Bancario tutta la vita? No, grazie, senza offesa per la categoria. Preferivo crepare come saltafossi, tentare l'impossibile, scoprire mondi, regni paralleli, sforare verso un intermundia oltre ogni ragionevole dubbio, che vivere e morire da nevrotico borghese. Riflettevo su quanto mi aveva confidato Scandurra: sgattaiolava tra dimensioni, aprendo e chiudendo botole, come lui le chiamava, verso un baratro senza fondo, affacciandosi oltre ogni barriera spazio-tempo, poteva così accedere in ogni dove. Notevole, che ne dite? Un Mandrake redivivo. Ma che dico: un dottor Strange, un John Silence, un Cagliostro rivisitato. Mah, tra personaggi letterari, maghi veri o presunti passati alla storia tra luci, poche, e molte ombre, è difficile far paragoni. Scandurra ripeteva di provenire da un'anonima talenti, radunata da un principe della cosiddetta nobiltà nera romana. Una gilda di persone, donne e uomini, dotate di straordinarie capacità paranormali. Eccezioni di natura che per qualche dinamica celeste specialissima, erano venuti al mondo con un compito più che con un destino. Avrebbero comunque dovuto scegliere.
Scandurra ci rendeva partecipi di una visione del mondo di tipo esoterico; aggettivo fin troppo abusato, da alcuni decenni a questa parte. Lui, negli anni settanta, denominava le sue dottrine “materie oscure”, perché esistenti fin dalla fondazione del mondo. E, vi devo confessare, sento con malinconia mista a fastidio, oggi, di “pischelli” spirituali che pontificano di guerre tra Luce e Tenebre, arconti e maghi, senza la benché minima cognizione ed esperienza di quanto vanno raccontando. Vedete, il tirocinio con Scandurra non aveva niente a che spartire con scuole alla Harry Potter, lontano anni luce dalla fumettistica marvelliana o dai manualetti acquariani; era un cammino sacro, con conseguenze radicali sulla nostra vita, produceva, infatti, reazioni fisiopsichiche sconvolgenti; l'impatto di quanto andavamo facendo e acquisendo, riguardava un vero e proprio trasmutamento, fino ad interagire col DNA. Devo dirla tutta, a scanso di equivoci e di aspettative facili: alcuni miei amici che inizialmente hanno “bazzicato” la bottega magica, sono fuggiti a gambe levate e denunciando temporanei disturbi fisici e mentali. Scandurra ci sottoponeva ad un iter pesante, inframmezzato con momenti beati, sì, ma niente era gratuito, tranne il Dono che a fine corsa ci trasmetteva. Lo voglio ulteriormente sottolineare. Amici, quando leggerete queste Cronache, capirete sin da subito che niente è facile sul cammino dello Spirito e della Conoscenza. Lacrime e sangue, ma pure gogna sociale, politica e religiosa. Oggi, non c'è più storia né memoria. Abbiamo dimenticato che da quando il mondo ha preso una piega cosmica siffatta, l'uomo libero è il mostro da perseguitare e uccidere. Lo dico e lo confermo: se volete imbarcarvi in un cammino iniziatico munitevi di mutande di bandone. Nei testi cosiddetti esoterici si glissa colpevolmente su questo pericolo. Non credete troppo al tempestivo aiuto da parte di angeli splendenti che vi porteranno in salvo da arconti birboni; non credete a chissà quali potenze cosmico-divine che vi sosterranno durante l'armageddon. Le cose non stanno come le raccontano. Ci sono ottimi eruditi e qualche volta pure qualcosina di più, che hanno scritto libri interessanti, a volte pure con dati autentici, su questioni esoteriche. Ho notato però che sono manchevoli spesso e volentieri, della pratica, della messa in opera, me ne sono accorto perché il morso del Drago fa male, eccome. Discettare di cose alte, iperuraniche ci riempie, certo, ci eleva, pure, poi, all'atto pratico, quando molto semplicementi ti metti a meditare, o meglio, cerchi di entrare in uno stato meditativo, ecco dietro l'angolo il fardello di paure, pensieri, desideri che ti paralizzano. E stiamo accennando solo all'inizio dell'opera. I mostri interiori sono i più duri da sconfiggere. Lì si trova la grande barriera corallina dell'ego. Impenetrabile. Oltre non si passa. Ho vomitato, defecato sangue e vecchi rifiuti chissà da dove riscappati, subito stati depressivi, incubi diurni e notturni, febbri, sconvolgimenti sensoriali: questo solo all'inizio della Nigredo, intaccando il nocciolo duro dello stato del mio essere. Chi chiacchiera di esoteriche vie; chi proclama trombonescamente di battaglie interplanetarie: in buona parte parla di cose che non conosce, di cose apprese sui libri e spesso mal digerite. Amici che leggerete queste Cronache, la Via è quasi impossibile da praticare, a meno ché non si incontra un folle che c'è passato prima. L'autoiniziazione non esiste, è un concetto new age, facilone e infondato. Diffidate di voci interne – Giovanna d'Arco era un'entronauta atipica e forse unica nel suo genere – che vi inducono ad iniziare il cammino, promettendovi ruoli epocali. Amici che leggerete queste Cronache, se avete nel vostro cuore un fuoco che non brucia e vi induce a cercare, seguitelo, ma preparatevi alla Vigilia delle Armi: sarà lunga e sfiancante.
No, decisamente, volevo provare direttamente il salto. Non poteva bastarmi una vita ordinaria, magari con una fede traballante, un'etichetta da appiccicarsi addosso senza brama, priva di pazzia, di fervore. Francesco d'Assisi abbandonò tutto quello che una vita agiata gli prometteva per unirsi anima e corpo a Dio. Un esempio sull'esempio di Cristo. Uno yoghi cosmico che operava in Umbria. Senza tentennamenti, senza passare per chiese e preti, senza compromessi. Del resto, Scandurra voleva questo da noi: lascia le vecchie credenze e convenzioni, metti sul piatto della Vita quel poco che credi di essere e libera i talenti latenti.
Di fronte a me l'occasione di vivere in prima persona l'incredibile. Avevo già visto cose di altri mondi e dimensioni. Avevo ben impresso nella memoria l'incontro con l'atlantideo, fratello in spirito di Scandurra. La cultura dominante, la religione di Stato, la scienza ufficiale, ci avevano tradito, riducendo il mondo e l'uomo ai minimi termini. Il maestro ci aveva aperto le porte, anzi, le botole verso altro, oltre lo specchio. Non avevo bisogno di alcuna fede, sapevo. Ora dovevo però fare il salto di qualità, buttandomi nel fosso. Già, sembrava una burla colossale. Ma la desideravo come l'aria. Immergendomi in quella melma, sarei passato dall'oscurità della coscienza ordinaria, alla luce della conoscenza. Esoterismo pratico, alchimia operativa, magia stellare... etichette, sempre etichette, per natura approssimative. Le materie oscure erano fatte di cose concrete, di formule funzionali, bisognava però immergersi completamente, saltare oltre la volta, portarsi al di là con quel poco o tanto che eravamo. Non c'è trucco non c'è inganno. I conti? Con se stessi, prima, col Drago, poi.
Spesso, ci facciamo un'idea di ciò che ci aspetta, magari prima di un esame, di un appuntamento galante, di un lavoro. Elaboriamo uno scenario capacie di includere anche l'imprevisto. È naturale, ma non sempre si avvera.
“Il corridoio di accesso è tutt'altro che ben sistemato. Bisogna che abbassi la testa e curvi il dorso. Dovrai ricorrere a miracoli di destrezza per posare i piedi lì.” Questo mi indicò Scandurra.
“Ma non glielo hai detto a Zac. Lui si è buttato alla cieca ed è andato tutto bene. Ora mi fai venire i dubbi...”
“Vedi che non sei pronto. Dai, ci ritorneremo un'altra volta.”
“Va bene, va bene. Farò come mi hai detto. Devo sapere qualcosa in più? Cioè, che fare quando mi troverò lì? Ma dove si trova lì?”
“Angelino mio, che vuoi la carta del Touring Club?”
“Ho capito. Mi immergo.”
si ma adesso che ti sei immerso ci lasci fuori noi??? Anegelino mio ... i tempi sono strettini ....
RispondiEliminaciao Vin, scusa se ti rsp adesso con la domanda che mi hai fatto nel post(si dice così almeno?) n. 15 di Angelo. Se devo essere sincero vecchio.. nn so più cosa pensare. Il post n. 16 mi ha sconvolto..ma forse è vero. Siamo troppo superficiali, radicati in false speranze.. del tipo essere speciali per poterci salvare da questo 2012 e tutte le apocalissi varie etc etc..Dovremo spogliarci di tutto.. di tutto il nostro benessere.. di tutto quello di cui siamo attornati.. e poi cominciare a fare il vero cammino dentro noi stessi. Aprire l' armadio del nostro subconcio. E' difficile però. Prova solo a pensare domani se ti dicessero che per riuscire nell' impresa dovresti mettere in gioco il tuo lavoro, la tua famiglia. Tutto quello che ritieni importante. Non so quanti lo farebbero. E guardare i nostri mostri interiori?sembra impossibile..Ma si può. Angelo ce lo sta dicendo. Dobbiamo. Proviamoci almeno..tu che ne pensi??Non ti senti come se ormai fossimo alla fine? Sono stanco di stare solo a guardare, di leggere e non fare.Proviamoci. AQbbiamo trovato qualcuno che ha creato un blog per indicarci la soglia, ma dobbiamo noi attraversarla. Ma voglio farlo. Sono stufo di rimanere a guardare inerme, costi quel che costi.Ciao Vin. e Angelo..grazie per quello che ci stai mostrando e cercando di insegnare
RispondiElimina@michele - Sì, ci vuole coraggio a leggere dentro se stessi. I tempi sono agli sgoccioli, lo andiamo dicendo da tempo. Tuttavia non facciamo metterci sotto pressione dai tanti profeti di sciagura, e nemmeno gongolarci con le menate alla Braden con salti quantici collettivi. Sangue freddo e scrutiamo i segni.
RispondiEliminaAngelo i tempi sono agli sgoccioli per gli Occidentali perché per il resto del mondo ormai l'apocalisse di Giovanni la incontrano ogni santo giorno .... Domenica e Sabato compreso...
RispondiEliminaQuello che faccio fatica a mettere insieme... e' il fatto che gente come Scandurra, Rol e altri .... non abbiano pianificato un gioco a catenaccio alla Trap.. per i tempi peggiori ossia questi annetti che ci si presentano.
Ovvero qualcuno lo hanno lasciato ad esempio te e Zac ...
Personalmente penso che sia Rol che Scandurra si conoscessero... forse si sono incontrati nei Casino' o meglio in un Casino' con un laghetto... tanto per dare una mano a quelli che avrebbero giocare nei migliori ...
tu cosa ne pensi..
La paura attanaglia..cazzo certe volte preferisci tornare alla tua vita di "bottegaio di paese"..Ma poi si scopre che c' è un nuovo mondo alla porte..e questo.. per quante prove si possano affrontare..vale la pena.Penso che siamo tutti stanchi di avere il nostro ego martoriato dalla nostra non curanza di ascoltarlo.. di continuare a vivere addormentati sperando che il mastro di chiavi ci dia la chiave giusta per ascendere e glorificarci. Sacrificio, il sacrificio di chi abbiamo sempre pensato di essere.. sacrificare il nostro essere, sull' altare della verità..un essere crato dai loro dogmi, chenoi abbiamo ascoltato e che abbiamo sempre pensato veri. Coloro Che ci hanno dato dei cartelli, dei paletti dove farlo crescere. E che adesso percepiamo non sentire più nostro cazzo. Non mi sento più in sintonia con me. E certe volte mi spaventa. Ma forse bisogna bruciarlo questo pseudo essere se stessi no? per poi rinascere dalle ceneri..non so. So solo che mi piace questo blog, perchè è qualcosa che il mio essere dice essere vero. Io voglio starci. Come disserto su Matrix: Benvenuta Alice,non sai quanto è profonda la tana del bianconiglio. E' ora che ci svegliamo, Hai ragione Angelo.
RispondiEliminaScandurra previde un EPICENTRO TEMPORALE TERRESTRE intorno al 2012, e non a caso, si impegnò ha lasciare una eredità spirituale a noi ed io, cerco di far lo stesso, con umiltà e cautela. Non mi sento comunque tranquillo per la responsabilità. Lo confesso senza pudore.
RispondiEliminaAngelo ma cosa intendi per Epicentro Temporale Terrestre??? perché a parte qualche centinaio di miloni di occidentali... loro l'apocalisse la vedono da almeno 500 anni.
RispondiEliminapotrebbe essere il punto zero, la fine del ciclo e inizio del successivo?
RispondiEliminaAscolta Angelo, potresti darci delle tecniche e dei metodi/precetti da osservare al fine di prepararci per i tempi a venire? che ne pensi dei precetti contenuti nell'iniziazione di Steiner al fine di sviluppare i vari centri energetici, è questo cio di cui abbiamo bisogno??
grazie
un abbraccio
Luca
Quanto necessario ai tempi a venire, lo sto preparando. Scandurra ci ha dato le coordinate per muoverci quando la marea sarà così alta da farci venire il capogiro. L'ETT? Quando l'avvolgimento veloce giunge al termine, tempo spazio e gravitazione rallentano e la materia collassa.
RispondiEliminaDifficile però cavolo Angelo..Lo so che non puoi servire il tutto in un piatto d' argento perchè sarebbe troppo semplice, da stupidi..Ma mi sento come te con Scandurra ai tuoi tempi. Più penso di capire e più mi sembra di allontanarmi a ogni messaggio che ci mandi.
RispondiEliminaETT: Forse raga può darsi che sia quando la terra rallenterà fino a fermarsi..quindi anche il tempo in collegamento non so a che livello.. penso quantico..nn sono proprio un fisico.. forse dico anche delle fesserie. Oforse non è la terra che sta rallentando.. ma il tempo. Rsp a a post xkè ci penso nel frattempo.. Secondo voi raga può essere??E' il tempo più probabilmente che sta svanendo..accetto suggerimenti
RispondiEliminaciao Michele anche a me capita cosi.. piu' arrivo a capire piu' mi allontano... secondo me il tempo e' piu' veloce.. piu' accellerato.. x come lo percepisco io.. poi probabilmente si fermera' collassera'.. ma non so pero' il collegamento con la terra....x Angelo scusami se ti rompo e ti rifaccio una domanda che ho fatto nel precedente post ius 15 ... come si fa con le interferenze ? grazie se avrai tempo di rispondere a questa domanda... e grazie x cio' che ci stai donando.. Chiara M. A.
RispondiEliminaPer Chiara M.A. - Le interferenze se le combatti direttamente, le rafforzi. Osservale entrare, cerca di capire da dove entrano, con la pazienza vedrai che diminuiranno. La mente, finché non ritorna ad essere un diamante attraversato da una Luce ortogonale, assorbe tutti i canali senza selezionarli. È una autostrada a sei corsie, trafficata come all'ora di punta.
RispondiEliminaCredo che si debba limitarsi ad osservare qualsiasi cosa che cerchi di interferire, senza interagire ... si tratta di "fantasmi" del proprio ego, che affiorano quando il livello d'attenzione si focalizza ... anni, secoli di "mal-formazione" mentale fanno si che la mente sia subdolamente legata, e che proietti certi fantasmi per paura di liberarsi dalle briglie che l'hanno incatenata, come preferisse restar sottomessa ad una ir-realtà che le è stata costruita attorno, ma della quale conosce i confini, piuttosto che liberarsene e immergersi in una nuova dimensione, in cui tutto è il contrario di tutto...
RispondiEliminaChissà se mi ci sono avvicinato ...
Ma non ho capito cosa ti ha raccontato l'Atlantideo che avevi incontrato...
RispondiEliminae poi Zac e' ancora in giro o si e' perso per strada???
grazie Angelo ...lavorerò e insisterò su questo..Alpha canis majoris ..vero e' che ci sono interferenze anche da parte dell'ego.. pero' spesso sono interferenze di altro tipo..in tutti e due i casi molto duro lavoro su di se...Chiara M.A.
RispondiEliminaUn saluto a tutti, in particolare a lei, Sig. Ciccarella, che sento di dover ringraziare per questo, e per altri spazi sacri da lei sapientemente sparsi nel mare magnum della Rete, in cui si rischia di avvilupparsi, è vero, ma dove si può anche incorrere nella ventura di approdare su lidi illuminanti e salvifici come questo e pochi altri. Vorrei dire tante cose; in silenzio fino ad ora, ma presente da molto, non ho perso una virgola della narrazione su Scandurra. Ci sono tante cose che mi fanno sentire "a casa", qui, a cominciare dall'identificarmi nella descrizione del suo sentire giovanile, sig. Ciccarella, in quella insopprimibile ribellione interiore di fronte alle gabbie invisibili ma non meno "accattivanti", in senso letterale, di cui è costellata la società moderna. Personalmente avevo la nausea se mi provavo a pensarmi imprigionato in uno schema comportamentale indotto dall'esterno, fosse questo un lavoro salariato da otto ore al giorno, un matrimonio borghese, le vacanze estive, le feste comandate, una religione inveterata di pronto uso e consumo... mi sentivo soffocare, ed è stato cosí per tutta l'adolescenza e oltre, finché quasi non mi rassegnai, di fronte a quella che mi sembrava un'innegabile quanto mortificante evidenza, dismettendo pressoché del tutto la mia intima convinzione di una "realtà separata" che doveva esserci, sí, ma che io non ero capace neppure di sfiorare... apparentemente entrai nei ranghi della "normalità", ma sempre covando il profondo disagio di chi intimamente percepisce di star perdendosi nel labirinto dell'inautenticità e del rinnegamento di sé. Poi, tre anni fa, la conferma, anche nel mondo "ordinario", che la Realtà Separata effettivamente esiste, e che a volte combacia con quella di sempre, sovrapponendovisi perfettamente, con impeccabile sincronia... la conferma che la porta dentro di noi è sempre presente, e che bisogna volerla trovare, vederla quando ce la si trova di fronte. Da allora non ho piú smesso di "cercare", ma a volte lo sconforto è ugualmente grande, quando mi accorgo che, pur salpato da tempo, la riva è ancora a un tiro di schioppo, e il mare aperto ben lungi dall'esser solcato; la sponda opposta, forse solo un miraggio. Eppure il viaggio continua, e oramai non vi rinuncerei per nulla al mondo. Per nulla di "questo" mondo, almeno. Un'altra affinità di cui posso dire, sono le mie schiette ma finora trascurate ascendenze viterbesi, e Viterbo sovente ricorre nella mia vita, come un leit-motiv di cui ancora debba comprendere il ritmo, e soprattutto la valenza... chissà che anche questo mio approdo qui, soprattutto questo, non sia un passo in tale direzione. Per il momento mi piace pensarlo. Nel frattempo la mia ricerca è incappata in molte di quelle trappole pseudo-spirituali verso cui lei sovente giustamente si scaglia; nella mia pur modestissima esperienza - se cosí la si può chiamare - posso dire di essermi già imbattuto in una discreta fauna composta da "sciamanisti" da palestra, "reikaroli" con partita iva, fioristi (di Bach) in salsa new-age, auto-scrittrici psico-guidate da sedicenti Entità Elevate, astrologhe "psicologiste", monaci buddhisti col cellulare... abbastanza per nutrire qualche perplessità sulla giustezza della direzione, forse, ma non sullo scopo del viaggio, che deve continuare. E non abbastanza, oserei dire, da esserne obnubilato tanto da non saper riconoscere ciò che, autentico, parla all'autenticità custodita in ciascuno di noi, come avverto accadere qui. - continua -
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RispondiEliminaChiedo scusa se ho finito per parlare da un punto di vista troppo personale; spero di aver almeno trasmesso l'idea di non essere qui per caso - in cui, come dico sempre, non credo - né per capriccio, ma per un profondo sentimento di comunione con quanto si va condividendo qui, e in altri rari siti virtuali. Se posso avere l'opportunità di condividere anch'io qualcosa, per quel che posso, e come posso, ne sarò felice.
RispondiEliminaHo cercato di assimilare lentamente ma piú profondamente che ho potuto, quanto da lei "seminato" in questi articoli, a cominciare da quello che mi sembra abbia comportato un "cambio di passo" nel filo conduttore del blog, "La Linea della Rosa", e a questo vorrei ora schematicamente accennare. Da quanto ho potuto trarne, coloro i quali muovono i fili di questo mondo, praticano una "parodia" della vera magia, e lo fanno servendosi dei nomi e dei significati in essi racchiusi, e che essi stessi manipolano potendoli creare e, per cosí dire, "immettere in circolo", come dei virus di cui, in quanto creatori, essi sono una sorta di "portatori sani", che possono rimanere a guardare l'effetto che le loro "creature" hanno sul resto della massa sottoposta alla loro influenza. Tento un rapido, sebbene necessariamente lacunoso raccordo, di alcuni punti focali da lei affrontati:
parlando di Scandurra, lei lo ha descritto come un potente "mago-sciamano" in grado di manipolare direttamente gli Archetipi, mentre dei "burattinai" globalisti ha detto che farebbero di tutto per impossessarsi di un simile segreto. Questo, ritengo, perché essi sono in grado di agire "semplicemente" su delle eggregore, forme-pensiero create e "inviate" nel mondo per manipolare la volontà della gente secondo gli scopi che desiderano perseguire, dal che si dedurrebbe che la creazione di eggregore costituisce per essi un mero "surrogato" della manipolazione di Archetipi, cui si può accedere solo su piani superiori interdetti ai "semplici" maghi neri che non ne conoscano il segreto. Del resto anche Guénon asseriva che coloro i quali tessono effettivamente le trame del mondo, ben lungi dall'impegnarsi in prima persona nella creazione e nello sviluppo di società, movimenti, partiti politici, e quant'altro di "profano" si possa escogitare, si "limitano" ad agire direttamente sulle forme-pensiero che poi traineranno la massa nella direzione voluta. Mi pare che quanto da lei scritto sia sullo stesso solco.
Ne "La linea della Rosa" c'erano diversi punti interessanti: quando scrive che "Il nome trasportato è il numeratore e il nome trasportatore che gli dà la legittimazione è ricordato come en-tra dominatore nella parola denominatore" vuol dire che poiché (g)nomen : (g)nosco = nome : conoscenza -> chi N-omina D-omina, perché nomen-omen, il nome è un nume, e Dominus=Dio?
Tutto questo rientra nella macabra "parodia della spiritualità"? - continua -
In quest'ottica persino le profanissime "nomine" del GF sono una ri-velazione della SM, immagino.
RispondiEliminaLe società ancestrali sapevano che possedere il vero nome di una "realtà" equivaleva a possederne l'essenza, e per questo quello di una persona non doveva mai essere svelato a potenziali nemici. Per questo lei parla di un Innominato - di cui la versione manzoniana era, suppongo, una semplice "divulgazione ri-velata" - che non può essere conosciuto, e che quindi può agire indisturbato nel mondo?
Dominazione si può anche leggere - riecheggiando beffardamente Darwin - come D'ominazione?
Lei ha scritto che dell'Innominato "oggi si sa che è no Ra". Quindi "Arno"?
Il passo forse piú enigmatico dell'intera sciarada è "Woitila/Voitiua giustifica il nesso glabri/guebri, che è la sorpresa finale contro i cinesi". L'Iran è il punto nevralgico, come del resto le attuali dinamiche geopolitiche sembrano indicare? Nell'antica Persia è occultato il segreto piú segreto destinato a breve riemergere in maniera drammatica?
Se lo Psi è il Giglio, che è il metasimbolo, segnale che indica l'"essere in pista", è però anche il Tridente di Nettuno, e quindi tutto ciò che è "ultramondano". Oppure è un altro e piú sinistro genere di Tridente..? Entrambe le cose, sempre in virtú del capovolgimento ontologico cui la Realtà è soggetta in quest'epoca?
Se "Un nome è radicato sopra il nome che lo precede, si fa trasportare da esso come un uomo a cavallo" allora un Cabalista è anche un Cabal-iere..? :)
E infine, se le Reti di Nessi, per le categorie principali, finiscono tutte con la parola Sin, la recente Ostensione fa parte del "gioco"?
Forse avrò scritto tante sciocchezze, ma non importa; dopo aver lungamente indugiato e riflettuto, ho sgombrato il campo da ogni titubanza, e già questo mi alleggerisce.
Se crede, mi faccia sapere se "sono in pista", o se la strada è troppo fuori mano.
Mi scuso per la prolissità, mio difetto congenito.
Un saluto a lei, Signor Ciccarella, e a tutti.
Caro Lupacchiotto Notturno, sei sulla strada buona. Guardati sempre le spalle e non permettere a nessuno di dirti che cosa sei.
RispondiEliminaAngelo
Un saluto a lupo notturno..sono rimasto affascinato.. da chi sa sempre qualcosa in più e ne fa' bagaglio con tutti. Per Chiara M.A.: mi spieghi meglio cosa intendi per interferenze? un Abbraccio a tutti.
RispondiEliminaCerto, Signor Ciccarella, non è mai successo. È successo che abbia "annusato l'aria", non l'abbia trovata "salutare", e sia passato oltre. Comunque grazie per il consiglio, continuerò a seguire, e a intervenire se avrò qualcosa che mi sembri valga la pena condividere.
RispondiElimina@Michele: ti ricambio il saluto, grazie. Questo posto può essere prezioso proprio per mettere in comune qualcosa che poi diventi di tutti. Del resto, tutti noi che siamo qui, abbiamo una percezione della stretta dei tempi prossima ventura. E riguardo proprio al tempo, la mia impressione è che sia il ritmo degli eventi ad accelerare; forse nel punto apicale sarà cosí veloce da sembrare immobile, e il divenire ne risulterebbe azzerato. Usciremmo dal continuum? E poi, accadrebbe per tutti, indistintamente? Non credo, ma non so dirlo.
A presto
salve lupo nella notte... che bello leggerti!!Michele come spiegare non sono molto brava con le parole!! percepisco una cosa ,cerco di focalizzarla e nello stesso momento vari pensieri ,voci mi deviano da questo ..cerco di restare focalizzata ..ma alcune di queste interferenze sono fortissime.. questo e' un esempio piu' o meno spero sia stato abbastanza chiaro.. Chiara M.A.
RispondiElimina@kikio...
RispondiEliminaA volte a me capita di cercar di focalizzare come dici tu, e improvvisamente comincio addirittura a percepire fastidi fisici, formicolii che cercano di costringermi e distogliermi da quello stato di attenzione...
i pensieri poi sono l'arma principale dell'ego, è un attimo che affollino la mente come una metropolitana in piena ora di punta...è proprio in quei momenti che devi "resistere" senza intervenire, credo, perchè significa che sei su una strada giusta e "quqlcosa" fa si che tu non prosegua ...
@ Lupo della Notte:
Sono davvero felice che tu abbia deciso di postare le tue opinioni e pensieri che, per quanto per me di non facilissima lettura, accendono nuovi lumi nell' oscurità di un cammino che, per come dice Angelo, è estremamente difficile per Auto-iniziati...
Che dire, un blog nel blog, l'interesse raddoppia!
RispondiEliminaGrazie a tutti voi, davvero capisco quanto nulla sappia io...
@Kikio: ti ringrazio del benvenuto che mi dài. Confido che questo possa essere l'inizio di un percorso comune tra persone di "buona volontà".
RispondiElimina@Alpha Canis Majoris: grazie anche a te; sono contento anch'io di essermi risolto a partecipare a una comunità finora solo sbirciata da lontano. A te e a Giusparsifal, dico che siamo tutti nella stessa condizione: sappiamo tutti di non sapere.
A presto
Alpha Canis Majoris grazie anche a te..allora se siamo sulla strada giusta probabilmente sara' sempre piu' dura.. bene! resisterò e avrò molta pazienza..
RispondiEliminapdf scaricabile qui http://www.scribd.com/doc/34363050/Incontro-Con-Un-Uomo-Straordinario-16
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