Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

domenica 5 febbraio 2012

CRONACHE DI ATLANTIDE


DALL'UFOLOGIA SANA DEGLI ESORDI ALL'UFOLOGIA MALATICCIA DI OGGI
Dando una sbirciatina su blog e riviste d'area (ufo spiritualismo cultismo), son più che mai convinto che l'onda lunga della Nuova Frontiera della coscienza, stia perdendo forza. La ricerca della verità sulla questione ufologica, in Italia e all'estero, è ferma agli anni settanta, periodo centrale e ribollente di iniziative e studi, di teorie e indicazioni. Potrei citare molti studiosi, degni di tale nome, alcuni senza ipotesi aprioristiche, altri partiti da tesi diverse, hanno comunque aperto la strada. Mi vengono in mente gli italiani Vesco, Sani, Kolosimo, il primo Pinotti, Marianti, Boncompagni, Conti, e ne dimentico diversi di valore. E, in ordine sparso, gli stranieri Keel, Fuller, Jessup, Hynek, Vallèe. Non ci sarebbe nemmeno bisogno, in realtà, di distinguere la nazionalità dei ricercatori. Già, perché il campo era ed è così ampio, quasi sterminato, da creare i presupposti per una comunità di persone, senza scopo di lucro, dedite ad una avventura della coscienza e della conoscenza, senza frontiere geografiche né ideologiche. Ecco, è sempre auspicabile che l'ufologia, questa specie di novella scienza, abbia un respiro universale privo di faziosità, di partigianerie. Ma va considerato che la scienza e l'arte sono frutto del pensiero e del cuore dell'uomo, spesso incline allo scontro, al settarismo. Figuriamoci se in un campo nuovissimo, inesplorato, elusivo come quello dei cosiddetti OVNI, non vi venissero proiettate le sovrastrutture ideologiche e le paure esistenziali tipiche di noi esseri umani.

Dagli anni Ottanta ad oggi, ho assistito ad una deriva pericolosa, falsamente libera, dell'ufologia mondiale. La ricerca sul campo, era per ogni bravo operatore, il protocollo principale di riferimento. La procedura tradizionale dell'ufologo, ossia

  1. segnalazione di evento aereo inesplicabile
  2. raccolta dati e testimonianze
  3. rapporto-ufo
  4. classificazione

è stata sostituita da una forma abborracciata di prassi, concernente un mix di tam tam mediatici, sovrabbondanza di elementi spuri – foto e filmati di dubbia origine – che hanno la loro legittimazione soltanto se fanno il giro del web. È il memoriale l'ultima, in ordine di tempo, arma letale dell'ufologo attuale. Il paradosso dei nostri tempi, carichi di strumenti superveloci, sensibilissimi, tecnologicamente avanzati, sta nel fatto che la notizia alternativa e insolita, prende la stessa deplorevole via di quella ufficiale e ordinaria, ossia non vi è selezione, critica, verifica, ma dalla centrale di informazione principale si propaga un unico segnale dappertutto e in tempo reale. E nessuno che si prende la briga, con tanto di giocattoloni informatici a disposizione, di andarsi a controllare la veridicità della notizia.

Ma c'è di più e di peggio. Dagli anni '50 ai '70, anni in cui il fenomeno Ufo nasceva e prosperava, vi erano poche persone che asserivano pubblicamente di aver avuto contatti diretti con i piloti delle astronavi sconosciute, altre poi nemmeno denunciavano certe imbarazzanti esperienze; in seguito, c'è stato un proliferare di contattisti, medium o canalizzatori che diventavano i principali testimoni della ricerca ufologica. Molti hanno fatto outing, sono usciti allo scoperto, e dalla loro lingua sono usciti i racconti che poi sono diventati letteratura di riferimento per ogni ricercatore. Un passo ulteriore, poi, lo ritroviamo nella tendenza a dar credito ad ex agenti di questa o di quella agenzia di intelligence, che in barba al segreto governativo hanno 'cantato' a squarciagola. Sono uscite fuori le storie più raccapriccianti in cui emergevano precise responsabilità dei governi USA impegnati nella copertura di notizie di interesse mondiale. Tutto vero? Tutto depistaggio? Io dico che sono vere entrambe le opzioni. Quando c'è interesse da parte dell'opinione pubblica per temi fuori dal comune, che spaziano dal paranormale alla esistenza/presenza di esseri di altri mondi, il Potere, civile e militare, tende dapprima a negare tutto, poi, attraverso personaggi provenienti dalle Forze Armate e da settori dello spionaggio, propaga notizie verosimili, probabili, quasi vere, sull'esistenza di cose che superano la realtà accertata. Notizie mai confermate dalle autorità ufficiali, certo, che però lasciano intravedere possibilità, suggestioni, se non addirittura paure tra la gente. Obiettivo? Creare ad un certo punto uno stato d'animo collettivo, tale da delimitare/condizionare/guidare le masse. Otterrai così maggiori risultati se lasci intendere al popolo che dietro l'angolo possono mostrarsi pericoli, forze oscure non meglio identificate, ma si otterrebbe lo stesso successo se, di contro, si lascerebbe credere che il futuro prossimo sarà pieno di speranze e di sviluppi positivi per l'umanità. La strategia della tensione e l'ipnosi di massa, raggiungeranno comunque il medesimo scopo.

L'ultimo grido in fatto di tendenza ufologica è l'addotto, colui che rapito da alieni, sotto ipnosi parla, eccome se parla, dice tante e tali cose da riempirci un tomo di trecento e più pagine. Da tale nuova figura professionale del mondo ufologico, ne deriva una cosmogonia alternativa a quella vigente, una reinterpretazione dei sacri testi e dei fini delle manifestazioni celesti e tanto altro ancora, da far impallidire le mie Cronache scandurriane. Tutto vero? Tutto depistaggio? Direi in tutta franchezza, che quella che ritengo paccottiglia ideologica derivante dai resoconti degli addotti, è la solita minestra riscaldata tratta dalla letteratura spiritistica, magari condita con nuove spezie. Il fatto che certi contenuti emersi dai rapporti dei 'rapiti' siano simili se non uguali a quelli emersi dalle esperienze medianiche, non è detto che per questo siano una sorta di 'copia e incolla', anzi. Tralasciando le bellocce di turno che cercano il loro quarto d'ora di celebrità in tivvù, molte affermazioni di rapiti sembrano qualcosa di più che casi patologici. Andrebbero anch'essi inseriti in quella strategia mondialista di controllo e produzione di ètat d'esprit . La fabbrica del consenso in atto da almeno 100anni, ha assunto sistemi sempre più sofisticati, tuttavia c'è un fattore dominante alla base della ragion d'essere di tali dominatori: l’opinione di una minoranza si trasforma in opinione pubblica. La verità dei dominanti diventa quella di tutti. Come uscire dalla trappola? Se state leggendo questo post, siete salvi... spot propagandistico pure questo.

1971: SCANDURRA INSEGNAVA SENZA FARE IL MAESTRO
Osservando Scandurra, tutti noi fummo pervasi da una forte convinzione: ci trovavamo di fronte ad un uomo che possedeva un anima. Cosa assai rara, in tempi di ubriacatura spiritualista ed esoterica. Un uomo che possiede un'anima vuol dire che non ha vergogna di provare sentimenti comuni a tutta l'umanità e che conserva uno spirito inquieto, vibrante, raggiante per i destini ultraterreni, per nulla preoccupato di farsi valere o di assicurarsi una reputazione. Apprendevamo da lui qualità passate di moda, l'umiltà e la benevolenza. Sebbene non rimanesse sempre passivo di fronte ai torti e alle ingiustizie subite, manteneva comunque un sano distacco, '' sti c**** '' era l'unica reazione che gli sentivamo esprimere. Non così bonario però da sopportare gli stronzi che si approfittavano dei più deboli. Potrei raccontarvi diversi episodi in cui Scandurra 'mazzolava' magicamente prepotenti e infami. Imparavamo a lasciar perdere se qualcuno ci faceva un torto, ma non dovevamo ritirarci se a subirlo era un povero cristo.

CORREVANO GLI ANNI SETTANTA... UNO SQUARCIO TRANSDIMENSIONALE SI APRÌ
Il 1971, alcuni mesi prima di incontrare Scandurra, fu un anno decisivo per me. Volli fondare un gruppo di ricerca ufologica e parapsicologica a Viterbo, città conservatrice e bigotta per antonomasia. Con alcuni amici tentammo di cambiare la mentalità diffusa, fatta di scetticismo e ilarità nei confronti delle tematiche misteriosofiche. Ambiziosi, senza dubbio. Tutte le letture e ogni pur piccola esperienza metapsichica, volevamo condividerle con più persone possibili. I risultati furono miseri. Poi venne Scandurra e per un po' di tempo fui affaccendato a vivere quello che prima leggevo soltanto. Con l'avvento delle radio private, mi rivenne la voglia di comunicare a tutti che non eravamo soli nell'universo, che avevamo potenzialità superiori ai sogni più sfrenati, che era possibile attingere a fonti di conoscenza elevata. In pratica, pretendevo di democratizzare l'esoterico, di diffonderlo senza limitazioni di sorta. Dai microfoni di Radio Viterbo FM all'inizio, fino a Tele Viterbo poi, conducemmo centinaia di trasmissioni dal titolo, guarda un po' la combinazione, Il Grande Ignoto. Parlammo di Atlantide, di extraterrestri, di superiori incogniti, di iter magico-iniziatico, d'alchimia. Insieme ad alcuni dell'anonima talenti, creammo le basi per una visione cosmica della Realtà, coinvolgendo chiunque fosse aperto e onesto intellettualmente, nonché impermeabile a quel processo di acculturazione vigente nel mondo da almeno due secoli. Illusi? Non credo. Non vi so dire quali effetti comportò la nostra azione. Piantammo dei semi e questo è certo. Alcuni ci si avvicinarono per poi fuggire, altri cercarono di piantar grane. Qualcuno rimase.

In fondo è la stessa cosa che sto facendo adesso dal blog. Aprire e diffondere canali preferenziali conoscitivi. Ora, poi, chi mi segue deve accelerare il processo animico; il seme deve svilupparsi in breve tempo, perché non ve ne è poi così tanto. Da quaranta anni lavoriamo per costruire un'arca della conoscenza, meglio, un ponte per ricongiugerci alle 9 dimensioni. Le nostre non saranno torri del dominio, come quelle impiantate dai saturniani su più mondi; ma soltanto un nodo cosmico che unisce le cose.

I BENPENSANTI NEGANO PER PAURA
Il professor Massimo Introvigne, ultimamente è molto preso dalla missione pompieristica di neutralizzare qualsivoglia pensiero antagonista al comune senso cattolico, in special modo sta attaccando la pubblicistica diffusa sia dal web che dalla tivvù che ipotizza scenari apocalittici riferiti alla nota e presunta profezia Maya. Ora, a parte il fatto che i Maya calcolavano e non profetizzavano, la furia (si fa per dire) dialettica del noto sociologo cattolico meriterebbe ben altra causa, ma nasconde una paura che già serpeggia (è il caso di dirlo) in ambienti vaticani da diverso tempo. Le realtà ultime, anziché essere materia stringente di analisi e riflessione da parte delle gerarchie cattoliche (quelle protestanti fondamentaliste sembrano più sensibili all'escatologia), diventano obsolete sia a livello teologico che pastorale. Se nemmeno i preti credono più alla fine del mondo, anzi, la eludono a bella posta nei loro sermoncini domenicali e la rimandano sempre a data da destinarsi citando le Scritture, questo atteggiamento vile e ipocrita è un ulteriore Segno dei Tempi. Guide cieche che pretenderebbero di guidare l'umanità. I laici non sono da meno, occupati come sono in altre questioni profane. Il punto è:

  • Chi vive nel lusso, gozzovigliando da mattina a sera nella grande giostra che il Sistema gli ha costruito intorno, come potrebbe preoccuparsi di cosa succede nel mondo?
  • Il riccone come potrebbe credere che tutto quanto ha depredato potrebbe finire in un lasso di tempo brevissimo?
  • E il popolo schiavizzato dai potenti del mondo, non riesce a pensare ad altro che a sopravvivere, come potrebbe sentire che i tempi stanno cambiando?

A parte i benestanti della carne e le loro vittime infognate nell'indigenza materiale e morale, ci sono pure coloro che facenti parte della cricca mondialista, Il Gruppo, stanno costruendosi ripari sotterranei e stazioni orbitali per tentare di salvare il culo (scusate il francesismo) dalla imminente catastrofe (considerata tale secondo i dati in loro possesso). Ora, se le grandi Famiglie che comandano il mondo non sono poi così scettiche sul cambio d'era prossimo venturo, tutto lascia intendere che un evento effettivamente globale stia approssimandosi. Noi, certo, non abbiamo bisogno di sapere certe cose da tali figuri.

Chi mi segue sa che il Varco 2012 non riguarderà scenari cataclismatici, ma qualcosa di sottile, pervasivo, trasformante ci attende da qui a poco. Non saranno i soldi o i beni al sole a salvarci, né bunker o installazioni militari. La setta mondialista, come direbbe Scandurra, se la prenderà direttamente nel c***, e a nulla varranno i suoi tentativi di sfangarla in extremis con un colpo di mano. E non sarà nemmeno la fisica dei quanti a suggerirci la via di fuga. Dovremo tutti passare per la pesa del Cuore, semplicemente.


14 commenti:

  1. Sottile e pervasivo...ovvero nell'unico modo che rispetti le regole del Fato.
    Nessun evento "schivabile" per dinamica grossolana. Nessuna zona di terra in cui nascondersi, individuata grazie alla soffiata di un amico bene informato, o all'abilità di calcolo di misteriosi parametri astrologici o di altro tipo.
    Circola sulle bancarelle internettiane troppo tecno-esoterismo alla Franz Bardon, dove sembra che il tutto si risolva con esercizietti di respirazione e visualizzazione. No, le crisi, i cambiamenti, non ci richiedono allenamenti, ma purezza.

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    1. Caro Jake_
      hai colto il senso di quanto vado dicendo da tempo. Se bastasse la Legge d'attrazione o qualche altra formuletta propagandata a tamburo battente da questi ipnotizzatori da fiera alla Braden, non avrebbe alcuna rilevanza la cesura epocale imminente. Un gioco da ragazzi. Oggi tutto si propaganda, scorciatoie per diventare belli più a lungo possibile, creme miracolose, balsami portentosi, psicofarmaci che risolvono problemi esistenziali, passaporti infine per la nuova era. La Vita è una cosa troppo seria per delegarla a guitti e saltimbanchi, a politicanti ladri e tagliagole bankieri. La Vita va vissuta conquistata sofferta amata difesa e poi... lavoro lavoro lavoro. Però, bisogna avere oro per fabbricarlo.

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  2. Caro Angelo, se è tristemente vero che in certi ambienti cattolici le realtà ultime paiono dimenticate e quasi un tabù, è altrettanto vero e che negli ambienti in cui se ne continua o torna a parlare, l'attenzione è spesso rivolta ad un mistero saldato a quello degli ultimi tempi e di fondamentale importanza per discernere: quello intorno alla rivelazione dell' "uomo iniquo". Mi viene da chiederti, se mi permetti, come mai non ne hai mai fatto parola in queste pagine?
    un saluto a tutti

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    1. È tempo che ne parli, infatti. Sebbene tra le righe dei miei IUS e di altri post, traspare l'oscura presenza, non ho mai affrontato di petto il mistero d'iniquità. Di certo è un argomento da far tremare i polsi, specialmente a chi si occupa vive opera sulle realtà ultime, come chi scrive. È destino che proprio i laici si debbano occupare di queste cose. Noi laici, che cerchiamo il divino e la conoscenza quale mezzo, non possiamo sottrarci dallo stare in prima linea. I chierici HANNO MISERAMENTE FALLITO. Scusa il maiuscolo, ma ci vuole. Sta a noi supplire alle manchevolezze, alle omissioni, ai tradimenti delle Gerarchie temporali e spirituali. La battaglia si svolge dentro di noi, soprattutto, la Grande Guerra Santa è tra le più dure della Vita, ma va assolta fino in fondo. Il primo obiettivo, decisivo per il proseguo della guerra, è affrancarsi dalle pastoie samsariche, mantenere la giusta distanza dalle cose transitorie, non farsi imprigionare dal mondo. Pare facile, eh?

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    3. Consolare? Molti preti in carriera ( e sono quelli che dettano le regole) si consolano consolando il prossimo.
      Pavidi conigli intrappolati in un comodo ruolo? Forse si.
      Spesso anche di più, in senso negativo.
      Un bel mestiere, pochi rischi, tante belle parole che lasciano sempre tutte le vie di fuga aperte....
      No, non è un buon concetto quello del prete-crocerossina dello spirito. Responsabilità è un termine che ci impegna come uomini, prima che come preti o laici.
      Nessuno può ritagliarsi il ruolo di arbitro fuori dal gran Gioco. Ne consegue che un ruolo che pieghi colui che lo riveste nel suo senso di responsabilità quale individuo, è opera demoniaca. Inevitabilmente.

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  3. Ricordiamoci, amici, del Film ''Ironman''. INIZIALIZZAZIONE IN CORSO. Il merkabah sta per essere varato: come è, è. A priori, il sacrificio (il medico prigioniero), del vecchio Ego.

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  4. Forse l'avevo già accennato qualche mese fa, è curioso, per me, ritrovarmi a leggere un blog che parla di Kolosimo, che è stato, quando avevo 11-12 anni credo, il primo autore del "mistero" che abbia letto. E anzi, Angelo, devo dirti grazie perchè, imperdonabilmente, l'avevo dimenticato... A parte un'innato desiderio di scoprire (che non mi è stato tramandato ne dalla mia famiglia di origine e men che meno dalla scuola o dall'ambiente in cui son cresciuto) è stato proprio Kolosimo a farmi iniziare a "sognare"... o a ricordare?!
    Peccato che quei libri siano andati persi in un trasloco... li avrei riletti volentieri, chissà cosa potrebbero dirmi ancora oggi...
    Volevo chiederti una cosa Angelo.
    Leggevo un intervista a David Wilcock che parlava di uno dei famosi "insider" che avrebbe fatto alcune rivelazioni.
    Ora, io diffido da sempre di questi tipi così come dei contattisti (solo Cayce mi da la sensazione di qualcosa di diverso, di più "vero"), ma mi ha colpito di questo potenziale sbarco di massa alieno che, guarda caso, dovrebbe avvenire proprio nel dicembre di quest'anno.
    La cosa mi ha colpito semplicemente perchè immediatamente mi è venuto in mente un sogno ricorrrente (che non faccio più da un paio di anni circa) fatto anche una volta al mese in anni passati: il cielo era pieno di macchine volanti di ogni tipo e forma, a volte mi son quasi spaventato nel leggere i racconti che parlavano di "UFO" e descrivere oggetti volanti simili o uguali a quelli che avevo visto...
    Un abbraccio a te e a tutti i lettori!

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  5. Curiosamente, il mio approccio con Kolosimo è avvenuto con le stesse modalità cronologiche e ideologiche di Giusparsifal. La mia esperienza è perfettamente sovrapponibile all'incipit del suo post.

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    1. E oserei dire che tutto ciò è perfettamente in linea con la nostra presenza qui, concordi?
      :)

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  6. citaz: "Chi mi segue sa che il Varco 2012 non riguarderà scenari cataclismatici, ma qualcosa di sottile, pervasivo, trasformante ci attende da qui a poco. Non saranno i soldi o i beni al sole a salvarci, né bunker o installazioni militari. La setta mondialista, come direbbe Scandurra, se la prenderà direttamente nel c***, e a nulla varranno i suoi tentativi di sfangarla in extremis con un colpo di mano. E non sarà nemmeno la fisica dei quanti a suggerirci la via di fuga. Dovremo tutti passare per la pesa del Cuore, semplicemente."

    Bene, molto bene. Mi sento tranquillo. Ho un cuore.

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  7. Attenzione però,vero che non riguarda cataclismi, ma ciò interpretato nel senso che la pervasività, la sottigliezza darà un senso di intelligenza all'evento. A volte però il sottile deve colpire allo stomaco chi si è fatto integralmente servo dello stomaco, e non ha quindi altri "sensori" accesi. Anche il karma agisce così con chi è sordo ad altri livelli di percezione: colpisce dove è la sensibilità, e colpisce duro. Quindi, chi si chiude nel bunker si chiude in una tomba.

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  8. Caro Angelo, ormai sei uno dei pochi blogger che ancora riesco a leggere. Questa disamina molto sintetica ma efficacissima ed affascinante dello stato dell'ufologia è ampiamente sottoscrivibile. L'ufologia ormai è diventata la stampella o di un negazionismo esasperato di realtà "altre" da quella visibile ed empirica o di un cultismo che idolatrizza truffatori o esaltati che sostengono di essere in contatto con alieni angeli o entità dimensionali, tutti qui per aiutare un'umanità smarrita, stando agli intenti programmatici di Ashtar Sheran, Samael e altre "fulgide stelle" del firmamento cosmico. I nostri cari fratelli dello spazio sono molto preoccupati per il pianeta terra e e gli umani che lo abitano. Loro, pur di "aiutarci", si stanno sporcando le manine immacolate, i loro interventi sono finalizzati solo a risvegliare le coscienza e a nient'altro. Peccato che con le loro inteferenze violano ripetutamente una delle leggi dell'Amore universale, il libero arbitrio! però non c'è mai nessuno che alle conferenze, ai corsi di formazione o sul web dica chiaramente le la loro inteferenza è dannosa. Tu sei uno dei pochi. Che tristezza, che desolazione!
    Per quanto riguarda il sociologo delle sette, Massimo Introvigne, c'è da impallidire leggendo le castronerie che ultimamente spara a raffica. Sono sicura che avrai letto anche tu l'articolo pubblicato sul Corriere metapolitico di questo servo del sistema (mi spiace usare parole forti ma non ne trovo di migliori). Non conosco il curatore del blog, conosco però, per averla osservata con molta attenzione in questi ultimi mesi, la sua linea editoriale e devo dire che non mi piace per nulla. Già in passato ci siamo dovuti sorbire gli articoli del giornalista cattointegralista Vittorio Messori e quelli dell'apocalittico neopentito René Girard. Adesso però questo dare spazio al fondamentalismo cattolico ha veramente stancato, non fosse altro per la distana intellettuale che separa questi loschi figuri dal grande Silvano Panunzio il quale, ne sono sicura, si starà rivoltando nella tomba.

    P.S: si vocifera in giro che in realtà Massimo Introvigne sia un satanista praticante. Qualcuno ne sa qualcosa?

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