Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

domenica 1 giugno 2014

Riflessi di un'unica Luce



Estratti dal discorso di Georges Bernanos alle Piccole Sorelle di Charles De Foucauld, autunno 1947, Algeria.
È vero che siamo stati creati a immagine e a somiglianza di Dio.
Noi gli assomigliamo più di quanto pensiamo, più di quanto i filosofi ci lasciano pensare.
Creato a immagine e a somiglianza di Dio: come è misteriosa, terribile questa frase!
E come ha perso, a poco a poco, con l'uso, il suo significato, come una moneta perde la sua effigie dopo essere passata per troppe mani...
Quanti di noi cristiani abbiamo veramente coscienza di essere a immagine e a somiglianza di Dio? Chi si preoccupa più del significato di queste parole così sorprendenti?

Se sono vere, allora non è l'osservazione delle cose che ci rivela il mondo, il segreto del mondo sta dentro di noi, nel più intimo di noi stessi, dove evidentemente non scendiamo mai. E perché non potrebbe essere proprio in noi la chiave dell'enigma del mondo? Il destino ordinario dell'uomo non è forse quello di cercare molto lontano, spesso a rischio della propria vita, ciò che senza saperlo ha a portata di mano?
Questa chiave dell'enigma del mondo noi speriamo di trovarla attraverso l'osservazione pratica delle cose ma in questa ricerca la scienza, invece di collaborare con la natura la inganna. La scienza vuole solo volgere a proprio profitto la maggior parte possibile delle colossali risorse di energia dell'universo, impresa questa in cui l'umanità finirà con l'essere stritolata tra la scienza e la natura come tra l'incudine e il martello.
La carne dell'uomo è fragile, i suoi nervi prima o poi dovranno cedere per la tensione sempre crescente di una vita la cui attività normale è decuplicata, centuplicata dall'uso delle macchine. La macchina vi procurerà delle ore di svago si predica. Ma nel paradiso delle macchine il riposo sarà più sfibrante del lavoro, sarà il lavoro che farà riposare dalle ore di svago.

Quando dico che tutto lo sforzo dell'intelligenza porterà soltanto ad impegnare sempre di più l'umanità in un'impresa i cui rischi cresceranno continuamente, fino ad essere sproporzionati ai benefici - non siamo forse già arrivati a rischiare l'esplosione del pianeta, l'avvelenamento dell'atmosfera? - non ne segue che io disprezzi l'intelligenza.
Se è vero che siamo creati a immagine di Dio, come potremmo disprezzare una delle più nobili facoltà dell'uomo? Voi mi direte che pur senza disprezzarla l'ho dichiarata impotente. No, non impotente a trarre profitto dalla creazione...Ma incapace di penetrarne il significato, incapace di comprenderla nel significato preciso della parola.
Se la creazione fosse opera della sola intelligenza, l'intelligenza umana potrebbe fare di meglio che scoprire qualcuna delle sue leggi per usare questa conoscenza come si usa una macchina. E non sarebbe sempre così pronta a condannare la creazione nel nome della logica o della giustizia.
Ma la creazione è un'opera d'amore. L'intelligenza, ridotta alle sue proprie forze, crede di trovare nella natura soltanto indifferenza, crudeltà ma non scopre altro che la sua stessa crudeltà. Propriamente parlando l'intelligenza non condanna la sofferenza ma quella che le pare una anomalia, uno sperpero, una cattiva organizzazione della sofferenza.
L'intelligenza è più crudele della natura. Noi cominciamo a comprendere, per esempio, che una società organizzata dall'intelligenza - o almeno da quella forma degradata di intelligenza che si chiama tecnica - sarà spietata, non solo verso gli elementi sospettati di non produrre o di non consumare abbastanza ma anche verso chi semplicemente non andrà d'accordo con la mostruosa coscienza collettiva.
Per parlare solo dei malformati, la natura ne lascia sussistere a milioni ma questi domani non sfuggiranno ai tecnici incaricati di mantenere e accrescere il rendimento della colossale officina universale. L'intelligenza non si ribella contro la sofferenza, la rifiuta come rifiuta un sillogismo mal fatto, salvo poi servirsene lei stessa, secondo i suoi metodi, dopo aver rimesso a posto il sillogismo.
Chi parla del dolore come d'una intollerabile violazione dell'anima, o anche di una pura assurdità, è sicuro dell'approvazione degli imbecilli. E a fronte di un manipolo di ribelli sinceri, quanti altri cercano invece nella ribellione contro la sofferenza una giustificazione più o meno subdola della loro indifferenza e del loro egoismo di fronte a quelli che soffrono! Diversamente, per quale miracolo gli uomini che accettano, con tutta umiltà e senza comprenderlo, lo scandalo permanente della sofferenza e della miseria, sono quasi sempre proprio quelli che si dedicano con grande tenerezza ai sofferenti, ai miserabili, gente come San Francesco, San Vincenzo de Paoli?
Lo scandalo dell'universo non è la sofferenza: è la libertà. Dio ha fatto libera la sua creazione: questo è lo scandalo degli scandali, tutti gli altri scandali vengono da questo.
Lo so, qui sembra di essere in piena metafisica ma che ci posso fare? Se mi faccio capire male è perché mi spiego male. Ma poi a che serve spiegare?

In questo stesso momento c'è nel mondo, in qualche chiesa sperduta, in una casa qualunque, alla svolta di una strada deserta, un pover uomo che congiunge le mani e dal fondo della propria miseria, senza sapere bene quello che dice oppure senza dire nulla, ringrazia Dio di averlo fatto libero, di averlo fatto capace di amore.
C'è, in qualche parte del mondo, non so dove, una mamma che affonda il suo volto in un piccolo petto che non batterà più, una madre che, presso il figlioletto morto, offre a Dio il gemito di una rassegnazione spossata, come se la voce che ha lanciato i soli nello spazio come una mano lancia il grano, la voce che fa tremare i mondi, le mormorasse dolcemente all'orecchio perdonami, un giorno saprai, un giorno comprenderai ma ora quello che voglio da te è il tuo perdono: perdonami.
Questa donna sfinita, quel pover'uomo a mani giunte sono penetrati nel cuore del mistero, nel cuore della creazione universale e nel segreto stesso di Dio.
Cosa vi devo dire: il linguaggio...è al servizio dell'intelligenza...E quello che quei due hanno capito l'hanno capito con una facoltà superiore all'intelligenza, anche se non in contrasto con essa...O meglio: l'hanno capito per un profondo, irresistibile impulso dell'anima che impegnava tutte le facoltà insieme, che impegnava a fondo tutta la loro natura...Sì, nel momento in cui quell'uomo, quella donna, accettavano il loro destino, accettavano se stessi, umilmente, il mistero della creazione si compiva in essi, mentre correvano così, senza saperlo, tutto il rischio della loro condotta umana, si realizzavano pienamente nella carità di Cristo, diventando essi stessi, secondo la parola di San Paolo, altri Cristi. Insomma, erano dei santi.

Impegnarsi interamente...Lo sapete: la maggior parte degli uomini impegnano nella vita soltanto una piccola parte, una parte ridicolmente piccola del loro essere, come quei ricchi avari che un tempo morivano perché spendevano soltanto l'utile dei loro utili.
Un santo non vive dell'utile dei suoi utili, neanche vive soltanto dei suoi utili, vive proprio del suo capitale, impegna tutta quanta la sua anima. In questo differisce dal saggio, che secreziona la sua saggezza alla maniera di una lumaca che secreziona il proprio guscio per trovarvi un asilo.
Impegnare la propria anima! Non è un'immagine letteraria. E non bisognerebbe nemmeno stiracchiarla troppo fino a darle un significato sinistro.
Se si accetta la distinzione classica dell'uomo diviso tra corpo, anima e spirito, c'è da dire con spavento che innumerevoli uomini nascono, vivono e muoiono senza essersi nemmeno una volta serviti della loro anima, sia pure per offendere Dio. Chi può riconoscere chi sono questi disgraziati? E non possiamo anche noi appartenere in qualche modo a questa specie? La dannazione non consisterà forse nello scoprire troppo tardi di aver avuto un'anima assolutamente inutile, ancora accuratamente piegata in quattro e deteriorata, come certe sete preziose, per mancanza d'uso?
Chiunque si serve della propria anima, anche se con estrema balordaggine, partecipa subito alla vita universale, si mette in sintonia col suo ritmo immenso, entra senza difficoltà, immediatamente, in quella comunione dei santi che è la comunione di tutti gli uomini di buona volontà ai quali fu promessa la pace, in quella santa Chiesa invisibile che, come sappiamo, conta anche pagani, eretici, scismatici, increduli, e il cui numero è noto soltanto a Dio.

La comunione dei santi...Chi tra di noi è sicuro di appartenervi? E se ha questa fortuna quale parte ha in essa? Chi sono i ricchi e i poveri di questa comunità sorprendente? Chi sono quelli che danno e chi sono quelli che ricevono? Quante sorprese!
Oh certo, niente pare meglio regolato, più strettamente ordinato, gerarchizzato, equilibrato della vita esterna della Chiesa. Ma la sua vita interiore trabocca di prodigiose libertà, vorrei quasi dire di divine stravaganze dello spirito, dello spirito che soffia dove vuole.
Quando si pensa alla severa disciplina che mantiene quasi implacabilmente al posto stabilito ogni membro di questo grande corpo ecclesiastico, dal più modesto vicario fino al Santo Padre coi suoi privilegi, coi suoi titoli, direi quasi col suo vocabolario particolare, non sono forse delle stravaganze quelle promozioni improvvise, talvolta troppo improvvise, di oscure religiose, di semplici laici o anche di mendicanti divenuti bruscamente patroni, protettori, dottori della Chiesa universale?
Oh, non si tratta di opporre la Chiesa visibile alla Chiesa invisibile.
La Chiesa visibile non è soltanto la gerarchia ecclesiastica: siete voi, sono io, perciò non sempre è gradita, anzi qualche volta è stata anche molto sgradita, come nel secolo XV, al tempo del Concilio di Basilea...In questi casi siamo naturalmente tentati di rammaricarci che non sia la Chiesa invisibile, ci si rammarica che un cardinale sia riconoscibile da lontano per la sua bella cappa scarlatta, mentre un santo, durante la vita, non si distingue per nessun abito particolare...
Lo so: questa che sembra una battuta, per molte anime invece è un pensiero torturante.
Ma non è giusto ragionare come se la Chiesa visibile e la Chiesa invisibile fossero due chiese, la Chiesa visibile è quello che noi possiamo vedere della Chiesa invisibile e questa parte visibile della Chiesa invisibile varia con ognuno di noi. Perché noi conosciamo tanto meglio l'umano che c'è in lei quanto meno siamo degni di conoscere il divino che c'è in lei. Diversamente, come spieghereste una bizzarria come questa: che i più qualificati a scandalizzarsi dei difetti, delle deformazioni, delle difformità della Chiesa visibile, voglio dire i Santi, siano proprio quelli che non se ne lamentano mai?
La Chiesa visibile è ciò che ognuno di noi può vedere della Chiesa invisibile, secondo i propri meriti e la grazia di Dio. È troppo bello dire vorrei vedere ben altro , non quello che vedo. Certo, se il mondo fosse il capolavoro di un architetto scrupoloso della simmetria o di un professore di logica, di un Dio deista insomma, la Chiesa allora ci darebbe lo spettacolo della perfezione, dell'ordine. In essa la Santità sarebbe il primo privilegio del comando e ogni grado della gerarchia corrisponderebbe a un grado superiore di santità, fino al più santo di tutti, il nostro Santo Padre.
Ma dai! Vorreste una chiesa così? E vi sentireste a vostro agio?
Non fatemi ridere! Invece che sentirvi a vostro agio rimarreste sulla soglia di questa congregazione di superuomini, rigirando il vostro berretto tra le mani come uno straccione alla porta del Ritz o del Claridge.
La Chiesa è una casa di famiglia, una casa paterna, e nelle case di famiglia c'è sempre un po' di disordine, le sedie mancano d'un piede, i tavoli sono macchiati d'inchiostro e i barattoli di marmellata si vuotano da soli nelle dispense, queste cose le so, ne ho esperienza...

La casa di Dio è una casa di uomini, non di superuomini.
I cristiani non sono dei superuomini. E neanche i santi sono dei superuomini. Anzi meno che mai i santi, che sono i più umani tra gli umani! I santi non sono sublimi, non hanno bisogno del sublime, piuttosto il sublime avrebbe bisogno di loro! I santi non sono degli eroi alla maniera degli eroi di Plutarco. Un eroe ci dà l'illusione di essere al di là dell'umanità, il santo non sta al di là dell'umanità: la assume, si sforza di realizzarla il meglio possibile.
Capite la differenza? Il santo si sforza di accostarsi quanto più vicino può al suo modello Gesù Cristo, cioè a colui che è stato perfettamente uomo, con una semplicità perfetta fino al punto da sconcertare gli eroi rassicurando gli altri, perché Cristo non è morto soltanto per gli eroi, è morto anche per i vili.
Quando i suoi amici lo dimenticano i suoi nemici non lo dimenticano. Voi sapete che i nazisti non cessarono mai di opporre alla santissima agonia di Cristo nell'orto degli ulivi la morte gioiosa di tanti giovani hitleriani. È che Cristo vuole sì aprire ai suoi martiri la strada gloriosa di un trapasso senza paura ma vuole anche precedere ognuno di noi nelle tenebre dell'angoscia mortale. La mano ferma, impavida può all'ultimo passo non appoggiarsi alla spalla di Cristo...Ma la mano che trema è sicura di incontrare la sua.

Vorrei concludere con un pensiero che mi ha sempre accompagnato in questa conversazione come il filo del tessitore che corre sotto la trama.
Quelli che incontrano tanta difficoltà a capire la nostra fede hanno un'idea troppo imperfetta della dignità eminente dell'uomo nella creazione, non lo mettono al suo posto nella creazione, al posto a cui Dio lo ha elevato per potervi discendere.
Noi siamo creati a immagine e somiglianza di Dio perché siamo capaci di amare.
I santi hanno il genio dell'amore. E questo genio non è come quello dell'artista, che appartiene a un piccolo numero di privilegiati. Sarebbe più esatto dire che il santo è l'uomo che sa trovare in sé, sa far sgorgare dalle profondità del suo essere, l'acqua di cui Cristo parlava alla samaritana: chi ne berrà non avrà mai sete...
In ognuno di noi c'è la cisterna profonda aperta sotto il cielo. Certo, la superficie è ancora ingombra di detriti, di rami spezzati, di foglie putride da cui sale un odore di morte. Su questa superficie brilla una specie di luce fredda e dura che è quella dell'intelligenza ragionatrice. Ma al di sotto dello strato malsano, l'acqua è subito tanto limpida e tanto pura. Ancora un po' più addentro e l'anima si ritrova nel suo elemento natale, infinitamente più puro dell'acqua più pura: quella luce increata che avvolge tutta quanta la creazione: in lui era la vita e la vita era la luce degli uomini.
La fede che alcuni di voi si lamentano di non conoscere è in voi, riempie la vostra vita interiore, è quella stessa vita interiore mediante la quale ogni uomo, ricco o povero, ignorante o dotto, può entrare in contatto col divino, cioè con l'amore universale, di cui tutta la creazione è l'inesauribile zampillamento. Contro questa vita interiore cospira la nostra inumana civiltà con la sua attività delirante, col suo furioso bisogno di distrazione e con quell'abominevole dissipazione di energie spirituali degradate attraverso cui si disperde la sostanza stessa dell'umanità.

All'inizio vi dicevo che lo scandalo della creazione non sta nella sofferenza ma nella libertà. Avrei potuto dire benissimo: nell'amore. Se le parole avessero conservato il loro significato, direi che la creazione è un dramma dell'amore. I moralisti considerano la santità come un lusso. Invece è una necessità. Finché la carità non si era troppo raffreddata nel mondo, finché il mondo ha avuto la sua parte di santi, alcune verità si son potute trascurare ma esse oggi riappaiono come la roccia durante la bassa marea.
La santità, i santi alimentano quella vita interiore senza cui l'umanità si degraderà fino a morire. È nella propria vita interiore che l'uomo trova le risorse necessarie per sfuggire alla barbarie o a un pericolo peggiore della barbarie: la schiavitù bestiale del formicaio totalitario. Certo, si potrebbe credere che questa non è l'ora dei santi, che l'ora dei santi è passata. Ma io dico che l'ora dei santi viene sempre.

* * *


L'ORDINE DEL SACRO FUOCO
Compito primario delle antiche Civiltà era quello di provvedere a trovare il modo di collegarsi alla Tradizione primordiale rappresentata da Iperborea, tramite riti liturgie simboli, non di rado usavano ponti di Luce, opere monumentali, sia grezze che sofisticate, talismani catalizzatori di energie cosmo-telluriche. A tale compito, delicatissimo, venivano coinvolti maestri della pietra e maghi, che se pur tra mille insidie assicuravano il contatto. Il sacro fuoco non doveva estinguersi. L'originario necessitava di protezione.

E noi, donne e uomini del terzo millennio, abbiamo di nuovo compiuto e in parte ritessuto il viaggio nei territori spirituali odierni, sia residuali (l'antica sapienza) che rinascenti (le periferie delle fedi, dove i monoteismi oggi in conflitto generano – a sorpresa – terreni di coabitazione), in questi tempi di atroce tirannia del denaro e di globale volgarità. Fedi passionali, che i chierici etichettano spesso come superstizione. Fedi popolari, radicate al territorio, all’anima delle acque, dei boschi, alla tomba di un profeta o di un santo. Ma capaci, anche, di travolgere le frontiere implacabili delle confessioni. Una risorsa formidabile, miracolosa e spesso ignorata. Minoranze, comunque. Non possiamo nasconderci un dato di fatto, che il segnale è flebile a causa del rumore di fondo assordante di una civiltà disorientata dalla perdita di memoria. Il Tempo sta esaurendo la sua corsa, manca di energia. Le nostre anime sono inondate di aria elettrificata, ne soffrono, ne sono vampirizzate. Il circuito cerebrale di internet ci entra, surroga il pensare e tesse la sua rete fino a delocalizzarci. I padroni del mondo già progettano che vita e mente diventeranno un circuito elettrico collettivo, nutrito di istinti. La conoscenza mi insegna, invece, che la Vita è etere che si aggrega nel corpo pur restandone fuori. Chi pianifica la nostra destrutturazione psicosomatica, può considerarsi figlio d'uomini? Fin dalla prima razza-madre, un contingente di esseri proveniente da mondi lontani segue i nostri passi; loro si mostrano come divinità e spesso si rendono invisibili ad occhi inesperti. Cosa vogliono da noi? Invaderci? Lo avrebbero già fatto. Domandiamoci: che cosa abbiamo di tanto prezioso? Siamo il crocevia dei Nove Mondi, e Viterbo è il centro della spirale cosmica, dove tutto a partire dall'anno Mille si concentra, il luogo in cui sono nascosti i grandi triplici segreti: mela, albero e serpente.

...il Sapere è Uno e la Tradizione che è Sapere, Gnosi, può anche apparire in tanti volti e differenti immagini o discorsi, ma colui che è condotto dalla virtus del Cuore, inteso come centro vivente dell'Essere e quindi nous in senso arcaico, ne vedrà l'unica natura, riconoscendo sé stesso in essa come in uno specchio..." Giandomenico Casalino



MATERIE OSCURE: ABBIAMO TUTTO DENTRO
  • Esistono svariati modi d'ottenere risultati specifici per quelli che conoscono gli effetti dell'etere prodotto dalla mente umana, in pratica, l'uso magico del pensiero. Un procedimento è questo. Rafforza il pensiero dal suono intercalato a pause (armoniche) o da recitazioni ripetute (mantra), dirigilo verso un bersaglio (oggetto del desiderio) tramite una visualizzazione (l'arte di immaginare) o addirittura con l'ausilio di un'immagine disegnata o realizzata tridimensionalmente.
  • L’umanità soggiace a una macchinazione planetaria ad opera di un collegio di Invisibili.
  • Ho il fondato sospetto che i più alti esponenti della massoneria bancaria facciano parte di un cenacolo esoterico dedito al culto gnostico delle reliquie.
  • Il dio massonico definito Grande Architetto dell'Universo, è una femmina dai mille volti.
  • Temere Dio e fuggire il male guarisce l'interno.
  • L'ombelico (l'ampiccione, secondo il lessico scandurriano) è la porta chiusa dell'energia vitale contenuta nel ventre, energia così decisiva per la vita e la morte che per esprimerla il Creatore ha costruito un pozzo turato con una pietra, una finta finestra. Eppure c'è una via per aprirla.
  • Tutto quel che è vuoto, come il deserto, un fosso, un retrobottega, una carcassa, una piccola scatola, è una parte del Grande Ignoto, significa attesa di qualcuno, di una presenza occulta.
  • I fossi sono luoghi di transito per i Nove Mondi, voragini dove c'è un punto di acqua notturna, il superconduttore cosmico.
  • Non rispettare l'Ordine, la vera forza che regge gli Universi, è una rivolta nevrotica contro la conoscenza.
  • Il Varco scende ma non si contrae e non si abbassa, perché il Giorno è venuto, ma pochi uomini alzano la testa. Eppure gli astronomi non lo rilevano. Le spiegazioni della scienza non fanno vivere; stiamo crepando tutti di spiegazioni.
  • Chi distrugge il mito e il miracolo fa come quel tizio che mette la testa in un tritacarne e gira la manovella con le sue mani.
  • Nemmeno Dio riempie il vuoto del Grande Ignoto, ci lascia la libertà di entrarvi.
  • Diventare civili è rifiutare la tenebra dell'inconscio.
  • Si è andata atrofizzando quella parte dell'intelletto umano (che sta in quella zona del capo verso il cervelletto, della grandezza di un'ostia) dove l'onda di sintonia celeste, trova il punto e la condizione fisica d'incontro che facilita l'operare prodigi.
  • Ho la forte sensazione che gli specchi non siano superfici, ma porte.
  • Il lumen opera in continuazione in tutti, ma nella maggioranza degli uomini “gocciola” invece di “fluire”. Predestinazione? Qualità del codice genetico? Karma? No...
  • Chiesi a Scandurra “Che cosa sono realmente le stelle?”. “Gli occhi di Dio”, mi rispose sorridendo.
  • Sirio è quella stella così luminosa da riflettere l'essenza dei mondi ignoti, incandescenti, e perciò fonti di pericolo per l'umanità.

OSPITI NON INVITATI
Dopo decenni di sforzi investigativi sull'enigma dei dischi volanti, inchieste e ipotesi, siamo giunti alle rivelazioni a puntate di uomini mascherati, testimonianze di rapiti rese sotto ipnosi, il tutto condito da una confusione sovrana. L'ufologia italica e internazionale (sempre meno conformista, comunque), sono ad un impasse ideologico profondo. Magari ancora rincorrono il tizio che rivela chissà quali segreti, ma poi, fatte le dovute analisi e considerazioni, i nostri ricercatori son costretti a voltare pagina e ricominciare daccapo, ma lo studio degli oggetti volanti non identificati è ben lungi da portare a qualche risultato utile. Gli anni '60 e '70 furono una fucina di ricerche e interpretazioni, tanto da credere che di lì a breve si sarebbe svelato il mistero. Le tesi extraterrestre nota come “viti e bulloni” di Allen Hynek, Antonio Ribera, quella terrestre di Renato Vesco e Marcello Coppetti e, non ultima, l'ipotesi parafisica-mitica di Brinsley Le Poer Trench, Ivan Sanderson, Brad Steiger, per non dimenticare il lavoro encomiabile di elaborazione dati degli italiani Roberto Pinotti e Pier Luigi Sani, dicevo, le tesi occupavano il dibattito mondiale e venivano seguite da stuoli di appassionati. Si confrontavano i sostenitori delle diverse posizione in meeting, convegni, programmi radio e televisivi. Lo statunitense John Keel ricostruiva uno scenario amplissimo e suggestivo. Entità ultraterrestri, provenienti da un'altra dimensione che da millenni interagivano nella nostra, hanno assunto rappresentazioni/maschere adeguate all'epoca storica scelta: semi-dei, titani, giganti, gnomi elfi demoni, fino ad esoforme in linea con l'evoluzione scientifica terrestre. Sarò nostalgico, non mi importa, ma in quegli anni la rivoluzione culturale e cognitiva dell'umanità sembrava vicina, fattibile. Si prospettavano orizzonti sempre più vasti, qualcuno, forse non a torto, prevedeva il contatto con civiltà aliene ed una espansione della coscienza grazie al risveglio dei poteri in esilio; ma qualcosa andò storto, ci fu chi spense i fuochi con la strategia della normalizzazione. Il milieu della nuova frontiera fu diviso in mille correnti, ufologi parapsicologi spiritualisti, ritornarono nel privato.

Oggi, ai congressi sugli Ufo, c'è una omologazione stagnante delle idee da far venire il latte alle ginocchia, tipica dei nostri tempi. Si discetta di esopolitica, neognosi, demiurghi e arconti all'amatriciana, rapimenti e rivelazioni di ex agenti dei servizi. Ma il punto della situazione è volutamente eluso. Pochi hanno il fegato di ammetterlo: siamo ancora alla raccolta dati. I governi, quelli che contano (ovviamente escludo quello italiano, maggiordomo d'Europa) fanno muro e non si sognano certo di divulgare il poco che sanno sull'enigma del secolo. Gary McKinnon ci ha provato intrufolandosi per le segrete della Nasa, ma gli è costata la galera e non è servito a scuotere l'opinione pubblica, distratta da altre faccende contingenti. Una coltre informativa, pare insuperabile, che copre tutto.

Allora di che stiamo parlando? Beh, chi segue il blog conosce le mie esperienze. Racconto ciò che mi è capitato. Esperienze soggettive? Come no? E quali non lo sono? Prove? Ce l'ho a iosa, ma non sono così fesso da darle in pasto all'establishment, colpevole, a mio parere, di aver celato certe cose all'umanità da tre secoli a questa parte. Tuttavia chi ha letto con occhi vivi e sgombri da pregiudizi il flusso della mia storia fantastica, ha potuto farsi un'idea su come funzionano le cose. Attraverso il web credo di poter svolgere al meglio quanto mi sono prefisso: trasmettere la libera conoscenza a quanti, uomini liberi, siano in grado di riceverla attraverso le Cronache di Atlantide e la specialissima avventura cominciata il 1971 in quel di Viterbo, in una modesta bottega di frutta e verdura, il cui titolare non era un commerciante qualsiasi. Il suo talento, probabilmente unico al mondo, era quello di viaggiare fra dimensioni con la stessa facilità con cui si prende la metro. Quanto finora descritto è una parte esemplare, e comunque, per me, condividerla con voi è un svelare quanto di più intimo sentito, vissuto, patito. Piccole esperienze psi le avevo avute prima di quei tempi spettacolari ed epici, mi costruivo una cultura alternativa divorando il mensile-pioniere del genere, il fiorentino Il Giornale dei Misteri e poi Peter Kolosimo, Ugo Dettore, Louis Pauwels. Dopo l'incontro straordinario con Scandurra, la mia vita è cambiata alla grande, perché ho potuto poggiare il piede sulle rive di Atlantide e si sono aperti tutti i confini. Ho conosciuto esseri di altri mondi e universi, civiltà pazzesche, ed entrando nei punti di inserimento, i fossi, ho sperimentato il fatidico passaggio scoprendo che, oltre la spoletta, dentro di me si annida una particella cosmica, la chiave di accesso senza la quale sarei disperso chissà dove. Predestinazione? Mah, direi piuttosto passione estrema per ciò che ci affianca sparendo sempre non appena tentiamo di acchiapparlo, che come la febbre dell'oro non si estingue, pena la follia. Se è abbastanza forte il nostro desiderio di infinito, diventiamo magneti che attirano le stelle.

Non mi sono mai posto il problema di veder riconosciute dai lettori le mirabolanti esperienze che feci. Ingenuo? Mitomane? Ho divulgato cose private, della mia vita, esponendomi al facile diniego degli scettici o agli sberleffi dei cinici. E allora? Tiro innanzi lo stesso. Non vendo né prodotti commerciali né cerco voti; ho visto l'incredibile partendo da un fosso, tutto il resto è noia, come cantava quel marpione di Califano.

CAMBIO DI PARADIGMA: NELLA TANA DEL CONIGLIO
I parapsicologi in genere manifestano la tendenza a credere che i poteri psichici siano doni abbastanza rari. In tutti può esserci un tocco di incanto, ma solo pochi sono potenti. Scandurra ha un'altra idea a riguardo. Siccome tutti gli uomini sono uguali e se alcuni soggetti molto dotati possono mettere in luce alcune capacità particolari, questo significa che esse sono presenti in ognuno di noi e si tratta soltanto di risvegliarle. Abbiamo canali preferenziali, tutto sta a capire quali. Le tecniche di accesso da noi praticate durante l'apprendistato degli anni '70, erano centrate sulla memoria bio-storica, al fine di seguire l'innato e tralasciare l'acquisito. Il maestro apriva lo scrigno del nostro destino che descriveva come un libro composto da 7 capitoli, 6 di questi erano già scritti e quindi immutabili, ne rimaneva 1 in bianco da riempire. Lui lo chiamava antimonio, sostanza vivente che trasforma. Ecco, nostro compito era quello di riconoscerlo: una volta individuato potevamo dare un nuovo corso alla nostra vita, aprire un rubinetto mentale definitivamente. Potevamo bazzicare le strade alte, da sempre poco frequentate.

C'è un errore di fondo nella ricerca ufologica. Errore derivato da un approccio a dir poco paradossale a cui hanno aderito, in perfetta buona fede, già i pionieri dei piatti volanti negli anni '50. Nello stesso errore madornale son caduti i parapsicologi ed i fisici. A cosa alludo? Presto detto. Tentare di capire cosa siano quelle strane cose che svolazzano sulle nostre teste e verificare la fondatezza di una percezione extra sensoriale, adottando il modello standard delle scienze fisiche e naturali (implicante un osservatore e un oggetto indipendente di osservazione), equivale a mangiare il brodo con la forchetta.

Diventa necessario rivedere il vecchio approccio alla realtà, se vogliamo finalmente comprendere il nostro posto nell'universo, senza escludere aprioristicamente ciò che non riusciamo a spiegare. Il modello classico di “soggetto” e “oggetto” separati e distinti, è superato dalla realtà di fenomeni che violano a bella posta lo spazio/tempo e le leggi fisiche oggi conosciute.

Sulla base delle mie esperienze ho scoperto che le intenzioni dirigono le cose percepite altrettanto quanto le cose percepite influenzano le intenzioni. Per conoscere cos'è il pane l'uomo ne mangia; mangiandolo l'assimila, ed il pane diviene in qualche modo parte di lui. Questa è la conoscenza secondo l'antico sapere. Se vogliamo conoscere veramente dobbiamo perseguire mutamenti in noi, gli osservatori; familiarizziamo col piano tangente al nostro, sentiamolo nel profondo; facendo silenzio, senza movimento alcuno, si avverte l'emersione di una energia che si trasforma in Potenza che dà forma alla Luce.

La riluttanza dei ricercatori, ufologi e parapsicologi soprattutto, ad assumere un superamento del modello empirico “osservatore e osservato” è decisamente ingiustificato. Basta prendere in considerazione i tanti esperimenti sugli stati di coscienza speciali svolti in laboratori scientifici militari, soprattutto americani e russi, e alle tecniche indirizzate alla scoperta di nuovi piani dell'esistenza. L'elenco delle ricerche effettuate da eminenti scienziati è lungo: yoga e zen, prolungamento degli stati alfa dell'encefalo con le apparecchiature di bio-feedback, training autogeno, ipnosi. Non escluderei nemmeno le pratiche, meno note al grande pubblico, usate da millenni in gruppi e conventicole di orientamento esoterico e occultistico, dove si tentava di liberare energie altrimenti in sonno e di contattare alternativi livelli di Realtà, sfera dentro sfera. L'obiettivo comune di tutte queste vie è quello di stabilire differenti rapporti tra uomo e universo, e sviluppare strade nuove di pensiero e di vita creativa.

Mi sembra che se ammettiamo la possibilità di poter penetrare in tipi diversi d'esperienza, dentro regni che possono essere paragonati al Paese delle meraviglie di Alice, gli ufo e i fenomeni paranormali potrebbero apparirci come segni ubiquitari ed erratici, nonché manifestazioni di tali regni, di tali differenti mondi.

Vi è come uno specchio che separa il nostro mondo da altre dimensioni. Gli stessi dischi volanti lo attraversano infinite volte, accidentalmente per lo più; il medesimo specchio è l'interfaccia tra i limiti provvisori della nostra mente e le sue propaggini pressoché sterminate, dove si possono conoscere cose e fatti senza l'uso dei sensi fisici o spostare oggetti, farli comparire o sparire, contattare le anime dei trapassati o entità di terre leggendarie... non si può comprendere la Realtà escludendo spettri e alieni.

La nuova età dell'Oro dovrà produrre cambiamenti nella nostra valutazione globale di categorie fondamentali come il pensiero, la materia, i rapporti interpersonali, e in sostanza la vita stessa. La storia ci ha insegnato che grandi mutazioni possono attendersi se qualche idea fertile viene sufficientemente diffusa, e diventa un fattore condizionante del pensiero e del comportamento. Bisogna, però, rompere la camicia di Nesso imposta dal Potere che ci impedisce di muoverci per oltrepassare la soglia.

Scandurra ci racconta dell'esistenza di un'onda magnetico-spirituale che apre i rubinetti mentali in un sol colpo, prima di poterne fare uso, però, occorre riconoscerla. Già, e come? Specialmente di notte, quando ci svegliamo per non si sa bene quale motivo, si sente a volte dentro la nostra testa (ma sembra provenire da fuori) un boato, come di una esplosione di bomba; ma anche un lungo ronzio potrebbe essere il segnale. Scoprirlo ci aprirà orizzonti sconfinati e niente sarà più lo stesso. Certo, manca ancora un passaggio procedurale...

50 commenti:

  1. Ancor più da rileggere , comunque osservando bene si capisce perchè siano poco frequentate certe dimensioni, includo me tra quelli che ancora non ci sono stati, ma mai dire mai. Il finale del post dove descrivi i segnali, emoziona

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  2. Come mistero dell'albero, mela e serpente, ci porti ai primi heloim ed al fatto che la prima razza mangiando il primo frutto acquisì delle capacità di conoscenza speciali e che tutta la storia la ritroviamo a Rennes le chateau, ben celata ? Visto che inserendo questo tema in internet vari siti portano a questa tematica,. Potresti dirci di più, grazie Angelo è molto interessante, credo ci siano troppe mezze verità devianti , personalmente fatico ad unire i fili.

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  3. Sera, ben trovato b.uffo, sono stata a rennes le chateau 13 anni fa, un bel viaggio tra castelli catari e simbologia nascosta, all'epoca per me quasi incomprensibile ma più chiara negli anni con una ricerca continua. Eppure non sono mai riuscita a dare un senso a quelle croci nel cimitero, adiacente alla chiesetta, quelle croci che a posto del Cristo accolgono una donna. Voi avete qualche idea??
    I "boati" li sento da sempre ma credo che succeda un pò a tutti, la cosa che più angoscia invece è sentire frasi quando sto per addormentarmi.Comunque vivo al confine con l'Umbria che si sa è una terra di Santi e mi ha sempre dato la sensazione di essere una terra intatta con un'energia particolare e spero che servirà di nuovo la Vita.

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  4. Grazie Angelo di questa tua ennesima fatica. In effetti però, così su due piedi non sarei d'accordissimo con Scandurra, sul fatto che gli uomini siano tutti uguali, nel senso che per aprire la mente, ecc...si dovrebbe ''possedere'' Anima, o la particella ''di luce'': A mio parere, sulla scorta di una linea di pensiero che seguo, gran parte dell'umanità è ''ilica'', con uno psichismo astrale spalmato sulla materia dura e pura....Che ne pensi? Anche Cristo parlò del loglio e del grano, dei figli di questo mondo e di Dio.... Ciao!

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  5. Ciao Herla , se ti va di chiaccherare mi trovi su fb fulvio vallerga , a rennes ci sono stato circa 18 anni fa e ne capitarono davvero delle belle, i luoghi sono in effetti mistici..sarà stata la lettura precedente al viaggio . Leggendo in internet trovi l'intervista di un certo Giuseppe Cosco che credo sia scomperso ad un certo Marino , porprio sulle tombe del cimitero , sembrerebbe che Sauniere abbia nascosto nelal tomba della contessa di Blancheffort, i resti della Maddalena . Cmq li sono capitate cose strane , personaggi strani, ci capito' perfino di dormire in uan casa , ma non riuscimmo a chiudere occhio, poi al mattino scoprimmo grazie ad una targa che era la casa di Nostradamus. Per chi segue un richiamo verso cose diverse dallo stadio, calcio ecc., è sempre interessante visitare , informarsi , approfondire.
    Cmq il priorato non è li', ma sembrerebbe essere in Olanda ed anche li se la giocano tra imbroglioni, con un mix di interessi da capogiro.
    Altro particolare , mi sono accorto che Dan Brown non è un nome scelto casualmente .
    Forse ci torniamo anche quest'anno con un'amica , sensitiva , una donna onesta, vera e semplice , che è stata sfruttata da uno scrittore che ci marcia molto su rennes, senza dire o esporsi mai, ma spesso in tv a fare presenza...inutile. E' un businnes

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  6. Gli specchi... mi è venuto subito in mente Neo in Matrix... :)

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  7. @Angelo Ciccarella

    Una domanda. Nel post due punti ho trovato interessanti:

    "non ultima, l'ipotesi parafisica-mitica di Brinsley Le Poer Trench, Ivan Sanderson"

    [...]

    "Lo statunitense John Keel ricostruiva uno scenario amplissimo e suggestivo.
    Entità ultraterrestri, provenienti da un'altra dimensione che da millenni interagivano
    nella nostra, hanno assunto rappresentazioni/maschere adeguate all'epoca storica
    scelta: semi-dei, titani, giganti, gnomi elfi demoni, fino ad esoforme in linea con
    l'evoluzione scientifica terrestre. Sarò nostalgico, non mi importa, ma in quegli anni
    la rivoluzione culturale e cognitiva dell'umanità sembrava vicina, fattibile".

    Nel finale poi si parla di rifiutare il paradigma scientifico moderno e cambiare
    la propria concezione di realtà per capire cosa sono realmente gli UFO (cioè
    mi corregga se sbaglio Ciccarella) che altro non sarebbero che segnali o presenze
    ultra-dimensionali.

    E' corretto?

    Se così è, che differenza ci sarebbe tra l'ipotesi parafisica (che sostiente proprio
    che gli UFO non siano soggetti terzi pienamente fisici) e questa sua teoria che li
    vede come esseri di altre dimensioni esistenziali?



    Il Grillo Parlante

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    1. Caro Grillo Parlante (per caso parente del Beppe nazionale?)
      La tesi parafisica è vicina ma non identica alla mia interpretazione. Keel, in verità, valutava come ostili in toto tali esseri, rappresentando un pericolo costante per l'umanità, sebbene non fosse chiaro lo scopo ultimo degli ultraterrestri. la mia posizione in merito l'ho più volte definita. Uranidi, espressione di comodo, indicano delle civilltà elevate anche spiritualmente, ma restie ad intervenire nelle vicende umane. I saturniani, al contrario, interferiscono eccome nella storia dell'uomo terrestre, per fini non sempre banalmente maligni: l'ambiguità di fondo dei saturniani li rende ancor più elusivi, nebulosi.

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    2. Grazie per la risposta.

      Quindi aldilà delle conclusioni di tipo etico (mi si passi il termine) sulle differenti nature aliene e quindi su una possibile distinzione fra alieni "buoni",uranidi, e "cattivi",saturniani (mi si passi questa distinzione sommaria)...l'idea che gli alieni/extraterrestri/UFO, siano esseri parafisici, cioè non dotati di corpo ma extradimensionali in grado di manifestarsi in determinate condizioni, questa teoria ecco...tu l'avalli?

      Grillo parlante, ma nessun legame col Beppe Grillo nazionale. Semplicemente sono quello che ti criticò aspramente a gennaio 2013 per la questione "2012" ed i rispettivi mancati avvenimenti disastrosi paventati per mesi su questo blog.

      Grillo parlante fu il nome che tu mi diedi e che orgogliosamente porto.

      Fabrizio

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    3. Caro Fabrizio,
      per quello che mi è dato sapere, gli alieni sono come il mercurio presente nel vecchio termometro: lo vedi, ma se cerchi di prenderlo, esso ti sfugge immancabilmente. Hanno una consistenza variabile secondo le condizioni esterne e lo stato d'animo del testimone.
      Molti mi hanno aspettato al Varco all'inizio del 2013, per rinfacciarmi i mancati eventi previsti. Tuttavia il Varco si è aperto ma da pochi visto. Tra i pochi vi erano purtroppo pure quelli che controllano il mondo, i tiranni che ci vietano la libertà e la conoscenza. Che fossero più creduloni di chi mi segue alla luce del sole?

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  8. L'unica cosa su cui metto le mani sul fuoco è la seguente: esiste un Assoluto inconoscibile, tipo ''Ain'' cabalistico, di cui neanche per negazione si può parlare; la nostra imperfezione lo categorizza ma è sbagliato. Forse, si potrebbe accostare al ''Nagual'' di Castaneda. ''Sotto'' di ciò (ma vedete l'imperfezione della mente umana?), vi è una eterna lotta tra due categorie inconciliabili, che noi tendiamo a chiamare Bene e Male. Il Bene, lotta respingendo, erigendo ''cinte sacre'' affinchè nulla penetri, al contrario, il Male, cercando di agglutinare, succhiando le scintille di Luce dei primi. Io credo in questo. Ora, qual'è la posizione cosmica dell'uomo, intendo per uomo non la macelleria messicana da autopsia che ci costituisce, ma ''l'ousia'' (se esiste)?? Sono già morto o posso salvarmi o non ''sono'' punto e basta?

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  9. Questa sopra, è l'unica cosa che, se potessi, chiederei a Scandurra.

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  10. Il quale, se qualche minuscolo frammento ho recepito di quanto di lui qui narrato, si farebbe una crassa risata... quasi mi pare di sentirlo... :) E, visto che citi Castaneda, non pensi che il "suo" Don Juan - che sia esistito o meno - farebbe la stessa cosa..?

    Tu dici: "io credo in questo". Temo che il problema sia proprio qui. Si "crede" senza poter sapere.

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    1. @ Lupo della Notte: Ognuno pensa di ''avere recepito'' qualcosa, e pensa di avere la verità in tasca, come uno che freghi il posteggio dell'auto ad un altro, che aspettava da tempo, e si senta perciò ''soddisfatto''. E' qui, in questo blog esoterico, dove si presuppone una ricerca in solido, tu non fai eccezione: ti senti darwinianamente superiore? Ma non funziona così. Qui non vince il più furbo in quel senso. E non è educato irridere gli altri, che tu sia un grande iniziato o meno.

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    2. Grande Iniziato con la Verità in tasca..? Evidentemente devo farmi carico della totale incomprensione del mio intervento, che voleva essere un semplice invito a non lasciarsi invischiare in eccessive elucubrazioni speculative, che a nulla portano; e dal momento che mi riconosco la stessa tendenza, che con il tempo ho cercato sempre piú di moderare, era un invito rivolto anche a me stesso - non per nulla ho scritto "si crede" - volendo nella fattispecie significare la semplice "doxa"... - "senza poter sapere" - cioè, senza aver "assaporato" la realtà - usando una forma impersonale che voleva avere valenza generale e comprensiva anche del sottoscritto, e non dunque rivolta solamente a te - con un pizzico di ironia scherzosa che era lungi dal voler essere un'"irrisione" nei tuoi confronti. (Penso che avrai presente ciò che intendeva Don Juan a proposito dell'"Importanza Personale"...). Il sorriso mi è stato ispirato pensando all'indole sorniona e bonaria di Scandurra cosí come me lo so immaginare, e figurandomelo a sentirsi rivolgere simili domande (che avrei potuto benissimo rivolgergli anch'io, soprattutto fino a un po' di tempo fa...). Poi, può darsi che sbagli completamente, e magari ti risponderebbe seriamente... comunque, non sono affatto per la "leggerezza" a tutti i costi, ma ogni tanto è anche utile saper sdrammatizzare un po', non credi?

      Ciao

      P.S. No, mi spiace, non sono depositario di Segreti Iniziatici...

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  11. In ognuno di noi c'è la cisterna profonda aperta sotto il cielo.

    Grazie Angelo , presi da tensioni , si dimentica l'origine.

    A quando i particolari della procedura?

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    1. I particolari? Disseminati qui e là. Ma non fuggo. Il prossimo post, se Dio vuole, sarò più esplicito. C'è un problema di fondo già affrontato, per certi versi, e attiene alla trasmissione della conoscenza: è possibile solo per via diretta, maestro/discepolo, oppure è dotata di efficacia anche attraverso libri e, visto l'epoca in cui viviamo, con l'ausilio di internet? Forse dipenderà dalla capacità del fruitore? Se tempo e spazio vengono regolarmente violati dalle potenze dell'anima attraverso canali ultrasensibili, allora ogni strumento è idoneo purché il destinatario sia capace di mettersi in ascolto.

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  12. A parte il ridere, proponi qualcosa, Lupo nella Notte?

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    1. Ti ho risposto al tuo precedente intervento, Ye8sterday.

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    2. Va bene, sarà che per me, ma per noi tutti penso, questo host ha una grande importanza, dato che credo (''credo'' nel senso paolino, come ''sostanza di cose sperate'') che non vi siano altre funi, per arrampicarsi, di quelle che Angelo cerca di offrirci. ''Arrampicarsi''...per evitare il peggio...non per importanza personale, Per paura. Ciao.

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  13. Si hai sempre seminato dettagli, questo è vero, ma almeno per me ...mi ci vuole un calcio in culo e dato da un maestro vero come te e non da un conferenziere new age di cui ne ho letteralmente il rigetto, con le loro solite frasi , menate mentali ,parole roboanti per non dire un bel niente se non concetti scopiazzati, ma mai prove sul campo . Tu lo sai bene, sei oggi l'unico.

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  14. Caro b.uffo,
    il ruolo di maestro non mi compete. Ho usufruito di un insegnamento diretto, diciamo così, in parte l'ho cercato, in parte sono stato attratto. Insegnamento antico, utile per capire in che mondo vivo di là dalle apparenze, oltre la cultura, la religione, la scienza. Una forza ancestrale mi ha letteralmente colpito e magnetizzato. La difficoltà principale che ho riscontrato concerne la ri-trasmissione di tale potenza. Tento, è vero, in tutti i modi di lavorare con la parola, pure con uno strumento digitale, per raccontare e non solo, l'apertura di una breccia che il 1971 - anno dell'incontro con Scandurra - ho scoperto esserci nella struttura del reale. Atlantide non era morta, ma viveva manifestandosi in una sua propaggine viterbese. Riemersa dall'oblio, ma vista/sentita da pochi, come tutte le cose preziose. Farvi conoscere, o meglio, cercare di indurvi a ricordare chi siamo veramente, è il mio compito. Spero che la risonanza della scrittura - simboli immagini dottrina - sia efficace e giunga a destinazione.

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  15. Mi preoccupa il fatto che, come dici, il Varco c'è. Però non lo percepisco. Forse le antenne che dovrebbero collegarmi al preternaturale sono intasate, oppure non le ho.

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  16. s'avverte piú o meno la presenza di questo varco, parlo per me, s'avverte peró in modo evanescente, i contorni sono sfumati, per niente netti... non se ne percepiscono i confini, e forse é questo il problema... siamo troppo abituati a confini, limiti... e non si sa come entrarvi, o meglio, s'intuisce, basta poco peró per farsi travolgere da elucubrazioni intelettuali talmente forti da soffocare l'intuizione...

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  17. Ciao a tutti, volevo chiedervi se poi il gruppo si è fatto, negli anni credo di aver perso qualche commento :)

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  18. Il gruppo si era creato. Ma forse nn era quello giusto. O si? Tempo al tempo.
    Ciao a tutti
    Michele

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  19. Michele intendi che per il momento non vi sentite più? Con qualcuno di voi scambio "qualche chiacchiera" su Fb, che ne dite se organizziamo un gruppo lì o su skype?

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    1. Si, so che il gruppo si era creato, ma e' stato bastonato tante di quelle volte che si e' sfaldato, grazie anche e soprattutto alle numerose e sempre disattese promesse del Sig. Ciccarella, vero?

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  20. le idee che leggo sull'eventuale gruppo, rivelano una cosa molto bella : parecchi hanno voglia di entrare in un varco, il vero motivo penso sia dare, darsi, la prova massima che tutto quello di cui si sono appassionati per anni, ha un fondamento e , è vero !!
    Quindi è una necessità, ma non include un METTERSI al servizio, chiedendo prima per quale vera ragione ci si vuole andare, quale è lo scopo vero profondo , a che serve andarci esattamente , se per eventuale servizio da fare per qualcuno superiore a noi. Angelo racconta che mika tutti ebbero degli incontri o altro, ma magari per Scandurra a volte fu necessario far avere delle esperienze di gruppo a cui partecipavano degli elementi non idonei al max, poi fece una selezione naturale

    Ecco forse una ragione, se è stato fatto un tentativo, perchè non è andato a buon fine, ci vuole un intento davvero puro, se no non ci vai.

    Purtroppo ogni religione gestita e controllata non da nessna prova, chiede solo fede, per cui in questa esperienza terrena non siamo soddisfatti, ecco perchè alcuni di noi hanno poi bisogno le prove . Però penso che ci sia (almeno per me) da lavorare ancora sull'ego, che anche se ne parliamo è un problema sempre vivo presente in modo sottile e raffinato, ci sia aggiunge una vita con poco tempo, nel passato la mancanza di coraggio (parlo soprattutto per me) al momento giusto di non avere affrontato le scelte , in mancanza di maestri avrei dovuto farlo, non ne trovavi mezzo che dimostarsse qualcosa .
    Ovvio che non risolvi con gli incensi, canti e balli ed un vestito indiano .

    Vi faccio sorridere, l'anno scorso a Milano c'è stat una mostra sull'India , spirituale , bene, c'è stata una conferenza di un tizio,vestito con cappello da indiano o nepalese di montagna, mantello,, scarpette con punta a ricciolo, bastone, barba lunga e sguardo da saggio scemo , diceva cose di una banalità assurda, usando la parola amore , a fiumi, cosa facilisima e sempre d'effetto.
    Capite che ste persone non aiutano a crescere, molt di noi hanno seguito ,anche solo ascoltando ecc. sta gente , che anche poco , ma all'inizio ,ci ha condizionato.

    Questo era di nazionalità scozzese, probabilmente da ragazzo sognava di giocare in serie A, poi il mister lo ha messo in panchina e lui , deluso, arrabbiato ha cercato una rivincita sulla vita , andando a casa è entrato in una sartoria nepalese ed è uscitovestito cosi' , con barba pronta '....incluso il bastone diametro 5-6 cm, utilissimo per andare in metro a Milano, in Hotel ecc.... .

    Riguardo le disattese promesse di Angelo, non ne ha fatta mezza, il varco del 2012 è avvenuto per chi lo sa vedere, eccome, spiace che non tutti lo possano comprendere, ma non è mika colpa degli altri se non lo si vede , ognuno metta in gioco se stesso e si valuti, un consiglio : mai mettendosi sul podio , ma sempre tra quelli che non si qualificano e si cerchi la ragione , cosi' magari si concretizza il traguardo di altri,. Le prove del cambiamneto sono evidentissime, i cambiamenti terrestri, vanno viste anche dal punto di vista di cosa accade anche nella dimensione spirituale ed esoterica, non le vedono e sentono quelli dall'ego dominante.

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  21. Angelo, che non ha bisogno delle mie difese, NON HA MAI FATTO IL PROFETA.
    Ci ha solo raccontato la sua avventura con qualche indicazione su come lui l'ha vissuta, che non è la via, ma è stato solo il suo modo, personale di viverla, di agire, di comportarsi, ognuno poi se avrà la fortuna di viverla userà il proprio modo di essere .
    Ci ha regalato dei fatti concreti come le indicazioni da verificare su sonde , vedi Cassini, facendo conoscere degli aspetti, con una luce diversa, o per i mega già esperti con particolari inediti.
    Secondo me è il proprio personale fuoco che deve lavorare in ognuno di noi, aldilà di Angelo e di altri, perchè cmq un viaggio prima o poi ci attende e li le menate non servono, in base a quanto e cosa realmente hai desiderato, fatto , cercando , avrai una destinazione.
    Tempo fa con Angelo scambiammo delle cose, dopo lo scambio ci fu da parte sua un silenzio, per me inquietante, mi aspettavo delle risposte, un parere , ma mai per un mio mancato desiderio di sapere , pensai male, evidentemente c'era e c'è una ragione di cui posso solo immaginare una valida e delicata motivazione , se così non fosse ....e chi se ne frega, gli ius li aspetto sempre con impazienza e li leggo più volte volentieri.


    Oh non incontro mai nessuno che dice...sono un brocco, non faccio funzionare le cose, devo impegnarmi meglio, dare di più. Ho conosciuto persone che ti raccontano di essere la reincarnazione di faraoni, architetti, LE Maddelene, diverse, Mosè, il Battista, perfino uno che per trombarsi una le diceva che era una adepta della Maddalena e in un boschetto cercava di farle sentire il suo.. duro rispetto, altri 2 che a PV avevano fondato un gruppo famoso con tanto di mezzo boschetto recintato a cui io stesso partecipai a recintarlo, bene sta coppia di pirla vedevano Gesù sorridente , invitavano donne , sole e sfruttando il loro presunto carisma cercavano prestazioni sessuale...ovvio che spesso riuscivano, colpivano donne in situazioni emotive , non pensate che siano 2 acquette, c'erano scrittori, conferenzieri tra i più noti in Europa, fecero probabilmente il centro più' famoso in Italia, con qualche guarigione d'effetto ,avevano all'interno del recinto punti sacri ecc.
    Amici sono questi i merdoni da controllare... ah i 2 che non sono più amici continuano ancora oggi a fare danni, perfino all'estero , sempre con dolcezza, sorrisi, parole suadenti, disponibilità e amore ...regalando petali di rosa. Chi potrebbe immaginare il loro vero ego.... eh quando si supera il colle succede.

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  22. Angelo tenta di riallacciarci ad una dimensionalità immediatamente superiore a quella della bestia umana, quella per cui varrebbe ancora la pena vivere, quella persa, a causa di chissà quali cataclismi. Non propone la trascendenza, il nirvana, o simili; propone uno ''stato'', che tutti dovremmo possedere ancora ''in nuce'', in cui il veicolo umano secerneva da solo la vitamina C per esempio, come ha detto; uno stato in cui la ''pineale'' cara a Descartes funzionava.....Eppure, quanto è difficile approcciarsi anche solo a questo primo gradino.

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  23. Nn è il "signor Ciccarella" e nemmeno il fato o altro. "Tempo al tempo" è la frase che più sento veritiera. Essere pronti a ciò che "il signor Ciccarella" scrive, è essere pronti dentro di noi per prima cosa Amici. Quante persone sentono di essere pronte e poi si trovano a dover incombere davanti a difficoltà nn calcolate, davanti a problemi nn risolti o a cose che vanno oltre a logiche che pensiamo di poter sopportare e in realtà ci troviamo inermi davanti a esse?. Nn è un gioco. Vivere a pieno vuol dire Vivere a pieno. Noi tutti siamo esseri magici. Ma chi vuole veramente "svegliarsi" ed abbracciare lo spirito, l'alito di ciò che è veramente? Assoggettati noi tutti a un sistema fatto di escamotage, di cose veloci, di strade nascoste che portano alla metà senza aver assaporato il viaggio. Il risveglio è fatto di pianti, di cadute, di chissà cos'altro. Ma dopo un pianto c'è il capire lo sbaglio. Dopo una caduta c'è il rialzarsi. DIO è immenso. E nella sua immensità Viviamo. Tanti gruppi, tante entrate e tante uscite. Cogliete l'attimo. Vivetelo. Amate Madre terra

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  24. Alzatevi all'alba e ringraziate il Signore. Voi siete Luce. Tutto attorno a voi parla con voi. Siate Umili. La natura ci parla, vi fa partecipi dei suoi misteri. Siate semplici. E avrete le risposte. Grazie al grande ignoto per il lavoro che sta facendo, perché senza di esso avremo intrapreso questa strada? Grazie DIO. Grazie. Come si fa' una volta assaporato la Vera vita a continuare con la consuetudine di chi eravamo? Il varco c'è. Il cambiamento c'è. Viviamo in tempi che porteranno l'oro, ma dobbiamo preparare il campo. Coraggio, nn siate timidi. Amate ciò che esiste, ciò che Dio ha creato e sempre creerà. Amate tutto ciò che c'è, perché è questo che vi porterà in alto. Lasciate lo zaino, le zavorre piene di ego e false parole, e piangiamo di gioia davanti a CRISTO.
    Ciao a tutti
    Michele

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  25. "Scandurra ci racconta dell'esistenza di un'onda magnetico-spirituale che apre i rubinetti mentali in un sol colpo, prima di poterne fare uso, però, occorre riconoscerla. Già, e come? Specialmente di notte, quando ci svegliamo per non si sa bene quale motivo, si sente a volte dentro la nostra testa (ma sembra provenire da fuori) un boato, come di una esplosione di bomba; ma anche un lungo ronzio potrebbe essere il segnale. Scoprirlo ci aprirà orizzonti sconfinati e niente sarà più lo stesso. Certo, manca ancora un passaggio procedurale..."

    ...peró questo é fuorviante, qualsiasi persona in grado di operare lo sdoppiamento astrale cosciente conosce quel/-la suono/vibrazione...

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  26. Amici, so che sono menoso e sconcluionato nello scrivere, probabilmente anche nel resto, ma la notizia che un gruppo si è formato è stupenda , questo è quello che conta, speriamo tutti che riescano e che il loro meritato lavoro porti un miglioramento anche per chi non ne fa parte.
    Faccaimogli gli auguri e stiamo vicino loro.
    Fare critihce è la cosa più facile, le fanno di solito quelli che non riescono a fare nulla.

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  27. Il gruppo ha portato tanto. E' stato per certi versi, grazie al gruppo, che la mia acerba voglia di ignoto è diventata esperienza che vive tuttora nei suoi meandri e misteri.
    Nn penso di saperne piu di voi ma da quando il "viaggio" è cominciato ho imparato e fatto mie tecniche e meccanismi per cercare l' apertura dei rubinetti.
    Il mio consiglio però, da lettore del grande ignoto e da teorico/praticante, è di essere semplici. Nel vero senso della parola. ho letto in qualche risposta di tecniche macchinose, o di cercare di spiegare i fenomeni scritti negli IUS tramite procedimenti da voi letti ecc ecc. Ma il succo del discorso, per nn farla lunga, ritengo che sia ritrovare il contatto con Dio prima di tutto, attraverso la madre terra e il suo popolo. Camminate in mezzo a un bosco, e prima di entrare rendete grazie algi spiriti, al popolo che dentro di esso vi dimora. Con umiltà entrate in esso e squarciate il velo che separa voi dal magnifico immaginario.Cioè la vera realtà. Cominciate a parlare con le piante. Esse vi ascoltano. Chiedete al Signore, Vi darà le risposte. Leggete la bibbia, essa ha tutte le risposte necessarie. Apritela a caso.
    Troverete la risposta. In questi ultimi tempi, penso che sia anche grazie al varco, tutto è piu veloce. I canali sono piu puliti. I mondi si stanno congiungendo, lo si nota perchè potrete vedere chi prima nn si vedeva piu. Comunque, coraggio. Fede. Forza di volontà.
    Ciao a tutti
    Michele

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  28. Più andrete avanti.. E più vi accorgerete che tutti remano contro. O se nn remano contro... Nn riescono a capire dove state andando. Nn per loro negligenza voglio pensare. Ma perché nn è ancora il loro momento. Quando capire che tutto si muove per un motivo.. Che tutto è in funzione di andare verso la Luce.. Tutto il meccanismo se umilmente lo si può definire così nn avendo altri aggettivi nella mia umile forbitezza e lingua, ecco, in questa strada... Nessuno vi dirà che stare facendo la cosa giusta. Nessuno. Sappiatelo. Penseranno di capirlo.. Ma in realtà siete solo voi è Dio. E chi per esso vi trasmette ciò. Questo è un preavviso di ciò che comporta cominciare a percorrere la Strada. Vi saranno pianti. Ci sentirete da soli. Ma Dio è sempre con Voi. Amen.
    Ciao a tutti
    Michele

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  29. Ciao Michele, te dici di non usare tecniche macchinose, però se uno non si dà uno "strumento" non è molto facile trovare il silenzio della mente e quello stato di pace e serenità che penso molti di noi vorrebbero vivere 24 ore su 24, ed invece si vive quello stato solo nel momento in cui meditiamo o ci concentriamo. " I mondi si stanno congiungendo, lo si nota perchè potrete vedere chi prima nn si vedeva piu." questa frase non l'ho molto capita, mi spiegheresti meglio per favore?
    Per il resto, da te detto, condivido in pieno. Mi sento sola da sempre, ed aver trovato Angelo e voi tutti mi ha aiutato molto in questi anni, non nella sopportazione, perchè poi ci si abitua, ma nel capire che era la strada giusta. Ognuno di noi ha il suo tempo cairelogico per comprendere per cercare e ci vuole molta pazienza sia con noi stessi che con gli altri. Come dicevamo a scout "estote parati" siate sempre pronti :)
    Ciao a tutti un abbraccio

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  30. Leggo con attenzione i vostri interventi. A me non interessano le critiche e non per superbia, ma perchè non c'è tempo da perdere. Dai contenuti dei commenti, anche i più aspri, mi accorgo se il messaggio proveniente da quelle forze sconosciute è arrivato. La pratica più della teoria è centrale in questo cammino, solo in apparenza difficile.
    Le diatribe dottrinarie, le varie scuole esoteriche, i punti di vista personali mascherati da autorità avatarica, non sono così decisivi come Guènon credeva. Gli astrattismi, il filosofare, il fissarsi l'ombelico, a cosa servono?
    Scandurra mi diede una prima regola: non prenderti per il culo e poi non ci prendere gli altri. Magari sarò sbeffeggiato, ridicolizzato, tacciato di cialtroneria: conta il lavoro interno. Meglio fare una figuraccia che perdere l'occasione propizia di un movimento dell'anima, di un segnacolo di Madrenatura, di una grande gioia.
    Il Varco, già. Chi lo vede (e fra voi, cari amici, c'è chi lo sente) e chi lo aspetta ancora, sfiduciato. Il Cosmo è basato su codici che permettono l'orbitare (illusorio?) dei pianeti e la nascita della Vita. Quindi è vero che esiste qualcosa oltre il linguaggio artificiale e i pentasensi umani. Esiste una terra oltre le mappe e tuttavia pure quel territorio è una rappresentazione, un codice. La magia funziona non perché è dimostrabile in laboratorio, ma perché il mondo è un codice, che è possibile cambiare facendolo interagire con altri codici. L'unica via di salvezza è il trascendere le false differenze, così si accede al Regno di Dio che è dentro di noi. Per passare dalla prigionia alla potenza, tutto quel che occorre è la consapevolezza - e a questo mira il mago.
    Chi sono io perché la gente debba ascoltarmi? Lo scopro ogni giorno.

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  31. per quanto mi riguarda oggi ho compiuto un decisivo passaggio attraverso il varco sciogliendo gli ormeggi che mi tenevano ancorato al molo, al sicuro nel porto. ora si va verso il mare aperto...che dio mi assista!

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  32. Esattamente. Nn c'è tempo da perdere. Questo è il punto.
    @ Herla
    Con molta piu naturalezza che in passato, si può ora assistere a un allineamento con altri piani. Un esempio può essere vedere ora con molta piu facilità che in passato uno gnomo, o un folletto. Sentire e vedere nemici neri, a volte con i loro mantelli, a volte con vesti cmq scure. invece altre volte sentire Entità angeliche, residui psichici e così via. Ora ti ci puoi incappare piu facilmente che in passato. Questo intendo. Dentro di noi esistono poteri celati, che se risvegliati fungono da antenna. Il mio è di natura trans/medianica. Ma prima di capire ciò, e, piano, lo sto ancora capendo, ho intrapreso la strada di cui tutti in questo blog parliamo.
    La strada avvicina a Dio, alle sue infinite porte. Avvicina a concepire un mondo Vero, nn delle apparenze. nn psichedelico, nn fatto di alti e bassi, ma semplicemente un mondo in contatto con il tutto. Poichè tutto Vive. E se Viviamo noi dentro, con la V maiuscola, basta anche qualche momento al giorno, per cominciare, si aprirà la porta all' interno di noi per comunicare con quello che sta fuori.
    Nn ci sono salti quantici, Greg Braden vari o altro. Esiste solo capire di essere di fronte a un evento epocale, riteniamoci fortunati, e forse grazie anche a all' evento, possiamo cominciare un percorso fatto di ricerca di Amore e Luce. Fermati al tramonto. Guardalo. E' il ponte, l' unione fra il visibile e l' invisibile. Da sola, cammina scalza in mezzo ai boschi, in un prato o dovunque ci sia di nuovo il contatto con madre terra. Sentirai inebriarti di lei. Comincerai ad essere allora assetata di Cristo e dei suoi misteri. Probabilmente ti verrà da piangere, o per lo meno è quello che a me capita. Ma sarà un pianto liberatorio, perche ti accorgerai per laprima volta di essere.......tornata a casa. L' Anima vive come il gatto, che è il primo medium, un po' di qua e un po' di la'. Facciamola allora respirare e inebriare della sua vera natura. Ascoltiamo cosa dice.. e sapremo che nn ha mai smesso di parlarci.
    Ciao a tutti
    Michele

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  33. Un appello, un dubbio sinistro: a volte, a volte, la voce di Papa Francesco, sembra così stanca, spenta, sofferente...ricorda quella di Wojtyla quand era ammalato....come se fosse drogato da qualche litania dei cardinali neri...o avvelenato da qualche narco_sedativo atto a sopirgli il fervore...c é davvero qualcosa che non mi quadra...ecco perché insiste così tanto sul pregate per me.

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  34. Grazie Michele x le tue parole.
    X Angelo : è possibile quando si è vicino ad una botola/finestra provare forti sensazioni come ad esempio quella di "sentirsi a casa"?

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  35. Si forse la domanda è un pò banale, nel frattempo ho fatto un pò di ricerche su quel luogo ed ho scoperto che proprio lì nasce un fiume( è in zona montana) e non molto distante c'è un santuario dedicato ad una madonna nera. Però quelle montagne le conosco bene eppure solo lì avverto forti energie. E' anche vero che quei monti percorrendoli in un certo senso, seguendone i nomi, indicano una via di "redenzione o di salvezza" . Mah forse capirò prima o poi come interagire con quel luogo. Ciao a tutti

    P.s : anche io ho l'mpressione che Papa Francesco sia un pò "spento" , ma sono convinta che a certi livelli le cose si sappiano o si vedano più chiaramente, si avverte un "qualcosa" che sta x arrivare, ma non è il braccio di Dio.

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  36. Ciao, le persone che non fanno parte del gruppo per vari motivi e che vogliono dare una mano comunque, possno fare qualcosa per dare una mano, e, come ?

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    1. Non c'è un gruppo comunemente inteso. L'anonima talenti fu un'enclave magico nato negli anni Settanta a Viterbo, le cui propaggini sono ora disseminate tra i NOVE MONDI. Non facemmo proseliti allora, figurarsi oggi. Tuttavia a nessuno vieto (chi sono io per farlo) di seguire quel percorso con le proprie gambe. Potremmo incontrarci lungo il tragitto. La Via del Graal è sempre aperta.

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  37. Ancora qualche domanda , scrivi in modo allarmante, non lo sei mai stato così.., che manca poco, non c'è più tempo. Se puoi , puoi dirci di più?
    Personalmente posso solo vedere di collegare delle info, tipo che ora abbiamo un nuovo sostituto di Bin laden, su effedieffe un articolo informa che in usa sono state acquistate 500000 bare per contenere ognuna 3 corpi, pchi giorni fa negli ospedali romani sono state fatte delle prove di allarme per attacco da virus.
    Nessuno parla più di gallerie sotterranee dove si diceva che un bel giorno all'imrpovviso i ns controllori si sarebbero rifugiati, anche sotto il Gran Sasso ecc., da tempo c'è ,su questo tema, il silenzio,
    Scrivi dei NOVE MONDI, in maiuscolo, come abbiamo già avuto modo di parlare, IL CREATORE non poteva che usare una creazione matematica per esprimersi , l'unico linguaggio universale .
    Poteva farne 3 o 6 invece 9, Pitagora definiva il numero 9 come la sintesi della composizione e disgregazione della materia, inoltre e' il numero 3 (perfezione) al quadrato. Nel mio piccolo, tutto torna i 9 mondi sono la sua massima espressione , tutto torna.

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  38. Beninteso che nn vi è un gruppo vero e proprio ma persone come è stato detto che si ritrovano per cercare di accendere il Lumen che in noi alberga. Bene. Detto questo voglio però appurare un fatto. Il processo si tramanda da bocca a orecchio. Questo implica che noi Angelo, per gli sforzi che ognuno sta compiendo, siamo come te prima di incontrare Scandurra. Hai trovato una persona che ti ha iniziato ai misteri della botola. Dei nove mondi. Ma noi? Servirebbe ora polso. Presa di posizione. Solo questo. Non sicuramente nel blog. Dove il bene e il male può leggere.
    Ciao a tutti
    Michele

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