Nel
Vangelo di Matteo i sacerdoti zoroastriani sono presentati come ‘Re
Magi'. Sono indovini (e infatti sapevano già cosa cercare, dice
Matteo «cercano il neonato che è re dei Giudei») e sono astrologi
(infatti lo seguono seguendo la Stella) e portano doni, oro, incenso
e mirra. I Re Magi dei Presepi che le chiese cattoliche preparano per
Natale, e anche quelli che attraversano Roma in barca, sono vestiti
come 'Turchi' e sono scuri di pelle. Quelli del gruppo marmoreo della
chiesa Aracoeli a Roma sul Campidoglio sono neri come il catrame. I
tre Magi sono al servizio di Erode, ma dopo la nascita di Gesù
“essendo avvertiti nel sonno” tornano al loro paese in Oriente
passando per un altro cammino. I Re Magi oggi riposano a Colonia,
dentro un sarcofago aureo. Prima stavano a Milano da dove — dice la
guida — “furono trafugati”. Con tutto il resto? Mago in
Matteo 2 designa l'adepto
di un ordine o casta di sacerdoti astrologi e indovini della
religione persiana di Zoroastro (Zaratustra). Nell'Antico Testamento
si designano così i saggi di corte, i consiglieri e gli indovini
ufficiali dei re. Negli Atti degli Apostoli sono menzionati Simon
Mago e Elima Bargesù, che praticano
le arti magiche.
Oggi la
magia per noi
Cattolici è
la preghiera, l'imposizione delle mani e l'unzione con l'olio santo.
La
magia per i massoni, invece,
è importantissima perché sta nel nome: massa
moltiplicata e sublimata grazie alla volontà, thelema, notoriamente
decisiva per ogni operazione occulta.
I
seguaci di Martino
de
Pasquali,
Claudio di San
Martino e
di altri celebri illuminati, sostenevano la possibilità di
comunicazioni dirette con l'invisibile e in Russia, dove queste idee
trovarono un terreno fertilissimo, nel 1818 il libro prediletto (in
questo contesto) era la Bibbia, il
principale manuale di arti ermetiche.
Storie
mitologiche e bibliche furono il primo soggetto dei primi scrittori.
Servivano ad attribuire a forze esterne la magia e a sostituire
quelli che Carlo
Gustavo
Jung chiama gli archetipi inconsci del comportamento umano. Fondatori
della santa alleanza massonica erano Russia, Prussia ed Austria, che
quindi hanno operato in concordia. Metternich li chiamava
scherzosamente i Re Magi. Napoli e Spagna erano definite zone di
intervento, e fu preso l'impegno di non deporre le armi fino al
raggiungimento dello scopo: la
Santa Alleanza. Il mondo del paranormale comprende la magia spicciola
di tutti i giorni che la scienza non sa spiegare. Un fenomeno è
definito paranormale quando non è spiegabile. Se un fenomeno è
spiegabile oppure lo diventa, come le meteoriti che erano fenomeni
paranormali fino ai primi del secolo tra i fautori del vecchio
firmamento, allora non è più paranormale. Col risultato che chi si
dedica allo studio del paranormale studia dei fenomeni che a priori
sono definiti inspiegabili. Mangiare il brodo con la forchetta. Il
paranormale è magia spontanea senza dottrina e
perciò non ripetibile a piacimento.
E se la gente vuol sapere che cosa pensano gli scienziati della
magia? La maggioranza degli scienziati sono razionalisti, ossia
negano potere all'intuizione. Gli scienziati illuminati sono
veramente pochi, e questi trovano già ciò che gli serve col sistema
della “verità plausibile”. Al di fuori della loro cerchia alcuni
scienziati hanno tentato qualche indagine, secondo il biologo Lyall
Watson, e in particolare Platone, Pitagora, Kammerer (il Linneo delle
coincidenze), Eddington, certamente il cripto-alchimista Isacco
Newton ''tutti sospettavano l'esistenza di un qualche principio che
trascende le leggi di causa-effetto, qualche tipo di forma che
modella gli eventi, una specie di armonia dell'universo che precede e
forma il contenuto delle cose''. Per questi scienziati fu preparato
un libro importantissimo, da Wolfango
Pauli, premio Nobel per la fisica e da C.G. Jung, psicologo, che uscì
nel 1952. Nel libro le coincidenze inspiegabili vengono attribuite ad
un principio che collega tutto senza rapporto di causalità ed opera
indipendentemente dalle leggi conosciute della fisica classica. Hanno
escluso che questa forza sia controllabile dagli uomini, o che
controlli gli uomini. «È una forza che tende ad imporre il suo
stile di disciplina sul caos imposto dal secondo principio della
termodinamica», che i due non mettono in discussione. Le leggi
naturali, hanno osservato, non sono assolute. Sono verità
statistiche che funzionano secondo la legge dei grandi numeri e
lasciano spazio alle eccezioni. E quando queste eccezioni operano
contro il tempo o lo spazio e legano gli avvenimenti in modi strani
ed inaspettati, in quei casi si tratta di coincidenze significative.
A quei fenomeni hanno dato nome “sincronicità”.
Vengono presi in considerazione quel mazzetto di fenomeni notissimi
che vanno sotto il nome di parapsicologia, oppure il mondo dei
quanti, che è totalmente paradossale ma nessuno se ne accorge perché
è studiato in una materia che si chiama fisica. C'è gente che si
siede davanti ad una goccia d'acqua che cade su una lama e cerca di
spingere di qua o di là la goccia col potere della mente, e
moltissimi ci riescono. La psicocinesi è una magia ammessa; la
sovietica Nina Kulagina, è il nome più noto, e la documentazione
relativa (un film la mostra mentre separa con la mente il tuono
dall'albume di un uovo rotto in un acquario davanti alle cineprese)
fu presentata al mondo dall'Accademia sovietica delle Scienze. Che
succede se uno scienziato scopre qualcosa contrario allo schema
antimagia? All'inizio, fine Settecento (ma gli anni si contavano
diversamente) gli illuminati credevano che la mente dell'umanità
generasse tutto, visto il potere che gli uomini avevano dimostrato in
Egitto, dove il metallo più duro era il rame e le tombe dei re
sembravano scavate nel formaggio. Fino a metà Ottocento non erano
ammissibili scoperte come i fossili (immaginati da chi, se l'uomo non
c'era ancora?) oppure la profondità del Firmamento, oppure i
meteoriti. Galileo Galilei rappresenta lo scienziato italiano che
incontra durante le sue ricerche una verità diversa da quella
dell'Accademia. Il succo della parabola di Galileo è che deve cedere
ai teologi, anche se è padrone di tenersi le sue opinioni in
privato. I teologi al vertice sanno perché: non si può generare la
vera magia con l'ammaestramento degli uomini perché questo non
basta. Il massimo che possono sperare è una sostituzione finale
della magia artificiale con quella naturale, dopo che la gente ha
dimenticato come si faceva. La magia naturale, quella che toglie il
peso alle cose (la
gravità è uno stato mentale)
e rende belli i paesi ed i paesaggi fatti dall'uomo, richiede la
collaborazione dell'intero tri-regno e non può essere violentata. La
storia della scienza e della religione è la storia di continui
rappezzamenti delle idee originali perché gli illuminati man mano
che la scienza procede, non si accorgano del furto sbagliato. Nei
libri la doppia informazione consiste in questo: solo agli illuminati
viene insegnato che il mondo è generato dalla magia ('mente',
oppure 'mana')
mentre a tutti gli altri si danno versioni diverse di tutti i
fenomeni altrimenti senza
spiegazione,
a seconda del livello accademico
in cui si trovano. La teoria vuole che il mondo immaginato dagli
illuminati, con un po' di aiuto, prenda vita: la magia, appunto.
La simbologia delle parole, dei numeri e dei significati fa parte del
cerimoniale, così
le maschere e i codici per individuarle. Tutto è collegato da segni
nelle tre dimensioni, e con le regole della cabala occidentale
(l'argotico) si possono immaginare tutti i nuovi mondi che si vuole
fino a
vederli per davvero, ma
non sono allucinazioni bensì focalizzazioni.
Cominciata forse con un po' di luce, la scienza è finita nel peggior
oscurantismo: l'hanno messa a servizio del
tecnomillenarismo apocalittico
e i vertici istituzionali
sono stati lentamente convertiti al postulato di Euclide. Sono le
baronie universitarie e le grandi case editrici. Anche i gesuiti ad
un certo punto si sono mossi verso
la demitizzazione.
Bergoglio e il suo Generale dell'Ordine sono
particolarmente indaffarati nell'imporre
il riduzionismo
al
cattolicesimo,
in un'opera
senza precedenti in perfetta linea con i nuovi amichetti luterani.
Se è impossibile dimostrare che i dinosauri siano
stati creati dalla mente dell'uomo, togliamo almeno il sospetto che
la creazione sia un fatto continuo, di adesso mentre sto scrivendo.
Diciamo tutti che la creazione “ci fu” un tempo, e non occorre
nemmeno insistere tanto sul concetto del Creatore. Induciamo
a credere, a colti e a ignoranti,
la banale
teoria del Big
Bang iniziale e lasciamo la Creazione fuori dai programmi di studio.
Nemmeno gli illuminati si accorsero che la verità era stata scoperta
e subito nascosta di nuovo. Alle
facoltà di
fisica
Alberto
Einstein è
ancora un'icona intoccabile,
se
poi la
negazione dell'etere
non risolve
i buchi logici e sperimentali, pazienza.
I dati raccolti fin qui a LHC dai due esperimenti del
CERN di Ginevra responsabili della scoperta del bosone di Higgs, non
hanno trovato nulla. Dov'è allora la notizia, e qual è il
significato di questa "non scoperta" per la fisica delle
particelle, e in generale per la nostra comprensione delle leggi
fondamentali che regolano la natura? In
realtà la prova latita
malgrado i miliardi di dollaroni generosamente offerti da enti
internazionali (chi c'è veramente dietro le congrue donazioni?). A
cosa servirebbe 'sto bosone?
Sembra
anch'esso una cosa magica spurgata però dalla dimensione
trascendente. Una particella basica che darebbe
peso e realtà alle cose, ma
la natura dell'Universo sfugge ai
cosmologi
perché mutevole ed elusiva, proprio come i dischi volanti. La
magia, derisa e vituperata dagli scienziati, ha già risposto da
tempo immemore alle domande topiche:
- Chi, o che cosa è, Dio?
- E se esiste, dove si nasconde?
- E se riuscissimo a trovarlo, che cosa faremmo?
- Saremmo ancora in grado di stabilire un dialogo, come fece Mosè?
- E se sì, quale linguaggio dovremmo utilizzare?
- E una volta scoperto di poter comunicare, che cambiamenti potremmo operare nella nostra vita e nel mondo intorno a noi?
Noi
viviamo in uno stato di creazione continua... ma
continuiamo a guardare dalla parte sbagliata.