Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

domenica 13 settembre 2009

MIKE PLATO HA VISTO GIUSTO. IO NO.

Non ho alcun problema a dover ammettere di non aver capito quanto da Mike sostenuto sulla figura controversa del Che. Non devo difendere nessun ego. la figura di Che Guevara acquista nuova luce secondo una visione esoterica, profonda, al di là di categorie politiche orizzontali. Si può combattere armi alla mano su fronti politico-ideologici tra i più dissimili, si possono sostenere anche istanze profane, e tuttavia agire per un comando superiore, archetipale, spirituale. È quello che ribadisce, e come dargli torto, Mike Plato. Il mio precedente post subiva la vibrazione del ricordo psicologico e del rancore profano. Non si finisce mai di imparare.

4 commenti:

  1. Mi spiace, ma non vedo proprio nulla di 'esoterico' in Che Guevara a meno che non si debba ritrovare l'esoterismo, che so, in un piatto di pasta e fagioli o in una fetta di cotechino.

    E' chiaro che dietro tutti questi personaggi che hanno fatto la Storia agiscono delle forze archetipiche, come direbbe la psicologia junghiana o,senza che si debba scomodare quella, in base al semplice intuito che risiede nella visione tradizionale delle cose e delle persone.
    Del resto ognuno di noi agisce in base al mito che sta dietro la cosiddetta personalità empirica, non soltanto Guevara o Napoleone o altri.

    Mike Plato è un ottimo conferenziere e un provetto ufologo ma in questo caso ha preso un abbaglio tale che non converrebbe nemmeno che si perdesse tempo a discuterne.
    Il Che era persona volgarissima e grossolana. Che poi a Cuba sia sbocciata, dopo la sua dipartita per il Sud America, una leggenda che lo rigurda, questo è un altro paio di maniche.

    Nulla di speciale, nulla di spirituale ma soltanto una figura prometeica per giunta zoppa se non con tratti criminali e soprattutto completamente svincolata da qualsiasi spinta anagogica.
    A che pro continuare a dibattere sulle fantasticherie di certi neo-spiritualisti?

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  2. Paolo, anche io di primo scatto, ho pensato alla tua stessa maniera. Eppure, certi uomini diventano spesso loro malgrado, forze occulte, di segno incerto. Conosci la storia di Codreanu, e certe sue visioni michelite. Ispirazioni, influenze psichiche, psicomiti di razza, fu trascinato da energie di opposta natura verso la tragedia. Politica-mistica-forze collettive. Guevara pur con tutti i limiti che tu ben rilevi, ha trainato altre potenze, è vero, ma forse diverse da quelle che governano occultamente LA STRADA MURATA di Nuova York. Oppure ...Tu ben sai che il comunismo è una faccia di precise potenze in atto. Il comunismo magico è una realtà che va oltre la politica.

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  3. Una ulteriore nota, a costo di sembrare noioso.
    Il 'Che' portava un basco su cui campeggiava una stella rossa. E' la stella di Lucifero, trasmessa al Comunismo dalla Massoneria sionista. E' anche la 'stella delle regioni infernali', come ebbe a definirla una mistica cattolica attiva negli Anni Cinquannta di cui mi sfugge il nome.

    Nulla a che vedere, a parte la forma - ma non il colore - con il pentalfa pitagorico tradizionalmente inteso.
    Essa è pertanto la stella di coloro che hanno inteso combattere negli ultimi giorni contro i 'Santi di Dio' ed a cui è stato apocalitticamente concesso il potere di vincerli, almeno per un breve tempo.

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  4. Devo ammettere, caro Paolo, che le tue precisazioni sono convincenti. Non mi sento di vedere in Che Guevara un araldo del Bene. Noto che in alcuni uomini chiamati a rivestire simboli, funzioni culturali, politiche e spirituali vengono trascinati, è il caso di dirlo, per la collottola al di là di quanto possano volere o immaginare. Grazie di cuore Paolo per la tua costante attenzione e intelligenza.

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