Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

venerdì 4 gennaio 2013

CONTRO L'USUROCRAZIA DEI NEGROMANTI




Mi faccio questa domanda: che cosa succederebbe al pianeta se gli indù in proporzione avessero la stessa quantità di auto per famiglia che hanno i tedeschi? Quanto ossigeno resterebbe per poter respirare? Più chiaramente: possiede il Mondo oggi gli elementi materiali per rendere possibile che 7 o 8 miliardi di persone possano sostenere lo stesso grado di consumo e sperpero che hanno le più opulente società occidentali? Sarà possibile tutto ciò?
O dovremmo sostenere un giorno, un altro tipo di discussione? Perché abbiamo creato questa civilizzazione nella quale stiamo: figlia del mercato, figlia della competizione e che ha portato un progresso materiale portentoso ed esplosivo. Ma l’economia di mercato ha creato società di mercato. E ci ha rifilato questa globalizzazione, che significa guardare in tutto il pianeta.
Stiamo governando la globalizzazione o la globalizzazione ci governa? È possibile parlare di solidarietà e dello stare tutti insieme in una economia basata sulla competizione spietata? Fino a dove arriva la nostra fraternità?

Non dico queste cose per negare l’importanza di quest’evento. Ma al contrario: la sfida che abbiamo davanti è di una magnitudine di carattere colossale e la grande crisi non è ecologica, è politica!
L’uomo non governa oggi le forze che ha sprigionato, ma queste forze governano l’uomo … e la vita!
Perché non veniamo alla luce per svilupparci solamente, così, in generale. Veniamo alla luce per essere felici. Perché la vita è corta e se ne va via rapidamente. E nessun bene vale come la vita, questo è elementare. Ma se la vita mi scappa via, lavorando e lavorando per consumare un plus e la società di consumo è il motore, perché, in definitiva, se si paralizza il consumo, si ferma l’economia, e se si ferma l’economia, appare il fantasma del ristagno per ognuno di noi. Ma questo iper consumo è lo stesso che sta aggredendo il pianeta.

Però loro devono generare questo iper consumo, producono le cose che durano poco, perché devono vendere tanto. Una lampadina elettrica, quindi, non può durare più di 1000 ore accesa. Però esistono lampadine che possono durare 100mila ore accese!
Ma questo non si può fare perché il problema è il mercato, perché dobbiamo lavorare e dobbiamo sostenere una civilizzazione dell’usa e getta, e così rimaniamo in un circolo vizioso.
Questi sono problemi di carattere politico che ci stanno indicando che è ora di cominciare a lottare per un’altra cultura.
Non si tratta di immaginarci il ritorno all’epoca dell’uomo delle caverne, né di avere un monumento all’arretratezza. Però non possiamo continuare, indefinitamente, governati dal mercato, dobbiamo cominciare a governare il mercato.

Per questo dico, nella mia umile maniera di pensare, che il problema che abbiamo davanti è di carattere politico. I vecchi pensatori – Epicuro, Seneca o finanche gli Aymara – dicevano: “Povero non è colui che tiene poco, ma colui che necessita tanto e desidera ancora di più e più”.
Questa è una chiave di carattere culturale.
Quindi, saluterò volentieri lo sforzo e gli accordi che si fanno. E li sosterrò, come governante.
So che alcune cose che sto dicendo, stridono. Ma dobbiamo capire che la crisi dell’acqua e dell’aggressione al medio ambiente non è la causa.
La causa è il modello di civilizzazione che abbiamo montato.
E quello che dobbiamo cambiare è la nostra forma di vivere!

Appartengo a un piccolo paese molto dotato di risorse naturali per vivere. Nel mio paese ci sono poco più di 3 milioni di abitanti. Ma ci sono anche 13 milioni di vacche, delle migliori al mondo. E circa 8 o 10 milioni di meravigliose pecore. Il mio paese è un esportatore di cibo, di latticini, di carne. È una semipianura e quasi il 90% del suo territorio è sfruttabile.
I miei compagni lavoratori, lottarono tanto per le 8 ore di lavoro. E ora stanno ottenendo le 6 ore. Ma quello che lavora 6 ore, poi si cerca due lavori; pertanto, lavora più di prima. Perché? Perché deve pagare una quantità di rate: la moto, l’auto, e paga una quota e un’altra e un’altra e quando si vuole ricordare … è un vecchio reumatico – come me – al quale già gli passò la vita davanti!
E allora uno si fa questa domanda: questo è il destino della vita umana?
Queste cose che dico sono molto elementari: lo sviluppo non può essere contrario alla felicità. Deve essere a favore della felicità umana; dell’amore sulla Terra, delle relazioni umane, dell’attenzione ai figli, dell’avere amici, dell’avere il giusto, l’elementare.
Precisamente. Perché è questo il tesoro più importante che abbiamo: la felicità!
Quando lottiamo per il medio ambiente, dobbiamo ricordare che il primo elemento del medio ambiente si chiama felicità umana!”

Josè Mujica, presidente dell’Uruguay.  Discorso alla nazione, giugno del 2012.


27 commenti:

  1. visto l'altro giorno.... m'ha commosso
    http://www.youtube.com/watch?v=3SxkMKTn7aQ

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    1. Se gli italiani non alzano la testa, sono perduti. Se gli incappucciati non trovano una minima resistenza, uccideranno i popoli... in senso letterale. Il 2012 ha avviato un processo di cambiamento tremendo, da occulto si è trasformato in palese, ma c'è chi dice ancora che i Maya hanno toppato, che io - nel mio piccolo - ho toppato. Lascio ai riduzionisti, agli spiritualisti riluttanti, ai cultisti della scienza, l'onere della prova. A me non interessano i cacadubbi, voglio gente che spinge insieme a me la porta, non che si mette di traverso. Voglio donne e uomini di fede, anche cieca, capaci di lottare per un ideale alto, quello di sostenere le potenze cosmiche palingenetiche, contro il Nulla sempre più pervadente. Ci sono donne e uomini nel mondo, pronti a rinunciare alla psicologia da gregge, al politicamente corretto, per seguire nuove strade, un nuovo sentire, senza mire egoistiche, senza perseguire poteri. Ci sono, lo so, lo sento. Uniamo le forze e i cuori, senza gerarchie né bandiere.

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    2. Angelo seguo il tuo blog in silenzio fin dal primo post. Mi sento da sempre ardere dallo stesso fuoco con cui ci dai un pò di luce. Ho sempre nutrito una naturale fiducia nelle tue parole e, per quanto mi riguarda, la tua umiltà è indice del grande uomo che c'è dietro. Me ne sono sempre sbattuto il cazzo di una conoscenza puramente intellettuale. nel mio piccolo ho avuto la fortuna di avere alcune esperienze 'spontanee' con realtà altre senza mai sentire minimamente l'esigenza di stiparle in formalismi vari e di seguire alcuna tradizione. Ciònonostante quanto hai diffuso in questi anni mi è stato non di poco aiuto per meglio comprendere questa ed altre 'realtà'. Penso che questo valga anche per molti altri che seguono questo blog, ai quali mi permetto di fare un unico appello da eco al tuo: non riduciamo il tutto a una mera sega mentale condita da intellettualismi e cultismi vari... l'invito è a essere uomini e donne d'azione dove l'ATTO non sia il nostro personale ma quello di un sentire più alto, dal quale credo dovremmo farci guidare accendendo quello che Angelo chiama LUMEN.
      Che siano la FEDE e l'APERTURA DEL CUORE a guidare ogni nostro fare.

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    3. Caro q04,
      hai colto perfettamente il mio messaggio. troppe guide tradizionali, o meglio, tradizionaliste, hanno fatto discorsi alti, sui principi, sulla dottrina, poi, nella pratica non hanno quasi mai dato indicazioni; erano così slegati dal divenire, dalla terra bassa, fatta di problemi economici ed esistenziali ordinari, da non riuscire a comprendere che bisogna fare i conti con uno establishment feroce, senza scrupoli, che va comunque combattuto, senza attendere l'ultimo battaglione asgardiano, tanto caro in certi ambientini. I tibetani, pur con tutta la loro dottrina, le loro indubbie capacità psi se non addirittura sovrannaturali, poco o niente hanno potuto fare contro la forza spietata del cinese invasore. La battaglia è spirituale ma pure fisica, materiale.
      Dobbiamo creare un fascio di forze. Animati da sacro furore, resistere e contrastare il male, qualunque forma assumi.

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    4. io ci sono, ma che diavolo si puó fare? atti di forza? bisogna far scorrere del sangue? o bisogna uscire da questo mondo ed andare a vivere in un ecovillaggio?
      io purtroppo non apro botole, non mi sdoppio astralmente e neanche so che é sto Lumen.
      ditemi che devo fare e lo faró, perché ormai non sento piú nulla ed i miei rubinetti mentali cominciano a soffrire la siccitá, ma voglio comunque dare il mio contributo.

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  2. A me l'amaro compito di fare il 'Grillo parlante' e mi prendo volentieri tutto il vostro biasimo se serve. Mi basta citare un tradizionalista qualunque per ricordare che 'l'unica rivoluzione possibile è quella interiore', qualsiasi tentativo di rivolgere sforzi all'esterno se non si è mutati interiormente, è vano e persino deteriore (ricordiamo la Rivoluzione francese?).

    Sono d'accordissimo con l'idea di non vivere supinamente il nuovo NWO, ma mi sembra sbagliato non soffermarsi un attimo al valutare le forze in campo....ti va bene la fede 'cieca' Angelo? Tientela, per questo ci sono già i religiosi fondamentalisti di ogni credo e confessione, a me interessa invece la fede sudata e conquistata, quella ragionata e sentita, quella che tiene conto dell'altro e si trasforma in conoscenza e sapienza.

    Le critiche da parte mia sono comunque arrivate in virtù del fatto, che sul presente blog sono stati fatti proclami altisonanti sul 21-12-2012, ma niente a livello globale e planetario è successo...di eclatante o cataclismatico. Tutto qua, si è continuato semplicemente a seguire il solito flusso negativo di eventi, che portiamo dietro da un bel pò di anni, stop. Le mie critiche partono da questo, poi ognuno sul suo blog è libero di scrivere cosa vuole.

    Saluti.

    Fabrizio

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  3. In merito all'articolo: Belle le parole del presidente dell'Uruguay, ma ci sono un paio di cose che non mi tornano, e non per far il bastian contrario, ma denotano un pelo, perdonatemi, di superficialità...
    Ad esempio, afferma felicemente che "Appartengo a un piccolo paese molto dotato di risorse naturali per vivere. Nel mio paese ci sono poco più di 3 milioni di abitanti. Ma ci sono anche 13 milioni di vacche, delle migliori al mondo. E circa 8 o 10 milioni di meravigliose pecore. Il mio paese è un esportatore di cibo, di latticini, di carne. È una semipianura e quasi il 90% del suo territorio è sfruttabile." ... sostiene che lo sviluppo deve essere a favore della felicità umana e dell’amore sulla Terra, quando basterrebbe (e non lo dice l'ultimo degli ultimi come il sottoscritto ma ben piu' importanti studiosi) sospendere o sostanzialmente diminuire la produzione di carne ed utilizzare l'enorme quantitativo di cereali utilizzati dalla suddetta per sfamare i popoli... a vantaggio della stessa Terra e dell'umanità tutta... con soddisfazione afferma che la produzione dell'Uruguay oltretutto è rivolta all'esportazione quando in Uruguay ancora si muore di fame...Josè Mujica è un grand'uomo, senza dubbio... avercene!! (basti pensare che rinuncio' a parte del proprio stipendio a favore dei clochard), ma è suo malgrado vittima dello stesso sistema che accusa... è un puntare il dito ... verso nessuno, perchè è proprio questo che fa, è un "J'accuse" ai quattro venti contro il "consumismo", ma senza far i nomi di chi questo sistema l'ha bellamente messo in opera per i propri meri spietati interessi, e sappiamo bene che al giorno d'oggi i nomi li conoscono tutti... sarò troppo sospettoso ultimamente, ma non capisco il ruolo che sta occupando...

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    1. Josè Mujica mi sembra una persona semplice con un cuore grande e soprattutto aperto. Più che pesare le singole parole penso vado accolto l'intento con il quale sono state pronunciate.
      Per lo meno a me è arrivata quella vibrazione. Non penso sia cosa comune vedere a certi livelli un uomo semplice che parla col cuore, aldilà che ciò che dica sia totalmente condivisibile o meno, credo non sia quello il punto.
      Anche riguardo la 'felicità umana' credo che intendesse qualcosa di più profondo rispetto a 'interesse personale', lo dimostra la semplicità in cui vive.

      Un uomo semplice parla con parole semplici, per coglierne l'intento bisogna in primis sottrarci noi ai soliti schemi mentali, o altrimenti corriamo il rischio di buttar via il bambino con l'acqua sporca

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    2. Caro Q, buongiorno.
      Per me non si tratta di pesare le singole parole, si tratta di un mio personale modo di rompere gli schemi, quelli che ci suggeriscono che se una persona dice una cosa buona, un "uomo semplice che parla col cuore", si debba accettare 'in toto' il suo messaggio "aldilà che ciò che dica sia totalmente condivisibile o meno" ...
      Mi spiace, sarà una mia vetera sfiducia nei governi, sarà che vaglio attentamente tutto quello che i "canali ufficiali" sottopongono all'attenzione delle masse, ma se ci sono errori grossolani, come parlar di amore sulla terra, quando l'uomo sta facendo di ogni per distruggerla (compresi i tanto decantati allevamenti intensivi bovini ed ovini uruguagi di cui parla Mujica), se si parla di felicità umana, relazioni umane quando si produce carne per l'esportazione e c'è gente in casa che muore, gente alla quale sarebbe sufficiente qualche cereale che invece viene sprecato per l'allevamento intensivo, beh allora chiamatemi pure esagerato.
      Come ho già detto, ritengo Mujica un brav'uomo, ma il mondo va cambiato non assecondando, pur involontariamente, il consumismo contro cui lui stesso punta il dito, ma al quale non si sottrae...
      e poi la questione, lo sappiamo, è ben altra... la questione non sta in quante macchine abbia la germania, la questione sta nel fatto che siamo di fronte ad un'elite che delle macchine non se ne farebbe neppure nulla, basta solo che la massa ne senta il bisogno, per arrivare a mettersi i piedi in testa, e per distogliarla dalle potenzialità che il genere umano, con un vero risveglio, raggiungerebbe... l'elite di cui nessuno, agli alti vertici nazionali, mai parla in pubblico

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    3. mujica mi ricorda per certi versi la figura del 'nonno'. Ognuno ricorderà i suoi. Penso tutti preferiremmo quella semplice e se vuoi ignorante saggezza agli infami e lerci giochi di potere.
      Mio nonno non era certo un santo illuminato, nè un iniziato, nè tantomeno un complottista o un professore universitario, aveva la prima elementare conseguita perchè sapeva a memoria l'ave maria, era carnivoro e fumava. ma aveva quella bontà negli occhi e quella fede incrollabile di cui sembra privo qualsiasi politico, uomo di potere, sedicente guru o blogger controinformazionista...

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  4. ... aggiungo inoltre (poi "mollo il colpo" che sennò finisco coll'assecondare i miei stati di insofferenza) che quando chiude il discorso con la frase "il primo elemento del medio ambiente si chiama felicità umana" scade nel difetto che ha fatto entrare il cancro in questo nostro pianeta, ossia l'Antropocentrismo, che ha mosso i passi parallelamente alle tanto decantate religioni monoteiste ... sulla Terra non puo' esistere SOLO la felicità UMANA...questo è un fatto, e che l'uomo, nel ricercare la PROPRIA felicità, lo fà sempre e comunque ai danni di qualcunaltro, o qualcosaltro... bisogna cambiare ottica per cambiar le cose.

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    1. Scusa ma quale dovrebbe essere l'obbiettivo del singolo, l'infelicità, l'insoddisfazione?
      Ovviamente si tratta della Felicità vera, non il riflesso nelle molteplici forme passeggere e incomplete che tutti noi conosciamo bene.
      Io credo che l'antropocentrismo sarebbe un'ottima cosa se inteso ed effettuato nella suo senso originario; Adamo prima dell'errore è custode di un giardino in cui non esiste nè caccia nè violenza, anche tra gli stessi animali.

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    2. Sono spiacente che travisi le mie parole, poichè era chiaro che mi riferivo ad una felicità superiore, e non al particolarismo che è diventato emblema, bandiera dell'egoismo dell'uomo di oggi...la felicità vera, come dici tu, è universale, e non del singolo, e qui ti sei risposto da solo...
      Ad ogni modo, parli di Adamo, e quindi è chiaro che ho toccato un dente dolente quando ho detto che l'antropocentrismo va a braccetto con le religioni monoteiste... l'antropocentrismo non ha un senso originario, a meno che non si vogliano giustificare millenni di distruzione di tutto ciò che non è umano...Chi è custode è al servizio, non padrone, quindi al servizio della terra, e l'antropocentrismo, come indicato dalla tanto "blasonata" Wikipedia deriva dal greco άνθρωπος, anthropos, "uomo, essere umano", κέντρον, kentron, "centro" ossia è la tendenza - che può essere propria di una teoria, di una religione o di una semplice opinione - a considerare l'uomo, e tutto ciò che gli è proprio, come centrale nell'Universo ... dimmi cosa c'è di tanto elevato in questo...
      Ovviamemte parlo dal punto di vista tuo, che mi parli di Adamo ... ma prova a vederla con l'ottica di chi non è di fede Semitica - Cristiano-Ebraica.

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    3. Io invece credo che l'antropocentrismo attuale abbia un fondamentale senso originario, solamente malinterpetato (nello specifico rovesciato).
      Se non ti piace o non ti convince il simbolismo giudaico, sappi che anche nel Taoismo si distingue tra uomo comune e l'Uomo Vero(l'equivalente di Adamo pre caduta), ossia colui che ritorna nella posizione centrale della manifestazione.

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    4. Cristianesimo, Giudaismo, monoteismo, taoismo .... tutta ROBA scritta dall'uomo per l'uomo ... l'uomo sempre, davanti a tutto, anche a Dio ... non è questione di SIMBOLISMO, ma di cio' che effettivamente l'uomo ha portato su questa terra ... non esiste essere vivente (forse davvero solo i parassiti) che si comporti similmente.
      Tu davvero credi che Dio abbia creato tutto per un mero utilizzo dell'uomo e che quindi questo abbia da che reclamar diritto in merito? cosa c'è di corretto in una visione del mondo come oggetto di cui servirsi? in una visione specista e spietata? è questa la felicità che bisognerebbe cercare? te la lascio volentieri...
      "Se sono un servo di Dio devo farmi servo di tutta la creazione". Mahatma Gandhi (Mohandas Karmchand Gandhi)

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    5. scusate, cerchiamo di non degenerare....la ragione sta nel mezzo.

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  5. @Alpha Canis Majoris

    Leggendo quanto scrivi mi chiedo perchè tu ce l'abbia tanto con le 'vie' tracciate nel solco della Tradizione più autentica. Innanzitutto un distinguo che può apparire secondario ma non lo è.

    Il Taoismo non è religione monoteista devozionale, ma dottrina ermetica e metafisica. Il Taoismo non è un monoteismo, ed è ben altro che antropocentrico. Le vertigini metafisiche che il taoismo può suscitare in chi prova a studiarlo e ne intuisce la profondità(davvero non per tutti) sono addirittura in grado di convincere quell'uno a riavvicinarsi verso qualche 'monoteismo'(decisamente più vicino alla comprensione dei più).

    Il Giudaismo sarebbe antropocentrico? Una religione che pone come primi due comandamenti: l'importanza di Dio sopra a ogni cosa, comandando di non avere altri 'dei' e di non farsi immagine alcuna di Dio?

    Il Cristianesimo sarebbe antropocentrico? La religione dell'Amore per eccellenza che ci insegna come Dio abbia tanto amato l'uomo da Incarnare il Verbo suo Figlio nel corpo di un uomo? Non a caso quando Gesù viene interrogato dai farisei su quale sia il comandamento più grande non esita a rispondere così(Matteo 22,35-40):

    "35 e uno di loro, un dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova: 36 «Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?». 37 Gli rispose: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. 38 Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. 39 E il secondo è simile al primo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti»

    L'amore verso il prossimo è la logica prosecuzione dell'Amore verso Dio, che con il Suo Amore ha creato il mondo e qualsiasi creatura, intelligente e non.

    Non so dove ci vedi l'antropocentrismo nelle vie tradizionali. L'interesse per l'uomo è semmai sano, ma deve diventare amore verso di sè e verso gli altri, non attaccamento morboso al proprio ego.
    Quand'anche viene chiesto, Dio viene sempre posto prima come livello di importanza. Mentre l'egoismo, quello sì, è antropocentrismo malsano, satanismo in taluni casi, dove il proprio io/ego, diventa il proprio dio.

    Mi spiace non essere d'accordo con te, ma io credo fortemente che le Tradizioni autentiche, non siano per niente invenzione dell'uomo, ma bensì frutto dell'ispirazione divina, delle forze celesti e volute fortemente dall'Alto come tante lingue 'diverse' dello Spirito. Le invenzioni umane semmai, sono le tradizioni neo-spiritualiste moderne, la New Age, la teosofia della Blavatstky. Quelle sì mi sento di additarle come mere 'tradizioni umane' scritte dall'uomo per l'uomo(destinate a scomparire in un era di pura Luce e chiaramente destinate a far proseliti in un età come la nostra).

    L'antropocentrismo di cui parli per me c'è, ma non centra niente con le tradizioni religiose (molto spesso sviate o fraintese dall'uomo). E' semmai figlio della modernità, che del proprio ego, e dell'attaccamento materiale al mondo terreno, ha fatto il proprio personale 'dio'.

    Fabrizio

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  6. Lo so Angelo, ma per combattere questa gente, ed avere una minima speranza di successo, occorrerebbe l'acquisizione di potestà preternaturali. Come e dove conseguirle?

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  7. @ Der Suchende:
    Buongiorno.
    In merito a quanto da Lei scritto, ci terrei, non per mera soddisfazione personale, ma per correttezza, sottolineare il fatto che i miei riferimenti Non volevano toccare, come già da me indicato e sottolineato, il simbolismo delle religioni tradizionali, quanto quello che ne è conseguito, quello che ha fatto l'essere umano a seguito e spesso nel nome di quelle che nascevano come vie che non ammettevano errore... peccato l'errore sia connaturato alla natura umana...
    Ammetto comunque di aver sbagliato, innanzitutto perchè non è questo il luogo dove lanciarmi in diatribe che volgerebbero al nulla, in quanto per ogni affermazione, per ogni serie di esempi che si possono portare a favore di una tesi, spesso c'è una risposta a tono, portando il dialogo a lidi che non erano quelli di partenza (come per l'esempio del suddetto post)...
    In secondo luogo perchè sono caduto in un errore grossolano, che cerco sempre di superare e del quale spesso lamento negli altri, ossia l'autoaffermazione egoica. Le mie idee sono seriamente maturate in me dipo anni di riflessione, per questo non Le darò spiegazioni di come sono arrivato a quello che ho sopra scritto (ma sappia che non faccio parte nè di movimenti newage nè banalità simili); ma l'imporle, o l'attaccare apertamente chi non la pensa come me è sbagliato perchè anzichè cercare l'unione con cio' che di positivo si trova nelle opinioni altrui, sono caduto nella separazione, nell'allontanamento, e nello scontro... mi scuso se la mia determinazione sempre belligerante nel prender le parti di chi è vittima dell'umano ha arrecato offesa.

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  8. @Alpha Canis Majoris

    Nessuna offesa non si preoccupi. Amo la discussione quando si mantiene su toni civili per quanto da vedute agli estremi opposti. A quanto pare l'ho mal giudicata poichè tanto opposte le nostre visioni forse non sono. L'esperienza diretta certamente è superiore a ogni teoria e conoscenza libresca, ciò detto, non posso che essere d'accordo con quanto asserisce sull'umana natura e sulla sua connaturata tendenza a fraintedere e sbagliare o per dirla cristianamente a 'peccare'. A mio modesto modo di vedere, questo dipende dall'uomo, ma non intacca la Verità primordiale a cui l'uomo stesso si rivolge attraverso il suo credo.

    Fabrizio

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  9. "Voglio donne e uomini di fede, anche cieca, capaci di lottare per un ideale alto"
    "Dobbiamo creare un fascio di forze, animati da sacro furore, resistere e contrastare il male, qualunque forma assumi".

    Angelo, io cerco di contrastare il male interiormente in ogni azione e pensiero, e tra le sempre maggiori difficoltà, cerco di procedere verso la cima della montagna che identifico in Cristo. Non ho paura della morte fisica, e per alti ideali, come per il prossimo, sarei capace di dare la vita, e se la legittima difesa ha in se presupposti condivisibili quanto naturali, per me anche il solo schiacciare una zanzara che mi molesta lo reputo un atto di forza che nasce dall'ignoranza e quindi dal male (ancor più se consapevole). Questa vita però non è come potrebbe essere, ed ho la convinzione che l'uomo non sia il solo e unico responsabile... Come conciliare quindi una legittima difesa, un'azione necessaria al cambiamento (che mi sembra dalle tue parole "esteriore"), con la volontà di non essere inghiottiti nella crepa dell'ombra? Ho forse frainteso?

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  10. Angelo, tu hai scritto: "Ci sono donne e uomini nel mondo, pronti a rinunciare alla psicologia da gregge, al politicamente corretto, per seguire nuove strade, un nuovo sentire, senza mire egoistiche, senza perseguire poteri. Ci sono, lo so, lo sento. Uniamo le forze e i cuori, senza gerarchie né bandiere." Certo che lo sai, Angelo, ci sono, CI SIAMO, e tra noi siamo già uniti e tu lo sai, al di là di qualunque "parrocchia" o bandiera, appunto, quelle cattolica e lamaista incluse, tanto per stare al tuo ultimo commento e al banner che campeggia sul tuo blog, che sono tutt'altro che al di sopra di qualsiasi sospetto, viste le aderenze che chiaramente hanno con l'élite globalista contro cui tu sempre giustamente ti scagli; ma appunto, voglio andar oltre queste contraddizioni apparenti, perché quel che conta davvero è altro, me ne rendo conto, e sono i Principî. Siamo quelli che siamo, poca cosa, forse - ma qui parlo piú a titolo personale piuttosto che per altri che tu sai, e che invece percepisco essere ben di piú - ma quelle indicazioni di cui lamenti la mancanza per quanto riguarda le "guide tradizionali" dovrebbero essere piú assidue anche da parte tua, mi permetto di fartelo notare, perché saremo anche dei testoni, ma allora prendine atto e cerchiamo insieme dei correttivi, o fallo con chi sai che può starti dietro e ignora pure chi te lo sta chiedendo ora, perché cosí comunque nessuno va da nessuna parte e si resta tutti a guardarsi l'ombelico, anche chi potrebbe molto, molto di piú, mentre l'Ombra avanza, e dell'"ultimo battaglione di Asgard" ancora non si vede traccia... o sbaglio? E qui non è in discussione la fede, mi preme sottolinearlo, quella c'è e c'è sempre stata, e tu dovresti saperlo meglio di chiunque altro.

    L'intervento che avrei voluto postare era molto piú lungo e articolato, "fluviale", direi, ma l'essenziale è questo, Angelo; in sostanza è un appello: non permettere che un patrimonio di autentica fratellanza spirituale e unità di intenti verso qualcosa di grande che si è andato faticosamente accumulando in questi anni vada irrimediabilmente perduto, o non abbia modo di agire nel concreto, perché il rischio che tutti sentiamo è proprio questo. Fatti vivo, almeno con chi lo merita per le sue qualità bio-psico-animiche, come diresti tu; io li conosco e tu li sai.

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  11. Io non posso far altro che condividere in toto il messaggio che Lupo nella Notte ha postato, parola per parola.
    Credo che in molti qui sul blog, nel tempo, anche se a volte occupando anche il ruolo di bastian contrario, abbiano dato dimostrazione di quanto tengano a ben altro valori ed interessi che non la mentalità da gregge o a camminar su strade battute ... non fosse altro che la assidua frequentazione delle tue pagine per dar consigli a chi scrive, per condividere opinioni in merito, per discutere rispettosamente o fraternizzare e anche, sono certo, anche solo per leggerti (conosco molte persone che ti seguono pur non dandone dimostrazione palese)anche dopo la data del 21/12 da parti di molti utenti, ne è prova...
    Mi associo all'accorato appello di Lupo nella Notte ... la comune bandiera che sventola nel cuore della compagine di raminghi che seguono le tue pagine và mantenuta alta, bisogna farla garrire al vento ... e tu sai come...

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  12. Concordo e quoto Lupo e ACM.
    Tra l'altro, tu lo sai, sebbene sicuramente in forma minore e/o diversa, anche il sottoscritto è stato in parte messo alla berlina dopo il 21/12 e, sinceramente, me ne sono fregato.
    Sono ancora qui e qui resterò.

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