che ha
pubblicato nel suo libro 'Monsier Gurgjieff': "In altre parole
Guedjieff conosce una delle vie che conducono allo sviluppo. Nella
mia mente, le domande si sono ridotte ad una sola: "quale via?".
Ci sono due vie, una che porta a Dio, l'altra che porta al Potere o a
quella che gli Indù chiamano Siddhis...la nozione di Capo, la
brutalità dei suoi corollari, la totale mancanza di compassione,
tutto conduce a questa via tenebrosa, LUCIFERINA, che viene insegnata
in certi monasteri della Mongolia, dove probabilmente è stato
iniziato Gurdjieff. E' la Via dei Poteri(Siddus), e quando si arriva
fino in fondo(se ci si arriva), quando si sono ottenuti i frutti
della volontà del Potere, non
c'è la minima apertura dell'anima verso Dio...
Un uomo che conosco e che ha studiato a fondo queste cose, benchè
non ne abbia la conoscenza che dice di avere, mi ha detto che, in
molte scuole della Mongolia, la
Brutalità mentale, la collera, il pessimo carattere, le bestemmie
(che conosciamo bene grazie a Gurdjieff) vengono portati scientemente
al massimo, e che vengono usati anche la violenza fisica, i bastoni,
le corde, i pugni. Questo può dare qualche risultato ma il progresso
avviene non nella direzione del bene, bensì in quella della
Potenza...la Via percorsa da questi istruttori conduce o pretende di
condurre al potere di dirigere il mondo, e se le capiterà di leggere
il libro "Bestie, uomini e dèi", prenda in considerazione
i capitoli conclusivi del RE DEL MONDO: sono stranamente
allusivi...non
può trattarsi della Via che io chiamo Dio..."
Se Giuseppe d'Arimatea fosse davvero arrivato nell'Agartha con il
Graal Cristico, di certo l'avrebbe fatta saltare in Cielo.
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