Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".
La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.
lunedì 28 settembre 2009
FINE DI UN MONDO. CHE FARE?
Non vedo altra soluzione, a parte quella "impossibile", per far fronte con modalità ordinarie agli eventi che forse presto coinvolgeranno il mondo. Sostengo già da un po', che una cricca di Arconti gnostici impera da secoli sui governi che contano, e in particolar modo su alcune Case Reali. Superiori Sconosciuti venivano chiamati da organizzazioni stregonesche e simil-esoteriche, nonché invocati come guide presso gruppi nazisti prima e dopo la Seconda Guerra mondiale. E negli States, intorno agli anni cinquanta, alcuni intellettuali, medium, agenti dei Servizi e scienziati in quota NASA, si sono diciamo così imbattuti grazie ad un contatto medianico, forse suscitato da uso di funghi psichedelici, con presunte entità egiziane dalle caratteristiche simili alla messaggistica occulta di fine Ottocento.
Sul "che fare" sono debole, lo ammetto. Non sono un capo-popolo. Faccio quel poco che so: informare, ciò che è preliminare a qualunque cambiamento. Perché i più non sanno. Diffondete tutti quei blog che svelano l'inganno del mondo. Poi si vedrà.
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Molti anni fa S.P. ci raccomandava con insistenza il culto dell'Arcangelo Michele del quale domani 29 settembre ricorre la festa.
RispondiEliminaMa a dire il vero ormai tutte quante le feste nonchè le celebrazioni sono cadute in desuetudine. Evidentemente questa è roba del passato, vista l'omogeneizzazione nella quale anche la dimensione temporale sembra essere scaduta nelle ultimissime fasi del ciclo.
Ad ogni modo la potenza arcangelica è là e potrebbe anche manifestarsi in qualche drammatico frangente a chi ancora conserva un briciolo di intelletto sano.
Per rispondere alla tua domanda iniziale diremo che noi in simile situazione possiamo fare poco per non dire quasi nulla.
Evola, nonostante i suoi limiti conoscitivi, ha giustamente ripetuto più volte che 'un destino si deve compiere'. Ergo il nostro ruolo primario consiste nel fare da spettatori all'immane catastrofe che si sta consumando. Inutile coltivare progetti di resistenza o reazione alla marea oscura che sembra travolgere tutto e tutti.
Ci vien da chiederci: sopravviveremo ai terribili urti ed impatti che ci attendono? Forse si o forse no. Il nostri istinto di sopravvivenza ci porta ovviamente a sperare di si.
Ma probabilmente la cosa più importante consisterà nel salvare la nostra anima.
Salvare la ns anima, questo il compito e sarà dura. Vedi Paolo, a volte mi viene una tranquilla disperazione, forse dovuta alla mia equazione personale, che per quanto noi si possa fare in termini di trasmissione dati, con tutta la buona volontà ci affanniamo per scuotere le menti offuscate della massa, si rischia di gridare nel deserto che avanza. Eppure è forte in me la convinzione che fino alla fine bisogna provare a svegliare le sopite anime. Con tutti i mezzi, sottili e grossolani. Per te è lo stesso sentire?
RispondiEliminaAngelo, se mi son messo a scrivere in rete di questi argomenti è perchè forse anch'io avverto un vago bisogno di comunicare certe verità che ho intuito, anche se in primo tempo oscuramente,tanto ma tanto tempo fa.
RispondiEliminaMi manca però l'istinto missionario tipico dei Cattolici. Io scrivo e dico in giro quel poco che so ma non voglio convincere assolutamente nessuno della bontà delle mie idee.
Se talvolta Lor Signori passassero per la Torre, ne sarei felice. Se non altro, in questo luogo, le Ricorrenze non sono cadute in desuetudine. E complimenti per le sue due "tracce virtuali", Signor Ciccarella. Cordialmente..
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