Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".
La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.
giovedì 17 settembre 2009
ONORE AI NOSTRI CADUTI
Onore ai nostri soldati caduti oggi a Kabul, in un vile attentato terroristico di matrice taliban. Un omaggio dovuto e sentito. E ora mi vengono in mente alcune domande drammatiche che rivolgo a chi ha l'onere della responsabilità politica internazionale. Perché i terroristi hanno ancora sotto controllo il 75% del territorio afgano, malgrado lo spiegamento di forze alleato dotato di mezzi e uomini preponderante? Perché non si sono distrutte le coltivazioni dell'oppio in mano ai narcotrafficanti, visto e considerato che l'Afganistan è ancora il primo produttore al mondo, e i cui utili foraggiano il terrorismo? Cosa o chi si nasconde dietro il superterrorista Bin Laden e che funzione svolge in seno all'Islam? I nostri soldati si trovano in una condizione di ingaggio pericolosissima più degli altri alleati, perché pur dovendo controllare una parte di territorio loro affidata in zona di guerra, non possono guerreggiare come gli americani, canadesi e gli altri, per le note limitazioni costituzionali. Perché ministro La Russa, invece di indossare la mimetica per esibizione, non si fa promotore di una iniziativa politica atta a cambiare lo status dei nostri militi in terra straniera, onde metterli in condizione di operare come gli alleati, andando a scovare i terroristi così da prevenire quel tipo di guerriglia altrimenti imprevedibile?
Dietro le guerre vi sono cause spesso ignorate perfino dai promotori. Dietro le guerre, da secoli, si muovono forze capaci di sostenere entrambi gli schieramenti, così da rendere secondario chi vince e chi perde, tranne che per le vittime innocenti. E noi? Noi guardiamo attoniti, o angosciati, o addirittura distratti, a questi accadimenti. Fino a quando dovremo assistere impotenti allo strapotere di pochi che decidono il destino di tutti?
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I veri terroristi sono coloro che si presentano sugli schermi stracciandosi le vesti e coprendosi il capo con la cenere per quanto accaduto.
RispondiEliminaOvviamente è tutta una finta, una presa in giro. Anche quello di fare il soldato in Medio Oriente,in fin dei conti, è un lavoro e, nella fattispecie, un lavoro eminentemente sporco volto alla tutela del traffico di eroina da parte della CIA e dei suoi padroni sionisti nonchè dedicato della salvaguardia dei pozzi di petrolio dei quali l'area semplicente scoppia.
Uno schifo mai visto simile propaganda e simile sfruttamento del sangue altrui.
Il tipo di attentato poi, portato a termine tramite un esplosivo potentissimo, non può che essere opera dei servizi segreti di qualche Nazione. I terroristi di strada non dispongono di simili sofisticazioni.
Mi dispiace per quelli che sono morti e per le loro famiglie, ma quei giovani se ne potevano anche stare a casa. 10-12 mila euro al mese fanno comodo a tutti per cui se uno vuole quello stipendio sa già in anticipo in che cosa può incorrere.
Detesto tutto il fiume di retorica che le Istituzioni ci riversano addosso. Che vergogna! Quei giovani sono morti - e giova ripeterlo - per tutelare il monumentale traffico di droga nonchè per mantenere saldo un altro avamposto di Israele in Medio Oriente.
Anche chi fa il muratore o il carpentiere o il medico rischia di tanto in tanto la pelle. Tuttavia, se gli capita di crepare, nessuno gli farà i funerali di Stato e nessuno lo proclamerà 'eroe'.
I nostri professionisti militari muoiono a Kabul perché gli uomini di potere italiani e vaticani hanno accettato compiacenti la menzogna ufficiale sugli attentati dell'undici settembre 2001 a New York. Avrà ragione quell'alchimista che riteneva la verità semplicemente il lato negativo della menzogna.... Certo se gli arconti della menzogna si saldano a quelli potentissimi della moneta debito,per i cittadini del pianeta non c'è scampo.Diciamo che non sono più di moda nell'umanità la ricerca della verità,l'introspezione,la conoscenza di se stessi.I risultati sono questi.
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