Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".

La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.

mercoledì 3 febbraio 2010

Quale Armageddon ci stanno preparando?




Il fanatismo serve sempre a combattere un fanatismo avversario. Fu usato anche da altri nel modo più stupido ed onesto. “L’avversario politico non è eretico, noi lo fronteggiamo in battaglia: egli avrà l’onore del combattimento”. Così Alfred Baeumler dell'Università di Berlino. Se poi il nemico è impoverito dall’imprudenza, niente di meglio. Sarà tutto tremendamente più semplice. Mi riferisco alla Chiesa evangelica americana, alle cui tesi si sono convertiti il presidente George W. Bush Jr e il potente ‘falco’ della Difesa Donald Rumsfeld, già M12. Gli evangelici leggono alla lettera le Sacre Scritture e aspettano l’Armageddon, la grande guerra che condurrà l’umanità alla fine dei tempi e al ritorno di Cristo (ma quale?) sulla terra, dopo la conversione di Israele al cristianesimo. Si tratta di un movimento ereticale molto influente nell’amministrazione precedente quella di Obama. Malgrado le cose sembrerebbero cambiate con l'attuale presidente, la nomenklatura americana continua, imperterrita, a seguire la linea teocon, a prescindere dal novello JFK.
Che questo sia prima “il tempo dei martiri” forse del “sacrificio della Fenice” e della “scrematura” lo si era capito. L’Apocalisse temporale di Giovanni.
Osservando però il susseguirsi degli eventi il complotto ha molti attori e la sola presenza di alcuni alti finanzieri dietro la presidenza democratica, lo rende verosimile. Il crearsi in USA di una nuova lobby moderata o mediocre, lo rende ancora di più. Certo che nessuno muove la coda per nulla.
Nel 1992 il Britannia, il panfilo di Sua Maestà Elisabetta II, comparve al largo di Civitavecchia: alti committenti della City, imbarcarono banchieri, boiardi di stato e industriali italiani. Erano venuti a ‘fare la spesa’, ossia a comprarsi i gioielli dell’industria pubblica italiana; George Soros lanciò il suo famoso attacco contro la lira. E in lire svalutate lorsignori comprarono i gioielli dell’IRI. Insomma: una strategia concertata. Ora si sta ripetendo lo stesso scenario. Ma non basta, poiché questi attori, questa compagnia, stanno recitando benissimo la loro parte anche in Iran. Quello che stupisce è l’incredibile sfida oltremodo cinica e truculenta per arrivare alla conversione finale dell’umanità e cioè a piegare la natura con la fede. È anche vero però che la fede per portare a termine la sua opera si è dovuta e si dovrà piegare a tutta la natura, ai suoi vizi, virtù ed arsenali con l’aiuto del demiurgo, la Salamandra.
Ecco la domanda: serviva una sceneggiata di questa portata e velocità? O ci sono altre forze?
Sarà una guerra manichea o, come dice la scrittura, ‘una lotta di dèi’. Questa lotta di dèi che si svolgerà dietro gli avvenimenti appariscenti non terminerà sul pianeta! Certo è che questa che sembra una roulette russa, sappiamo come andrà a finire. Strano scrivere la Storia prima che accada, per nascondere la verità.

10 commenti:

  1. I Bush così come del resto Rumsfeld e Al Gore e tanti altri sono dei satanisti conclamati dediti alle pratiche di Magia Nera, ai sacrifici umani e al consumo di sangue umano.
    Trattasi di mostri sotto mentite spoglie che nulla hanno a che vedere con il Cristianesimo sia esso di marca evangelica oppure no o con qualsiasi altra religione.
    La loro è semplicemente una posizione di facciata.

    Ieri e oggi abbiamo assistito all'incredibile show di Berlusconi alla 'knesset'. Non ho mai avuto stima di questo ducetto che si sforza di mostrare un cuore tenero, ma ora l'ha fatta troppo grossa prostrandosi impudentemente dinnanzi alla Bestia.
    Il bisogno di cercare protezioni in altissimo loco onde sfuggire alle troppe inchieste e ai processi che lo incalzano l'ha portato a vendersi anche quel briciolo di dignità che dava l'illusione di avere.

    Su quell'uomo che ha consegnato ufficialmente l'Italia ed i suoi abitanti al Sionismo io ho messo definitivamente un pietrone e ormai aspetto con ansia la sua rovina che non può più tardare ormai.
    In fin dei conti che differenza passa fra il Berlusca e coloro che sul Britannia hanno dato in pasto ai banchieri della City le proprietà del popolo italiano?

    Tutti costoro, se un Dio esiste e se da Esso promana una giustizia immanente, saranno puniti severamente e presto in quanto accaparratori del sangue e sudore altrui e seminatori di menzogne.

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  2. Leggendo un tuo precedente articolo Angelo rimasi un poco perplesso di fronte a quello che a una lettura superficiale poteva sembrare anche una specie di "apprezzamento" di Berlusconi, che secondo te sarebbe l'unico politico europeo di alto rango svincolato dalla grande lobbie internazionale (anche da quello che tu chiami "il gruppo" mi chiedo?). Non commentai quell'articolo, convinto che le tue affermazioni fossero dettate dalla particolare prospettiva con cui osservi le cose, a sua volta legata a informazioni che di certo non potrai riassumere in un post. Mi chiedo tuttavia come interpreti il discorso, la prostrazione, come dice Paolo, di Berlusconi davanti alla Knesset. Non sono un esperto di esopolitica, ma sempre più a me pare che (per posizione strategica geografica e "spirituale": siamo la sede del Vaticano!) il dominio dell'Italia sia una questione molto delicata che deve per forza di cose mantenersi come una realtà un po' anomala rispetto alla compagine delle elites internazionali. Non so esattamente quale sia il ruolo di Berlusconi in tutto ciò, ma mi sembra che stia lì proprio come una "carta matta" pronta a far deflagrare conflitti latenti. Da chi sia mosso e quali scopi persegua, non saprei dirlo. Forse è vero che a voler guardare sempre ciò che sta dietro si rischia di perdere di vista ciò che sta davanti. Tu che ne pensi?

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  3. Caro Tristano, capisco la tua perplessità di fronte a certi miei apprezzamenti, pur con qualche riserva, nei confronti del premier italiano. È cosa assai curiosa, mi rendo conto, in considerazione del fatto che come ben tu sai, vado giù a gamba tesa da anni su di un sistema perverso, omicida, feroce, che chiamo Il Gruppo. La tela tessuta da questo ragno immondo ha devastato le tradizioni dei popoli, ha fomentato guerre, massacrato milioni di innocenti e lo farà ancora. Eppure in codesto scenario oscuro, sembrerebbe che assolva almeno in parte Berlusconi, tra i più odiati politici del mondo. Forse, consentimi - espressione berlusconiana - cotanto livore nei suoi confronti mi ha fatto sospettare, al di là di evidenti lati controversi e dell'uomo e del politico, che non faccia parte della cricca mondialista, di coloro che tengono le fila degli eventi. Già, perché il 1994, con il ruolo eminente della magistratura in Italia, si è perpetrato una specie di golpe bianco. Per carità, il marcio nella politica, nell'alta finanza, c'era e continua ad esserci, ma la defenestrazione di partiti storici e al governo del paese, non fu un fenomeno spontaneo, naturale. Come tutte le rivoluzioni da duecento anni a questa parte nascono a tavolino, in loggia. Gli USA non sono stati certo a guardare a quello che avveniva in Italia al tempo di Mani Pulite. L'Unione Sovietica fu meno interessata paradossalmente alla questione - ho le mie conferme. È imperativo categorico, caro Tristano, leggere oltre il velo di maya, altrimente rischiamo di perdere l'unica occasione per non farci fregare, almeno interiormente. Berlusconi non è certo Artù, né Federico II, bella scoperta, che dici. Tuttavia impariamo a non fossilizzarci con le forme tradizionali. I principi rimangono invariati, le forme invece variano, mutano nel loro dispiegarsi lungo i cammini della storia. Spesso l'energia blu dorata stenta a trovare un uomo che la possa incarnare appieno; a volte non ne trova affatto, altre volte magari un predellino malfermo è il massimo appoggio su cui operare, malgrado il soggetto stesso. Gerusalemme, ricorda, insieme a Roma e Mosca sono i centri simbolici metapolitici d'Occidente. Vanno sempre difesi, anche quando chi vi risiede è indegno. E la dichiarazione di amore da parte di Berlusconi ad Israele, ha valenza simbolica per me, ben oltre l'adesione al sionismo internazionale.

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  4. La dichiarazione d'amore di Berlusconi ad Israele ha un solo ed unico significato: coprirsi le spalle ai più alti livelli onde non essere più vessato dai PM. La lobby israeliana è temuta da tutti in quanto si appalesa la più potente che sia mai esistita e quindi anche i giudici, prima di schierarsi contro la stella di Davide, ci pensano su due o tre volte ed alla fine indietreggiano.

    Berlusconi rimane quel personaggio fatuo ed incosistente che abbiamo sempre saputo. Il suo è un anti-comunismo di facciata e del tutto strumentale alla sua ambizione smisurata. Che si vergogni ad aver osannato i martiri altrui e non i propri. Mio padre, pur non essendo di razza ebraica, ha assaggiato quasi due anni di campo di prigionia nella Germania nazista e ne ha riportato disturbi che ne hanno minato la salute per il resto dei suoi giorni. Lo ripeto: mio padre non era ebreo ma di razza ariana e nessuno ne ha mai riconosciuto il sacrificio.

    Berlusconi è pronto a vendersi ed a vendere qualsiasi cosa pur di essere sempre il primo della classe ed il più ricco di tutta la combricola. Uno come lui non può non suscitare l'antipatia di chiunque detenga un intelletto sano.

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  5. Paolo, sull'oblio caduto sulle vittime non ebree della II Guerra mondiale, mi trovi perfettamente in accordo con te. I morti del silenzio, nei gulag, nei lager, ricordati solo dai familiari - quelli sopravvissuti - non hanno pace ancora su questa dimensione, a causa di una cattiva coscienza del mondo occidentale. Non vi sono morti di seria A e morti di serie B; non vi è un genocidio sacro come quello ebraico e un genocidio profano come quello di altre popolazioni. Il racconto che mi fai su quanto è accaduto a tuo padre, mi riempie di dolore e un po' di rabbia. Rabbia per un mondo che dimentica i suoi morti; rabbia perché si dedica un giorno alla memoria dei morti ebrei e non per tutte le vittime civili della guerra; rabbia perché si hanno strani sensi di colpa nei confronti degli ebrei, quando non si può certo sentirsi responsabili per quanto commesso da altri in altra epoca. Non me la prendo col popolo ebraico, me la prendo con questi cojoni di governanti, con il sistema scolastico, con tutte quelle forme di potere che negano la verità storica. Paolo, su questo punto sono con te.

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  6. Eppure, signori, credo che per la posta in gioco sul piano spirituale dell'Ente umano, siano ben poca cosa le bassezze e le cattiverie di certe personalità storiche odierne o passate.

    Credo che fino a quando ci faremmo prendere da indignazione e sconforto di fronte alle tragedie della storia saremmo sempre passivi di fronte alla nostra "Soluzione finale" trans-umana.

    Credo sia un atteggiamento da plebaglia inutilizzabile il farsi 'partigiano' di qualcosa di cui non si conoscano tutti gli aspetti pratici e metafisici (per chi autorizzato...)

    Quindi anche i peggiori criminali purtroppo sono funzionali ad un piano superiore. Combatterli è doveroso, ma attenti a pretenderne l'odio per l'odio in quanto tale.

    Di giusto in questo mondo non potrà mai esservi nessuno a Priori, a parte gli Avatar ovviamente, che già a metterli in lungometraggio rischiano di diventare barzellette per ottusi emotivi incalliti.

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  7. "Gerusalemme, ricorda, insieme a Roma e Mosca sono i centri simbolici metapolitici d'Occidente. Vanno sempre difesi, anche quando chi vi risiede è indegno. E la dichiarazione di amore da parte di Berlusconi ad Israele, ha valenza simbolica per me, ben oltre l'adesione al sionismo internazionale."

    Il senso di questo passaggio mi rimane un po' oscuro Angelo, puoi esplicitarlo meglio?

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  8. Riguardo l'ascesa di Berlusconi in Italia, il '94, i giudici e il resto, per me il senso di tutto ciò è sempre più chiaro. Certo, sarebbe da ingenui pensare che "Mani pulite" sia stata un'operazione trasparente ed esemplare della giustizia italiana. E' chiaro che il potere giudiziario, che come tutti i poteri è di certo profondamente influenzato da decisioni di loggia, ha effettuato quello che tu chiami un golpe bianco per scopi che non sono quelli apparenti. Dopo l'89 ci voleva un riordino globale del gioco di forze politico ed economico, nuove frontiere apparivano all'orizzonte e qui da noi la decrepita DC, coi suoi sempre più precari equilibri interni, non poteva essere di certo garante di un nuovo ordine. Come sempre è successo allora si è deciso di cambiare tutto affinchè tutto rimanesse com'era. Capisco anche e condivido abbastanza ciò che tu dici sulla lobbie europea, che aveva investito il prodiano centro-sinistra del compito di fare determinate riforme economiche (tipo la svendita del nostro patrimonio nazionale alla cricca mondialista), ma non riesco proprio a vedere nel fenomeno Berlusconi una rottura rispetto a tutto ciò. Non riesco a vedere dei buoni e dei cattivi in questo contesto, come non posso concepire un Silvio-predellina investito suo malgrado di energia blu e dorata. Se ragioniamo in questo modo dovremmo riservare un aura di inconsapevole santità anche a Hitler e chissà quanti altri. Sarà anche vero che la provvidenza divina opera attraverso mezzi a noi oscuri, ma a mio parere tra Fra Cristoforo e Don Rodrigo ci sarà sempre un'ineludibile differenza sostanziale.
    Ciò che penso e temo è che il fenomeno Berlusconi sia funzionale ad un disegno ben congegnato di ampio respiro, per porre in Italia le condizioni necessarie ad accettare un repentino cambiamento. Mi chiedo: ma tutta la polemica con la magistratura, non sarà mica una strategia concordata con la massoneria giudiziaria per portare la situazione a un punto critico in modo da poter operare precisi cambiamenti costituzionali? E da questa domanda ne scaturisce un'altra: se la nostra costituzione è così ingombrante, è legittimo pensare che i Padri fossero abbastanza svincolati (loro sì) dai cosiddetti poteri occulti? (del resto, il secondo dopoguerra dev'essere stato un periodo molto confuso e poco gestibile dalle elites).
    Una cosa è vera, che se c'è stato un rivoluzionario autentico in Italia negli ultimi 20 anni questo è Silvio Berlusconi, in quanto mentre la politica del centro-sinistra è sempre più di stampo conservatore, quella berlusconiana è pronta a innovare e cambiare tutto, come ha cambiato il volto e la psiche degli italiani in 30 anni di televisione privata. Ormai egli ha gramscianamente conquistato l'egemionia culturale del paese, devastando l'istruzione pubblica (anche se in questo è stato anticipato da alcuni governi di marchio opposto) e instaurando un solido edonismo che impera in tutte le fasce sociali. Pare non ci sia mai fine al peggio e penso alle generazioni nate negli anni '90, perfettamente coltivate ad hoc per essere il prototipo dei nuovi cittadini modello: automi da palestra e lavoro d'ufficio con look sempre sexy, ragazzini che passano senza soluzione di continuità dal "Call of Duty" della Playstation a quello effettivo di un esercito professionale (che lavoro figo!) in Afganistan, edonisti dediti al vizio eppure "cristianamente" moralisti.
    Vedrai, un giorno ci fideremo ciecamente di questo furbo e simpatico vecchietto, vittima delle invidie di altri potenti (come non vedere che il suo personaggio è stato ri-costruito facendo leva sul noto vittimismo del nostro popolo) e perfetto simbolo del campanilismo nostrano. Vedrai, un giorno metterà la testa a posto e, nonostante i suoi difetti, sarà l'unico al quale tutto il paese si potrà affidare in un momento di estrema incertezza e difficoltà. Sbaglio?

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  9. Nessun dubbio che tutta questa gentaglia che vediamo agitarsi nell'àgone politico rientri in un piano superiore, ma ciò non toglie che devono pagare il fatto di raccontarci solo bugie, di stare lì unicamente per non lavorare, di arricchirsi enormemente sulle nostre spalle e di renderci ogni giorno che passa più schiavi del sistema della Bestia apocalittica.

    Non trovo per essi nessuna giustificazione nè dimentico il fatto che i politici sono tutti alle dipendenze del grande Ingannatore.

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  10. Caro Tristano, i centri metapolitici europei, insieme a pochi altri in Oriente, rappresentano i catalizzatori - termine radiotecnico grezzo, ma rende bene l'idea - di correnti superne. Ora, la fine del ciclo metterà a nudo più che mai tali punti di contatto. Che Berlusconi - guarda caso chiamato sui mass media, il cavaliere - lo sappia o meno, spetterà proprio al suo agire tessere un qualche collegamento. Per le sottigliezze guenoniane - se fosse ancora presente il francese, forse non riderebbe della mia tesi - le mie interpretazioni mancheranno di sostegno metafisico, non lo so, comunque i fatti non bastano a spiegare tutto, e dietro questo momento storico leggo fortemente la presenza di potenze in campo. Il segno di tali presenze, non spetta solo a me definirlo.

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