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mercoledì 30 settembre 2009

Hollywood/Babilonia : STUPRO D'ARTISTA





Da un po' di tempo a questa parte sto tentando di creare una base ideologica e culturale comune, e quindi condivisa, con i miei pochi lettori (ma stiamo crescendo), su tematiche variegate ma che nascondono una identica matrice: dietro le quinte della storia si muovono persone, eventi e potentati capaci di soggiogare, distruggere e manipolare l'umanità, attraverso strumenti ordinari e straordinari, palesi e occulti.
Voi vi domanderete perché parlare del caso Polanski, recentemente balzato alle cronache. Ne parlo perché la sua esperienza è legata a quel mondo oscuro di cui parlavamo prima. Ma andiamo con ordine. I fatti prima di tutto.
Roman Polanski è stato arrestato dalla polizia in Svizzera, su mandato di cattura internazionale emesso delle autorità americane. Era approdato nella città elvetica per ritirare un premio alla carriera assegnato dal Festival del cinema di Zurigo, e che avrebbe dovuto ricevere stasera. Il regista, che è cittadino francese e da tempo vive a Parigi, fu condannato nel 1978 negli Stati Uniti per aver avuto rapporti sessuali con una tredicenne. Per questo era fuggito dagli Usa, e non vi aveva più messo piede. L'ufficio del Procuratore di Los Angeles aveva pianificato l'arresto del registra la scorsa settimana dopo aver appreso che Polanski sarebbe andato in Svizzera. Ora l'imputato è in attesa di estradizione.
Lo stupro con sodomia artistica avvenne nell'estate 1977 , dopo che Polanski invitò la giovane per un servizio fotografico nella villa californiana di Nicholson, promettendole una carriera da modella. Condotto l'8 agosto 1977 davanti al giudice di Santa Monica, Lawrence Rittenband, il regista ammise le sue responsabilità, ma il giorno prima che venisse emessa la sentenza, a inizio '78, scappò precipitosamente in Europa. Aveva affari urgenti da sbrigare, evidentemente.
Ora, i soliti intellettuali del culturame progressista sempre in prima fila a firmare appelli, fino alle nostre truppe cammellate della settima arte, si son dati la voce per lanciare solerti appelli in difesa del povero perseguitato artista Roman Polanski, accusato, pensate, di una bazzecola commessa tanti anni fà. Sì, certo aveva stuprato e sodomizzato una ragazza di 13anni durante uno di quei party candidamente satanici di sessodrogarocknroll, in uso in certi ambienti cinematografari americani. Che volete, questi grandi artisti sono eccentrici e hanno bisogno di sfogare la loro sacra libido violentando qualcuno/a che gli capita a tiro. È parte dell'esuberanza artistica. Che volete, per loro dobbiamo fare delle eccezioni... e qualcuno anche in Italia si è tanto avvilito per il poverino Roman, imprigionato come un volgare rumeno stupratore.
Ho scritto questo pezzo a malincuore, sì, perché Roman Polanski non è un pinco pallino della cinepresa, ma una persona talentuosa che ha incorporato il suo daimon come pochi artisti ne sono capaci, indirizzandolo verso canali espressivi di pura visionarietà. Vi è del magico, di poetico nel suo cinema e non solo per i soggetti scelti. Però l'intento di Roman non era ed è quello di scoprire la Luce pur presente nel mondo, bensì il lato oscuro, ottenebrato dell'anima e la necessità da parte dell'artista/protagonista di ricercare l'abisso per capire la vita e superarla. Percorso problematico quando non addirittura luciferino.
Non sono un forcaiolo, non mi interessa la giustizia esemplare. Posso solo augurare al maestro Roman - così è in uso appellarli nel mondo artistico - di uscire al più presto di galera e incontrare finalmente chi ha sempre cercato e temuto, colui che sta dietro la NONA PORTA. Spero che si fermi in tempo.

4 commenti:

  1. L'inquietante Rosemary's baby denota un commercio con entità basse e lucifughe e non tanto un tòpos cinematografico.

    Mi unisco al tuo auspicio.

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  2. Quello che più mi indigna in questa vicenda, riguarda l'atteggiamento vergognoso e infame di tante mammolette del mondo del cinema come la signora Bellucci Monica, registi come Allen e Tornatore, Lina Wertmuller, che sbraitano come vecchie zie contro il sistema giudiziario che si è permesso di arrestare la loro icona polacca, e nemmeno un cenno a quella poveraccia sodomizzata a 13anni. Le ziette acide della kultura egemone sono invece affrante per il destino cattivo che ha colpito Polanski. Pensa in che mondaccio viviamo.

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  3. Si, però tieni conto che tale torbida vicenda pedofilica si era conclusa tanti anni fa con un cospicuo risarcimento da parte del regista nei confronti della vittima dello stupro, la quale aveva così rinunciato ad ogni ulteriore rivalsa.
    E credo che la storia si fosse conclusa anche sotto il profilo legale appunto in seguito a tale esborso in denaro.

    E allora perchè quel giudice americano si accanisce ora nei confronti di Polanski riaprendo il dossier?
    Non saprei. Fatto sta che il regista polacco non è nuovo a 'querelles' con la setta degli Illuminati.
    Ad esempio pare fuor di dubbio che l'assassinio della moglie Sharon Stone, allora incinta, fosse stato commissionato onde fargli pagare quanto aveva svelato al grande pubblico con l'uscita del film Rosemary's Baby. L'argomento era troppo scottante e si vede che, secondo ilpunto di vista dei satanisti,mai si sarebbe dovuto dare in pasto la faccenda alle platee.

    Mi viene quindi il dubbio che il piccoletto Roman abbia recentemente commesso qualche sgarro verso i suoi padroni e che ora ne stia pagando le conseguenze.

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  4. La tua tesi, Paolo, non è priva di perspicacia. Il regista ebreo polacco dapprima sostenuto dagli Illuminati per la sua ascesa nel mondo del cinema, il successo economico e artistico, poi, non si sa bene per quale ragione, sgarra o si pente, non è escluso, e allora incorre nella tipica vendetta da parte degli stessi potentati oscuri. Vedi, però, la violenza fatta non la estingui con una manciata di dollari fumanti. Non sono né il moralista di turno, né il giustiziere della notte, tuttavia mi fa vomitare l'atteggiamento perdonista di certi colleghi di Polanski. Non auspico la galera per lui, ma...

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