Hofmanstall:"...nel
modo più singolare e solitario di condursi e nella situazione più
miserevole e segreta..."
Un
amico ci ha rivolto una domanda: "secondo lei, nel panorama
generale della letteratura 'esoterica', quale personaggio discioltosi
nel mistero, l'ha reso più 'esprimibile'? Senza pensarci, abbiamo
risposto Guido De Giorgio, autore di testi 'senza fondo' pubblicati
postumi. 'La
Tradizione Romana',
'Dio
e il Poeta'
e, in modo particolare 'Ciò
che mormora il vento del Gargano'
dove l'autore ci racconta del suo incontro con Padre Pio, che
segnerà definitivamente il suo distacco da precedenti attività
politiche e, in un certo senso, dalla religione Islamica. Siamo a San
Giovanni Rotondo, clima natalizio, e De Giorgio assiste al Rito della
Messa officiato dal Santo di Pietrelcina: Il Sacerdote de 'La
Tradizione Romana' è là, le parole si liberano rivelandoci il suo
incontro con Gesù Cristo. "Egli solo sull'Altare celebra.
...l'inno di Umiliazione,
per lui, per tutti noi, tutti i morti, per tutti i vivi, in
assunzione integrativa, è mormorato in chiarità di Spirito che
accoglie tutte le anime...un'ala candidissima capta il Soffio di Dio
e lo inonda sugli oblata quando mormorava 'Veni
SanctificatorOmnipotens Aeterne Deus',
mentre la povera mano traccia la croce della santificazione nel nome
di Chi solo ha un Nome degno di essere nominato". De Giorgio ha
una personalità segnata da una implacabile tensione per la
'ricerca' e da prove
puttosto difficili. Amico del dottor Guénon, probabilmente
quest'ultimo non sarebbe stato d'accordo nel chiamare prove le
difficili esperienze che ebbe De Giorgio. Il dottor Guénon in
'Considerazioni sull'Iniziazione' ci dice cosa siano le 'Prove', dato
che tutti gli uomini sono soggetti nella vita ad eventi dolorosi,
tutti gli uomini "sarebbero, senza che lo sospettino, candidati
all'iniziazione" e quindi per il dottore le prove sono
qualcos'altro, che queste "tendenze naturali del temperamento
occidentale". Ammette comunque le eccezioni, dove la sofferenza
conduce all'illuminazione. Comunque per il dottor Guénon, è
psicologia profana, la stessa che ritroviamo in alcune massime di
Padre Pio, Santo stimato dal dottor Guénon(almeno così ci risulta):
La
Vita è un Calvario.
Soffro
solo quando non soffro.
Accetta
ogni dolore e incomprensione per Gesù.
Ama
il dolore.
La
Passione di Cristo.
Ama
il dolore, con Gesù sulla Croce.
Voglio
soffrire. E' questa la mia Brama.
Se
il buon Dio vuole prolungare l'Ora della Prova,
non investigare il perchè.
Gesù
Glorificato è bello ma quantunque Egli sia Tale, sembrami lo sia
'maggiormente Crocifisso'.
Il
Dolore dunque come espressione della più alta forma di
'Comprensione', tensione Eucaristica, testimonianza 'occulta' della
Risurrezione. Conclude il dottor Guénon: "...ma a ogni buon
conto, si tratti di semplice psicologia oppure di misticismo, queste
sono cose che non hanno assolutamente niente in comune con
l'Iniziazione...le prove sono essenzialmente dei riti di
purificazione." De Giorgio ha finalmente incontrato ciò che
cercava, il Simbolo Concreto, dove "ogni verità tradizionale
viene ad esprimersi attraverso Gesù Cristo". Vi sono degli
spiriti forti i quali asseriscono che le verità superiori sono
conservate agli alti gradi della massoneria: abbiamo già detto che
questo segreto primordiale consiste nell'adorazione di Satana e nella
più astuta negazione del 'Dio Cristiano'? Uno spirito debole
dev'esser dunque Padre Pio se ci dice che "La Guerra di quei
cosacci si va sempre più intensificando...la Guerra scatenata dai
Massoni nella Chiesa è sempre più incalzante(1913), Epistolario I.
'La spogliazione' o purificazione guénoniana (le
famose prove)
mirano a distruggere ciò che noi 'occidentali abbiamo conficcato nel
petto' per volontà divina: Gesù Cristo. E' il Cristo massonico,
ripensato 'intellettualmente' in vista dell'Unità: è il cristo
guénoniano la vera grande parodia. La massoneria vuole un Cristo che
non sia Gesù: troppo scomodo, lontano, non geometrizzabile, 'pazzo'.
Il Cristianesimo deve dunque rinunciare alla sua 'presunzione'
divina? Ecco il problema, e dal momento che ciò non è possibile,
agli altri gradi della massoneria non si può che benedire la sua
distruzione .Lo diceva Leone XIII: "Bisogna smascherare la
massoneria e far capire che è satanica." E San Pio X: "Sono
Lupi sotto apparenti agnelli, il prete deve svelare i loro complotti,
e sono Perfidi." Quanto al segreto poi, se per sua natura si
nasconde da sè, perchè nascondersi mettendo quei cappucci neri?
Cos'altro c'è da nascondere? Il Perfido complotto anticristico: ma
dove sono i preti, i Mastai Ferretti? (Ci rivolgeremo sempre
'all'idea' e mai alla persona, al contrario di quel che ci è
successo) Discutevamo con una cara persona sulle future leggi e il
discrimine. Orwell docet. Presto la dovranno pur fare una legge a
tutela del satanismo buono: gli antimassoni sono dei bigotti
ignoranti. Non si potrà più esprimere la propria idea contraria
alla gnosi massonica: sarà la legge a tutelarne la proprietà. Ci si
potrà iscrivere ad una loggia massonica, previa giuramento, e poter
lavorare per lo stato - ad esempio come carabiniere-, previa
giuramento senza problema alcuno da un punto di vista giuridico. Per
cui non si potrà più parlare male delle idee massoniche, è tutto
nell'aria. La legge verrà proposta. Il problema sarà stabilire i
criteri di condanna, ovvero saranno le punizioni stabilite dal
tribunale massonico ad essere applicate o quelle dello stato creato
dalla massoneria? Sarà vietato di parlare di Gesù Cristo nei luoghi
pubblici? Non esageriamo. Ma un TSO per aver detto che vi siete
Innamorati di Gesù Cristo? Nel nuovo DSM: schizofrenia con
omosessualità spirituale paranoide. Abbiamo esagerato. Ma se entrate
in una banca o in un ufficio, e un pò dappertutto ormai e incalzate
dicendo che Gesù Cristo è Risuscitato, non vi prenderanno per
pazzi? Riportiamo alla lettera ciò che abbiamo appuntato sul nostro
'diario nero' tre anni fa a seguito di uno dei tanti eventi
spiacevoli dovuti alla vendetta massonica:
-(aveva
8 anni), mi abbraccia piangendo, le domando cosa avesse mai. Ha
paura, perplessa. Mi preoccupo. Comincia a parlare: "Papà,
quando la mamma si è allontanata per un pò, quel signore mi ha
detto una cosa brutta, che tu non sei mio padre - un segreto che non
doveva rivelare nemmeno alla madre - e che presto dovrò andare con
lui.." Qualche giorno prima era arrivato l'sms: "Occhio
alla Regina - cioè la madre - è sotto scacco". Tutto di facile
comprensione. Ecco uno tra i tanti attacchi massonici che abbiamo
subito, veri "sabotaggi interiori", calcolati nei minimi
dettagli: l'attacco è vitale e si ripercuote nei sacri plessi, a
partire da quello addominale. A metà della colonna vertebrale
l'energia si arresta, lo sguardo rimane semiabbassato. E' quello che
gli antichi saggi chiamavano il Veneficio, che E. Zolla considera il
peggiore tra tutti i colpi mortali, "culmine dell'ingiustizia",
"pericolo dei pericoli", "causa di ossessioni,
possessioni", "perciò nei delitti primordiali il veneficio
è il massimo delitto. Lo schianto d'un torto o la potenza d'un
inganno o il dolore d'una percossa", che abbiamo ripetutamente
subito..."allora è la massima sventura." Naturalmente
Zolla aggiunge: "Il veneficio va represso: nascono insieme la
medicina e il diritto, dalla radice med- proviene il nome di giudice
in osco: mediss. Il medico e il giudice furono una sola persona, lo
sciamano." Elemire Zolla, Uscite dal Mondo. Adelphi,
pag.116-117. Lo sciamano deve operare contro la stregoneria, colui
che con la forza vi ha piegato e stregato con "Sguardi o gesti o
parole o suoni sinistri, opera di uomini o di esseri invisibili",
sabotaggio ed eggregore..."Veneum è tanto il fascino maligno
quanto la corruzione degli umori corporei." Si spiega così a
cosa serve l'arte dell'incappucciarsi oggigiorno - un tempo per
nobili motivi. In fondo, sotto un certo senso, stalking e tortura,
sono i termini secolarizzati dell'antico veneficio.
"Gli
anni si sono susseguiti senza che noi domandassimo come li avevamo
impiegati." Padre Pio
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