Chiesi del Graal a Scandurra in più occasioni, se esisteva e in caso affermativo cos'era. Su questo mito o leggenda, già a 13 anni avevo letto articoli (Il Giornale dei Misteri) e libri reperiti a Roma (Libreria Rotondi) e a Milano (Castelli), il cui catalogo specializzato in occultismo era assai fornito e che a stretto giro di posta ti recapitava testi altrimenti sconosciuti alle librerie generaliste. Dapprima il "fruttarolo" mi canzonava storpiando il nome, poi vedendomi convinto e serio, mi rispose. Una delle tante risposte che come tanti tasselli completano il quadro.
"Il Graal è semplicemente una vibrazione che avverti sullo sterno, che però contiene ogni cosa. Una scarica elettrica tremenda e dolce. Una specie di potere infinito, che ti dà gioia senza limiti. Ma è soltanto una vibrazione, così immensa che a mala pena entra dentro la bottega… che è anch'essa immensa, eh eh eh."
Rimasi perplesso. Non capivo. Poi gli domandai dove si trovava.
"Se pensi dove si nasconde il Graal, è molto lontano. Se tu lo percepisci qui, vicino alla tua fronte, che ti sfiora, se lo senti vibrare, esso è qui, vicino a te. Non va dall'esterno al tuo interno, no, è ovunque. Allora, in questo caso, il Graal è dovunque lo porti con te. Prima di Gesù era invisibile, dopo la Sua resurrezione si è visibilizzato."