Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

venerdì 1 ottobre 2010

LETTERA APERTA AI NEO-GNOSTICI





LA DOTTRINA DEI NUOVI GNOSTICI ALLA MIKE PLATO, SI RIDUCE A PORNOMISTICA, IN UN'ANTOLOGIA DELLE SQUISITEZZE VISIONARIE, SESSUALI (SOLITARIE) E UROLOGICHE



Sin dagli anni sessanta, in certi ambienti intellettuali (sinistrorsi adelphiani, letterati sostenitori dello stupro rituale e psicanalisti amanti del dio pan) ed esoterici, si sono riprese e fatte proprie le antiche dottrine gnostiche rispolverate nel metodo e aggiornate nel lessico. Lo "gnosticismo", è l’origine di tutte le filosofie antiumane, soprattutto per il suo dualismo che finisce per identificare il Bene e il Male, Dio e Satana, in un pastrocchio metafisico. Perfino alcuni scienziati dell'Università di Princeton aderirono confusamente a tale corrente. Da allora, le cose sono andate via via peggiorando, almeno secondo quanto vedo e sento. Infatti, si son diffuse in vari ambiti della cultura profana, concetti di sapore gnostico che sono stati presi e assorbiti nel modo di pensare e di vivere di molti giovani: l'uso abituale di droghe, innesti di protesi psico-epidermiche, sesso usa-e-getta, ricerca spasmodica di ogni forma di ebbrezza. La nuova moda si è affermata dapprima sottotraccia poi sempre più scoperta, sebbene alcuni, da posizioni diverse, hanno lanciato l'allarme sin dall'inizio. Oggi, assistiamo ad una vera e propria ubriacatura, a volte macchiettistica, di stampo gnosticheggiante, specialmente nel mondo spiritualistico, ufologico e occultistico mondiale. Uno dei promotori in Italia è il naif Mike Plato, persona che reputo in buona fede e convinto di quel che dice e fa. Evidentemente, la sua adesione acritica alle istanze gnostiche ne ha condizionato il carattere, rendendolo estremamente collerico e incauto. E questo mi dispiace, perché la stoffa c'è.
I nuovi gnostici sembrano usare le categorie teologiche e le dottrine antiche, ma se ne infischiano dello "spirito". Affrontano soprattutto il problema del male e lo risolvono secondo la tesi della sua "necessità". Il male, però, non è affatto una parte del tutto di cui abbiamo bisogno, bensì la distruzione dell’Essere. Sempre secondo i nuovi gnostici, il bene avrebbe bisogno del male e il male non sarebbe affatto realmente male, bensì proprio una parte necessaria della dialettica del mondo. No, il male non appartiene alla "dialettica" dell’Essere, ma lo attacca alla radice. La Storia ce lo ha confermato e ce lo conferma ancora, attraverso genocidi, ideologie devastanti, guerre tra popoli miranti non ad una legittima difesa dall'invasore, bensì impegnati con ogni mezzo ad imporre il proprio potere sull'altra fazione. Il Gruppo è l'icona malefica della gnosi spuria, attraverso l'usurocrazia, la narcoipnosi sistematica, irretisce la storia umana e la spinge verso il kaos. Un'altra conferma, se possibile ancor più terribile, ce l'abbiamo dall'esperienza spirituale ed esoterica, ossia dalla presenza del demonico fuori/dentro l'uomo, dalla sua azione demolitrice di ogni certezza, di ogni potenza dell'anima, dall'azione distruttrice che le gerarchie infere compiono sulla Creazione, mondi ed universi.
Sempre secondo i nuovi propugnatori della Conoscenza Perfetta, il mondo rappresenta la caduta: il mondo, e l’uomo nel mondo, sarebbero frutto di una frattura; l’intera realtà in cui ci troviamo sarebbe una realtà d’esilio. Ma il mondo non può essere rappresentato come male ‘radicale’, perché all’inizio del suo cammino si trova il Padre celeste, o comunque lo si voglia definire (ma definire è sempre ridurre) che ama la propria creatura e la creazione tutta. La bellezza stessa che ci circonda ne è la dimostrazione. Il loro dio, chiamato il demiurgo, avrebbe creato l’uomo (o più precisamente lo ha emanato) non per amore, ma per ignoranza. Il demiurgo degli gnostici è radicalmente inconscio. Strana divinità, non c'è che dire. Quando creava dormiva.
Poiché la creazione intera sarebbe l’errore di un Dio oscuro a se stesso (parliamo sempre del cattivo demiurgo gnostico), il futuro Regno promesso da Cristo, o quello di altre grandi tradizioni di Oriente e di Occidente, sarebbe in realtà un non-luogo. La salvezza, quindi, sarebbe nella dissoluzione, nella morte senza dopo. Notevole, eh?. In realtà, Gesù pone l’accento non sull’uscire dall'esistenza verso il non-essere: «Io sono la Porta; chi entrerà attraverso di me sarà salvo» (Giovanni 10,9). Ma secondo i neo-gnostici, bisogna liberarci da ogni legge o dharma, aspirare ad un potere totale di sé su sé stessi, senza alcuno sopra di sé. Evidentemente si rifanno alla promessa del serpente antico: Sarete come Dèi. Vogliono con tutta l'anima annullarsi nel pleroma originario, dissolversi nell’apeiron primordiale, nel senza-limiti e nell’informe. Magari bevendosi la propria urina per trasformarsi e divenire dèi. Mah.
Secondo i nuovi sapienti, Gesù non ha riscattato l’uomo dal dovere. Si rimprovera Cristo di aver rivelato la Sua salvezza non già come annullamento, ma come suo contrario: Incarnazione e Resurrezione del Corpo. Anche per gli gnostici antichi, il synolon di anima-e-corpo faceva ribrezzo, nulla a che vedere con la Liberazione come la intendevano. Insomma, per i 'perfetti' ciò che Cristo ci ha lasciato è una fede insufficiente per chi è ‘giusto’. La stessa Parola di Gesù dunque rimanderebbe a una rivelazione ulteriore, definitiva e perfetta. Difatti, sul web leggiamo trascrizioni complete di tutti i Vangeli gnostici e Apocalissi per i novelli catari, una sorte di sinossi per un nuovo Annuncio, quello dell'Ultimo. Per i testimoni degli ultimi tempi, viviamo i tempi ultimi di cui Gesù è il semplice annunciatore, e loro, tra i quali ci si infila pure Mike Plato, saranno i puri superuomini – non è un caso l'uso di una iconografia infantile che rimanda agli eroi della marvel comics - a dover sopravvivere in mezzo alle rovine dell'universo e perpetuare la pura razza.
Non ci avrebbe salvati Gesù. Dobbiamo aspettare un altro, Ultimo Liberatore, che taluni identificano in Melchisedec, altri con Lucibello. Riscrivono tutto, a loro vantaggio, danno il salvacondotto a chi segue ciecamente la loro dottrina, escludendo ovviamente chi non la pensa come loro. Fuori dalla chiesa gnostica non c'è salvezza. Quello che si rimprovera ai cattolici - dico io, pure giustamente, di atteggiamento dogmatico, intollerante per ogni altra forma religiosa e di posizione autoreferenziale - non vale per loro.
I loro maestri di pensiero, a parte gli antichi gnostici che citano ad ogni piè sospinto, si chiamano Jung, Corbin, Guènon, fino al barbabianca Aivanov e all'ottimo studioso italiano Albrile, ma la lista è lunga e variegata. Ora, a parte il fatto che non tutti sono intercambiabili ed omogenei dottrinariamente, è d'uopo discernere. Un fondo comune li unisce, dei tratti distinguibili pericolosissimi per l'unità psicobiofisica dell'uomo: il superomismo, la volontà di potenza, il-fai-da-te. Il cammino di risveglio da loro indicato, è più un estinguersi nel nulla – un non senso per l'essere - distruggendo l'io – fase necessaria per qualunque ascesi, certo, ma con le dovute cautele e senza per questo annullare quello funzionale (Cfr. Ken Wilber) – così facendo ci si dovrebbe affrancare dai lacci umani, troppo umani dell'esistenza, verso una liberazione vaga, indistinta. Il signor Plato non dimostra il minimo dubbio, la benché minima incertezza sulle cose che dice. È un profeta che trasmette il suo nuovo decalogo, gonfio di assoluti. Già la reticenza che gli autori su citati dimostrano su alcune questioni fondamentali della Via, della fine del ciclo, della eterna lotta Luce/Tenebre, lascerebbero perplesso anche il più strenuo difensore della causa; Plato, invece, pontifica, ammonisce, scomunica, maledice in un crescendo di iatture che infligge ai malcapitati critici che si imbattono nel suo blog, che minaccia sempre di chiudere per poi riaprirlo appena passate le paturnie. Ora, da qualche anno ricevo una quantità enorme di lettere, alcune favorevoli come nei commenti ai miei post, la maggioranza invece sono livorose, negazioniste, vere e proprie stroncature su quanto affermo e racconto. Devo dire che Scandurra mi ha insegnato a non respingere mai chi comunque bussa alla porta, anche se è portatore di minacce o accuse. C'è sempre da imparare da tutti. Mike Plato è stato male educato: fustigatore degli avversari e paternalistica guida dei fedelissimi. Si vede che non ha avuto la fortuna di incontrare un maestro.
In definitiva, Plato e compagnia, non sanno o non vogliono sapere che il loro viaggio al termine della notte non li condurrà alla visione graalica. Non si libereranno dalle correnti samsariche, annasperanno, invece, nel pantano eleusino come incappò Elemire Zolla nel suo ultimo periodo Adelphi.
Qual'è il senso di questa mia lettera aperta? Non certo quello di convertire, ma quello di avvertire. Delusi, giustamente, dalla secolarizzazione delle religioni istituzionali, non dobbiamo con ciò buttarci dovunque ci siano promesse di metanoia e di liberazione. Dico a Mike Plato, che tanto seguito ha col suo blog: non tuffarti se non conosci quanto è profonda l'acqua. Le voci di dentro, possono essere pessimi suggeritori.

17 commenti:

  1. Angelo caspiterina sei andato giu' con la manina pensatuccia... insomma con i tempi che corrono un attimino di far play.
    PS : Si me lo hanno gia' detto in molti che non sono si dice attimino

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  2. @Vin
    Niente di personale. Analizzo le idee e semmai le critico. Secondo esperienza e conoscenza. Di difetti ne ho più di Plato, ma ho il vantaggio di saperlo; altro vantaggio che ho è che ho conosciuto Scandurra... e scusa se è poco.

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  3. Angelo ma Scandurra poteva viaggiare nel tempo??? ovverso se voleva poteva tornare ai tempi del Cristo???

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  4. @Vin
    Scandurra non viaggiava nel tempo, ma nello spazio interdimensionale.

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  5. Non ho le competenze culturali di Mike Plato per pronunciarmi sulle sue ricerche. Gli riconosco notevoli doti di studioso, anche se mi lasciano perplesso alcune sue false etimologie ed i toni apodittici. Ritengo sia persona in buona fede: forse gli gioverebbe qualche dubbio. Essere convinti di essere depositari della verità ultima non è cosa buona e giusta. Mi pare che Albrile, invece, non perda occasione per denigrare, anche se in modo indiretto e molto velato, filosofi gnostici e neo-gnostici.

    Ha ragione Vin: hai usato uno scalpello per scrivere questo articolo più che la penna ed immagino che qualche ragione recondita ti abbia indotto a ciò, ma è più che lecito non rivelarla.

    Alla fine, ritengo che Plato sia persona intelligente e troverà un modo più equilibrato di porsi rispetto a temi che sono comunque abissali.

    Ciao

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  6. Angelo, ho seguito a lungo il blog di Plato, anzi seguo ancora, anche se con minor costanza e devo riconoscere che Mike ha doti, notevoli di cercatore e di studioso.. Altra cosa è la maschera, la personalità, il carattere, che certo non gli rende giustizia rispetto alla sua conoscenza e alla sua capacità di scandagliare. Trovo che siano peggiori i fedelissimi acritici, invece, che lo seguono senza rendersi minimamante conto di talune sfasature e disarmonie. Forse qui, sta la"pericolosità" ossia evitare di trascinare menti deboli senza alcun discernimento personale. Gli gnosticismi sono tanti e , come tu dici, spesso spurii. Trovo che un cercatore debba imparare a immergersi in più acque e riconoscerne la profondità vera da quella fasulla. In ogni caso le esperienze che metti a disposizione in questo blog permettono di amplaire l'angolazione , la visione delle cose. Mi piacerebbe, se fosse possibile, un tuo più intenso approfondimento sulle interdimensioni. Grazie, sempre per il lavoro che fai con questo blog.
    Andrea

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  7. Caro Zret, sì, ho usato la sciabola, e ho seri motivi in tal senso, per quanto un mio post possa avere effetto concreto. Conobbi negli anni settanta personaggi considerati eruditi, se non addirittura maestri, con pubblicazioni serie alle spalle su storia delle religioni, gnosticismo in particolare. Ebbene, una in particolare mi stupì - non ero già allora tipo da stupirsi - perché al di là degli studi accademici, dei libri, delle conferenze in varie università internazionali, sperimentava ciò che studiava. Le sue materie le viveva, i miti, i simboli, gli archetipi, la magia, erano più che capitoli o lezioni: erano pratiche, mondi da esplorare. Ci scambiammo impressioni, racconti. Volle conoscere Scandurra e comprese quello che aveva sempre creduto e cercato. È morto da anni e ha pagato per aver scoperto e divulgato quanto aveva appreso dal mio maestro. Ce lo ho nel cuore. Vedi Zret, non si gioca col fuoco. Si strilla alla luna, ci si agita, si fa lo splendido, ma poi, sotto sotto, è tutta farina di altri, imparaticcio. Di vissuto non vi è niente.
    La marea montante della gnosi spuria, sta mietendo vittime, in senso lato, adepti senza preparazione, fideisti che si buttano non si sa bene dove, per riempire il loro vuoto, le loro paure. Non mi interessa criticare Plato come persona, critico aspramente lui e tutti quei fanatici che sparano cose più grandi di loro, che predicano dottrine antiche senza mai averle minimamente vissute né capite. Parlano di magia, ma non sanno cosa sia, non la hanno mai provata. Leggiucchiare libri adelphi, o trascrivere testi apocrifi, non vuol dir nulla. Quando leggo i tuoi post, Zret, sento che dietro c'è un'anima che si libra, che vive la Vita con le sue difficoltà, con i suoi sacrosanti dubbi. Usi il tempo condizionale, ed è un ottimo metodo.
    Scandurra, dopo avermi fatto vedere cose straordinarie per i comuni mortali, mi cicchettò perché non avevo usato un minimo di discernimento.
    Non faccio la guerra a tizio o a caio, capirai, non sono questi uomini pericolosi e nemmeno nemici, ma punto il dito contro la faciloneria galoppante nell'approccio a cose delicate, spaventose, stordenti, feroci, toste.
    Tu dici temi abissali. Giusto, e proprio per questo meritano prudenza, attenzione, saggezza. Di maghi da avanspettacolo ve ne sono fin troppi.

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  8. @Andrea
    Sulle interdimensioni cercherò di affrontarle in chiave tecnica, principiale se possibile. Sì, vi sono tante persone che bevono tutto e poi sbandano quando tornano a casa. Certe possibilità iniziatiche sono per pochi, pochissimi, e anche se vi fossero tanti predestinati, per una qualche straordinaria congiuntura celeste, tuttavia sarebbero sempre pochi a poter fare quattro passi sulla Via.

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  9. Anche io non ho capito cosa vuol dire correttamente spazio interdimensionale.
    Comunque Angelo stai facendo un lavoro enorme continua su questa strada.

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  10. CIAO ANGELO, CONDIVIDO IN PIENO QUESTI TUOI PENSIERI, C'E'MOLTA GENTE CHE SI METTE I TACCHI PIU', PIU' ALTI PER SEMBRARE 1 GIGANTE. SCRITTO CON RISPETTO PER CHI E' COMUNQUE IN BUONA FEDE,CHIUNQUE SIA. ANCHE SE SCRIVERE E' SEMPRE UNA RESPONSABLITA'...UNA VOLTA UN DEFICENTE, SPORCO FINO AL MIDOLLO, SI CHIAMA BIANCHI, IN DIVERSE CONFERENZE DICEVA CHE LA RESPONSABILITA' E' DI CHI ASCOLTA E LEGGE , PERCHE' DEVE ESSERE ATTENTO A NON FARSI INGANNARE...NON E' PROPRIO COSI', PERCHE' CHI SI VANTA DI SAPERE DEVE SAPERE CHE LA MEGA IPNOSI HA STACCATO I TERMINALI A TANTE ANIME PER CUI E' LUI CHE DEVE ESSERE PER PRIMO ONESTO,INTELLIGENTE , PREPARATO, VISSUTO...IL BIANCHI E' FINITO MALE , SCOPO' O CERCO DI FARLO LA FIGLIA ADOLESCENTE DI UN SUO FAN.......MI SPIACE PE R LA RAGAZZA FIGLIA DI GENITORI POCO ATTENTI, E MI FA RIDERE LA COPPIA DI FRANCESI (ALTRI CHE SE LA TIRANO) DI CUI IL BIANCHI SI DICEVA DI ESSERE UN LORO ALLIEVO, I GIVODAN, CHE NONOSTANTE SCRIVEVANO DI VIAGGI NEL TEMPO, DI VISUALIZZAZIONI, NON SI SON MAI ACCORTI DEL LORO ALLIEVO, STRONZO. ECCO UN'ALTRO ESEMPIO DI COSA IN EFFETTI C'E' IN GIRO.
    RIGUARDO LE ZONE DIMENSIONI DA TE VISITATE, VORREI CHIEDERTI SE PERCEPIVI LA MATERIA DENSA COME QUI' DA NOI O ERA DIVERSA E COME, AD ESEMPIO COME QUANDO HAI TOCCATO UNA SPECIE DI PORTALE DEL TIPO STARGATE, MA IL RESTO, LA CITTA', LE STRADE, L'ARIA CHE RESPIRAVI..RESPIRAVI?
    NON HAI MAI PENSATO CHE ANCHE QUELLA ERA UNA REALE , RAFFINATA, ILLUSIONE, COME QUELLA VISSUTA DA NOI QUI', UNA MAYA ? , TI DICO COSA CAPITA A ME NEI SOGNI DOVE VIVO CERTE SITUAZIONI, C'è UN'ARIA STRANA COME SE NELL'ARIA CI FOSSE UN RUMORE SORDO DI FONDO, COME UNA VIBRAZIONE , UN'EMISSIONE DI SUONO CHE PERVADE TUTTO, TIPO QUANDO PASSI SOTTO I TRALICCI DELL'ALTA TENSIONE, IL CIELO E' SPESSO CHIARO, MA CON UN FONDO DI GRIGIO, ANCHE I COLORI SONO COME SPENTI O MENO VIVACI, DOVE MI TROVO C'E' GENTAGLIA, QUASI COME UNA VECCHA LONDRA DI 150 ANNI FA, CIAO A TUTTI, FULVIO

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  11. Caro Fulvio, circa Plato son sicuro della sua buona fede. Bisogna armarsi di prudenza e attenzione quando ci si aggira per zone ignote. Di piazzisti di Dio ce ne sono a iosa. Così come esistono preti pedofili, ci son pure occultisti criminali, medium falsi e maghi truffatori. Questo però non esclude, ovviamente, l'esistenza di preti santi e ricercatori di Verità veraci. Circa le domande sui mondi da me visitati, via via che racconterò le Cronache, molto sarà chiarito.

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  12. @ b.uffo.

    magari i Gidovan si erano accorti eccome ma non avevano il diritto di intervenire su un karma. in pratica non potevano entrare in una destino ormai segnato.
    Questa puo' essere una risposta, personalmente alcune volte vedo storie gia' tracciate ma nessuno ha il diritto di intralciarle anche perche' finche' la pera non e' matura e' difficile coglierla dall'albero; ma Dio nel suo immenso amore da sempre una prova di ripetizione.... per questo ogni tanto si incontrano persone che continuano a picchiare la testa e non si rendono conto che sono sul binario sbagliato, come ho detto prima ribadisco l'immenso amore di Dio nel ridare la prova "Gratis".

    Per chi volesse avere un consiglio per le prove "Gratis" farei una annotazione di fondo:

    Scherza con i Fanti ma lascia stare i Santi; perche' ho potuto constatare che finche' le prove sono fatte con i Fanti sono Gratis (quasi tutte) ma quelle con i Santi ... (purtroppo NO) e dopo poco arriva il conticino del cameriere... alcune volte salato e dopo si piange amaro.

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  13. Ciao Vin, ti dico il mio pensiero su situazione simili a quelle in cui uno vede, ma non puo' intevenire per il karma altrui....tipo Givodan che hanno visto, ma lasciato fare, Vin tutti abbiamo un dovere che ci viene dal buon senso, quello di dire le cose come stanno e in caso grave di PIANTARE UN CALCIO IN CULO AI DEFICENTI , perchè se democraticamente gli spieghi le cose....con sta gente o esseri, sei finito, vanno piantate le scarpate in culo, non c'è verso.Ciao

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  14. poi ti diro', la storia del karma, sempre secondo me persona non colta, se la sono inventata o deviata come verità, i saturniani, per fregarci e far si che con il karma diamo ogni risposta a tutte le domande è come l'ingrediente principe, ogni volta sto karma..tranquillizza e risolve, l'aspirina dll'esoterismo.

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  15. Comnsiderazioni molto equilibrate e pacate, Angelo. Hai scritto un articolo con dolci artigli, in cui la benevolenza stempera anche le espressioni che possono sembrare più forti.

    Ciao

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  16. Ciao Vin, ti dico il mio pensiero su situazione simili a quelle in cui uno vede, ma non puo' intevenire per il karma altrui....tipo Givodan che hanno visto, ma lasciato fare, Vin tutti abbiamo un dovere che ci viene dal buon senso, quello di dire le cose come stanno e in caso grave di PIANTARE UN CALCIO IN CULO AI DEFICENTI , perchè se democraticamente gli spieghi le cose....con sta gente o esseri, sei finito, vanno piantate le scarpate in culo, non c'è verso.Ciao

    @Buffo.

    non posso fare altro che quotarti pienamente. HO proprio adesso visto una situazione cosi (come definisci tu)... per alcune persone l'unica soluzione e' il premio Saturniano.. che si sono creati loro con le loro stesse mani (facendo i furbetti di quartiere)... il dolce finale e una bella camomilla che fa riposare a lungo e forse per sempre (purtroppo) un viaggio Gratuito sulla Luna. Purtroppo ad alcune persone e' inutile dare le proprie perle.
    Aveva ragione quel tale che diceva chi semina vento raccoglie Tempesta.

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  17. Mi sono dimenticato una cosa.... e le colpe dei genitori cadranno sui figli

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