Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".
La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.
venerdì 14 maggio 2010
IUS 14
Zac mi guardò e di fronte alla richiesta del maestro di scendere in quella pozza, siccome non poteva rifiutarsi, pena la supposta declassazione a discepolo inaffidabile, con una vocina flebile flebile, gli chiese:
“Come mi accorgo dell'avvenuta consegna del pacchetto? Immagino che il fondo sia torbido...”
“Zacco, è un gioco da ragazzi – interruppe Scandurra – lì sotto c'è un nodo dell'ipersfera [baratro senza fondo] e ogni effetto è relativo soltanto a se stesso. Il nodo è una stazione di transito tipo la stazione di Orte Scalo, con la differenza che anziché dall'energia elettrica, è alimentato da una Nova [È un'enorme esplosione nucleare causata dall'accumulo di idrogeno sulla superficie di una nana bianca, che fa sì che la stella diventi, per qualche giorno, molto più luminosa del solito. La parola nova può indicare sia la causa del fenomeno sia la stella stessa al momento dell'esplosione. Va da sé che Scandurra poteva benissimo usarla come simbolo ]. Così la chiamano ed è una parola che mi piace. Non temere, non può succedere nessuno scambio di energia tra te e la Nova, qui nel nodo, a meno che tu non sia un anomalo e allora saresti cotto come un supplì. Eh eh eh, pensa, 130kg di frittura”.
Zac riuscì persino a sorridere e mi fissò come se fossi l'ultima persona che avrebbe visto sulla terra.
Si levò il giubbotto di pelle e le scarpe, poi si sedette ai bordi del fosso e con circospezione vi si immerse. L'acqua era gelida e limacciosa, se le smorfie di Zac non ingannavano, ma ciò non gli impedì di accennarmi alla sua ex, circa alcune pratiche che erano in mano al suo avvocato. Scandurra sorrise e chiese a Zac se gli lasciava quel suo bel giubbotto, aveva sempre desiderato averne uno ma non se lo poteva permettere. Per un attimo pensai ad una sua burla, uno scherzo da prete insomma. Che ci facevamo al freddo ed in procinto di gettarci in una fossa?
L'amico architetto prese un bel respiro e si inabissò, già, questo è il termine giusto. Le onde che provocò sembravano quelle californiane. Mi guardai istintivamente intorno. Non c'era anima viva. Dopo qualche secondo la superficie del fosso cominciò a... friggere. Mi spaventai ricordandomi dell'osservazione del maestro sui supplì, stavo per buttarmi pure io per salvare Zac, che però fece capolino lentamente e sbuffò per qualche secondo e ci sorrise.
“Siete qui ad aspettarmi? Grazie amici, ma io stavo una favola. Gagliardissimo. Mi hanno cercato allo studio? Che gli avete detto? Ma che mi frega. È meglio di un romanzo d'avventura. Grazie, grazie, Scandurra, ti sono debitore per sempre. Posso ritornarci? ah, dimenticavo, tutto a posto, il pacco è in buone mani. Mamma mia, è fantastico. In confronto sto' mondo è un lungo incubo. Non immaginavo che fosse così facile l'accesso e da qui, in una pozzaccia di acqua salmastra.”
Uscì dal fosso. Corsi a prendergli un plaid nella sua auto. Lo ritrovai che parlottava col maestro. Lo avvolsi tutto sebbene una parte rimaneva fuori, vista la sua mole.
“Ma quanti giorni sono passati? Sei, sette? Certo, dopo una settimana lì, ritornare a studio... a Viterbo... che pal...”
In pratica, non erano passati più di dieci secondi. Ah, dimenticavo: tempo terrestre.
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Veramente emozionante ... il tempo si piega ... quello che racconti è un sogno, peccato non avere una guida come l'hai avuta tu ...
RispondiEliminaAngelino mio ma con tanto di sto materiale che hai solo ora lo divulghi adagio adagio con i tempi strettini che abbiamo, l'apocalisse alle porte e guerre civili in preparazione (Europa), qui se non ci diamo una mossa la vedo bruttina ....
RispondiEliminaemozionantissimo.. concordo con Alfa Canis Majoris.. sarebbe bellissimo avere un esperienza del genere...Chiara M.A.
RispondiEliminaVin, è vero, i tempi si riducono all'osso. E proprio adesso, sì, che Scandurra aveva ipotizzato la pubblicazione. Ti confesso che non è stato facile divulgare certe esperienze, non per paura di stroncature e scetticismi, poco mi importano, ma per una sorta di mio pudore. Comunque per i tempi strettini, come li definisci tu, mi sbrigherò a mandare tutto il materiale.
RispondiEliminaGrazie a tutti voi per gli apprezzamenti.
Per chi come me, sente sin da bambino la "curiosità" di capire, anche se non sa "cosa" deve capire (o ricordare?), sentire che i tempi son maturi spaventa. Mi spaventa proprio perchè non so cosa dovrà avvenire anche se la sensazione la ho e riguarda i miei sogni.
RispondiEliminaE nei sogni la sensazione è sì di paura ma mista a qualcos'altro che non so definire.
Spero che queste letture mi aprano sempre di più gli occhi e magari anche il cuore... Grazie!
Angelo, non potresti, alla fine, creare un documento PDF (o qualcosa del genere) raccogliendo i vari episodi con protagonista Scandurra, in modo da consentire ai lettori accorti di leggere il testo nella sua interezza?
RispondiEliminaNon si potrebbe, magari con qualche variazione ed adattamento, pubblicare questa saga atlantidea su X Times?
Ciao
Caro Zret, ottima idea. Sto tentando di raccoglierlo in un unico pezzo. Su XTimes? Lo proporrò a Lavinia. Tu sai che non voglio speculare su certe cose. Semmai, vorrei divulgare queste esperienze con maggior ampiezza. Quanto ho vissuto e appreso non sono mio patrimonio o dei miei sodali del tempo, ma appartengono a tutti coloro che sono in sintonia d'onda.
RispondiEliminaPerchè invece, o parallelamente, non fare un bel file PDF che raccoglie gruppi dei scritti, a capitoli, e diffonderlo online? si potrebbe proporre per un download gratuito a forum del settore che già operano in questa maniera, tipo Altrogiornale (dove già la voce è sparsa)o affini ... se hai bisogno, sai che sono a tua disposizione...
RispondiEliminaAngelo, credo che Lavinia sarebbe lieta di pubblicare questa avvincente ed istruttiva saga su X Times.
RispondiEliminaAlpha, ritengo sia sempre preferibile la carta.
Ciao
pdf scaricabile qui http://www.scribd.com/doc/34362557/Incontro-Con-Un-Uomo-Straordinario-14
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