Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

lunedì 12 aprile 2010

INCONTRO CON UN UOMO STRAORDINARIO - 7

L'antico cittadino di Atlantide, con tono sommesso, parlottava con Scandurra amabilmente, almeno così pensai. Sembravano due vecchi compagnoni che si incontravano dopo anni di lontananza. Già, lontananza spaziale o temporale? Formulai varie ipotesi, anziché tentare di capire cosa si dicevano e in quale lingua. Forse una sorta di semantica universale, oppure l'idioma della razza madre dell'umanità? Comunque interloquivano senza interruzione. Non usarono, in quell'occasione, la telepatia, sistema a quanto pare molto in uso secondo i contattisti. Riuscii ad intercettare alcune parole dell'atlantideo, le pronunciava aspirando, le ricordo benissimo e come avrei potuto dimenticarle, del resto:

NTÀ MARMUU NTÀ K(C)ARIS ETROO DOR

Mi venne in mente, secondo l'etichetta, la remota possibilità che il mio maestro mi presentasse l'amico. Attesi con evidente frenesia. Intanto la gigantesca astronave fluttuava come in un acquario, poco più su e dietro le spalle dell'astronauta. Era immensa, sembrava fatta di metallo e qui il condizionale è d'obbligo, forse di una lega particolare, perché mutava sensibilmente di lucentezza, così pure il suo colore andava dalle tonalità di grigio azzurro fino al nero. La sua forma era di piramide allungata rovesciata su di un fianco, piena di protuberanze coniche, cilindriche e altre che non riuscivo nemmeno a distinguerle. Poi, il vortice azzurrino era un portento. Girava e proiettava scariche elettriche (?) verso l'esterno. L'aria si era fatta, come dire, densa, erano spariti gli odori di campagna sostituiti da quelli di officina meccanica o di laboratorio chimico; non saprei descriverli meglio. Ragazzi, mi trovavo in pieno IR del terzo tipo. Forse quell'essere non era un extraterrestre, oppure era più terrestre di noi uomini moderni.

Faccio una necessaria precisazione. Mi son deciso a svelare alcune delle mie esperienze sul blog e senza tentazioni di pubblicarle sul cartaceo (qualche editore pazzo lo avrei trovato) e magari farci qualche soldino, come molti colleghi spiritualisti (presunti) fanno con mirabile coerenza; dicevo, mi son deciso perché i tempi lo richiedono. Poiché quanto avvenuto in quegli anni a me e a pochi fortunati, ritengo sia utile se non determinante proprio per affrontare quanto ci resta prima del grande cambiamento. Gli insegnamenti di Scandurra ci conducono ad affrontare con stato d'animo diverso e profondo questo scorcio di kali-yuga ormai giunto alla fine. L'operazione di divulgazione da me decisa mi espone ovviamente a critiche legittime e intelligenti, ma pure a sfottò o sberleffi da parte di una maggioranza di lettori poco inclini ad interrompere per un po' la logica e lo scetticismo. Ho le spalle grosse e in virtù della lezione di Scandurra, niente e nessuno potranno mai cambiare quanto ho visto e appreso. Ogni cellula del mio corpo e particella dell'anima è pregna di Vita vissuta, di esperienza fatta e digerita. Quello che mi preme è donare a chi è pronto a ricevere quanto posseggo e conosco. A molti rimarrà il rammarico di aver rinunciato ad una chance per capire l'uomo e il mondo.

Ho sufficiente materiale da farne una trilogia libraria. E come un romanzo in progress, lo pubblicherò tutto entro giugno del 2012. Gli anni in cui vissi e sperimentai con Scandurra, rimangono impressi nel mio cuore e nella mia mente, mi hanno trasformato profondamente. Alchimia pratica, materie oscure, come le chiamava lui. Debbo però pure sottolineare che per il mio maestro, il fenomeno per quanto strabiliante serviva a poco se non si faceva un passo verso il risveglio. Non era nemmeno un fanatico della dottrina, se questa non era in grado di cambiare le cose o l'uomo. Col suo parlare tranquillo, semplice e dalla sintassi creativa, era in realtà capace di dispute dialettiche e di scontri logici con chiunque. Un nostro amico di avventura, esperto di radiotecnica e di elettronica – diverrà in seguito medico e fisico, un mezzo genio – insieme ad un altro, laureato in filosofia, cercavano a volte per sfida o per diletto di incastrare Scandurra. Alla fine, ci azzittavamo per ascoltarlo. Ogni obiezione, ogni diatriba, si esauriva. La conoscenza sacra, diceva, è come una ceriola imbottita di prosciutto, costa più del panino con la mortadella, che rappresenta invece il sapere profano. Però, in definitiva, è solo una questione di gusto...

Lungo un decennio, dal 1971 al 1981 - nel pieno della mia amicizia e discepolato con Scandurra - gli effetti del suo insegnamento e delle esperienze fatte insieme, si traducono in una visionaria tragicità cosmologica, i miei molti appunti e resoconti coniugano alle visioni verso dimensioni altre, lo sguardo del ricercatore sul campo, fino a rendere i due piani intercambiabili. E la cerniera tra la percezione magica e il mondo esterno è data da una dottrina eversiva, ironica, luminosa e oscura. Fuori da ogni scolastica esoterica. Privo di intenti manipolativi, Scandurra non ha fondato una setta, non ha condizionato mai nessuno. Era un viaggiatore insolito proveniente da mondi lontanissimi che ha fatto scalo a Viterbo, un microsobborgo dell'impero amerikano. Ha incontrato un manipolo di amici, dalle estrazioni diverse ma con un unico obiettivo: uscire da un mondo di merda, borghese, ideologizzato, un mondo servo di una scienza essa pure al servizio del sistema, senza compromessi chimici né derive occultistiche.

10 commenti:

  1. non é possibile che quella lingua fosse il sanscrito, magari in forme più antiche di quello dei Veda??

    Hai per caso visto l'articolo sul Vimana Craft che avevo postato dal sito Humanresonance.com?

    ciao

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  2. Caro Luca, ho visitato il sito da te consigliato. È ottimo. La lingua? A suo tempo alcune frasi desunte dall'atlantideo, le feci visionare da un esperto, il quale dopo mesi ne tentò la traduzione o giù di lì. Ne riparleremo. Grazie per il lavoro da te svolto.

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  3. Ciao Angelo, mi dai la forza ogni giorno di andare aventi, perchè è difficile scontrarsi ogni giorno con gente che ti reputa pazzo o ciarlatano e che anche all' evidenza dei fatti non vuole lo stesso fare un passo indietro. Ma voglio sperare, voglio fare qualcosa perchè questo mondo che penso che noi tutti definiamo volgarmente di merda non sia poi così. E' cosi..bello poter vivere, respirare l' aria che madre terra ci dà ogni giorno. leggevo su una rivista come la nostra Madre Terra fosse così perfetta,una percentuale in più di ozono e moriremmo,una percentuale in più di anidride carbonica e bruceremmo.Il cosmo è incredibilmente perfetto, ma sembra che da dopo il diluvio penso, ci abbiano come lobotomizzati.Invece in questi tempi che stanno arrivando sembra che qualcosa o qualcuno ci stia risvegliando,anche se provano in tutti i modi di bloccarci, dalle scie chimiche al progetto haarp ecc. In questo blog mi trovo a casa, posso dire la mia e ascoltare qualcuno che ha toccato con mano la verità. Grazie, cia a tutti.P.S:chi volesse trovarsi una volta al mese faccia un fischio che io ci sto, basta organizzarsi!ciao a tutti un bacione

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  4. Esperienze di certo non banali quelle da te vissute con Scandurra. Ma in definitiva chi era costui? Un contattista affine ad es. a George Adamski? Perchè è di contattismo - se ho ben capito - con cui qui abbiamo a che fare.
    O c'è dell'altro? Sicuramente c'è anche dell'altro, una sorta di saggezza pratica, istintiva.Così almeno mi sembra.

    Insomma la figura era composita e sono perfettamente convinto che tali esperienze avrebbero segnato la vita di qualsivoglia spettatore.

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  5. Ciao Angelo

    in mezzo a tanti quaquaraquà che pubblicano, un tuo libro su queste cose sarebbe veramente dirompente (e per non avere fastidi puoi sempre dire che è Fantasy... o te lo impedisce qualcosa???

    ciao

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  6. @ Paolo, acuto come sempre, ma in questo caso però, è più complessa la storia. Adamski non fu un pataccaro come molti lo hanno voluto definire, probabilmente fu ingannato. Da chi?
    @Sante Asse, non sono ancora un frustrato che usa la maiuscola né tantomeno un contattista. Penso che la forma web sia la migliore e consona coi tempi. Comunque non escludo che vi possa essere qualche possibilità di pubblicare un libro. Ma non vorrei perdere la libertà di raccontare quanto ho visto e fatto.

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  7. Noto una certa acredine con quelli che scrivono tutto maiuscolo...

    Credi facciano più danno o più utilità alla causa?

    E' evidente che certe esperienze tu le voglia diffondere, e ogni mezzo è buono. Sul web poi sono aggratise;-)

    p.s.

    Ormai non attendo più quelle certe cose che dovevi mandarmi via e-mail, giusto?

    ciao

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  8. Caro Sante Asse, sono in partenza sul binario ad alta velocità. Abbi fede.
    La mia non è acredine, è che mi disturba chi grida, sbraita, lancia appelli altisonanti, senza il retroterra, senza i peli da cinghiale sul petto. Citare tutti i libri della biblioteca di babele non fa di questo un'operazione culturale, meno che mai spirituale. Scandurra, quando citavo tizio o caio, mi diceva "parla come magni" e ammonendomi, "insegnerai solo dopo aver prima vissuto e poi capito".

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  9. "insegnerai solo dopo aver prima vissuto e poi capito".

    Esatto. Tanti libri, conferenze e via dicendo... ed ogni volta la stessa domanda: ma sanno in prima persona quel che stanno dicendo?
    E' da sempre il mio limite... A me piace scrivere, raccontare e a chi mi spinge a fare di più da tempo rispondo che quando le mie esperienze saranno pratiche e non solo intellettuali, allora si, varrà la pena trasmettere quel "qualcosa" agli altri.
    Come sempre, grazie.

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  10. pdf scaricabile qui http://www.scribd.com/doc/34360726/Incontro-Con-Un-Uomo-Straordinario-7

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