- Nascere è umano, perseverare è diabolico.
-Sempre dentro di me c'è un Diogene che
rimprovera Alessandro.
Da 'I racconti della Kolyma' di V. Salamov: "Questa scuola basa il
proprio successo su un brusco attacco psicologico, sulla pressione, sul
soffocamento della volontà dell'inquisito finchè questi non si è ancora
ripreso, non ha avuto il tempo di orientarsi, non ha concentrato le sue forze
morali...tutto segue da ogni possibile minaccia ... come la Tortura." Si
tratta dei cosiddetti metodi forti, di racconti che non cedono alla minima
malinconia, dove Salamov ci dice che la sconfitta vera sarebbe stata "diventare come ti volevano o come uno
di loro":
-Allora, Andrej, raccontaci una cosa bella lunga, bella forte. Tipo il
Conte di Montecristo.
-I Miserabili può andare? Rispose Platonov.
Ora esistono animi bellicosi che sono in continuo conflitto verso gli
altri, cosa che, se venisse a mancare, senza alcun dubbio lascerebbe costoro in
un generale conflitto più grande verso se stessi. Si evince che tale natura può
essere soffocata solo con l'esercizio della volontà di potenza, ossia con una
mistificazione: Gurdjieff rientra probabilmente in questa sfera. Molti di
questi temperamenti considerano Dio 'sentimentalmente', sostanza per anime
indolenti e vili, non è un caso che la bestemmia li rinforza; a questa natura
si deve opporre una qualche 'rivoluzione metafisica' che pone Dio sotto tale
impero, un paradosso che muore nelle infinite disquisizioni intorno al pleroma
e alla cattività demiurgica contrapposta al mito luciferino della libertà
creante. La complessità si riduce ad una
domanda: da dove viene la Forza? Una cerchia di Alchimisti rinascimentali non
lo dicono, ma sostengono derivi dal Diavolo. Così, per non incorrere in
Inquisizioni, lo chiamano Dio. Osservate il dio adorato dai templari, il
Bafhomet: è nero. Nero alchemico, o nero d'inganno? Chi meglio dell'ingannatore
può ingannarci? Ma questa Volontà di potenza non può essere nascosta nella sua
mistificazione: questo ciclo è al termine, ammesso che sia corretto parlare di
ciclo, come sta concludendo? Si osserva l'aumentare del Potere delle Obbedienze
Nere. Ve lo immaginate un mondo dominato da costoro? Platone ci insegna che ciò
che è più antico ha più valore. Ma nessuno di noi è vissuto in concreto nel
medioevo, nè ha vissuto Roma, nè i tempi di Assurbanipal - dall'Imitazione di
Cristo: "Rapidamente passa la gloria di questo mondo". Riproporre
questi mondi a modello, come capita spesso di leggere anche da fonti
autorevoli, sebbene impossibile, è nell'ambito della tristezza che si può
risolvere la questione. Si vedono talvolta degli individui intorno al Colosseo
in divisa romana, tutto molto bello, ma la realtà? Non siamo d'accordo sul
fatto che Gesù Cristo abbia distrutto Roma, poiché
questa rimane espressione di
un'emanazione divina i cui attributi edificanti sono assorbiti in ciò che E'.
Ma Roma, che rende liberi i culti, impone una persecuzione al culto cristiano
impressionante, non si può non avvertire un rimando all'Egitto, certe storie si
ripetono (concetto semplificato al massimo), e tuttavia Gesù Cristo non
sconfessa l'autorità di Cesare, la lascia al suo posto.
Un tale ci fece un'osservazione:
- "Come puoi pensare che Dio si Incarni?"
- Non ho mai pensato a tutto ciò. E'. Non puoi pensarlo differentemente
da ciò che E'.
Seguono le solite incomprensioni, che talvolta portano ad inutili
contrasti, si diventa anche cinici, tanto più che il tale sentiva l'urgenza di
manifestare la sua adesione alla dottrina della reincarnazione, con tutto il
rispetto non affatto condivisa. Lo stesso Battiato in una sua canzone ci dice
che "Cristo nei Vangeli parla di Reincarnazione": non sappiamo a cosa
voglia alludere, a quale passo, sappiamo che gli Esseni credevano in tale
dottrina, ma abbiamo detto che Gesù non è un Esseno, ma è l'Incarnazione di
Dio. Questo per molti tradizionalisti è un concetto, non è colpa nostra se la
Tradizione è fondata da Dio e non dagli uomini. La Trinità è l'Uno compatto,
manifesto e non.
Nell'estate del 2014 sopra il
tavolo della cucina qualcuno aveva avuto la bella idea di farci trovare
caciotte, salami e mozzarelle. Stava a significare che la presa per i fondelli
toccava il ridicolo con l'orribile messaggio nient'affatto cifrato: è il pane
quotidiano. Come dice Salamov: "Il sentimento della rabbia è l'ultimo
sentimento col quale l'uomo affondava nel non-essere." Rabbia provocata,
ne abbiamo un'esperienza viva - i massoni (quelli che si prestano a queste
vaccate) sono maestri, in questo. Da tale rabbia nascono pensieri che non
possono essere repressi, e sono diretti verso il mandante di chi ha voluto
tutto ciò, dubito che esistano individui capaci di serenità e pace quando viene
toccata la propria casa: tutti maestri di Vigevano quando si tratta di
sentenziare. Si insinua il tarlo della vendetta fisica: non ci vuole molto a
farsi giustizia da sè. Questi cattivi pensieri provocati flettono ad un certo
punto, quando saggiate certe facoltà interiori fino ad allora sconosciute si
trasformano in funzione della Passione. Chi ci è passatto può capire, l'idea
rimane incerta.
Estate del 2013. Con un collega di lavoro parliamo di Guénon in rapporto
alla Tradizione Romana e ci risponde:
-"Ma segui quel mamelucco?"
-"Questo è poco carino. E comunque non 'seguo' Guénon. E' motivo di
studio..."
Mi manda via e-mail qualcosa che riguarda Evola. Dopo qualche giorno le
cose cambiano. Senza alcun dubbio aveva ricevuto degli 'ordini' dall'alto, come
si usa dire, e il suo parere su 'Guénon' era completamente modificato. E'
l'unico collega del quale conserviamo un caro ricordo, incommisto a nostalgie
varie, sebbene si trovava obbligato a recitare una parte impostagli: ci arriva
una sua chiamata dal cellulare con il palese invito, per usare una metafora, ad
'affacciarci' dalla Loggia. Poi ha cambiato numero, non appena gli diciamo che
siamo sotto stalking:
"Io ti ho solo chiamato perchè non ti sentivo da giorni."
- "No. Tu mi hai chiamato con un preciso intento, non ne voglio
sapere nulla. Mi sento soffocare alla sola idea."
Seguire la propria convinzione val certo più che arrendersi
all'autorità, ma invertendo la credenza fondata sull'autorità in quella fondata
sulla propria convinzione non ne viene necessariamente mutato il contenuto, nè
la verità subentra all'errore. Restare abbarbicati al sistema d'opinione e del
pregiudizio per autorità altrui o per convinzione propria differisce soltanto
per la vanità che si annida nella seconda maniera. Hegel, Fenomenologia dello
Spirito. Queste parole sono state scelte da A. Carandini come apertura del suo
splendido studio de 'La Nascita di Roma', Einaudi. Accettare il pluralismo dei punti di vista
non è cosa facile, non si tratta in effetti di assoggettamenti o di ecumenismi,
che infiacchiascono la necessità che apre, tutto ciò rientra nel rischio
calcolato che lo storico in questione riassume in "Diversi e Liberi."
Abbiamo dunque esperienza del terrorismo 'metafisico' vendicativo. Una sorta di gestapo aldilà del bene e del
male, dove la parola d'ordine è "Dio è morto".
Sic Transit Gloria Mundi, di una malinconia divina invincibile:
Una Corona di Spine.
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