Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

venerdì 25 marzo 2011

CI AVVICINIAMO AL VARCO 2012, SEMPRE PIÙ SPEDITI


Troppi esperti dell'apocalisse, nel loro disperato ottimismo, non considerano mai che il mondo possa finire prima delle loro previsioni. Girovagando per il web, leggo elenchi di eventi che suffragherebbero la tesi dell'approssimarsi della fine dei tempi. Nulla di nuovo sotto il sole, recita un'antica sentenza. I molti avvistamenti ufologici, le rivelazioni di addotti sotto ipnosi (ne contesto la fonte), i cerchi nel grano inglese, la sempre attuale messaggistica medianica ad indirizzo religioso, sono i temi più ricorrenti e problematici per spiegare che qualcosa di speciale, di planetario, stia avvenendo. Ora, alla luce di tutto questo, sarebbe veramente da pieroangelisti negarne la realtà. Quando si parla di grande cambiamento, di svolta epocale però, le tesi si dividono, le interpretazioni si moltiplicano e la confusione rimane altrettanto grande. Aggiungiamoci i cataclismi naturali (che poi vengono considerati artificiali dalla solita compagine di esperti in complotti) che si alternano alla bomba sociale che sta esplodendo sulla riva sud del Mediterraneo, con relativi interventi 'umanitari' da parte dei cacciabombardieri 'volenterosi' e buonisti, perché democratici e occidentali. Se la cosiddetta politica è miope se non cieca nei confronti di tali segnali e tanto più menzognera su chi realmente governa il mondo, che dire delle Chiese? Non mi sottraggo dal denunciare il daltonismo profetico che alligna nelle alte sfere delle istituzioni religiose. Anzi. Mai come nel nostro tempo le potenze terrene che tendono a sostituirsi negli animi al regno dello spirito, sono state così proterve e infami; mai come nel nostro tempo si manifestano fenomeni solo all'apparenza luminosi, quando in passato sarebbero stati giudicati fuori dai confini del sacro. Questi sono segni che destano ulteriore allarme. La crisi della religione, quella vera, profonda, è crisi di fede. Troppi convertiti al mondo, troppe filosofie e teologie di professionisti senza visione. Etica, morale, questione sociale, mass media, immigrazione, sono i temi programmatici delle istituzioni ecclesiastiche. Non di rado ascolto preti che discettano di diritti umani, di lotta alla mafia, di recupero dei caini; ma di anima, di vita oltre la morte, di angeli e demoni, di escatologia, chi ne parla più? Ma sono ancora argomenti basilari per i religiosi?

Non dal prete mi arrivarono le idee-forza negli anni '70. Scandurra mi parlava di morire al mondo, di fare una scelta radicale perché non si può giocare su due tavoli. Chi punta sull'uno guadagna tutto, sapendo però di perdere tutto ciò che non è nell'uno. Ed è su questo concetto che ci giochiamo il nostro destino. Ed è anche il momento di entrare più in profondità, dentro le cose per meglio comprendere cosa sta succedendo. Ci avviciniamo al varco 2012, sempre più velocemente. Perché tutto questo? Perché fu scritto? Previsioni, profezie o che altro scaturisce da questa scadenza? Sembra una messinscena mediatica, di quelle che si definiscono in certi Istituti di studi internazionali per creare aspettative, paure, nevrosi. Il medium è il messaggio? Certo. Non nel senso sociologico però, ma spiritico. Sì, amici, sono i tramiti, i mediatori, quelli che dirigono, alimentano, sorreggono le cose di questo mondo. Qualcosa di molto potente, quasi una divinità, ha operato pressoché indisturbata per porre un termine alla civiltà umana prima della sua fine fisiologica. Qualcosa di più potente ancora, di natura ultra-umana, ha rallentato questa artificiale marcia funebre verso una autentica cesura epocale, in una palingenesi cosmica di inaudita grandezza. Nello scontro portentoso, mai così esteso, emerge una strana sintesi di forze contrapposte che diventano complementari. Sulla scena si delineano più attori, alcuni inaspettati, altri in vesti diverse. I regni dell'infrarosso psichico si dispongono a macchia di leopardo, come da manuale. I regni dell'ultravioletto animico, invece, si schierano presso le sorgenti interdimensionali, prima di uscire allo scoperto. Dopo millenni di scaramucce, di ripiegamenti e avanzate, i mondi si collidono apertamente, svelando il loro vero volto, la loro vera forza. E l'uomo? E noi mortali accartocciati dal peso dell'illusorio, dal contingente? Riusciremo a vedere tali visioni cosmiche? Sapremo scegliere il campo? O rimarremo irretiti dal velo cangiante isiaco, l'antica droga – la secrezione psichica - che non ci consente di aprire i nostri rubinetti mentali? L'antica sapienza ci ha indicata la via verso il sublime, per far rientrare ciò che è esiliato e brama di tornare a fondersi col firmamento, rompendo le correnti samsariche che ci tengono avvinghiati nel fondo della notte. Più che gli arconti, dobbiamo temere i nostri mostri celati nel profondo. La Nigredo è la necessaria prova, prima di ogni altra. A nulla varranno le conoscenze tratte dalle dottrine misteriosofiche, se non faremo i conti con noi stessi. La rete si infittisce e se vorremo vedere dovremo svegliarci dal sonno della coscienza. Scandurra non mi impediva di leggere tutti i libri possibili sulla magia, l'alchimia, la gnosi. Però mi avvertiva a non diventare un somaro carico di pesi, impedito a camminare spedito. Bisogna scendere nel nostro abisso e fronteggiare il mostro, che non sempre appare in tal veste. Si nega il più delle volte. Si maschera, oppure ci 'canzona', ci fa sentire fiacchi, incapaci, o ignobili, senza speranza. Il combattimento è drammatico. Si rinuncia ad un certo momento. Non sappiamo come fare, perché ci raggiunge ogni giorno per tenderci agguati, seminare zizzania tra noi e gli amici, mettendoci contro i familiari. Nell'ascesi, quando ci imbattiamo col drago, non possiamo più tornare indietro. Esso è sciolto e prima o poi ci agguanta. Quante volte durante i viaggi interdimensionali, di fronte a prove difficili, ho tentato di usare formule, parole di potenza, scongiuri. Niente. Solo con quello che avevo dentro, quel lumen formidabile, riuscivo a cavarmela in un modo o nell'altro. Quello che siamo viene allo scoperto e non ci sono storie.

...Non tutto
è ai Celesti possibile. Più presto giungono infatti
i mortali in fondo all'abisso.
Ma così avviene per essi la svolta.
Lungo è il tempo, ma si attua
il Vero.

Mnemosine di Friedrich Hölderlin

16 commenti:

  1. Angelo, in riferimento alla tua ultima risposta nei commenti del precedente post, per quanto mi riguarda la pazienza di seguirti non è mai venuta meno, né - ne sono certo - mai lo farà, e sicuramente anche per tutti gli altri è cosí. Però anch'io mi unisco alla richiesta degli altri di una maggiore "incisività" da parte tua nell'indicare una strada percorribile. So che lo stai già facendo, ma come anche tu fai notare, ognuno di noi deve barcamenarsi anche con la realtà contingente che ancora comprime le possibilità di ciascuno. Credo che, volendo, si possa trovare il modo per veicolare informazioni piú circostanziate in maniera piú "discreta". Poi ovviamente sta a te stabilire i "se", i "come" e i "quanto". Evidentemente tutti qui sentiamo un'urgenza interiore che ingigantisce di giorno in giorno.

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  2. già... concordo con lupo... come facciamo a combattere li drago?

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  3. HAI RAGIONE ANGELO, LA CONFUSIONE E' GRANDE, CERTI RIFERIMENTI CHE POSSONO ESSERE PERSONE, LETTURE, IDEE, NON CI SONO PIU' , MI RENDO CONTO CHE SI E' PROPRIO SOLI, SENZA GUIDA, E SENTI IL MOSTRO DENTRO CHE E' LI' PRONTO A FREGARTI, C'E' PERO' UN FARO DI RIFERIMENTO....LA BUONA FEDE..., QUELLA VA TENUTA SALDA, COSI' SOLO COSI' SI POSSONO ALMENO RIDURRE GLI SPAZI A CERTE FORZE E LE LITI O DIVERGENZE CON GLI ALTRI CHE POTREBBERO FARTI DERAGLIARE, NE HO AVUTO UNA PROVA IN STI GIORNI, SI DEVE RIMANERE CON IL LUMEN DEL BUON SENSO, SAPENDO CHE OLTRE IL VELO C'E' DI TUTTO, NEL MALE E BENE, E' LA SCELTA DEI 2 TAVOLI DOVE DECIDERE DI GIOCARSI TUTTO, UNA COSA LA VOGLIO DIRE, PERSONALMENTE NON SONO OTTIMISTA COME METODO DI FINIRE L'ESPERIENZA, GESU' INSEGNA, MA SONO OTTIMISTA PER IL DOPO. SE HAI TEMPO E PUOI DACCI LE DRITTE PER IL PONTE. CIAO A TUTTI

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  4. Credo di capire la Via che ci indica Angelo...Lupo, credo Angelo sia incisivo, ma è spigoloso per natura...è tuscano...d'ispirazione labirintica...in sostanza c'invita a menare e spennare il Vernagallo interiore...il mostro pennuto violaceo che è l'ego e fa chicchirichì ad un falso sole nero...non siamo nulla in effetti...possediamo un valore solo se riflesso dalla divinità maggiore che c'irradia...Angelo credi la pratica esicasta aiuti l'uomo contemporaneo per prepararsi al passaggio metaforico del 2012?

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  5. Anch'io concordo con lupo. ma la strada si illumina se noi ci illuminiamo. se guardiamo le cose con un senso nuovo, come i bambini. Se ci guardiamo attrono, scopriamo il Divino, l' infinito che sta attorno a noi. Che ci fa'...illuminare davvero. troppe forse sono le rappresaglie per bloccarci però, sonoc fastidiose, distruggono ogni pensiero, ogni segnale positivo lo cambiano in negativo. E' l' eterna metafora del "diavolo tentatore". Metafora ho scritto? Nn c' è niente di più vero. Ma ce la si può fare, si può combattere, si può illuminare il cammino. cercando il sentiero dentro di noi. da quando ho cominciato a provarci, ho scoperto di avere una forza, che io chiamo fede, che nn avrei mai pensato..è tutto eccezzionale. Nn servono pratiche esicaste, fedi in religioni varie o in corrtenti misteriosofiche se prima nn abbiamo fede e diventiamo forti noi stessi. Ho provato tante cose, tante correnti, ma alla fine il cosmo l' ho trovato dentro di me. e facendo così, tutto si è amplificato fuori..e nn solo in senso letterale. Ciao a tutti compagni di viaggio.

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  6. @giovanni ranella
    L'esicasmo è una pratica efficace, magari non è la forma a tutti utile, ma è efficacissima. hai individuato la mia natura, a volte spigolosa, labirintica, non facile né lineare.
    @Michele
    Parole le tue, di grande impatto.
    @b.uffo
    Il lumen, esatto, è quello che ci vuole per alzare il velo; con tale radianza tutto è possibile.

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  7. è tanto che ti seguo sui tuoi blog,faccio fatica a seguirti.le mie ricerche mi portano sempre piu vicino al tuo pensiero riguardante l ufologia .sto leggendo cose di john keel e i suoi trojan horse che ne pensi?perchè non esaltare all ennesima potenza la figura di gustavo rol?non è stato forse il personaggio piu incredibile del 900?

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  8. @silke
    Benvenuto. L'ufologia è ormai in una fase stagnante, si appoggia supinamente ai verbali degli addotti sotto ipnosi, pensa un po'. Queste cose erano già superate negli anni '70, e oggi per mancanza di idee e volontà, rieccole spuntar fuori. Il buon Malanga (persona ottima ma ingenua assai) fa di tutto per elaborare un protocollo di indagine, poi si perde nei meandri di cosmogonie balzane e allora, tutto si oscura. Keel? Un grande personaggio e forse il più grande ufologo, pressoché inascoltato in Italia. Pier Luigi Sani (SUF e GdF di Firenze)era un altro studioso di livello ma senza 'santi in paradiso', inascoltato pure lui. Oggi, il pinottismo, lo spiritismo riveduto e corretto da Malanga, sono le 'avanguardie'... boh!
    In quanto a Gustavo Rol, che dire? Sensitivo eccezionale, aveva compreso certamente alcuni meccanismi della mente per compiere cose straordinarie. Al di là della spettacolarizzazione dei fenomeni psi, ho ragione di credere che fosse una bella anima, generosa e lungimirante. Nel Vangelo traeva la sua potenza: credo che sia questo il suo segreto.

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  9. grazie per il benvenuto.la tua risposta ,come sempre del resto,è esaustiva e mi trovo daccordo con quanto scrivi.va detto che le ricerche compiute da insigni studiosi in diverse parti del mondo anno trovato le stesse cose che ha trovato malanga. l iter dell addotto è sempre lo stesso .ti ho fatto il nome di rol perche lui piu di ogni altro ha cercato un apertura con la scienza,trovando il cicap.....ci si ostina a cercare gli alieni su altri pianeti ma non su altri piani...ma su altri piani ci puo stare di tutto,secondo me ovviamente.

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  10. Il cicap non è scienza, ma dogmatismo accademico-scientifico ... Rol fu classificato dal cicap come prestigiatore, al pari del mago Silvan, il che la dice lunga

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  11. Secondo me il Buon e Bravo Gustavo Rol ha lavorato molto dietro le quinte per dare allo stivale e al mondo un pochino di respiro... Gustavo ha fatto cose eccezzionali per lo Stivale ha lavorato in modo incessante per raddrizzare la situazione; il suo problema derivava da una Casta appunto i Rol, (sefarditi e banchieri eccelsi) ma come persona si e' sempre battuto per dare un futuro ai giovani per non fargli vedere quello che lui aveva visto in guerra... e purtroppo alcune volte si e' dovuto togliere i guanti (per aiutare i deboli).
    ma come uomo e' stato un Grande ... Se molti oggi hanno una vita tranquilla possono anche ringraziare Personaggi come Gustavo. Comunque lui non lavorava solo, lavorava con un team e non prendeva singole decisioni ma si consultava sempre.. che dire e' stato semplicemente un Grandissimo che si e' venduto come illusionista per i beoni.. ma ripeto dietro le quinte ha fatto tremare i cattivoni... e secondo me aveva delle affinita con Scandurra... anzi oso pensare che si conoscessero. Quando se ne andato ... non e' che ha lasciato un vuoto il suo posto lo ha preso un altro personaggio che gli faceva sempre da spalla molto probabilmente un suo figlio "adottivo" o meglio un iniziato come lui e che come a fatto lui, il suo sucessore sta lavorando dietro le quinte in modo importante e silenzioso. Una volta ha detto quando non ci saro' piu' non credete a nulla di quello che scriveranno di me su internet...

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  12. Concordo con voi, io da anni tendo a non avere "miti" (lo scrissi su qualche altro post tempo fa qui ad Angelo) ma Rol è una figura che mi affascina molto, tanto, a cui mi è venuto spontaneo dar fiducia sin da subito.
    Non credo abbia mai dimenticato, per sua stessa ammissione, di essere una "grondaia" e non la Fonte, questo mi basta.

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  13. Si narra che Gustavo avesse speso molte ore a parlare con un bambino piccolo per spiegargli come gira il mondo... e chi lo conosceva nel senso pieno... non riusciva a capire come una tale altezza potesse investire ore e ore a parlare con un bimbo di 8 anni.... Lui rispondeva che quel bambino era l'unico che non gli aveva fatto perdere il gusto della vita...
    e che per quel bambino una volta aveva litigato pure con sua moglie.... Rol semplicemente Grandissimo

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  14. è sempre molto piacevole leggere anche i vostri commenti: domandina:se jhon keel avesse ragione noi saremmo gli unici in questo universo?sento comunque certe risonanze con i racconti di angelo di rol ma anche e soprattutto di malanga .che ne pensate?

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  15. Ogni volta che vedo un video di malanga resto per un periodo inquieto.... una sensazione strana ... comunque alcune cose che dice le ho potute riscontrare tipo la lucina bianca che volazza...

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  16. Corrado Malanga, che reputo persona in buona fede, è sempre più vittima delle influenze che ha contribuito a suscitare, pescando nel torbido subconscio dei suoi soggetti sotto ipnosi. È la stessa solfa spiritistica, che da secoli ammorba il campo eterico dell'umanità. Cambiano le forme, rimangono le cause. L'ufologia in crisi di idee e di programmi, si attacca ad ex-gendarmi dei servizi e ai verbali dei medium. Le entità che si celano dietro i racconti degli addotti, mentono anche quando dicono cose reali.

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