Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

mercoledì 13 marzo 2013

SIAMO TUTTI IN CAMMINO




Spero in una Chiesa profondamente rinnovata nella sua vita e nelle sue strutture. Una Chiesa che non lotti per far pesare le ragioni del potere su quelle del servizio, ma attenta ai segni dei tempi per leggervi un'occasione di salvezza. Che prenda su di sé, come peccato anche suo, la condizione di quanti non hanno né pane, né casa, né lavoro. Se la Chiesa non ritornerà all'origine del messaggio evangelico, l'uomo sarà costretto a cercare Cristo a suo rischio, in una patria dell'anima senza insegne e confini.

Il mondo sta sperimentando un passaggio d'epoca, un coinvolgimento non solo planetario ma cosmico. Qualcosa di terribilmente oscuro di contro ad un evento grandioso di Luce stanno per sconvolgere gli equilibri già instabili della Natura e dello spazio/tempo. Non vi sono confronti col passato, poiché ciò che ci aspetta è cosa unica nella sua manifestazione, almeno sulla nostra Terra. Ci si prepara immergendosi nell'umanità, nella sua immensa anima, opponendosi all'annientamento demiurgico. Dio non ha più le sue mani, ha solo le nostre per fare il suo lavoro. Siamo tutti in cammino verso uno scopo superiore, perfino chi lo vorrebbe interrompere. Dobbiamo avere il coraggio di accettare questo rischio. È tempo di alzare la testa e confidare sulle nostre forze. Rinasceremo se ci presenteremo come siamo veramente, ciascuno con il frutto dei suoi talenti.

Papa Francesco I° è una grande anima, l'uomo giusto per cambiare la rotta della Chiesa dalle acque stagnanti della secolarizzazione e dalla melma puzzolente dei poteri occulti che son penetrati nel luogo santo per distruggerlo. Un punto di svolta, un raggio di luce in mezzo alle tenebre. Dovrà fare i conti con resistenze agguerrite, con sicari e iene pronte a fargli le scarpe. Ho ragione di credere che Francesco d'Assisi, lo yoghi cosmico in tutta la sua densità ontologica, sorveglierà il trono di Pietro dai lupi dell'età oscura. 

Si combatte il buio accendendo la luce.

34 commenti:

  1. Ho avuto la stessa impressione sul nuovo "vescovo" di Roma,
    ma...... un gesuita??

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  2. io ho avuto delle impressioni negative

    1° é gesuita
    2° una delle sue prime frasi ""Voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo QUASI ALLA FINE DEL MONDO. Ma... siamo qui!" mi suona sospetta
    3° papa nero?

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  3. e se non é lui il "papa nero", ma rimane ad esserlo il capo dei gesuiti Adolfo Nicolas, questo Francesco I avrá l'obbligo di obbedienza nei confronti del papa nero Adolfo?

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  4. e chi dice che "Francesco" non si riferisca a Francesco Saverio? altro gesuita

    poi se mi smentite son solo contento :)

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  5. Sembra abbia pesanti complicità con la dittatura argentina....

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  6. Cari amici, prima di far opera di investigazione sui suoi presunti scheletri nell'armadio - ma chi non ce li ha? - attendiamo i fatti. I gesuiti, secondo le direttivi di Ignazio, uniscono alla contemplazione l'azione, il contatto diretto con la gente, il dialogo coi mondi religiosi. Sull'Ordine ci sono centinaia di studi che ne evidenziano alcuni lati oscuri, impicci e imbrogli con governi, tresche a scapito di papi e cardinali e quanto altro. Vi sono blog che riscrivono la storia attuale denunciando la presenza oscura dei Gesuiti, una sorta di spectre dalle mani lorde ecc. ecc. . Ora, sull'Ordine bisognerebbe fare attenzione a sparare ad alzo zero. Chi spara è spesso di altra parrocchia e quindi, lo capite bene, non lungi da interesse personale. L'obiettività è virtù assai rara.
    Diffidate dei giornalisti in quota alla Massoneria (i Gesuiti combatterono i figli della vedova senza riuscire a stanarli) e altri decisamente di area protestante, capirete, sono un tantinello di parte!
    Ho forte la sensazione che papa Francesco rivoluzionerà la Chiesa verso l'Evangelo eterno, se glielo consentiranno...

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  7. Io non so più cosa pensare...Attendo evidenze, che intacchino la mia ousia, più che i sensi.

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    1. Spero di trovarmi dalla parte giusta. Cos'è giusto? Ciò che riscalda, che illumina, guarisce, perdona, ciò che innalza e converge, che non inciuci col mondo. Ciò che dà gioia, armonia, non ristagni. Giusto è non piangersi addosso e continuare a lottare in nome della giustizia. Giusto è non pensare al proprio tornaconto, rifuggire l'autoinganno e cercare Dio, sempre. Vedi, ho aperto 'sto blog per condividere con gli altri le mie esperienze, convinzioni, dubbi, indicando una via perché l'ho intrapresa da tempo, trovandola illuminante. Ho evitato di costruire conventicole e indurre fanatismi. Mi son beccato improperi, son stato tacciato di millanteria e cialtroneria. Ho subito pressioni a vari livelli, ma li avevo messi in conto. Quel che conta, alla fine, è l'avvicinamento di tante persone che già cercavano, che mi hanno dato fiducia, soprattutto hanno potuto condividere una visione senza confini, esaltante, che si estende ben oltre l'ordinario e il noto.
      Ho tentato di narrare un incontro, quello con Scandurra, un uomo speciale, straordinario, che ha operato per alcuni anni a Viterbo e da questa città ci ha permesso di vedere e fare cose dell'altro mondo. Noi dell'anonima talenti, abbiamo potuto sperimentare che la Realtà, quella autentica, è più vasta e interessante di ogni più sfrenata immaginazione: ma c'è sempre un prezzo da pagare. A criticare si fa presto, a fare le pulci pure, difficile è mettersi in gioco, rinunciando a tanto nell'ordine profano, per giungere al Tutto. Sì, sono di parte, decisamente, direi meglio: sono dell'altra parte.

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    2. Sono convinto della tua buona fede, ma con tutta la buona volontà non riesco a riconoscere l'istituzione clericale come qualcosa di buono, spero davvero di sbagliarmi sull'argentino

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  9. Il giorno in cui i movimenti religiosi si occuperanno essenzialmente dell'anima più che della materia, beh allora vedrò i loro capi con buon occhio e cuore aperto.
    Nel frattempo, finchè cioè rimarrà cosa essenzialmente politica, starò sempre attento che i lupi non si vestano da agnello...

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  10. Angelo, non smettere di scrivere! I tuoi post sono fari che illuminano le tenebre (scusa la retorica). Rimani unito a noi.

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  11. Si, comunque non sono tempi nei quali cercare l'eroe più bianco del bianco.
    Mi hanno sempre un pò disgustato gli schemini facili facili, che separano i buoni dai cattivi.
    Bisogna assolutamente cambiare ottica.

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  12. Una cosa sono le Istituzioni un'altra le persone. Le prime impressioni che ho avuto e continuo ad avere riguardo Papa Feancesco, sono piu che positive... le parole sono archetipicamente dei simboli e quantomai ho l'impressione che si stiano manifestando i segni della fine del tempo... quello che non so e quanto ne sia felice..... quello che so e spero è che sarà fatta la volontà di Dio.

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  13. Non è un articolo contro Papa Francesco, ma solleva interessanti questioni:

    http://www.losai.eu/siamo-sicuri-che-habemus-papam/

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  14. interessante, questo significherebbe che la chiesa a livello mondiale...é morta

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  15. Bha sinceramente mi sembra un articolo privo di fondamenta e basato unicamente su seghe mentali dell'autore. Non bastano indizi ma ci vogliono prove. Neanche il Cristo si è mai dichiarato tale.

    Leggendo questo articolo http://www.vice.com/it/read/intervista-anticapitalista-enric-duran-prestito?utm_source=facebookpageit mi è venuto in mente che Angelo in uno dei suoi ius diceva che Scandurra aveva pronto uno 'scherzetto' per le banche.... Spero vivamente sia arrivato il momento perchè qui la situazione è ormai insostenibile.

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    1. Lo scherzetto per le Banke? Non aver più liquidi e subire un black out dei sistemi di allarme. Pensa che sballo, nevvero? Scandurra quando mi diceva queste cose sul sistema bankario - anni '70 - non ne capivo l'importanza. Oggi, tocchiamo tutti con mano cosa vuol dire usura legalizzata. Il maestro non conta favole...

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  16. troppo avanti Scandurra! non finirò mai di ringraziarti per aver condiviso la tua fortuna con noi Angelo. Ci sarà di che ghignare. sarà un pò amaro come sorriso, ma spero vivamente che prima o poi con le buone o meno usciamo da st'ipnotismo nero.

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  17. Per il momento lo skerzetto lo stanno subendo i ciprioti . Prove generali?

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  18. Il grande scrittore giapponese Mishima, resosi conto che il suo amatissimo paese stava prendendo una china verso il nulla, ossia verso la schiavitù finanziaria, si uccise di fronte al ministro del Governo del tempo, come tragica e rabbiosa protesta. Gesto simbolico quanto reale. In Italia, dal 2012 ad oggi, ci sono stati oltre 50 suicidi per motivi di lavoro ed economici. Non finisce qui, però. Milioni di connazionali versano in uno stato di indigenza, e materiale e morale a causa di uno Stato insolvente, corrotto ai suoi vertici ma pure nei governi locali. Mishima protestava contro un Giappone godereccio, agnostico, materialista, privo di ideali e traditore del passato e dei suoi valori fondatori. Da noi non c'è trippa per gatti, ci si reca ai discount per acquisti risicati di beni di prima necessità, si fa la fila alla caritas per alcuni pacchi di pasta, si mettono le toppe ai vestiti logori, non si va più a mangiare una pizza fuori, la si cucina a casa e così via. Da noi, non si protesta più per la sconfitta del senso di Patria, al di là della stucchevole retorica di Stato. Manca il necessario e siamo imbufaliti; nel Giappone del grande scrittore, c'era il superfluo e per questo la massa decadeva. Da noi, non si hanno più le coordinate esistenziali caratteristiche di un popolo, di un suo stile che sia altro da quello modaiolo. Da noi si è persa la visione, la spinta verso il futuro, tutti avvinghiati nella stretta mortale del sistema creditizio internazionale, quel potere di merda delle banke che uccide i popoli. Si può morire per un ideale o per aver perso la speranza, ma la causa di tutto ciò sta nell'accumulazione delle risorse mondiali nelle mani di pochi uomini, nella negazione dell'uomo in quanto essere centrale e superiore alle cose. La gente è disperata, ma non sa più che fare: si attacca a quell'arruffapopoli paraculo di Beppe Grillo sperando che la musica cambi. Le ideologie son morte ma gli ideali, quelli sì necessari, son perduti. Siamo alla fine di un ciclo, lo vado ripetendo da tempo, e in mezzo alle rovine di questo mondo, chi meno si aggrappa, diceva Evola, può sopravvivere. Se tutto crolla, dobbiamo darci alla macchia, raggiungere posti elevati, fare i conti col nuovo, l'inaspettato, soprattutto ritrovare le nostre radici, che stanno in cielo. Non si scappa: senza una fede l'uomo brancola nel buio e non si avvede che si trova ad un passo dall'abisso.
    I massoni d'Europa stanno depauperando Cipro dopo aver distrutto la Grecia, ora toccherà all'Italia. Il problema è che noi non ce ne accorgeremo, sepolti dalla retorica e dalle stronzate di una classe politica infame e truffaldina.

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    1. non son d'accordo che noi non ce ne accorgeremo. oggigiorno chiunque abbia volontà di capirne un pò di più, ha gli strumenti per poterlo fare. quello che manca credo sia il vigore e la forza per strappare le catene. dove e come trovarla? forse sbaglio ma mi piace vedere nella crisis una possibilità di risveglio. se dormi e ti tirano una secchiata di acqua gelida addosso sei costretto a svegliarti. ma forse mi sbaglio.

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    2. Infatti, stiamo qui, tutti insieme a risvegliare le coscienze. Col passa parola, con la diffusione della conoscenza, si può fare molto.

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  19. Angelo, tu personalmente, alla luce della tua formazione e cultura sia mondane che occulte, come vedi le cose in generale? E' un gioco con il lieto fine, o ci si può far male in modo IRREVERSIBILE? Non c'è una terza possibilità. Ti sarei veramente grato del tuo parere.

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    1. Ho aperto questo blog non per fare il becchino del mondo. Nemmeno per strologare. Quanto so lo diffondo. Più coscienze si svegliano, più potremo far saltare gli ingranaggi della macchina infernale mondialista. Una cosa conta veramente: partecipare alla guerra, pochi o tanti non è determinante per la vittoria.

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  20. Angelo, ma è una vita che me lo chiedo, ma i valori, gli ideali, quando li abbiamo persi?
    E soprattutto CHI li ha persi, CHI non li ha trasmessi?!
    Ti dico questo perchè mi sembra che questi VALORI siano più una chimera che una (passata) realtà.
    Lo sentivo dire a mio nonno che se ne lamentava con la generazione dei miei genitori, lo diceva mio padre che se ne lamentava con la mia.
    Scommetto che se avessi conosciuto il mio bisnonno o anche il mio trisavolo, tutti avrebbero detto la stessa cosa.
    Allora, CHI, quando?
    Quando l'uomo ha smesso di tramandare i valori fondamentali?
    L'uomo del 2013 fa le guerre, rapina, ammazza e frega il prossimo tanto quanto lo facevano nel '700, prima dell'anno 1.000 e potrei tornare a ritroso finchè la storia me lo consente.
    La mia domanda è, quindi, quando mai l'uomo è stato INTEGRO?
    Senza ombra di dubbio in un'epoca che non conosciamo o che non è stata tramandata nei libri di Storia...
    Questo non vuol certo giustificare quello che siamo (e che siamo sempre stati) ma perchè appellarsi a valori buoni solo sulla carta, visto che a storia non ce li ricorda?
    E sì che questi valori esistono, su di essi, comunque, si regge il mondo ma qualcuno mi può cortesemente dire quando esistavano solo questi valori?
    Lo dico perchè forse dovremmo FARE noi quello che le generazioni precedenti non sono, in realtà, MAI state capaci di fare...
    Perdonate lo sfogo.

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    1. l'uomo (moderno) é mai stato depositario dei valori fondamentali?

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  21. Scusa Angelo, però molti tuoi messaggi, ben vengano, perchè ricchi di informazione culturale, e non solo, per chi va oltre, hanno un pò il sapore del vaticinio e della rivelazione di cose ultime: lo sai anche tu. Io, indegnamente, come altri che ti seguono, li apprezzo e stimo genuini; perchè quindi mi tappi la bocca così? Non ti ho chiesto un giro di tarocchi, ma la tua opinione, perchè so che verrebbe da un ''lontano'' a cui io, per motivi che ignoro (e forse è giusto così), non ho accesso. Penso che solo rafforzandosi sul piano metafisico si possa poi, utilmente, contrastare qui, sul piano contingente. Ciao.

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    1. se leggi fra le righe la risposta ce l'hai. almeno credo di averla intesa. nessuno sa se averrá il lieto fine. la storia nasce con un finale ben preciso e sará una carneficina. ma non tutto é scritto. il risultato finale puó essere oscuro o luminoso ma in ogni caso sará dura per tutti. chi sopraviverá? come sempre chi é adattabile.

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    2. La mia opinione... mah, veramente tenterei di trasmetterti qualcosa di più interessante, di originario semmai. Dunque, la Tradizione, sì, quella con la "T" maiuscola, ci insegna che la vita su questo benedetto mondo si declina a cicli. Essi discendono verso il più denso, per poi ripartire da una grande trasformazione, dal più leggero, sottile. Oggi, ci troviamo alla fine della corsa dello spesso, dell'oscuro, e come ogni periodo di transizione significativa, il kaos impera, la disperazione avanza e il deserto cresce. A noi cosa rimane da fare? A noi che ci poniamo la domanda giusta, che vogliamo esser desti mentre tutto s'abbuia? Rimaner svegli e giocarsela fino in fondo. Ho ragione di credere che molti vogliano partecipare alla svolta, come attori principali. Tuttavia non ci dimentichiamo che dobbiamo sopravvivere alla caduta di un mondo, comunque sopravvivere.

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  22. Scusa, ma non era quello che intendevo. La questione non è, se qualche privilegiato John Wayne, sopravviverà ad una eventuale catastrofe, solo perchè seguendo il blog di Angelo, ha accumulato i punti sufficenti per salire su una aeronave atlantidea, ma se, secondo lui, il nucleo ontologico dell'essere umano, rischi l'annichilimento. In un passaggio di un suo scritto, ha detto di non temere la ''piccola morte'', lasciando intendere di avere delle conoscenze che io e te non abbiamo. L'essere è ''inaffondabile''? A rischio di smembramento animico? A tempo determinato (nel qual caso, perchè preoccuparsi tanto? Per i propri cuccioli deperibili anch'essi?). Penso che queste siano le questioni vitali, prima di ogni altra questione. Ciao.

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  23. ah ok, non l'avevo proprio inteso in questi termini. la risposta al tuo quesito richiede una risposta gnostica, a condizione che la "piccola morte" sia quello che intendo io, cioé la morte dell'IO. ma potrebbe essere anche la morte fisica, che purtroppo non elimina l'impero oscuro). l'essere é "quasi eterno", l'anima é "eterna. la preoccupazione é qualcosa di arcontico/egoico e puó significare che il proprio essere é ancora abbastanza ancorato all'anima.
    ma forse ho scritto solo sciocchezze....

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    1. dimenticavo...., dubito che leggere un blog possa mettere in salvo da ció che sta arrivando, puoi salvarti solo se fai il Lavoro

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