Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".
La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.
sabato 25 aprile 2009
APPELLO A TUTTI GLI APPASSIONATI DEL MISTERO: RICHIAMIAMO L'ENERGIA PRANICA DEGLI ANNI SETTANTA
A quelli che negli anni '70 leggevano quasi di nascosto Il Giornale dei Misteri e colsero al volo la proposta del mensile di formare gruppi di ricerca sul paranormale, l'ufologia, lo spiritismo e fenomeni connessi e poi, sommessamente si sciolsero a causa del clima borghese, pierangeliano di una Italia da bere.
A quelli che son venuti dopo, alle nuove generazioni, figli delusi del new age ma vogliosi di nuove sfide.
Reduce degli anni '70, ero troppo giovane per rivoluzioni politiche ma fresco esistenzialmente per l'apertura di quei rubinetti mentali che mi permisero di vedere orizzonti più vasti, dimensioni parallele, energie sconosciute e visitatori dal cosmo.
Questo è anche un appello a tutti coloro che disdegnano quei gruppi di ricerca istituzionalizzati, il CUN e il CISU per non far nomi, che sospettano le conventicole magico esoteriche di derivazione massonica o giù di lì, che non rimpiangono la melassa della nuova era a tanto all'ora.
Insomma, uniamoci, liberi di esprimere idee e sogni, liberi di ricercare e percorrere strade inconsuete, liberi di cercare il divino ovunque si manifesti, liberi di percepire la potenza, il prana, che risiede in noi e che secoli di oscurità ce ne hanno impedito il richiamo. Liberi soprattutto di prepararci agli anni che verranno, densi di ombre ma anche forieri di segni celesti.
La nostra è una sfida incredibile e inattuale e tuttavia l'unica praticabile per vedere il futuro negli occhi.
mercoledì 22 aprile 2009
GLI ATOMI DANZANO PER NOI
gli aspetti esoterici dell'energia
L'avrete capito, sono un tipo rinascimentale, o se preferite confusionista-fusionista, che si è interessato un po' di tutto, dalla fisica alle macchine con moto perpetuo, dalla letteratura d'anticipazione alla mitografia, dall'informatica a progetti d'intervento per villaggi africani. Qui parlerò del mio costante interesse per gli aspetti esoterici dell'energia...
Mi si diceva a scuola che il mio corpo aveva bisogno di 2000 calorie al giorno, altrimenti avrebbe iniziato a deperire. Eppure se digiunavo e meditavo per parecchi giorni, di fatto mi ritrovavo con sempre più energia. C’era un divario enorme di comprensione. Di fatto cominciavo a non credere più nella maggior parte della scienza occidentale, perché per quanto a un livello grezzo sembrasse funzionare bene, non spiegava niente di me stesso e della vita intorno a me.
Qualche esempio specifico? Be’, una delle leggi fondamentali della natura è che l’energia non può essere creata né distrutta, eppure l’idea di moto perpetuo è un tabù per la scienza occidentale . Non puoi nemmeno richiedere un brevetto se la tua invenzione assomiglia a una macchina di moto perpetuo.
Intanto gli elettroni stanno girando intorno agli atomi e ai nuclei da miliardi di anni, apparentemente senza nessuna immissione d’energia da una sorgente esterna; però se vuoi essere rispettato come fisico, non puoi prendere in considerazione, nemmeno come ipotesi, il moto perpetuo. Tutto questo mi sembrava un paradosso. Sono cose che considero importanti. Balzano all’occhio. Mi urlano di essere prese in considerazione.
Nelle mie ricerche, cominciai a trovare delle risposte nella filosofia orientale, cominciai a capire che c’è un “mare di energia” sotterraneo che sostiene e nutre questi fenomeni, ma la scienza occidentale non accetta la cosa per niente.
Fino all’inizio di questo secolo c’erano due diverse scuole di scienza. Una di esse, generalmente chiamata degli Eteristi, accettava l’idea di un mare universale di energia. L’approccio scientifico attuale, tuttavia, si è sviluppato dalla scuola opposta – l’approccio riduzionista – che cerca di ridurre tutto a parti indivisibili. La nostra scienza attuale è molto convinta di questo, ma funziona solo fino a un certo punto.
In Oriente, 2500 anni fa, Gautama il Buddha definì il centro dell’esistenza come vuoto, shunyata, che non è un puro stato negativo, non è un’assenza di energia. È più come un’energia senza forma, indefinibile. È stata chiamata anche Rama, la parola di Dio, il canto di Brahma, la musica delle sfere… nomi diversi in tradizioni diverse. L’idea generale è che c’è un oceano universale d’energia dal quale ogni cosa prende forma e nel quale ogni cosa alla fine si dissolve. La scienza occidentale non lo accetta, ma così tanti campi di ricerca si sono ormai spinti ai limiti massimi dell’approccio riduzionista che rischiano di andare in frantumi – se non si introduce la possibilità di un pozzo universale di energia.
All’inizio di questo secolo ci si è mossi a favore del riduzionismo, perché dimostrava la sua utilità in termini di potenziamento dell’era industriale e tecnologica moderna. Ha sviluppato una specie di arroganza – uno sforzo concertato per dimostrare che questa è l’unica scuola scientifica degna di considerazione. Non so come fu deciso, non voglio dare sostegno a teorie di cospirazioni (e da quando?), ma la scuola Eterista venne sistematicamente soppressa e spinta nell’ombra. Sostenitore della tesi eterista, era uno scienziato sui generis e per questo ostracizzato dal sistema: Nikola Tesla. Tesla ha prodotto tantissime invenzioni stupefacenti. È stato offuscato dalla presenza di Thomas Edison – erano contemporanei – ma è colui che ha inventato la corrente alternata che ha reso possibile fornire la corrente elettrica in modo pratico ed economico a milioni di persone lontanissime dalle centrali elettriche. Inventò anche la radio, il radar e molte altre cose. Comunque era in anticipo sul proprio tempo e un cattivo affarista, mentre Edison era un abile businessman con un potente sostegno commerciale. Inoltre Tesla era un sognatore e un idealista. Con alcune sue invenzioni stava lavorando per rendere l’energia disponibile a tutti gratuitamente, in modo che chiunque potesse collegare una macchina a sorgenti di energia naturale e disponibile a costo zero. Disse di aver sviluppato delle macchine capaci di far questo. Scatenò una grande paura nel governo e negli interessi costituiti e venne messo fuori gioco.
Queste cose succedevano dalla fine degli anni 1890 fino alla seconda guerra mondiale. Tesla aveva un incredibile intuito, era un visionario che visualizzava invenzioni complete che doveva poi descrivere e spiegare in un modo che gli altri potessero capire. Descrisse anche le basi della televisione e cose del genere, anni prima del loro tempo.
Da questo spazio visionario sembra trasparire molto del lavoro Eterista. In generale sembra che siano persone più meditative, persone con un maggior contatto con la natura. Non so come funziona, ma concepivano macchine complete e poi dovevano trovare il modo di costruirle.
È molto strano come funziona la gente e la psicologia: quando nasce qualcosa che è troppo bello per essere vero, sembra vada a finire in niente. I tempi non sono maturi. Così sebbene alcune invenzioni di Tesla siano alla base delle attrezzature che usiamo oggi – qualunque lavoro ad alto voltaggio usa le bobine di Tesla – gli aspetti più esoterici sono stati ignorati. Alcune sue visioni sono ben descritte: ci sono libri, ci sono associazioni Tesla, organizzazioni che lavorano con i suoi esperimenti e ora il suo lavoro sta tornando di moda. Riceve sempre maggiori riconoscimenti. Penso che verrà acclamato come uno dei maggiori inventori e il suo lavoro verrà riconsiderato.
Nei suoi ultimi anni, Tesla divenne così amareggiato per essere stato respinto e non riconosciuto nelle sue invenzioni, che nei suoi libri non descrive completamente le cose e quindi alcuni punti sono difficili da seguire. Ma i suoi primi lavori sono ben documentati.
Ci sono altri scienziati che hanno seguito il suo approccio. Per citarne qualcuno abbastanza noto, un allievo di Freud, Wilhelm Reich che ha lavorato col principio di un mare universale di energia. L’ha chiamato orgone o energia orgonica. Ha fatto esperimenti per dimostrare che la vita può scaturire spontaneamente da questo mare. Per esempio, Reich ha sigillato dei granelli di sabbia in una provetta sottovuoto, l’ha tenuta a livelli di incandescenza per un po’, per poi lasciarla raffreddare lentamente. Poi ha esaminato la sabbia e scoperto in essa elementi vivi. Li ha chiamati “bioni”.
A quel tempo il lavoro di Reich veniva discreditato completamente. Ma qualche anno fa gli scienziati hanno trovato una meteorite giunta incandescente sulla terra. La esplorarono immediatamente e scoprirono gli stessi elementi che aveva scoperto Reich, che da un punto di vista razionale sembra impossibile – che qualcosa possa ancora contenere gli elementi base della vita dopo essere passata incandescente attraverso l’atmosfera. Incandescenza vuol dire così caldo da emettere luminosità. Reich dice che la teoria dell’evoluzione non ha senso: le cose si possono evolvere molto, molto velocemente perché una delle qualità intrinseche dell’energia universale – dalla quale nascono le cose – è l’intelligenza.
Generalmente sia gli Eteristi che i mistici orientali dicono che la vita sta diventando sempre più consapevole, sempre più cristallizzata – che esiste un desiderio naturale e intrinseco, all’interno della vita, di acquisire consapevolezza, di crescere in consapevolezza. Quindi, se la vita sorge spontaneamente da un mare di energia, è intrisa di fresca consapevolezza e può quindi essere molto, molto sensibile a situazioni in cambiamento.
C’era un altro scienziato, Luther Burbank, che viveva negli Stati Uniti all’inizio di questo secolo. Lui è un’altra anomalia nel mondo scientifico. Ha prodotto quasi la totalità della frutta e delle verdure che sono in commercio oggigiorno.
Usava certe tecniche per selezionare semi e piante e i risultati sono incredibili – un normale coltivatore non sarebbe in grado di farlo. Nemmeno tre o quattro generazioni di coltivatori riuscirebbero a fare quello che ha fatto Burbank. Per esempio ha prodotto un cactus senza spine; ha prodotto il kiwi partendo da un frutto selvatico cinese, in tempi incredibilmente brevi.
Quando gli scienziati gli chiesero come faceva, Burbank disse qualcosa tipo: “Io chiedo solo alle piante cosa vogliono. Le piante hanno due modi di evolversi: possono sopravvivere attraverso la forza e la tenacia, oppure il modo più intelligente è di lavorare per l’uomo assicurandosi in questo modo la sopravvivenza della specie. Così io chiedo a loro, dico loro molto chiaramente quello che voglio e loro eseguono i miei ordini.” E produsse da solo centinaia di diverse qualità di piante – ogni tipo di tuberi, verdure, frutti – cose create in un modo che la scienza ancora non sa credere o capire.
Ma parliamo delle mie esperienze, della mia comprensione e della relazione tra energia e meditazione.
Dovrei cominciare dicendo che non ho fatto molto lavoro a livello tecnico. Mi sento bloccato dalla mia preparazione occidentale convenzionale. Ci sono due parti in me: una che sa che queste cose sono vere, che funzionano, che sono reali, e l’altra parte – lo scienziato occidentale – che se ne sta fuori, deridendo il tutto.
Ma ho letto molto, studiato molto, ho incontrato persone che lavorano con queste cose. Per esempio, c’è un particolare strumento basato sull’energia reichiana chiamato “acchiappa nuvole”. Reich diceva che l’atmosfera è controllata dall’energia orgonica e che condizioni di clima per lungo tempo inalterate – come lunghi periodi di alluvioni o siccità – sono causati da blocchi nel flusso dell’energia orgonica. Reich sviluppò un tipo di antenna che assomiglia un po’ a un cannone antiaereo, che introduce correnti nel campo orgonico e rimette in moto il flusso dell’energia orgonica in un modo più sano, finendo col generare un clima equilibrato.
Feci visita a uno scienziato in California che gestisce un’organizzazione chiamata Orgone Bio-Physical Research Laboratory. Lì vidi una di queste macchine acchiappa nuvole e dissi allo scienziato che volevo provare a coinvolgere il direttivo dell’Environmental Program delle Nazioni Unite in Kenya, dove io vivevo.
Erano aperti fino a un certo punto, ma poi il direttore ONU disse: “Devo dirti una cosa: non posso proprio avere niente a che fare con questo progetto, mi tira matto!” Diedero l’ok a monitorare via satellite il funzionamento della sua macchina durante la siccità in Namibia. Ci furono dei risultati positivi, ma nonostante questo, non poterono accettarlo.
Sempre questo scienziato mi consigliò di usare una coperta orgonica reichiana – uno strumento molto semplice – per curare un’infezione alle ossa che avevo da tre anni. Molti dottori mi avevano detto che era incurabile. Mi feci questa coperta e fui stupito nel vedere l’infezione sparire in pochi giorni. Fui ancora più stupito quando il mio chirurgo si rifiutò di esaminare la ferita incredibilmente guarita.
Sono passato da una comunità esoterica vicino a Berna chiamata Metherneta. Esiste da circa 50 anni ed è a indirizzo tecnologico. Hanno un laboratorio che produce componenti per computer e televisori e varie forniture high-tech. La persona che ha fondato la comunità è un uomo meditativo – l’intera comunità si basa sulla meditazione e sui cristalli. Hanno un grande tempio di cristallo. Quest’uomo mi ha detto che, durante una delle sue meditazioni, sono scesi gli angeli e gli hanno mostrato in dettaglio come costruire una macchina.
Non essendo lui stesso una mente tecnica, ha passato il progetto ai tecnici della sua comunità che hanno costruito la macchina che chiamano Thesta Distatica. La macchina è molto semplice. La maggior parte di chi ha seguito degli studi di fisica sa come è fatto un generatore elettrostatico Wimhurst: un semplice foglio di plastica con lamine di metallo che ruota tra delle spazzole metalliche che raccolgono energia.
Il modello Metherneta include anche un sistema di amplificazione sincronizzato. Avvii la macchina dando una spintarella alla ruota che comincia a girare e a produrre elettricità. Una parte della corrente va ad alimentare la macchina che continua a girare per sempre.
Per più di dieci anni hanno prodotto una buona parte della corrente elettrica necessaria alla comunità con questa piccola macchina – potrebbe stare in un armadietto di grandezza media – che non ha assolutamente effetti collaterali, radiazioni o altro. È stato studiato da molti scienziati che semplicemente non ci credono. Dicono che è impossibile. Ed è lì davanti a loro. Che funziona. Quello che hanno fatto adesso… la comunità non ha permesso a nessuno scienziato di portarsi via la macchina per paura che sparisse e ha organizzato l’esperimento con molta cura in modo che la macchina non potesse essere facilmente distrutta da chiunque se ne fosse voluto sbarazzare. Adesso stanno costruendo una macchina più grande che produrrà più di un megawatt di corrente elettrica. Quando dico grande, intendo che avrà un diametro di due metri, e la stanno installando in una casa di cura tra le Alpi. Questa volta ci sarà anche un laboratorio dove gli scienziati potranno studiare il fenomeno.
Quando ho chiesto loro di lasciarmi prendere una di queste macchine per portarla in Africa, dove molti posti hanno bisogno di corrente – per scopi umanitari – mi hanno detto che la macchina funziona solo in un ambiente meditativo, dove ogni cosa è in armonia con la natura.
Mi sorride l’idea di far funzionare una macchina del genere in una qualsiasi città come la mia. Quando le luci incominciano a vacillare, allora sai che hai avuto un cattivo pensiero – sei diventato meno consapevole, meno meditativo o qualcuno sta bisticciando – e la corrente si abbassa...
In termini di fisica reale, io ho ancora un blocco mentale circa l’idea di energia illimitata che viene da una sorgente universale – ho subìto un buon lavaggio del cervello, temo. Ma c’è un professore, in Giappone di nome Inamoto, che lavora in uno dei laboratori di ricerca più prestigiosi del paese, che ha sviluppato un intero sistema matematico che include questa forma di energia. Come dicevo prima, quando includi questo fattore, molte delle anomalie nella nostra comprensione della fisica improvvisamente hanno un senso. Ogni cosa va a posto. Per “ogni cosa” intendo energie di base come la luce, il magnetismo, la massa, il movimento e il tempo.
Vuol dire anche che si possono intrinsecamente cambiare le cose da una forma in un’altra. La mia comprensione è che appena la nuova fisica prende piede, cose come la telepatia, il teletrasporto, persino il viaggio nel tempo e l’antigravità, possono diventare dati di fatto. Può sembrare una cosa assurda, ma nascono in modo naturale e ovvio, partendo da una diversa comprensione dell’energia.
È un grosso salto, ma vi sono alcuni altri elementi a supporto delle mie idee. Uno dei fondatori della fisica dei quanti, Nils Bohr, disse che chiunque non venga completamente trasformato dallo studio della fisica dei quanti, vuol dire che non l’ha compresa.
Ho la sensazione che ben poche persone l’hanno capita e accettata. Per esempio, uno dei dogmi principali della fisica dei quanti è chiamato “principio di indeterminazione di Heisenberg”. Che dice che non possiamo conoscere come si comporta veramente un elettrone perché, quando lo osserviamo, si comporta diversamente.
Questo ha delle profonde implicazioni: vuol dire che possiamo influenzare la materia intorno a noi. Se, per esempio, possiamo farci ascoltare dagli elettroni in modo che rispondano come le piante assecondavano Luther Burbank, se possiamo guadagnarci la loro collaborazione, allora – perlomeno in teoria – dovremmo essere in grado di materializzare la materia in qualunque forma ci vada.
Un’altra cosa: molte nazioni hanno costruito macchine per scindere gli atomi e studiare le forme elementari della materia. Accelerano le particelle in un enorme circuito e poi le spaccano, facendole scontrare, per vedere cosa contengono – di nuovo l’approccio riduzionista.
Spaccano gli atomi in quella che si chiama camera a bolle, dove possono vedere il percorso delle particelle dopo che l’atomo esplode per via dell’impatto. Le telecamere sono puntate su una piccolissima area dove sperano di vedere e registrare le particelle prodotte nell’impatto.
La cosa interessante: i percorsi delle nuove particelle non devono necessariamente passare per il punto su cui sono puntate le telecamere, però ci passano sempre, comparendo proprio di fronte alle telecamere e i ricercatori non riescono a capire perché. È una di queste anomalie: “Come mai succede sempre dove sono puntate le telecamere?” È come se succede solo perché ci sono le telecamere presenti – i fisici vogliono che succeda in un certo punto e quindi è lì che succede. Perché? I fisici non hanno una risposta, ma io dico che gli atomi danzano per noi. Lo fanno per noi. Non è carino da parte loro?
Quando siamo in armonia con l’ambiente e lavoriamo in un gruppo ben dedicato alla cosa, è più probabile che si crei un effetto più in armonia anche con la natura. Può darsi che noi umani stiamo in continuazione creando cose con le nostre forme di pensiero, ma siccome sono pensieri così caotici, non focalizzati, in conflitto, accidentali, stiamo probabilmente annullando gli sforzi reciproci.
Facendo un altro passo nella fantasia, uno potrebbe considerare che la vita su questo pianeta potrebbe essere stata creata da alcuni essere evoluti che sapevano comunicare con le particelle atomiche e insieme cominciarono a creare tigri, leoni, orsi...?
Quando lascio correre l’immaginazione a ruota libera, sogno squadre di “angeli” progettisti che producono zanzare e scarafaggi! Mi piace intrattenermi con idee come questa, anche se non ci credo. Però so che con la fisica quantistica tutto è possibile. Non è necessariamente una questione di preparazione – tu non hai bisogno di essere un fisico esperto per accedere a queste aree misteriose della natura.
Per esempio, c’è una persona che amo molto, Victor Schauberger, una guardia forestale austriaca senza particolare erudizione. Era responsabile di una vasta area di bosco e c’erano spesso problemi su come portar fuori dal bosco i tronchi per le segherie.
Scoprì dei modi di lavorare con l’acqua che la scienza ancora non accetta. Poteva costruire canali artificiali, acquedotti, che trasportavano tronchi usando piccolissime quantità d’acqua – a patto che venisse fatto in particolari momenti, come quando c’è la luna piena, a mezzanotte. Uno dei principi che scoprì è che quando l’acqua gira su di sé, ruota in un certo modo, schizza via dal recipiente e accelera per conto proprio. Altri cercarono di copiare il suo sistema, ma non funzionò mai – per cui venne tenuto in grande considerazione e con un certo timore. Era uno scienziato naturale. Poteva sedersi di fianco a un fiume per settimane solo per osservare lo scorrere dell’acqua. Era affascinato dai pesci perché, secondo lui, non avevano una muscolatura sufficientemente potente per saltare le cascate e nuotare risalendo forti correnti. Diceva che salmoni e trote usano lo stesso principio dei mulinelli d’acqua per risalire la corrente. Sviluppò quella che venne chiamata “turbina a trota”, che, una volta avviata, continuava a produrre enormi quantità di corrente. Adolf Hitler sentì parlare di lui e gli diede un laboratorio con possibilità illimitate. Una delle implicazioni del suo lavoro era che, quando generi un’enorme quantità di energia, cominci di fatto a contrastare la forza di gravità e questo è uno dei concetti base anche della meccanica quantistica.
Il generatore di Schauberger venne usato per una serie di macchine volanti che assomigliavano da vicino agli UFO, sia nelle loro caratteristiche di volo che negli effetti elettromagnetici sulle vicine radio, luci, etc. Queste macchine raggiunsero velocità di oltre 2000 km/ora nel giro di secondi – e questo succedeva intorno al 1930. Ufficialmente non abbiamo superato il muro del suono fino al 1950, quindi queste erano cose davvero rivoluzionarie. Gli Alleati sentirono parlare di Schauberger e mandarono un commando apposta per catturarlo e distruggere il laboratorio, cosa che riuscì. Venne portato negli Stati Uniti e interrogato per più di un anno. Gli venne promesso un laboratorio che non gli fu mai dato, finché poi morì. C’è un uomo in Inghilterra che si chiama Searl, il quale ha sviluppato un generatore simile. Il suo primo modello ruppe l’albero motore, accelerò a un ritmo incredibile, sfondò un soffitto di cemento armato e non venne più ritrovato. E di nuovo tutte le radio della zona impazzirono e ci furono parecchi avvistamenti di luci volanti… Fece la cosa tre o quattro volte.
Negli USA c’è poi Richard Newman, che ha un’auto che funziona da vent’anni con un motore di questo tipo. È stato controllato. È apparso molte volte in TV e di solito, dopo lo show, qualcuno con un camice bianco da scienziato e una piastrina di riconoscimento sul taschino, dice “Divertente, non è vero? Ma tutti sappiamo che è solo uno scherzo.” Questa è la cosa che mi affascina: la psicologia del rifiuto delle cose che non entrano in un modello, nella nostra visione dell’esistenza.
Collego il mio interesse per questi fenomeni col mio essere spirituale attraverso il filo della meditazione. Uno dei primi fili che ho trovato è stato l’antico sistema di cura cinese dell’agopuntura. Ero affascinato da come chiunque senza la sofisticata tecnologia moderna, senza microscopi, poteva tracciare la mappa del sistema energetico del corpo e per giunta così nei dettagli – meglio di come lo possiamo fare noi. La mappa venne rivelata attraverso il viaggio interiore, in profondità, collegandosi all’universo, al divino, al mare di consapevolezza. E ho avuto delle esperienze io stesso, piccole, ma evidenti, dove le cose sono state rivelate a me in modo simile. Si parla di “una scienza unica” con una dimensione interiore, la meditazione, e una dimensione esteriore, la scienza, ma dove le cose rimangono collegate tra loro. Due poli dello stesso fenomeno.
Mi è chiaro che quando andiamo dentro di noi ogni cosa diventa accessibile. Siamo tutti delle porte sull’universo. Dopo anni di tentativi dall’esterno, attraverso la porta della scienza occidentale, trovo che l’unico modo sicuro per trovare la verità è di andare dentro. Non sto dicendo che chiunque mediti scoprirà sistemi rivoluzionari nel campo della fisica e della medicina – quello penso sia un dono specifico legato all’interesse – ma penso che, siccome sempre più persone meditano e nel loro lavoro hanno a che fare con la dimensione dell’energia universale, ci sarà un aumento delle scoperte tipo quelle di cui ho parlato.
L’attuale approccio della scienza ha raggiunto i suoi limiti. Migliaia di anomalie sono state scopate sotto il tappeto. Di fatto ora c’è una tale montagna sotto il tappeto che è impossibile non inciamparci in continuazione. Per questo si sta riconsiderando da più parti l’approccio Eterista. Adesso viene chiamato stato di vuoto – o mare di vuoto, o punto zero – ma è sempre la stessa cosa. Quando arrivi allo zero cosa succede? Stanno scoprendo che esiste ancora qualcosa dopo lo zero: la sorgente stessa.
A proposito, è affascinante ricordare che in matematica non esisteva lo zero prima di Gautama il Buddha e il suo concetto filosofico di shunyata, vuoto. Questo è ciò che ha ispirato i matematici a includere lo zero nei loro calcoli e formule. Non giunse in Europa fino al XII˚ secolo e venne, all’inizio, violentemente represso dalla chiesa cattolica. Lo chiamavano “il numero del diavolo”. Succedeva questo perché, fino ad allora, la matematica era considerata parte della filosofia e l’intero sforzo era di riportare tutto ad “uno” – allo stato di unità. Quindi non esisteva uno zero, se non usato per descrivere i numeri dal dieci in su. Lo zero entrò nell’uso generale nel XVI˚ secolo quando venne messo davanti all’uno. In seguito poterono muoversi al disotto dello zero, usando i numeri negativi, aprendo la porta alla matematica moderna.
Vedo una forte interconnessione tra meditazione, matematica e scienza. Le cose sono interconnesse, sia che lo vediamo oppure no. E siccome cresce la meditazione nel mondo, questa interconnessione diventerà sempre più ovvia e, spero, produrrà un numero sempre maggiore di risultati benefici.
Joe Ananda Sari
L'avrete capito, sono un tipo rinascimentale, o se preferite confusionista-fusionista, che si è interessato un po' di tutto, dalla fisica alle macchine con moto perpetuo, dalla letteratura d'anticipazione alla mitografia, dall'informatica a progetti d'intervento per villaggi africani. Qui parlerò del mio costante interesse per gli aspetti esoterici dell'energia...
Mi si diceva a scuola che il mio corpo aveva bisogno di 2000 calorie al giorno, altrimenti avrebbe iniziato a deperire. Eppure se digiunavo e meditavo per parecchi giorni, di fatto mi ritrovavo con sempre più energia. C’era un divario enorme di comprensione. Di fatto cominciavo a non credere più nella maggior parte della scienza occidentale, perché per quanto a un livello grezzo sembrasse funzionare bene, non spiegava niente di me stesso e della vita intorno a me.
Qualche esempio specifico? Be’, una delle leggi fondamentali della natura è che l’energia non può essere creata né distrutta, eppure l’idea di moto perpetuo è un tabù per la scienza occidentale . Non puoi nemmeno richiedere un brevetto se la tua invenzione assomiglia a una macchina di moto perpetuo.
Intanto gli elettroni stanno girando intorno agli atomi e ai nuclei da miliardi di anni, apparentemente senza nessuna immissione d’energia da una sorgente esterna; però se vuoi essere rispettato come fisico, non puoi prendere in considerazione, nemmeno come ipotesi, il moto perpetuo. Tutto questo mi sembrava un paradosso. Sono cose che considero importanti. Balzano all’occhio. Mi urlano di essere prese in considerazione.
Nelle mie ricerche, cominciai a trovare delle risposte nella filosofia orientale, cominciai a capire che c’è un “mare di energia” sotterraneo che sostiene e nutre questi fenomeni, ma la scienza occidentale non accetta la cosa per niente.
Fino all’inizio di questo secolo c’erano due diverse scuole di scienza. Una di esse, generalmente chiamata degli Eteristi, accettava l’idea di un mare universale di energia. L’approccio scientifico attuale, tuttavia, si è sviluppato dalla scuola opposta – l’approccio riduzionista – che cerca di ridurre tutto a parti indivisibili. La nostra scienza attuale è molto convinta di questo, ma funziona solo fino a un certo punto.
In Oriente, 2500 anni fa, Gautama il Buddha definì il centro dell’esistenza come vuoto, shunyata, che non è un puro stato negativo, non è un’assenza di energia. È più come un’energia senza forma, indefinibile. È stata chiamata anche Rama, la parola di Dio, il canto di Brahma, la musica delle sfere… nomi diversi in tradizioni diverse. L’idea generale è che c’è un oceano universale d’energia dal quale ogni cosa prende forma e nel quale ogni cosa alla fine si dissolve. La scienza occidentale non lo accetta, ma così tanti campi di ricerca si sono ormai spinti ai limiti massimi dell’approccio riduzionista che rischiano di andare in frantumi – se non si introduce la possibilità di un pozzo universale di energia.
All’inizio di questo secolo ci si è mossi a favore del riduzionismo, perché dimostrava la sua utilità in termini di potenziamento dell’era industriale e tecnologica moderna. Ha sviluppato una specie di arroganza – uno sforzo concertato per dimostrare che questa è l’unica scuola scientifica degna di considerazione. Non so come fu deciso, non voglio dare sostegno a teorie di cospirazioni (e da quando?), ma la scuola Eterista venne sistematicamente soppressa e spinta nell’ombra. Sostenitore della tesi eterista, era uno scienziato sui generis e per questo ostracizzato dal sistema: Nikola Tesla. Tesla ha prodotto tantissime invenzioni stupefacenti. È stato offuscato dalla presenza di Thomas Edison – erano contemporanei – ma è colui che ha inventato la corrente alternata che ha reso possibile fornire la corrente elettrica in modo pratico ed economico a milioni di persone lontanissime dalle centrali elettriche. Inventò anche la radio, il radar e molte altre cose. Comunque era in anticipo sul proprio tempo e un cattivo affarista, mentre Edison era un abile businessman con un potente sostegno commerciale. Inoltre Tesla era un sognatore e un idealista. Con alcune sue invenzioni stava lavorando per rendere l’energia disponibile a tutti gratuitamente, in modo che chiunque potesse collegare una macchina a sorgenti di energia naturale e disponibile a costo zero. Disse di aver sviluppato delle macchine capaci di far questo. Scatenò una grande paura nel governo e negli interessi costituiti e venne messo fuori gioco.
Queste cose succedevano dalla fine degli anni 1890 fino alla seconda guerra mondiale. Tesla aveva un incredibile intuito, era un visionario che visualizzava invenzioni complete che doveva poi descrivere e spiegare in un modo che gli altri potessero capire. Descrisse anche le basi della televisione e cose del genere, anni prima del loro tempo.
Da questo spazio visionario sembra trasparire molto del lavoro Eterista. In generale sembra che siano persone più meditative, persone con un maggior contatto con la natura. Non so come funziona, ma concepivano macchine complete e poi dovevano trovare il modo di costruirle.
È molto strano come funziona la gente e la psicologia: quando nasce qualcosa che è troppo bello per essere vero, sembra vada a finire in niente. I tempi non sono maturi. Così sebbene alcune invenzioni di Tesla siano alla base delle attrezzature che usiamo oggi – qualunque lavoro ad alto voltaggio usa le bobine di Tesla – gli aspetti più esoterici sono stati ignorati. Alcune sue visioni sono ben descritte: ci sono libri, ci sono associazioni Tesla, organizzazioni che lavorano con i suoi esperimenti e ora il suo lavoro sta tornando di moda. Riceve sempre maggiori riconoscimenti. Penso che verrà acclamato come uno dei maggiori inventori e il suo lavoro verrà riconsiderato.
Nei suoi ultimi anni, Tesla divenne così amareggiato per essere stato respinto e non riconosciuto nelle sue invenzioni, che nei suoi libri non descrive completamente le cose e quindi alcuni punti sono difficili da seguire. Ma i suoi primi lavori sono ben documentati.
Ci sono altri scienziati che hanno seguito il suo approccio. Per citarne qualcuno abbastanza noto, un allievo di Freud, Wilhelm Reich che ha lavorato col principio di un mare universale di energia. L’ha chiamato orgone o energia orgonica. Ha fatto esperimenti per dimostrare che la vita può scaturire spontaneamente da questo mare. Per esempio, Reich ha sigillato dei granelli di sabbia in una provetta sottovuoto, l’ha tenuta a livelli di incandescenza per un po’, per poi lasciarla raffreddare lentamente. Poi ha esaminato la sabbia e scoperto in essa elementi vivi. Li ha chiamati “bioni”.
A quel tempo il lavoro di Reich veniva discreditato completamente. Ma qualche anno fa gli scienziati hanno trovato una meteorite giunta incandescente sulla terra. La esplorarono immediatamente e scoprirono gli stessi elementi che aveva scoperto Reich, che da un punto di vista razionale sembra impossibile – che qualcosa possa ancora contenere gli elementi base della vita dopo essere passata incandescente attraverso l’atmosfera. Incandescenza vuol dire così caldo da emettere luminosità. Reich dice che la teoria dell’evoluzione non ha senso: le cose si possono evolvere molto, molto velocemente perché una delle qualità intrinseche dell’energia universale – dalla quale nascono le cose – è l’intelligenza.
Generalmente sia gli Eteristi che i mistici orientali dicono che la vita sta diventando sempre più consapevole, sempre più cristallizzata – che esiste un desiderio naturale e intrinseco, all’interno della vita, di acquisire consapevolezza, di crescere in consapevolezza. Quindi, se la vita sorge spontaneamente da un mare di energia, è intrisa di fresca consapevolezza e può quindi essere molto, molto sensibile a situazioni in cambiamento.
C’era un altro scienziato, Luther Burbank, che viveva negli Stati Uniti all’inizio di questo secolo. Lui è un’altra anomalia nel mondo scientifico. Ha prodotto quasi la totalità della frutta e delle verdure che sono in commercio oggigiorno.
Usava certe tecniche per selezionare semi e piante e i risultati sono incredibili – un normale coltivatore non sarebbe in grado di farlo. Nemmeno tre o quattro generazioni di coltivatori riuscirebbero a fare quello che ha fatto Burbank. Per esempio ha prodotto un cactus senza spine; ha prodotto il kiwi partendo da un frutto selvatico cinese, in tempi incredibilmente brevi.
Quando gli scienziati gli chiesero come faceva, Burbank disse qualcosa tipo: “Io chiedo solo alle piante cosa vogliono. Le piante hanno due modi di evolversi: possono sopravvivere attraverso la forza e la tenacia, oppure il modo più intelligente è di lavorare per l’uomo assicurandosi in questo modo la sopravvivenza della specie. Così io chiedo a loro, dico loro molto chiaramente quello che voglio e loro eseguono i miei ordini.” E produsse da solo centinaia di diverse qualità di piante – ogni tipo di tuberi, verdure, frutti – cose create in un modo che la scienza ancora non sa credere o capire.
Ma parliamo delle mie esperienze, della mia comprensione e della relazione tra energia e meditazione.
Dovrei cominciare dicendo che non ho fatto molto lavoro a livello tecnico. Mi sento bloccato dalla mia preparazione occidentale convenzionale. Ci sono due parti in me: una che sa che queste cose sono vere, che funzionano, che sono reali, e l’altra parte – lo scienziato occidentale – che se ne sta fuori, deridendo il tutto.
Ma ho letto molto, studiato molto, ho incontrato persone che lavorano con queste cose. Per esempio, c’è un particolare strumento basato sull’energia reichiana chiamato “acchiappa nuvole”. Reich diceva che l’atmosfera è controllata dall’energia orgonica e che condizioni di clima per lungo tempo inalterate – come lunghi periodi di alluvioni o siccità – sono causati da blocchi nel flusso dell’energia orgonica. Reich sviluppò un tipo di antenna che assomiglia un po’ a un cannone antiaereo, che introduce correnti nel campo orgonico e rimette in moto il flusso dell’energia orgonica in un modo più sano, finendo col generare un clima equilibrato.
Feci visita a uno scienziato in California che gestisce un’organizzazione chiamata Orgone Bio-Physical Research Laboratory. Lì vidi una di queste macchine acchiappa nuvole e dissi allo scienziato che volevo provare a coinvolgere il direttivo dell’Environmental Program delle Nazioni Unite in Kenya, dove io vivevo.
Erano aperti fino a un certo punto, ma poi il direttore ONU disse: “Devo dirti una cosa: non posso proprio avere niente a che fare con questo progetto, mi tira matto!” Diedero l’ok a monitorare via satellite il funzionamento della sua macchina durante la siccità in Namibia. Ci furono dei risultati positivi, ma nonostante questo, non poterono accettarlo.
Sempre questo scienziato mi consigliò di usare una coperta orgonica reichiana – uno strumento molto semplice – per curare un’infezione alle ossa che avevo da tre anni. Molti dottori mi avevano detto che era incurabile. Mi feci questa coperta e fui stupito nel vedere l’infezione sparire in pochi giorni. Fui ancora più stupito quando il mio chirurgo si rifiutò di esaminare la ferita incredibilmente guarita.
Sono passato da una comunità esoterica vicino a Berna chiamata Metherneta. Esiste da circa 50 anni ed è a indirizzo tecnologico. Hanno un laboratorio che produce componenti per computer e televisori e varie forniture high-tech. La persona che ha fondato la comunità è un uomo meditativo – l’intera comunità si basa sulla meditazione e sui cristalli. Hanno un grande tempio di cristallo. Quest’uomo mi ha detto che, durante una delle sue meditazioni, sono scesi gli angeli e gli hanno mostrato in dettaglio come costruire una macchina.
Non essendo lui stesso una mente tecnica, ha passato il progetto ai tecnici della sua comunità che hanno costruito la macchina che chiamano Thesta Distatica. La macchina è molto semplice. La maggior parte di chi ha seguito degli studi di fisica sa come è fatto un generatore elettrostatico Wimhurst: un semplice foglio di plastica con lamine di metallo che ruota tra delle spazzole metalliche che raccolgono energia.
Il modello Metherneta include anche un sistema di amplificazione sincronizzato. Avvii la macchina dando una spintarella alla ruota che comincia a girare e a produrre elettricità. Una parte della corrente va ad alimentare la macchina che continua a girare per sempre.
Per più di dieci anni hanno prodotto una buona parte della corrente elettrica necessaria alla comunità con questa piccola macchina – potrebbe stare in un armadietto di grandezza media – che non ha assolutamente effetti collaterali, radiazioni o altro. È stato studiato da molti scienziati che semplicemente non ci credono. Dicono che è impossibile. Ed è lì davanti a loro. Che funziona. Quello che hanno fatto adesso… la comunità non ha permesso a nessuno scienziato di portarsi via la macchina per paura che sparisse e ha organizzato l’esperimento con molta cura in modo che la macchina non potesse essere facilmente distrutta da chiunque se ne fosse voluto sbarazzare. Adesso stanno costruendo una macchina più grande che produrrà più di un megawatt di corrente elettrica. Quando dico grande, intendo che avrà un diametro di due metri, e la stanno installando in una casa di cura tra le Alpi. Questa volta ci sarà anche un laboratorio dove gli scienziati potranno studiare il fenomeno.
Quando ho chiesto loro di lasciarmi prendere una di queste macchine per portarla in Africa, dove molti posti hanno bisogno di corrente – per scopi umanitari – mi hanno detto che la macchina funziona solo in un ambiente meditativo, dove ogni cosa è in armonia con la natura.
Mi sorride l’idea di far funzionare una macchina del genere in una qualsiasi città come la mia. Quando le luci incominciano a vacillare, allora sai che hai avuto un cattivo pensiero – sei diventato meno consapevole, meno meditativo o qualcuno sta bisticciando – e la corrente si abbassa...
In termini di fisica reale, io ho ancora un blocco mentale circa l’idea di energia illimitata che viene da una sorgente universale – ho subìto un buon lavaggio del cervello, temo. Ma c’è un professore, in Giappone di nome Inamoto, che lavora in uno dei laboratori di ricerca più prestigiosi del paese, che ha sviluppato un intero sistema matematico che include questa forma di energia. Come dicevo prima, quando includi questo fattore, molte delle anomalie nella nostra comprensione della fisica improvvisamente hanno un senso. Ogni cosa va a posto. Per “ogni cosa” intendo energie di base come la luce, il magnetismo, la massa, il movimento e il tempo.
Vuol dire anche che si possono intrinsecamente cambiare le cose da una forma in un’altra. La mia comprensione è che appena la nuova fisica prende piede, cose come la telepatia, il teletrasporto, persino il viaggio nel tempo e l’antigravità, possono diventare dati di fatto. Può sembrare una cosa assurda, ma nascono in modo naturale e ovvio, partendo da una diversa comprensione dell’energia.
È un grosso salto, ma vi sono alcuni altri elementi a supporto delle mie idee. Uno dei fondatori della fisica dei quanti, Nils Bohr, disse che chiunque non venga completamente trasformato dallo studio della fisica dei quanti, vuol dire che non l’ha compresa.
Ho la sensazione che ben poche persone l’hanno capita e accettata. Per esempio, uno dei dogmi principali della fisica dei quanti è chiamato “principio di indeterminazione di Heisenberg”. Che dice che non possiamo conoscere come si comporta veramente un elettrone perché, quando lo osserviamo, si comporta diversamente.
Questo ha delle profonde implicazioni: vuol dire che possiamo influenzare la materia intorno a noi. Se, per esempio, possiamo farci ascoltare dagli elettroni in modo che rispondano come le piante assecondavano Luther Burbank, se possiamo guadagnarci la loro collaborazione, allora – perlomeno in teoria – dovremmo essere in grado di materializzare la materia in qualunque forma ci vada.
Un’altra cosa: molte nazioni hanno costruito macchine per scindere gli atomi e studiare le forme elementari della materia. Accelerano le particelle in un enorme circuito e poi le spaccano, facendole scontrare, per vedere cosa contengono – di nuovo l’approccio riduzionista.
Spaccano gli atomi in quella che si chiama camera a bolle, dove possono vedere il percorso delle particelle dopo che l’atomo esplode per via dell’impatto. Le telecamere sono puntate su una piccolissima area dove sperano di vedere e registrare le particelle prodotte nell’impatto.
La cosa interessante: i percorsi delle nuove particelle non devono necessariamente passare per il punto su cui sono puntate le telecamere, però ci passano sempre, comparendo proprio di fronte alle telecamere e i ricercatori non riescono a capire perché. È una di queste anomalie: “Come mai succede sempre dove sono puntate le telecamere?” È come se succede solo perché ci sono le telecamere presenti – i fisici vogliono che succeda in un certo punto e quindi è lì che succede. Perché? I fisici non hanno una risposta, ma io dico che gli atomi danzano per noi. Lo fanno per noi. Non è carino da parte loro?
Quando siamo in armonia con l’ambiente e lavoriamo in un gruppo ben dedicato alla cosa, è più probabile che si crei un effetto più in armonia anche con la natura. Può darsi che noi umani stiamo in continuazione creando cose con le nostre forme di pensiero, ma siccome sono pensieri così caotici, non focalizzati, in conflitto, accidentali, stiamo probabilmente annullando gli sforzi reciproci.
Facendo un altro passo nella fantasia, uno potrebbe considerare che la vita su questo pianeta potrebbe essere stata creata da alcuni essere evoluti che sapevano comunicare con le particelle atomiche e insieme cominciarono a creare tigri, leoni, orsi...?
Quando lascio correre l’immaginazione a ruota libera, sogno squadre di “angeli” progettisti che producono zanzare e scarafaggi! Mi piace intrattenermi con idee come questa, anche se non ci credo. Però so che con la fisica quantistica tutto è possibile. Non è necessariamente una questione di preparazione – tu non hai bisogno di essere un fisico esperto per accedere a queste aree misteriose della natura.
Per esempio, c’è una persona che amo molto, Victor Schauberger, una guardia forestale austriaca senza particolare erudizione. Era responsabile di una vasta area di bosco e c’erano spesso problemi su come portar fuori dal bosco i tronchi per le segherie.
Scoprì dei modi di lavorare con l’acqua che la scienza ancora non accetta. Poteva costruire canali artificiali, acquedotti, che trasportavano tronchi usando piccolissime quantità d’acqua – a patto che venisse fatto in particolari momenti, come quando c’è la luna piena, a mezzanotte. Uno dei principi che scoprì è che quando l’acqua gira su di sé, ruota in un certo modo, schizza via dal recipiente e accelera per conto proprio. Altri cercarono di copiare il suo sistema, ma non funzionò mai – per cui venne tenuto in grande considerazione e con un certo timore. Era uno scienziato naturale. Poteva sedersi di fianco a un fiume per settimane solo per osservare lo scorrere dell’acqua. Era affascinato dai pesci perché, secondo lui, non avevano una muscolatura sufficientemente potente per saltare le cascate e nuotare risalendo forti correnti. Diceva che salmoni e trote usano lo stesso principio dei mulinelli d’acqua per risalire la corrente. Sviluppò quella che venne chiamata “turbina a trota”, che, una volta avviata, continuava a produrre enormi quantità di corrente. Adolf Hitler sentì parlare di lui e gli diede un laboratorio con possibilità illimitate. Una delle implicazioni del suo lavoro era che, quando generi un’enorme quantità di energia, cominci di fatto a contrastare la forza di gravità e questo è uno dei concetti base anche della meccanica quantistica.
Il generatore di Schauberger venne usato per una serie di macchine volanti che assomigliavano da vicino agli UFO, sia nelle loro caratteristiche di volo che negli effetti elettromagnetici sulle vicine radio, luci, etc. Queste macchine raggiunsero velocità di oltre 2000 km/ora nel giro di secondi – e questo succedeva intorno al 1930. Ufficialmente non abbiamo superato il muro del suono fino al 1950, quindi queste erano cose davvero rivoluzionarie. Gli Alleati sentirono parlare di Schauberger e mandarono un commando apposta per catturarlo e distruggere il laboratorio, cosa che riuscì. Venne portato negli Stati Uniti e interrogato per più di un anno. Gli venne promesso un laboratorio che non gli fu mai dato, finché poi morì. C’è un uomo in Inghilterra che si chiama Searl, il quale ha sviluppato un generatore simile. Il suo primo modello ruppe l’albero motore, accelerò a un ritmo incredibile, sfondò un soffitto di cemento armato e non venne più ritrovato. E di nuovo tutte le radio della zona impazzirono e ci furono parecchi avvistamenti di luci volanti… Fece la cosa tre o quattro volte.
Negli USA c’è poi Richard Newman, che ha un’auto che funziona da vent’anni con un motore di questo tipo. È stato controllato. È apparso molte volte in TV e di solito, dopo lo show, qualcuno con un camice bianco da scienziato e una piastrina di riconoscimento sul taschino, dice “Divertente, non è vero? Ma tutti sappiamo che è solo uno scherzo.” Questa è la cosa che mi affascina: la psicologia del rifiuto delle cose che non entrano in un modello, nella nostra visione dell’esistenza.
Collego il mio interesse per questi fenomeni col mio essere spirituale attraverso il filo della meditazione. Uno dei primi fili che ho trovato è stato l’antico sistema di cura cinese dell’agopuntura. Ero affascinato da come chiunque senza la sofisticata tecnologia moderna, senza microscopi, poteva tracciare la mappa del sistema energetico del corpo e per giunta così nei dettagli – meglio di come lo possiamo fare noi. La mappa venne rivelata attraverso il viaggio interiore, in profondità, collegandosi all’universo, al divino, al mare di consapevolezza. E ho avuto delle esperienze io stesso, piccole, ma evidenti, dove le cose sono state rivelate a me in modo simile. Si parla di “una scienza unica” con una dimensione interiore, la meditazione, e una dimensione esteriore, la scienza, ma dove le cose rimangono collegate tra loro. Due poli dello stesso fenomeno.
Mi è chiaro che quando andiamo dentro di noi ogni cosa diventa accessibile. Siamo tutti delle porte sull’universo. Dopo anni di tentativi dall’esterno, attraverso la porta della scienza occidentale, trovo che l’unico modo sicuro per trovare la verità è di andare dentro. Non sto dicendo che chiunque mediti scoprirà sistemi rivoluzionari nel campo della fisica e della medicina – quello penso sia un dono specifico legato all’interesse – ma penso che, siccome sempre più persone meditano e nel loro lavoro hanno a che fare con la dimensione dell’energia universale, ci sarà un aumento delle scoperte tipo quelle di cui ho parlato.
L’attuale approccio della scienza ha raggiunto i suoi limiti. Migliaia di anomalie sono state scopate sotto il tappeto. Di fatto ora c’è una tale montagna sotto il tappeto che è impossibile non inciamparci in continuazione. Per questo si sta riconsiderando da più parti l’approccio Eterista. Adesso viene chiamato stato di vuoto – o mare di vuoto, o punto zero – ma è sempre la stessa cosa. Quando arrivi allo zero cosa succede? Stanno scoprendo che esiste ancora qualcosa dopo lo zero: la sorgente stessa.
A proposito, è affascinante ricordare che in matematica non esisteva lo zero prima di Gautama il Buddha e il suo concetto filosofico di shunyata, vuoto. Questo è ciò che ha ispirato i matematici a includere lo zero nei loro calcoli e formule. Non giunse in Europa fino al XII˚ secolo e venne, all’inizio, violentemente represso dalla chiesa cattolica. Lo chiamavano “il numero del diavolo”. Succedeva questo perché, fino ad allora, la matematica era considerata parte della filosofia e l’intero sforzo era di riportare tutto ad “uno” – allo stato di unità. Quindi non esisteva uno zero, se non usato per descrivere i numeri dal dieci in su. Lo zero entrò nell’uso generale nel XVI˚ secolo quando venne messo davanti all’uno. In seguito poterono muoversi al disotto dello zero, usando i numeri negativi, aprendo la porta alla matematica moderna.
Vedo una forte interconnessione tra meditazione, matematica e scienza. Le cose sono interconnesse, sia che lo vediamo oppure no. E siccome cresce la meditazione nel mondo, questa interconnessione diventerà sempre più ovvia e, spero, produrrà un numero sempre maggiore di risultati benefici.
Joe Ananda Sari
martedì 21 aprile 2009
UFO:a chi fanno comodo?
Da decenni i reparti di ricerca e sviluppo dei maggiori eserciti mondiali sperimentano e utilizzano velivoli radiocomandati (RPV). Il comportamento e le forme di questi oggetti volanti hanno caratteristiche anomale rispetto agli aerei con pilota, spesso quindi chi li avvista giura di aver visto un veicolo extraterrestre. E i militari lo lasciano credere.
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GLI RPV: CHE COSA SONO E COSA FANNO
Di Marcello Coppetti
[...]Questi oggetti, che decollano, volano ed atterrano senza che a bordo ci sia il pilota, sono i cosiddetti “Remotely Piloted Vehicles”, o i “Remotely Operative Vehicles, “ROV” quelli che van per mare o sotto il mare, anche questi senza personale.
Si tratta di vere armi rivoluzionarie impiegate sia per lo spionaggio sia per l'intercettazione, caccia e l'attacco, bombardieri.Quelli usati per lo spionaggio sono i maggiori responsabili di tante e tante osservazioni di Ufo e di Uso. Si tratta di mini, medi e max robot telepilotati anche da notevoli distanze, e perfino da stazioni orbitanti attorno alla Terra. Le prospettive d’impiego di questi R.P.V. e dei ROV, i cui prototipi risalgono a moltissimi anni fa, sono amplissime. L'architettura, come si può vedere dalle foto pubblicate, richiama molto le forme triangolari a sigaro, a sfera e a disco degli Ufo e degli Uso.
Fermiamo, dunque, la nostra attenzione sugli R.P.V. quelli che gli addetti ai lavori, scambiandosi ironici sorrisi (evidentemente pensando a noi che per anni abbiamo creduto di vedere tanti Ufo e Uso nei cieli e nei mari), chiamano, appunto, “oggetti volanti” e “oggetti sottomarini non identificati”. Questi robot già nella Seconda guerra mondiale erano stati sperimentati dall'aeronautica e dalla marina per sviluppare veicoli teleguidati a distanza, idonei a realizzare missioni di bombardamento su aree fortemente difese. Furono modificate alcune “fortezze volanti” (allora la miniaturizzazione era un sogno e, quindi, impossibile costruire piccoli oggetti con alto potenziale strategico), i risultati non furono per niente soddisfacenti. Chi, invece riportò qualche successo a spese dell'Inghilterra furono i nazisti le cui realizzazioni (le bombe a razzo della serie “V”) costituirono, poi, la base per le ricerche delle armi R.P.V. sia per gli Stati Uniti sia per L'Urss.
Nel 1947 apparve il primo “Drone”, che significa fuco o calabrone ma che, in realtà, indicava un veicolo bersaglio. Da allora molti progressi sono stati fatti, grazie soprattutto all'elettronica, alla microminiaturizzazione e alla realizzazione di motori con basso rapporto peso/potenza, piccole dimensioni e grande affidabilità. L'evoluzione del Drone ha portato ad estendere gli R.P.V. alla ricognizione tattica e strategica, cioè allo spionaggio, controspionaggio e ad operazioni di intercettazione e bombardamento senza pilota.
La prima dimostrazione di che cosa erano capaci questi oggetti volanti senza pilota, si ebbe nel 1962 (un anno in cui ci fu una ripresa di avvistamenti Ufo) quando, durante la crisi dovuta all'installazione di missili sovietici, piccoli veicoli automatici dotati di sensori, offrirono con continuità un quadro completo della situazione nelle varie zone calde dell'intera Terra. Lo stesso è accaduto dal settembre alla fine del '78 per la crisi mediorientale dovuta ai moti in Persia, alla pace non ancora raggiunta tra Israele ed Egitto, ai movimenti di truppe sovietiche, alla crisi politica in Albania.
Cominciarono dal '62 missioni con R.P.V. sempre più perfezionati sulla Cina comunista, nell'Asia del Sud Est, sulle aree araboisraeliane. Altrettanto facevano i sovietici. E altrettanto lo hanno fatto dalla fine del '78 fino alla caduta del muro di Berlino per capire come si muovevano Nato e Sesta Flotta Usa e che cosa facevano le forze armate di Grecia e Turchia.
Agli R.P.V. sono già state affidate durante guerre locali come nel Vietnam e nel Medio Oriente, operazioni di guerra elettronica. Si tratta di piccoli oggetti volanti che si chiamano nel codice Nato “Firebee”, vale a dire “Ape di Fuoco” (per indicare la piccolezza dell'oggetto ma, anche, la sua potenza distruttrice), che possono essere considerati come l'anello di congiunzione tra i vecchi “Drone” e i moderni R.P.V. idonei per missioni in vasto campo operativo e in ampie aree d'azione.
Lasciamo da parte i robot bersaglio e fermiamo, invece, la nostra attenzione ai veri e propri R.P.V. che sono telepilotati in permanenza da un operatore installato in una stazione di comando a terra, o su un aereo o una nave opportunamente adattati, o (com'è già avvenuto) da un satellite artificiale o da una stazione orbitante. Gran parte delle manovre possono essere programmate in anticipo, ma l'operatore ha, in ogni modo, i mezzi per interrogare 1'R.P.V., conoscere i suoi principali parametri di volo e intervenire di conseguenza. Con i tipi più sofisticati si può anche ricevere immagini televisive. Ovviamente gli R.P.V. sono di costruzione molto più economica di qualsiasi altro tipo di aereo e, a differenza di quest'ultimo, possono compiere evoluzioni (anche virate a 90 gradi) che un uomo non potrebbe assolutamente sopportare. Possono decollare da basi segrete o essere portati in volo da velivoli - madre e, quando è possibile, il recupero può essere effettuato con l'aiuto di elicotteri o di Hercules che li ripescano in volo come fanno con le capsule spaziali; oppure discendono a terra appesi ad un paracadute.
Ma invece che ai vantaggi economici, bisogna pensare che gli R.P.V. costituiscono un notevole passo in avanti nel campo operativo perché, col minor bersaglio che offrono, sia per le dimensioni, sia perché possono sfuggire ad aerei intercettori e ai missili, sia per le contro-contromisure elettroniche (ECCM) e per le evoluzioni pazze che compiono, possono piombare in picchiata come una bomba, cosa anche questa impossibile con un pilota a bordo. Personalmente ho veduto all’opera non in Italia uno di questi oggetti volanti. Faceva diverse di quelle manovre a 90 gradi ed oltre, saliva e scendeva, si fermava per poi ripartire a velocità supersonica. Sembrava proprio un Ufo, e invece era un R.P.V. dei più perfezionati, ma non certo degli ultimi prototipi che chissà quale mai diavoleria saranno capaci di fare. Non saranno stati pochi gli esperti, anche militari, che avranno scambiato questi oggetti per Ufo, specie in zone di manovre militari.
Nel 1972 gli ”R.P.V.” erano notevolmente sviluppati da quando, nel '47, fu gettato il seme di questi oggetti volanti o sottomarini. Si poteva allora classificarli in due categorie. La prima è quella che comprendeva oggetti volanti e sottomarini destinati alla ricognizione fotografica e televisiva, alla guerra elettronica, alla sorveglianza delle emissioni elettromagnetiche, alla funzione di relais per telecomunicazioni militari ultra segrete e in codice. Gli R.P.V. volanti possono svolgere tutte queste missioni ad alta, media e bassa quota. La seconda categoria è quella che sostituisce gli attuali velivoli da combattimento ed è da qualche tempo in fase d’esperienza. Sarà quella destinata a darci la più spettacolare evoluzione dell'aeronautica negli anni Ottanta. All'incirca il peso degli R.P.V. varia da 20 chilogrammi a 6 tonnellate e la loro velocità da 150 chilometri orari a Mach 2 (2.400 km/h). Ma già ci sono R.P.V. ,quelli che sostituiranno gli aerei pilotati, che volano ad oltre Mach 4, cioè 4.800 km/h, possono quasi fermarsi in volo, compiere evoluzioni incredibili e insostenibili se a bordo ci fosse un pilota e alzarsi in quota velocissimi in pochi secondi. Le forme sono le più strane. Gli R.P.V. hanno calcolatori miniaturizzati e piccole camere televisive a forte ingrandimento controllabili a distanza che trasmettono ottime immagini dell'obbiettivo da colpire; equipaggiamenti elettronici di telemetria e pilotaggio possono essere usati ognitempo, cioè di giorno e di notte o in qualsiasi condizione meteorologica.
Per quanto riguarda in particolare la Marina (Usa, naturalmente, ma anche di altri Paesi marciano di pari passo) sono allo studio tre tipi: uno piccolo (mini-R.P.V.), uno medio (midi-R.P.V.), uno grande (maxi-R.P.V.). Il mini-R.P.V. dovrebbe avere 6 ore di autonomia, capacità di portare 25 kg di carico pagante e di operare sino a 3.000 metri di quota. Rampa o catapulta per il lancio e ricupero con paracadute, oppure atterraggio tipo convenzionale, escludendo possibilmente le operazioni in acqua. Per l'equipaggiamento sono previsti camere televisive, designatone laser, radar, sensori infrarossi, marcatori visivi e acustici. Questo piccolo veicolo telepilotato allargherà la capacità operativa delle fregate e dei caccia. Opererà diretto da un controllore che si varrà, quando fuori vista, di un aeromobile relay o lo affiderà ad un programma registrato in precedenza. Compiti principali saranno la scoperta di missili antinave, la designazione. laser di bersagli situati al di là dell'orizzonte della nave, ed eventualmente la guida a mezza corsa per i missili lanciati da lontano. Sono previsti anche ricognizione e designazione bersagli per armi teleguidate durante le operazioni anfibie, ritrasmissione dei segnali emessi dalle boe sonore e impiego tipo kamikaze contro bersagli vulnerabili come i radar. Il relativo programma di sviluppo potrebbe venir espletato entro il 1982, con la spesa di 30 milioni di dollari. Il midi-R.P.V. pesa 130-140 kg ed opererà in regimi altamente subsonici. Viene impiegato principalmente da navi comando per forze anfibie, navi d'assalto anfibio, navi trasporto da sbarco e unità a effetto superficie. Fra i tipi di carico pagante programmati figurano sistemi “linescan”per la fotografia a raggi infrarossi, camere TV a basso livello di luce, designatoci laser, equipaggiamenti per contromisure elettroniche attive e passive, apparecchiature a microonde, data link a larga banda per ricezione comandi e trasmissione dei dati raccolti, eccetera. Per quanto riguarda la teleguida si è orientati sul sistema TOA/DME (Time of Arrival/Distance Measuring Equipment) con il quale l’RPV triangola la sua posizione riferendosi a due ben definite stazioni con il sussidio (quando vola a quota bassa) di stazioni relay aeroportate. Questo mezzo potrà svolgere vari tipi di missioni. In linea di massima si pensa di utilizzarlo prevalentemente per la guerra elettronica attraverso la scoperta di emittenti nemiche, l'impiego di contromisure passive, l'effettuazione di ricerche radar e di speciali emissioni mentre la nave lanciante rimane in silenzio. Potrà servire anche contro radar, artiglierie e missili contraerei nonché per lanciare boe sonore ed effettuare ricognizioni. Comunque, la Marina sembra aver realizzato due versioni separate, ma parallele. Una detta dell'interim midi R.P.V., lanciabile tanto da nave come dall'aria, ricuperabile con paracadute, e destinata principalmente a fornire alle forze anfibie capacità di rapida ricognizione tattica. L'altra detta multi-mission midi-R.P.V. porta maggior carico pagante ed espleta una più vasta gamma di compiti. Infine, il maxi-R.P.V. che può portare da 300 a 900 kg di carico pagante a quote sui 16-17.000 metri per periodi di un giorno. Destinato principalmente a compiti di sorveglianza oceanica può, con l'ausilio della tecnica TOA/DME, localizzare bersagli sino a 160 km di distanza con errori circolari dell'ordine dei 30 metri. Il relativo programma di esecuzione ha coperto un arco di tempo fra gli anni fiscali 1976 e 1984, comportando una spesa dell'ordine dei 70 milioni di dollari.
Ma nel settore degli R.P.V. è intensa anche l'attività dell'Aeronautica e dell'Esercito degli Stati Uniti e dell’Urss, avanzatissima in questo settore, prima del crollo del muro di Berlino.. Nel dicembre 1978 un servizio segreto occidentale ha catturato in Adriatico proprio un R.O.V. sovietico (sembra sottomarino). Che è stato studiato a lungo dai nostri esperti della Marina. [...]
Si può essere certi che, nonostante le difficoltà di bilancio, gli sforzi intrapresi in questo settore saranno proseguiti. I miglioramenti conseguiti negli equipaggiamenti di teleguida, la realizzazione di apparecchiature per il pilotaggio automatico che si avvalgono dei sistemi di navigazione inerziale, i continui perfezionamenti della microminiaturizzazione hanno facilitato notevolmente i lavori. Nel Vietnam e nel Medio Oriente i veicoli pilotati a distanza hanno a volte sostituito i velivoli convenzionali, specie nelle operazioni di ricognizione, e dànno affidamento per tutti quei compiti ove si richiede solo un limitato carico pagante e non sono necessarie immediate decisioni da parte del pilota. Senza dimenticare poi, il grandissimo vantaggio di evitare perdite di vite umane e ridurre notevolmente gli attriti diplomatici nel caso di abbattimento durante missioni di spionaggio effettuate in tempo di pace.
Un altro tipo di < R.P.V. » è a forma di siluro, lungo dai sette ai venti metri. Sui due fianchi si aprono tre - quattro boccaporti per parte dai quali fuoriescono, a comando da terra, o programmato nel cervello elettronico dell'R.P.V., delle sonde che possono essere a perdere, oppure richiamate a bordo dopo la missione. La quale, ovviamente, consiste nel prendere fotografie e registrare emissioni radar o elettroniche. Queste sonde possono raggiungere, a diverse velocità, località anche distanti alcune decine di chilometri dall'R.P.V. e, quindi, rientrare. Chissà quanti osservatori da terra hanno scambiato questo R.P.V. per un sigaro volante, affermando, in buona fede, di aver visto uscire (o rientrare) degli Ufo! Mi sembra, dunque, che avere ancora dubbi sulla copertura degli Ufo come ricerca e uso di aerei, R.P.V. e satelliti militari e degli Uso come mini-sommergibili-robot, sia davvero difficile.
È avvenuto nel passato, avviene oggi e avverrà nel futuro che si tenti di coprire le ricerche belliche e si faccia passar per altre cose le armi segrete. Ma io sostengo anche che Stati Uniti, Russia ed altre potenze come la Cina, Israele, Germania e Francia, facendo tesoro dell'antico sfruttamento degli oggetti volanti (che poi erano i primi palloni, dirigibili ed aerei), dalla fine della Seconda guerra mondiale, usino, attraverso i loro servizi segreti, il fenomeno Ufo e Uso come arma psicologica.
fonte: areanews24
giovedì 16 aprile 2009
RACCONTO DEL COMPIANTO COLONNELLO PHILIP J. CORSO – [L‘ALBA DI UNA NUOVA ERA – EDIZ. MONDI PROIBITI] - PAG. 135\136
“Era il 1957. La mattina avevo sorvolato la zona. Presa la macchina, ero arrivato nei pressi del punto segnato sulla mappa. In quella zona del New Mexico non c'era altro che deserto.
Rimasi seduto nell'abitacolo e presi a scrutare intorno con il binocolo, fin quando notai qualcosa che tremolava come per un'onda di calore. Potevo vedere attraverso il tremolio luccicante.
D'un tratto, si materializzò. Sembrava un oggetto metallico simile a un disco volante, come quello che il vostro scienziato Victor Schauberger aveva costruito per la Germania.
I secondi passavano veloci. Poi l'oggetto, bruscamente, scomparve. Mi feci più vicino. Mi fermai, in attesa. Una decina di minuti dopo, nuovamente, si materializzò, sempre con quella sagoma tremolante, poi svanì rapidamente. Cronometrai la sua apparizione (circa 48 sec.). Dopo una dozzina di minuti apparve di nuovo. Raccolsi una pietra del deserto e la lanciai contro l'oggetto, che ora sembrava di solido metallo. La pietra rimbalzò, ma non produsse alcun suono. L'oggetto scomparve di nuovo. Allora, in quel punto, piazzai una grossa pietra e dei ramoscelli di salvia selvatica, che l'oggetto schiacciò, quando riapparve. Calcolando gli intervalli fra un'apparizione e l'altra, in tutto avevo avuto modo di osservare l'oggetto allo stato solido per circa cinque minuti. Ed eccolo lì nuovamente. Facendomi coraggio, mi avvicinai e posai la mano sulla sua superficie. Era fresca, nonostante il bruciante sole del deserto, e liscia e al tatto sembrava il piano di un tavolo accuratamente laccato. Non aveva spigoli, né giunzioni, né chiodi o bulloni. Quando scomparve, tornai alla macchina, mi sedetti, pronto a seguire ancora la sequenza di apparizioni e sparizioni. Ogni volta l'oggetto sembrava vacillare, come percorso da un fremito, o da un tremolio.
Improvvisamente, durante l'apparizione successiva, l'ago della mia bussola d'ordinanza iniziò a ruotare su se stesso e il mio contatore geiger prese a fluttuare. Pensai: `La discrezione è il lato migliore del coraggio. Accesi il motore, girai il muso dell'auto e schiacciai a tavoletta. Fatti 3-400 metri, il motore si fermò. L'oggetto si alzò lentamente, si girò su di un fianco e svanì, lasciando una scia. Sembrò come se una gigantesca bolla si fosse richiusa intorno a un tunnel. Poi, solo il cielo e il deserto. La brillante scia colorata rimase impressa per sempre nella mia memoria.
Riaccesi il motore e feci quattro o cinque giri, sempre più stretti, intorno al posto. Mi fermai e scesi, pensando di aver visto delle orme sul terreno. Sembravano lasciate da soffici mocassini. Ne paragonai la grandezza con il mio piede. Io porto i139, misuravano più o meno la metà. Appoggiai i sensori del contatore geiger su un'impronta. Nessuna reazione. Vi posai la bussola. Puntava verso est, in direzione delle rampe lanciamissili, a circa 16 km di distanza".
Fissavo negli occhi i miei amici, gente seria, intelligente e disciplinata. Dissi: "Mi fa piacere constatare, dalla vostra espressione, che nessuno pensa che io sia pazzo".
Hans parlò francamente: "Al contrario, è una storia stupenda e la ringrazio per essersi confidato con noi". Sorrisi e aggiunsi: "Benvenuti a bordo, adesso anche voi fate parte di una razza speciale, quella dei creduloni. Ma ora, signori, parlando seriamente, ditemi: cosa ho visto e in cosa mi sono imbattuto? Mi fido del vostro giudizio".
Hans prese la parola: "Per me, lei ha visto una macchina che viaggia nel tempo. Non ne so il motivo, ma il suo meccanismo spazio-temporale doveva essere in avaria e stava autoriparandosi. Ciò spiegherebbe le apparizioni e sparizioni. Stava entrando e uscendo dalla nostra griglia temporale. Lei è stato testimone di un fenomeno straordinario. Mi elettrizza il solo pensare che una cosa del genere è possibile".
Poi parlò Max: "L'oggetto era sottoposto - e in questo modo volava - a campi gravitazionali artificiali, il che spiegherebbe la luminosità emessa al decollo. Inoltre, spiegherebbe i forti campi elettrici e magnetici rilevati dalla sua bussola e dal contatore geiger. Questi campi possono produrre velocità prossime e anche superiori alla velocità della luce, rendendo possibile viaggiare nel tempo".
Mi alzai e dissi: "Grazie, signori. Continueremo queste nostre conversazioni. Possiamo fare un buon lavoro, anche se non comprendiamo tutto quello che vediamo e sentiamo. Un vostro collega, il dottor Herman Oberth, lo ha detto chiaramente: `Siamo stati aiutati"'.
Il generale Arthur G. Trudeau una volta mi disse: "Se è possibile farlo, noi lo faremo".
Rimasi seduto nell'abitacolo e presi a scrutare intorno con il binocolo, fin quando notai qualcosa che tremolava come per un'onda di calore. Potevo vedere attraverso il tremolio luccicante.
D'un tratto, si materializzò. Sembrava un oggetto metallico simile a un disco volante, come quello che il vostro scienziato Victor Schauberger aveva costruito per la Germania.
I secondi passavano veloci. Poi l'oggetto, bruscamente, scomparve. Mi feci più vicino. Mi fermai, in attesa. Una decina di minuti dopo, nuovamente, si materializzò, sempre con quella sagoma tremolante, poi svanì rapidamente. Cronometrai la sua apparizione (circa 48 sec.). Dopo una dozzina di minuti apparve di nuovo. Raccolsi una pietra del deserto e la lanciai contro l'oggetto, che ora sembrava di solido metallo. La pietra rimbalzò, ma non produsse alcun suono. L'oggetto scomparve di nuovo. Allora, in quel punto, piazzai una grossa pietra e dei ramoscelli di salvia selvatica, che l'oggetto schiacciò, quando riapparve. Calcolando gli intervalli fra un'apparizione e l'altra, in tutto avevo avuto modo di osservare l'oggetto allo stato solido per circa cinque minuti. Ed eccolo lì nuovamente. Facendomi coraggio, mi avvicinai e posai la mano sulla sua superficie. Era fresca, nonostante il bruciante sole del deserto, e liscia e al tatto sembrava il piano di un tavolo accuratamente laccato. Non aveva spigoli, né giunzioni, né chiodi o bulloni. Quando scomparve, tornai alla macchina, mi sedetti, pronto a seguire ancora la sequenza di apparizioni e sparizioni. Ogni volta l'oggetto sembrava vacillare, come percorso da un fremito, o da un tremolio.
Improvvisamente, durante l'apparizione successiva, l'ago della mia bussola d'ordinanza iniziò a ruotare su se stesso e il mio contatore geiger prese a fluttuare. Pensai: `La discrezione è il lato migliore del coraggio. Accesi il motore, girai il muso dell'auto e schiacciai a tavoletta. Fatti 3-400 metri, il motore si fermò. L'oggetto si alzò lentamente, si girò su di un fianco e svanì, lasciando una scia. Sembrò come se una gigantesca bolla si fosse richiusa intorno a un tunnel. Poi, solo il cielo e il deserto. La brillante scia colorata rimase impressa per sempre nella mia memoria.
Riaccesi il motore e feci quattro o cinque giri, sempre più stretti, intorno al posto. Mi fermai e scesi, pensando di aver visto delle orme sul terreno. Sembravano lasciate da soffici mocassini. Ne paragonai la grandezza con il mio piede. Io porto i139, misuravano più o meno la metà. Appoggiai i sensori del contatore geiger su un'impronta. Nessuna reazione. Vi posai la bussola. Puntava verso est, in direzione delle rampe lanciamissili, a circa 16 km di distanza".
Fissavo negli occhi i miei amici, gente seria, intelligente e disciplinata. Dissi: "Mi fa piacere constatare, dalla vostra espressione, che nessuno pensa che io sia pazzo".
Hans parlò francamente: "Al contrario, è una storia stupenda e la ringrazio per essersi confidato con noi". Sorrisi e aggiunsi: "Benvenuti a bordo, adesso anche voi fate parte di una razza speciale, quella dei creduloni. Ma ora, signori, parlando seriamente, ditemi: cosa ho visto e in cosa mi sono imbattuto? Mi fido del vostro giudizio".
Hans prese la parola: "Per me, lei ha visto una macchina che viaggia nel tempo. Non ne so il motivo, ma il suo meccanismo spazio-temporale doveva essere in avaria e stava autoriparandosi. Ciò spiegherebbe le apparizioni e sparizioni. Stava entrando e uscendo dalla nostra griglia temporale. Lei è stato testimone di un fenomeno straordinario. Mi elettrizza il solo pensare che una cosa del genere è possibile".
Poi parlò Max: "L'oggetto era sottoposto - e in questo modo volava - a campi gravitazionali artificiali, il che spiegherebbe la luminosità emessa al decollo. Inoltre, spiegherebbe i forti campi elettrici e magnetici rilevati dalla sua bussola e dal contatore geiger. Questi campi possono produrre velocità prossime e anche superiori alla velocità della luce, rendendo possibile viaggiare nel tempo".
Mi alzai e dissi: "Grazie, signori. Continueremo queste nostre conversazioni. Possiamo fare un buon lavoro, anche se non comprendiamo tutto quello che vediamo e sentiamo. Un vostro collega, il dottor Herman Oberth, lo ha detto chiaramente: `Siamo stati aiutati"'.
Il generale Arthur G. Trudeau una volta mi disse: "Se è possibile farlo, noi lo faremo".
mercoledì 15 aprile 2009
BIBLIOGRAFIA RAGIONATA SU ALCUNI LIBRI DI UFOLOGIA E FENOMENI CONNESSI.
DEI DALLO SPAZIO Apparizioni religiose e intelligenze extraterrestri
Roberto Pinotti - Oscar Mondatori, pagg. 324 €. 8,40
Il buon Pinotti affronta un terreno alquanto spinoso e si punge irrimediabilmente. Non è pane per i suoi denti. La storia delle religioni sotto la lente dell’interpretazione ufologica, è impresa balzana poiché produce una commistione di livelli inaccettabile per ogni scienziato serio (sì, ce ne sono ancora) e filosoficamente insostenibile. Si rilegga Eliade, lo studi in profondità e non ristampi più il libro. Questo è il mio consiglio, ma temo che il dr. Pinotti non lo seguirà, voi che dite?
Oggetti sommersi non identificati 1947-2003: rapporto sugli UFO del mare - Roberto Pinotti , Editoriale Olimpia - Da sempre gli abissi marini evocano timore e fascino, e sono associati al mito e al mistero. E fra i miti e i misteri della nostra epoca, quello degli UFO, nella sua persistente attualità, appare oggi sempre più collegato a tutta una serie di enigmi senza tempo propri dell’idrosfera terrestre, per incredibile che ciò possa apparire. Corpi volanti sconosciuti sono stati osservati più volte introdursi nelle acque dei mari, così come fantomatici USO (Unidentified Submerged Objects, oggetti sommersi non identificati) sono stati a loro volta visti involarsi decollando dalla superficie marina. In ogni parte del mondo i flutti appaiono insomma ben più «trafficati» di quanto non si supporrebbe. E forse, da tempo immemorabile, costituiscono il principale teatro di un’attività tecnologica e logistica propria di intelligenze estranee.
Questa volta il buon Pinotti non sbraca. È la sua materia. Raccogliere dati ed elaborarli con metodo robusto, da sociologo esperto.
OGGETTI VOLANTI NON IDENTIFICATI Nuovo rapporto su avvistamenti e ricerche in Italia - Roberto Pinotti - Oscar Mondadori pagg. 480 € 8,40
Lo consiglio. Buon Pinotti d’annata.
SPAZIO I segreti e gli inganni - Breve controstoria dell'astronautica - Roberto Pinotti - Editoriale Olimpia
Intrigante, sebbene non tutto è suffragato da prove solide. Ma è possibile provare ciò che deve restare segreto?
GLI UFO E LA CIA. Majestic 12 Il segreto della retroingegneria aliena Invasori da Zeta Reticuli - Alfredo Lissoni - MIR edizioni
Lissoni è un ufologo volenteroso, e di questi tempi è perfino cosa rara. Diventa sin troppo facile sparare su M12, CIA e quanti altri enti semi segreti made in USA, tanto loro non si fanno beccare, tanto meno dagli ufologi. Consiglio al dr. Lissoni una bella lettura estiva dei libri di Urania, vi troverà spunti interessanti, forse più verosimili delle tesi di “Gli Ufo e la CIA”.
ATLANTIDE, Il Mistero dei Continenti Perduti - Roberto Pinotti - Oscar Mondadori - Nuovi Misteri - La mitica Atlantide, che ha ispirato filosofi e poeti di tutte le epoche, è veramente esistita o è solo una favola? L'enigma dei continenti perduti, inabissati insieme alle loro progredite civiltà, è oggi più vivo che mai. In questo saggio Roberto Pinotti riporta la leggenda nell'ambito della realtà storica e scientifica al di là di ogni riduttiva ipotesi mitologica e analizza l'argomento confrontando fonti diverse, avvalendosi dei contributi di numerose discipline quali geografia, oceanografia, geologia, biologia, antropologia e storia. Sulla base di recenti ricerche, l'autore prospetta una tesi rivoluzionaria e inquietante: l'avanzatissima civiltà prediluviana, vissuta nell'Età dell'Oro e sommersa da un probabile cataclisma cosmico, potrebbe anche essere originaria di altri mondi. Forse l'uomo ha già vissuto nel più remoto passato il suo avvenire più evoluto.
Ridateci il grande Kolosimo, in Lui vi era poesia, arditezza e una buona dose di sana, intelligente ironia che manca al Pinotti nazionale. La sua è una escursione nei campi dell’ignoto come la potrebbe condurre un commercialista: precisino, dallo stile burocratico ministeriale. Pesante.
I MESSAGGERI DEL CIELO Testimonianze extraterrestri nell'antichità - Roberto Pinotti - Oscar Mondatori
Quanto scrive Pinotti! Riposerà mai? Bravo nel compitino di cronachista, ma senza slanci intuitivi degni di nota.
I NUOVI CERCHI NEL GRANO Un fenomeno che continua - Michael Hesemann - Edizioni Mediterranee
Ottimo lavoro, sebbene le comparazioni con la simbolistica tradizionale denunciano i limiti dell’impostazione accademica dell’autore.
UFO I DOSSIER DEL VATICANO I documenti segreti custoditi negli archivi vaticani - Alfredo Lissoni - MIR edizioni
Da un titolo così ci si aspettava chissà che cosa, ma rimarrete tutti delusi. I documenti segreti che Lissoni presume di rivelare, tali non sono, li potrete trovare perfino sul web. Ci vuole ben altro per sottrarre a quei marpioni di preti una virgola secretata. Gli studi teologici presenti nel suo curriculum, dovrebbero aver indotto il Nostro a dubitare che si possa far luce dove mastini millenari custodiscono ermeticamente segreti che devono rimanere tali.
OLTRE, DAL SETI AGLI UFO Viaggio tra i fenomeni non classificati alla ricerca del pensiero alieno - Roberto Pinotti e Maurizio Blondet - Editoriale Olimpia
Ottimo libro, senza
LA NATURA COMPLESSA DEI CERCHI NEL GRANO Ricerche scientifiche e leggende urbane - ELTJO H. HASELOFF - Prefazione di Roberto Pinotti - Edizione italiana a cura di Stefano Giacomucci e Fabio Borziani
NATRIX editino
Buon lavoro. Documentato e intrigante.
UFO Progetto GENESI Gli extraterrestri hanno creato l'uomo? - Alfredo Lissoni - MIR edizioni
Non lo comprate, se ve lo dovessero regalare c’è sempre e-bay. La solita trita e ritrita tesi dell’intervento alieno sulla genesi dell’uomo. Ma Dio è così tanto indaffarato da delegare aviatori di altri mondi a seminare la vita sul nostro pianeta?
GLI "X-Files" del nazifascismo Mussolini e gli UFO - Roberto Pinotti - Alfredo Lissoni - Idea Libri
Ottimo lavoro del duo dell’ufologia italica. Proprio noi italiani, autarchici fino alla miseria, disorganizzati per antonomasia, caciaroni e sbruffoni, sì, proprio noi siamo stati capaci, primi al mondo, di investigare sugli Ufo e di averne perfino trovato uno. Che fine poi abbia fatto tale apparecchio, è un altro paio di maniche. Misteri d’Italia.
UFO complessità ed anomalie di un mito - Stefania Genovese - Edizioni Segno
Bel compitino da tesi universitaria. Quando si vuole essere obbiettivi, scientifici, precisini, attenti a non partire per la tangente, si scrive un libro così. Bene, brava, però che noia.
IL MISTERO DI CERCHI NEL GRANO Gli extraterrestri sono tornati - Michael Hesemann - Premessa di Paola Giovetti Postfazione di Gianfranco De Turris - Edizioni Mediterranee
Il grande De Turris mi ha anticipato. Sottoscrivo.
L'ENIGMA DELLE TRACCE CIRCOLARI Le inquietanti impronte rinvenute nei campi di grano di diversi paesi del mondo - Pat Delgado e Colin Andrews - ARMENIA Editore
Quanti libri sui cerchi nel grano hanno pubblicati? Più dei cerchi.
BREVE STORIA DEGLI ALIENI - Roberto Pinotti - Bompiani editore, saggi tascabili - Esistono gli alieni? La scienza, nonostante un approccio tradizionalmente sciettico, è oggi ormai orientata a rispondere positivamente. Nei termini più esaurienti, questo libro ripercorre le varie tappe di questo interrogativo storico, culturale, scientifico e spirituale, radicato nell'uomo fin dall'antichità e oggi reso attuale da un lato da quattro decenni di ricerca radioastronomica sulle intelligenze extraterrestri (SETI) e dall'altro da oltre mezzo secolo di indagini ufficiali e non, sugli ogetti volanti non identificati (UFO). Questo saggio delinea inoltre gli scenari che una presa di contatto con civiltà aliene necessariamente comporterebbe, in positivo e in negativo, per l'umanità: un evento epocale che ci schiuderebbe comunque una nuova visione del mondo.
Il Bignami dell’ufologia moderna. Bravo Pinotti, il Montanelli – senza il suo stile - del mistero.
UFO. VISITATORI DA ALTROVE - Nuova edizione riveduta ed ampliata - Roberto Pinotti - Bompiani editore, i grandi tascabili - Perché non si è mai data una risposta "definitiva" al problema UFO? - Da quando il pilota Kenneth Arnold, il 24 giugno del 1947, effettuò il primo avvistamento riferito come tale dalla stampa, il Problema degli UFO (da "Unidentified Flying Objects", oggetti volanti non identificati) si è imposto all'attenzione di tutto il mondo. Questo volume costituisce la più completa e documentata analisi dei molteplici aspetti del problema, visto nei suoi risvolti più concreti e tangibili. Roberto Pinotti, studioso di fama mondiale, focalizza i molteplici volti del "puzzle" ufologico indicando per la prima volta in termini sistematici le possibili risposte all'enigma e rivelando i più sconcertanti retroscena coinvolgenti una vasta azione di possibile condizionamento dell'opinione pubblica mondiale a opera dei servizi di intelligence delle principali potenze. Le recenti apparizioni in Russia, Europa ed America, ripropongono drammaticamente l'argomento in un'ottica sempre più aliena. Forse non manca molto ad una rivelazione epocale.
Compratevelo. È ormai un classico.
UFO. TOP SECRET - Roberto Pinotti - Bompiani editore, i grandi tascabili - Un libro che ha il coraggio di informare su una verità inquietante e "scomoda". Da quasi mezzo secolo l'enigma degli UFO continua a imporsi in tutto il mondo come un fenomeno reale di natura tecnologica e di ignota provenienza, per la comprensione del quale i vari Governi hanno costituito numerosi organismi ufficiali di studio e di indagine caratterizzati dal massimo riserbo. Ma perché un silenzio così ostinato? Per evitare panico, isterismo collettivo, crisi di autorità e uno "shock culturale" per il momento non controllabile. Il Top Secret vige tutt'ora sull'argomento studiatissimo dai servizi segreti di differenti paesi. Tra questi spicca la CIA statunitense, dalla cui mole di documenti segreti, in parte resa nota per virtù della "Legge sulla Libertà dell'Informazione", emerge nei dettagli l'incidente di Roswell (1947): l'ormai pressoché accertata caduta di un UFO nel New Messico. Scritto da un esperto di fama mondiale, questo testo va ben oltre il segreto imposto dalle censure governative, delineando scenari inquietanti e aprendo insolite prospettive.
Ottimo lavoro del solito, immarcescibile, irascibile, Pinotti nazionale.
UFO SCACCHIERE ITALIA - Roberto Pinotti - Oscar Mondadori - Nuovi Misteri - Da mezzo secolo, al di là di ogni tentativo di mitizzazione o di mistificazione, l'enigma degli UFO esiste e resiste a dispetto di ogni semplicistica spiegazione o smentita. Manifestandosi in varie ondate successive, questo fenomeno alieno ha interessato molti e diversi scacchieri geografici del globo. Questo libro delinea in termini esaustivi, e con informazioni e dati aggiornati, rigorosamente verificati e documentati dal Centro Ufologico Nazionale e dalla Aeronautica Militare Italiana, ciò che finora è accaduto nello scacchiere Italia, come pochi altri al centro delle misteriose apparizioni, in cielo, a terra e per mare. Un resoconto illuminante, che si legge come un romanzo e si consulta come una guida.
Come sopra.
ANGELI, DEI, ASTRONAVI - Extraterrestri nel passato - Roberto Pinotti - Oscar Mondadori - Nuovi Misteri - Un saggio che espone in modo obiettivo, scientificamente verificabile e forse un po’ provocatorio, un definito, ristretto contesto di fatti archeologici e storici, sui quali fondare una nuova disciplina: la paleoastronautica. Il quadro per la prima volta ridimensionato e obiettivo di una prospettiva storica, tradizionale e scientifica nuova; la constatazione che da sempre intelligenze estranee all'umanità hanno interagito con essa nel bene e nel male, e anche che tali presenze sono direttamente collegate con l'attuale fenomeno degli UFO. Una visione diversa, che implica inoltre la possibilità nel passato di una unione feconda fra l'Homo Sapiens e i misteriosi stranieri del Cielo, poi divinizzati dai nostri antenati in base ad un Processo culturale oggi perfettamente individuabile.
È un campo ostico per il Nostro, rischia sempre il nominalismo nel comparare fenomeni diversi. Non credo che faccia bene all’indagine ufologica raccogliere tutta la storia delle civiltà, le religioni del mondo, e la partecipazione straordinaria di alien in un mix agrodolce, senza un sapore preciso, senza una linea conoscitiva praticabile.
UFO CONTATTO COSMICO - Messaggeri e messaggi dal cosmo - Roberto Pinotti - Edizioni Mediterranee - Ad oltre quaranta anni dalla prima segnalazione ufficialmente riferita come tale, l'enigma degli UFO continua oggi a manifestarsi oltre ogni limite di spazio e di tempo al di la di ogni spiegazione o smentita. Il Fenomeno presenta delle costanti precise e ricorrenti, e componenti di incontestabile carattere intelligente e tecnologico non ricollegabili ad alcuna matrice umana. Di qui la constatazione che il problema ha un'origine totalmente estranea alla nostra realtà terrestre. Che poi le intelligenze degli UFO siano esseri di altri pianeti o provenienti da un piano di realtà diverso dal nostro (ovvero da una dimensione parallela rispetto al nostro continuum spazio-temporale) ha infondo ben poca importanza, in quanto entrambe le possibilità risultano conciliabili alla luce delle più recenti concezioni della fisica di avanguardia. Ma quali sono le intenzioni dei misteriosi visitatori? Sociologo e ricercatore aerospaziale che segue la questione da tre decenni quale esperto di livello internazionale, l'autore - fatta giustizia delle sue frange mitiche, mistiche e mistificatorie - analizza lucidamente il persistente "grande gioco" delle grandi potenze teso a preparare le masse (dapprima con la congiura del silenzio e poi con un programma educativo occulto di lungo periodo) a reggere agli indesiderabili effetti traumatici che potrebbero nascere dal temuto shock prodotto nella nostra realtà da un subitaneo impatto con intelligenze superiori. Inoltre, attingendo alla casistica odierna come pure alla tradizione esoterica e alla ricerca psichica, questo libro mette a fuoco anche e soprattutto l'azione svolta dalle intelligenze degli UFO nei "nostri" confronti, oggi come ieri rivolta ad interagire sottilmente con l'evoluzione della razza umana in termini talvolta apparentemente contraddittori, ma comunque sostanzialmente positivi, nel rispetto implicito della nostra identità culturale e nella necessaria attesa delle condizioni per noi più idonee ad un contatto cosmico.
Interessante con qualche riserva su l'ermeneutica di base.
ALIENI IN ITALIA - 1945 - 1995: 50 anni di incontri ravvicinati - Moreno Tambellini - Edizioni Mediterranee - Prefazione di Gianfranco de Turris - Questo libro vuole essere uno strumento idoneo a dare un'idea precisa su cosa siano realmente i cosiddetti "incontri ravvicinati del Terzo Tipo". Che provengano dal mondo fisico o parafisico, gli esseri definiti "alieni" si sono presentati agli occhi sbalorditi degli umani sotto gli aspetti più diversi, e l'Autore offre per ciascuno dei casi segnalati una dettagliata rappresentazione grafica di tali esseri, unitamente ad una scheda che contiene i dati salienti di ogni incontro. Presso le più importanti organizzazioni per lo studio degli UFO in Italia esistono archivi contenenti numerosi incontri o avvistamenti di Terzo Tipo, tutti accuratamente catalogati e documentati dal maggior numero possibile di testimonianze e di particolari. L'autore ha compiuto una selezione attenta di tale casistica, ricavandone circa 100 casi, attenendosi esclusivamente a quelli di cui ha potuto fornire i seguenti dati:
1.Data, luogo e circostanze dell'incontro.
2.Identità del protagonista o testimone.
3.Tipologia dell'alieno
4.Descrizione dettagliata dell'incontro
5.Descrizione dell'eventuale velivolo; forma e dimensioni stimate del soggetto.
6.Descrizione dell'alieno e del suo eventuale atteggiamento, della sua statura, abbigliamento e accessori, con una rappresentazione grafica di fronte e di profilo e una classificazione tipologica.
Nel complesso, come sottolinea nella prefazione Gianfranco de Turris, si tratta sempre di eventi concreti e chiaramente memorizzati dai protagonisti e mai di visioni autosuggestioni mistiche, allucinazioni o travisamenti fantastici di fatti più banali.
Come sempre, quando De Turris fa l’introduzione del libro, mi anticipa. Nulla da dire.
SENZA CONSENSO - Carl Nagaitis & Philip Mantle - gli anelli, otium ac negotium edizioni – Salerno - Uno studio completo del vuoto temporale e del fenomeno dei rapimenti alieni nel Regno Unito - La prima indagine inglese che da quattro decenni sta sconcertando scienziati e laici: il Fenomeno dei Rapimenti Alieni. Da quando negli Stati Uniti è stato coniato il termine Disco Volante per descrivere l'avvistamento di un UFO nel lontano 1947, migliaia di casi di rapimenti sono stati segnalati, la maggior parte negli Stati Uniti. In Gran Bretagna sono stati documentati soltanto 40 casi. Questi casi variano da individui che hanno avuto una esperienza di "vuoto temporale" a persone che sono state perseguitate dagli UFO e infine, a gruppi di persone che sostengono di essere stati rapiti da esseri alieni e portati persino sulle navicelle spaziali. Il giornalista Carl Nagatis e Philip Mantle, Direttore Investigativo di BUFORA, si dedicano alla ricerca e alle indagini sui casi che interessano le Isole Britanniche. I casi raccontati sono stati scrupolosamente studiati, i testimoni sono stati intervistati e si sono sottoposti alla ipnoterapia regressiva e tutte le loro teorie attuali che spiegano il fenomeno dei rapimenti sono state raccolte in un unico volume per dare vita ad un viaggio affascinante in un mondo ancora inesplorato. Il risultato è uno straordinario catalogo dell'inspiegabile, completo di fotografie mai pubblicate prima.
Buon lavoro sul campo, quello che consiglierei di fare ad ogni ufologo di buona volontà.
RAPITI! - Incontri con gli alieni - John E. Mack - Introduzione di Roberto Pinotti - Arnoldo Mondadori editore - "Mi sentivo sdraiato su un tavolo, abbastanza alto, non molto largo, circondato da piccoli esseri dalla testa grossa che mi infilarono un ago nel collo. Ero terrorizzato. Urlavo, e in quel momento ebbi quasi un collasso". Di racconti bizzarri come questo John E. Mack se ne è sentiti fare parecchi, nel suo studio di psichiatra al Cambridge Hospital. Gente che ha cominciato a fluttuare nell'aria, che ha attraversato le pareti, che è stata aspirata da raggi luminosi all'interno di astronavi, che si è trovata immobilizzata su una tavola mentre gli alieni la esaminano o peggio. Gente che è stata sottoposta ad interventi chirurgici, a cui sono stati tolti e rimessi i globi oculari. Uomini a cui è stato prelevato lo sperma, donne sottoposte ad inseminazione artificiale e a successiva rimozione dell'embrione. Scopo di tutto questo, secondo le viitime, creare a bordo delle astronavi una specie ibrida, umano-aliena. Di una sola cosa Mack era certo: tutti questi pazienti sembravano aver subito un grave trauma psicologico e tutti -invitati a parlarne- gli riferivano ricordi confusi di rapimento e violenza sessuale. Così per recuperare le memorie represse, è ricorso all'ipnosi. E sono venute a galla storie talmente sconcertanti che forse avrebbero spinto un altro scienziato ad archiviare il,problema. Il dottor Mack ha invece deciso di approfondire la ricerca. Ha raccolto e studiato quasi cento casi di rapimenti a opera di alieni e svolto centinaia di ore di colloqui e terapie. Alla fine si è convinto che le testimonianze dei suoi pazienti erano attendibili, che i loro racconti non erano allucinazioni né sogni, ma il frutto di esperienze drammaticamente reali. In questo libro spiega perchè. E si augura che Rapiti insinui lo stesso dubbio,se non la stessa convinzione, in ogni lettore dalla mente aperta.
Fenomeni problematici, di difficile analisi. Le implicazioni che rapimenti di questo genere comportano, aprono scenari conturbanti, lovecraftiani.
RAPITE DAGLI UFO - Otto casi di donne "prelevate" e "studiate" dagli alieni - Karla Turner - Prefazione di Giancarlo de Turris - Edizioni Mediterranee - Molti cominciano a credere fermamente che non siamo soli nell'universo. Da alcuni anni a questa parte, infatti, si stà verificando un sempre più intenso intervento degli extraterrestri nei confronti del nostro pianeta. Dopo i primi sporadici avvistamenti di UFO avvenuti agli inizi degli anni '50, si sono susseguite vere e proprie "ondate" di UFO, apparse nei cieli di ogni parte del mondo e riportate dalle cronache del tempo. Successivamente, hano avuto luogo i cosiddetti "incontri ravvicinati" di vario tipo, ai quali hanno contribuito a dare una certa eco anche film di successo. Contemporaneamente, cominciarono a verificarsi i primi rapimenti -almeno quelli ricordati ufficialmente- che sono andati intensificandosi negli ultimi anni. La casistica su coloro i quali affermano di essere stati rapiti dagli UFO è ormai sterminata, e numerosi sono anche i libri seri e documentati pubblicati sull'argomento. Esistono inoltre delle statistiche che classificano e quantificano tali eventi. E' forse avvenuta una sorta di "contagio psichico"? Si tratta di vissuti reali e oggettivi oppure semplicemente soggettivi? A giudicare dai racconti, quasi tutti raccolti in stato di ipnosi, e delle prove oggettive, queste esperienze avrebbero il crisma dell'autenticità. In questo libro, in particolare, otto donne raccontano dettagliatamente come siano state portate via, analizzate e sottoposte ad "esperimenti" di tipo psichico e genetico, da esseri capaci di attraversare con grande semplicità, con le loro "macchine volanti", le apparenti barriere dello spazio e del tempo.
Leggete la prefazione di De Turris.
INTRUSI - Budd Hopkins - Armenia Editore - Un'incredibile serie di "rapimenti" svela una inquietante realtà: la terra e l'umanità sono un gigantesco laboratorio spaziale per esseri di altri mondi
Sensazionalistico, con troppa fanfara. L'ipotesi di partenza - intervento alieno - è fin troppo smontabile e rischia di delegittimare la ricerca seria su questi fatti problematici.
RAPPORTO SUGLI UFO - J. Allen Hynek - Arnoldo Mondadori Editore - Testo fondamentale dal pioniere e creatore dell'ufologia scientifica prof. Allen Hynek
Sottoscrivo il promo editoriale. Studio sempre attuale, non datato.
UFO realtà di un fenomeno - J. Allen Hynek e J. Vallee - Armenia Editore
Eccellente.
SU COSE CHE SI VEDONO IN CIELO - Carl Gustav Jung - Sonzogno Editore
Eccellente. Miti, simboli, manifestazioni sacre, mandalici eventi, insieme agli oggetti volanti non identificati diventano materia di studio di un grande scienziato dell’inconscio. Gli Ufo hanno diritto di cittadinanza nella cultura mondiale, ma grezzi intellettualmente come Angela, Hack e cicapitechi vari non se ne sono accorti.
UFO: missione uomo - Roberto Pinotti - ARMENIA Editore
È sempre il Pinotti classico, per brindare in occasione di un convegno su E.T..
UFO: la congiura del silenzio - Roberto Pinotti - ARMENIA Editore
Buone le riflessioni, ma Pinotti non si spinge oltre.
L'AVIAZIONE DI ALTRI PIANETI OPERA TRA NOI:
Svelato il mistero dei dischi volanti -Sono Extraterrestri - Rapporto Perego sull'aviazione di altri pianeti - Gli Extraterrestri sono tornati - Alberto Perego - Edizioni C.I.S.A.E.R.
Un pioniere dell’ufologia italiana. Ingenuo, forse, semplicistico, anche, ma un galantuomo curioso alle prese con un mistero insondabile. Sarà oggi pure datato, ma in quegli anni il Console era anni luce più avanti di tutti.
LA VERITA' SUI DISCHI VOLANTI - Donald E. Keyhoe - Edizioni ATLANTE
Classicissimo dell’ufologia mondiale. Ma se il Nostro maggiore fosse un governativo in missione per creare un mito collettivo?
Cercherò di integrare la bibliografia con altri testi, il tempo di reperirli e leggerli. Vi sono ancora molti libri, vecchi e nuovi, da inserire e, semmai, stroncare. Chi credo di essere? Un vecchio ricercatore che ne ha viste tante e che si è formato un senso critico politicamente scorretto. Semplice.
RICEVO E PUBBLICO
ALESSANDRO
CASTELFIORENTINO
Curioso come Ciccarella paragoni se stesso e il partito trasversale degli esoteristi alla Maddalena. La stessa sottile metodologia usata dai compilatori dei vangeli gnostici. Identificare il geloso e materialista Pietro con la Chiesa, allora ai primordi, e paragonare la "pneumatica" Maddalena, vittima piagnucolante delle forze arcontiche, ai gruppi settari dediti alle varie forme di gnosi spruzzate di cristianesimo. Bravo Ciccarella, non male come tentativo. Esegesi, questa, che indica alcuni tipi di letture da te fatte. Affermi che bisogna parlare di ciò che si sperimenta : una frase molto galileiana. Ma dimmi: "Per credere nell'esistenza di satana e provare la sua presenza devo invocarlo e poi farmi possedere?" Ed ancora: "Per sapere che il sangue di un infante è ritenuto magico da tutti i grimori medioevali, devo sgozzare un bambino?". Come vedi la tua tesi decade immediatamente. Ritengo che il cristiano ha il dovere di credere nell'esistenza del maligno senza esserne incuriosito; cioè non deve cadere nella facile trappola della demonologia che degenera in demonolatria. So che il sangue è stato sempre utilizzato per scopi propiziatori - o per meglio dire - per ottenere l'aiuto di entità non ben definibili secondo il vostro "augusto" vocabolario del mistero; ma con ciò, la Chiesa ha sempre insegnato di dover rifuggire e combattere con durezza proporzionata queste nefande pratiche. L'Aids è frutto della perversità umana; se fossimo più continenti e meno dediti al sesso libertino ci accorgeremo di come il problema diminuirebbe. Il suo finale, Ciccarella, fa da splendido contraltare a come ha iniziato. I frequentatori delle conventicole para-tantriche sarebbero sempre i soliti cattolici bigotti che - appena la moglie va a nanna - si precipitano, come squali sulla preda, alla ricerca di un orgasmo cosmico. Non ce la racconta giusta; la realtà pare prendere invece altre direzioni : gli habituè, sono uomini di medio-alto livello ecomonico, relativisti ed innamorati solo di se stessi, assetati di potere per armonizzare lo "sciacallo" che hanno al posto dell'anima con il robot - freddo, cinico e distaccato - che hanno al posto della mente.
...E RISPONDO
Intanto caro Alessandro, l'aids non è la nemesi divina di pratiche proibite, almeno non direttamente. Informati se puoi. Esso nasce come arma spregevole di menti ancora più spregevoli, in quei laboratori di genetica degni di Hitler e situati in amene contee di un occidente infame, che si riempie la bocca di proclami libertari per poi succhiare le midolla del mondo. Su, andiamo Alessandro di Castelfiorentino, definirsi cattolici non è un lasciapassare ne una ipoteca di verità. Le esperienze spirituali, quelle veridiche e genuine d'oriente e d'occidente, sono le uniche a confermare i libri sacri e Galilei non c'entra. Il mio percorso specialissimo è una via, non l'unica, tuttavia mi permette di vedere oltre le lenti preconfezionate di certi professori, sudaticci e anguillosi che insegnano nelle scuole teologiche. E l'esperienza interiore se permetti non è cosa da poco se ti fa conoscere oltre il velo dei sensi. Il sesso poi, non deve far paura come la fa a molti cattolici osservanti. Reprimere ciò che Dio ha creato entro norme e codicilli fa male alla salute e limita l'azione divina. Attraverso la sessualità possono agire energie infere come forze elevate: forse è l'unica potenza neutra dell'universo. Le degenerazioni sessuali non escludono il valore assoluto dell'amore. La tua è una critica sprezzante, certo, eppure nasconde una nostalgia e una paura.
CASTELFIORENTINO
Curioso come Ciccarella paragoni se stesso e il partito trasversale degli esoteristi alla Maddalena. La stessa sottile metodologia usata dai compilatori dei vangeli gnostici. Identificare il geloso e materialista Pietro con la Chiesa, allora ai primordi, e paragonare la "pneumatica" Maddalena, vittima piagnucolante delle forze arcontiche, ai gruppi settari dediti alle varie forme di gnosi spruzzate di cristianesimo. Bravo Ciccarella, non male come tentativo. Esegesi, questa, che indica alcuni tipi di letture da te fatte. Affermi che bisogna parlare di ciò che si sperimenta : una frase molto galileiana. Ma dimmi: "Per credere nell'esistenza di satana e provare la sua presenza devo invocarlo e poi farmi possedere?" Ed ancora: "Per sapere che il sangue di un infante è ritenuto magico da tutti i grimori medioevali, devo sgozzare un bambino?". Come vedi la tua tesi decade immediatamente. Ritengo che il cristiano ha il dovere di credere nell'esistenza del maligno senza esserne incuriosito; cioè non deve cadere nella facile trappola della demonologia che degenera in demonolatria. So che il sangue è stato sempre utilizzato per scopi propiziatori - o per meglio dire - per ottenere l'aiuto di entità non ben definibili secondo il vostro "augusto" vocabolario del mistero; ma con ciò, la Chiesa ha sempre insegnato di dover rifuggire e combattere con durezza proporzionata queste nefande pratiche. L'Aids è frutto della perversità umana; se fossimo più continenti e meno dediti al sesso libertino ci accorgeremo di come il problema diminuirebbe. Il suo finale, Ciccarella, fa da splendido contraltare a come ha iniziato. I frequentatori delle conventicole para-tantriche sarebbero sempre i soliti cattolici bigotti che - appena la moglie va a nanna - si precipitano, come squali sulla preda, alla ricerca di un orgasmo cosmico. Non ce la racconta giusta; la realtà pare prendere invece altre direzioni : gli habituè, sono uomini di medio-alto livello ecomonico, relativisti ed innamorati solo di se stessi, assetati di potere per armonizzare lo "sciacallo" che hanno al posto dell'anima con il robot - freddo, cinico e distaccato - che hanno al posto della mente.
...E RISPONDO
Intanto caro Alessandro, l'aids non è la nemesi divina di pratiche proibite, almeno non direttamente. Informati se puoi. Esso nasce come arma spregevole di menti ancora più spregevoli, in quei laboratori di genetica degni di Hitler e situati in amene contee di un occidente infame, che si riempie la bocca di proclami libertari per poi succhiare le midolla del mondo. Su, andiamo Alessandro di Castelfiorentino, definirsi cattolici non è un lasciapassare ne una ipoteca di verità. Le esperienze spirituali, quelle veridiche e genuine d'oriente e d'occidente, sono le uniche a confermare i libri sacri e Galilei non c'entra. Il mio percorso specialissimo è una via, non l'unica, tuttavia mi permette di vedere oltre le lenti preconfezionate di certi professori, sudaticci e anguillosi che insegnano nelle scuole teologiche. E l'esperienza interiore se permetti non è cosa da poco se ti fa conoscere oltre il velo dei sensi. Il sesso poi, non deve far paura come la fa a molti cattolici osservanti. Reprimere ciò che Dio ha creato entro norme e codicilli fa male alla salute e limita l'azione divina. Attraverso la sessualità possono agire energie infere come forze elevate: forse è l'unica potenza neutra dell'universo. Le degenerazioni sessuali non escludono il valore assoluto dell'amore. La tua è una critica sprezzante, certo, eppure nasconde una nostalgia e una paura.
lunedì 13 aprile 2009
SULLE TRACCE DEL MISTERO
Un sito, SULLE TRACCE DEL MISTERO, che, aperto da poco, rinforza il panorama internazionale di validi uomini e donne che ricercano la verità, dietro il velo di maya. Sono viterbesi che superando l'impasse antropologico-culturale sonnacchioso delle origini, volano verso orizzonti inaspettati. Coraggio, la strada è lunga e perigliosa, fatta di trabocchetti, canti di sirene, pressioni sociali e dinieghi degli scettici. Tuttavia la posta in gioco è altissima: la libertà dal conosciuto.
Da queste iniziative, coraggiose e in controtendenza, intravedo la speranza per i tempi nuovi.
http://www.sulletraccedelmistero.it/
Da queste iniziative, coraggiose e in controtendenza, intravedo la speranza per i tempi nuovi.
http://www.sulletraccedelmistero.it/
giovedì 2 aprile 2009
CONTROCORRENTE FOREVER
Far conoscere alcune cose da un punto di vista oggi poco usato, quello spirituale-tradizionale, alcune cose che riguardano tutti noi, da vicino, da molto vicino, cose che mettono in serio pericolo un principio fondamentale dell'uomo, il principio fondamentale, la libertà; ecco, far conoscere queste cose ostili, aliene a noi tutti, è cosa difficile, pericolosa e decisamente controcorrente. Sono sempre stato controcorrente, sin da piccolo, quando non sapevo nemmeno cosa volesse dire controcorrente. Parteggiavo per gli indiani quando John Wayne li crivellava di colpi, leggevo Evola, Guenon, Eliade, Dumezil quando venivano osteggiati dalla cultura egemone italiana. Praticavo yoga, zen e varie tecniche realizzative quando i miei coetanei fumavano e si sballavano tra discoteche e ritrovi tipici. Sì, ero controcorrente quando o si era compagni o niente (io ero niente ovviamente). Ero contro il mondialismo quando era in nuce e oggi sembrano tutti concordi nella critica a tale sistema, gli stessi che lo hanno creato. Subodoravo la presenza degli Illuminati dietro i fattacci di cronaca, dietro le stragi, dietro l'economia mondiale e pensavo al quarto livello di potere e forse al quinto dietro mafia, camorra e massonerie varie. Già, un paranoico allo stato puro. Già.
mercoledì 1 aprile 2009
L'IMPERO BRITANNICO IERI (ED OGGI?)
Elizabeth I, Queen of England - The "Rainbow" portrait
Il ritratto della regina Elisabetta I (Greenwich, 7 settembre 1533 – Londra, 23 marzo 1603) è la rappresentazione - una sorta di mandala magico - del ruolo di guida mondiale che l'Impero Britannico stava assumendo all' epoca, ed i metodi attraverso i quali questa leadership sarebbe stata esercitata. La regina tiene nella mano destra un arcobaleno stilizzato, simbolo della pace universale attraverso la gamma delle frequenze e della simbolica legata ai colori, tenuta in pugno dall'Impero Britannico. La scritta NON SINE SOLE IRIS significa Non c'è Arcobaleno senza Sole, dove l'arcobaleno è come ho detto la Pace e l'armonia mondiale e il sole l'Impero Britannico. Le orecchie e gli occhi presenti sul vestito della regina alludono al sistema di "intelligence" che l'impero stesso avrebbe usato per garantire la sua supremazia. Una supremazia non più basata sulla guerra, ma sullo spionaggio (orecchie) e l'intelligence (occhi). Le pieghe della veste formano poi delle labbra serrate, simbolo della "secrecy", la segretezza fondamento di ogni potere che vuole durare nei secoli.
Nessun riferimento a simbologie cristiane, ma al contrario diversi richiami alla conoscenza luciferiana, simboleggiata sia dagli occhi ma ancor più dal serpente ricamato sul braccio sinistro della regina. Il serpente forma un nodo identico a quello che compare nelle logge massoniche, a simboleggiare l'unità dei fratelli e la loro conoscenza condivisa, così come il legame tra il creatore e le sue creature. Significativo che sia proprio il serpente - lucifero a formare il nodo. La discendenza draconiana dei Windsor, li collega a potentati antichissimi e devastanti per la libertà delle genti.
Sorgono spontanee alcune domande, banali, se volete, nella loro logica: quanto di questo retaggio occulto è presente nell'attuale Casa Reale inglese? Quanto di quel potere oscuro è ancora esercitato da Elisabetta II nel terzo millennio? Gli Illuminati esistono o sono frutto della fantasia di quel pasticcione di Dan Brown o dei centoni letterari del pingue anglosassone Icke? Giulio Tremonti, ministro concreto e non facile a voli occultistici e cospirazionisti, ha comunque alluso in una trasmissione di Santoro ad un potere operante dietro le quinte della storia di questo secolo, un potere ad opera di Illuminati, una cricca di falsi profeti, banchieri, finanzieri, politici ed altri ancora, che reggono le fila dei destini dei popoli. E io che credevo d'esser paranoico.
Nota
Diffidate di certe simbologie - draghi, salamandre, serpenti - sono segni di riconoscimento sempre attuali delle potenze delle tenebre.
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