Chi legge "esamini tutto, ma ritenga solo ciò che è giusto".
La mente non è un vessillo da riempire, ma un fuoco da accendere.
domenica 31 gennaio 2010
FOTOLUMINESCENZA Quello che gli alleati ci hanno nascosto sulla II° Guerra Mondiale
Il processo della fusione fredda con ultrasuoni, detto di trasmutazione dei metalli, per quanto anomalo, era stato scoperto ed ingegnerizzato sin dagli anni trenta, con raggi infrarossi coerenti piuttosto che con ultrasuoni ad alta intensità, da scienziati tedeschi guidati da Walter Gerlach, il padre degli studi sulla Gravitazione e sullo spin dell'atomo. Durante la guerra, questo team di scienziati tedeschi, integrati da un nutrito gruppo di teorici e sperimentali, finì per lavorare ad una arma segreta, o "Wunderwaffe" arma delle meraviglie, considerata più devastante di una bomba termonucleare e decisiva per la vittoria. Tanto è vero che questo team era alle dirette dipendenze di un dipartimento speciale delle SS soprannominato "Schwarze Sonne", sole nero, con ovvi legami esoterici. Uno tra i vari risultati apportati da questo Team consisteva nello sfruttamento del fenomeno fisico chiamato "fotoluminescenza". Quasi sicuramente è stato il metodo utilizzato per arricchire l'uranio, e successivamente anche il plutonio, negli stabilimenti di Auschwitz della IG Farben con elevati livelli di purezza (oltre il 99,9%) e consentire alla Germania di arrivare prima nella realizzazione della Bomba Atomica Tedesca del Terzo Reich con risorse decisamente inferiori rispetto agli americani (anche se la bomba non fu utilizzata per mancanza di un vettore in grado di portarla sull'obiettivo). A corroborare questa tesi ci sono diverse fonti: da quelle desecretate dell'intelligence britannico ed americano (anche se su quest'ultinmo fronte rimangono molte informazioni ancora coperte da segreto di stato dopo quasi 60 anni), dai livelli di radioattività 5 volte superiore al normale sui siti di test individuati in Germania, agli archivi della Stasi di Berlino, a quelli del KGB di Mosca, nonché dalle documentazioni che sono emerse nel corso degli ultimi anni, sopratutto dopo il crollo del Muro, dai diversi servizi di intelligence dei regimi ex-comunisti (interrogatori di personale tecnico sopravvissuto, ufficiali SS etc.). Del resto, da alcuni anni a questa parte, una certa pubblicistica, decisamente revisionista rispetto alla vulgata ufficiale, inizia a raccontare sempre più intensamente di una storia ben diversa della corsa all'arma atomica e del modo in cui finì la seconda guerra mondiale.
Tutte queste informazioni ci confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, di come la Vera Storia sia stata manipolata dai vincitori e che la tecnica e la scienza che oggi conosciamo è assolutamente parziale e priva di quelle scoperte e di quelle realizzazioni che ci consentirebbero di viverre decisamente meglio in un mondo rovinato dal profitto fine a se stesso e dall'interesse di poche oligarchie.
lunedì 25 gennaio 2010
SKYLARK, DIETRO I CONFINI DEL MONDO
Gli strateghi de Il Gruppo, dividono il mondo in tre fasce di paesi, che chiamano:
1) il "nucleo funzionale" della globalizzazione,
2) la "breccia" disfunzionante rispetto alla globalizzazione,
3) e una varietà di "Stati-sutura" .
Il nucleo funzionale comprende il ricco mondo occidentale, USA, Gran Bretagna, Germania, Giappone e Francia (old core), a cui però viene affiancato un "nuovo nucleo" (new core) costituito da India e Cina. Per quanto diversi e lontani, anche questi due Stati hanno aderito alla globalizzazione economica e vogliono diventare, o stanno diventando, "giocatori internazionali". Gli Stati della breccia (o del vuoto) sono Iran, Corea del Nord e praticamente tutta l'Africa, visti come fonte di instabilità, destabilizzazione, guerre, e incapaci di competere nell'economia globale. Gli stati-sutura sono quelli come il Brasile e la Serbia, avviati a diventare, da Paesi poveri e instabili, a Paesi ad economia capitalista e in sviluppo. Per l'Italia non vi è collocazione stabile né destino, siamo fuori dai giochi. Il Gruppo sostiene che la strategia americana deve, nel prossimo futuro, "proteggere ed espandere" il "nucleo", ed "eliminare gradualmente" i regimi del "vuoto", che resistono alla globalizzazione (e alla "democrazia").
Non finisce qui l'incubo. Si affaccia sullo scacchiere internazionale, sottotraccia e con ramificazioni in più continenti, una task force, autonoma e autosufficiente – dispone di enormi risorse – con una ragion d'essere ed una strategia diciamo così esopolitica. Dove è situata? Ho motivo di credere che al Quartier Generale delle Forze Armate americane ci sia un livello occulto di tecnocrati, scienziati, alti ufficiali di cielo terra mare, che alla faccia di buona parte degli inquilini della Casa Bianca e dei cittadini, detengono il controllo di arsenali, basi sotterranee, impianti hi tech per interferenze climatiche e geofisiche, con lo scopo ultimo di prendere il comando degli Stati Uniti allorché si vengano a creare le condizioni previste di un'invasione aliena e salvare la patria o morire. Nome in codice di questo settore deviato delle Forze Armate: SKYLARK. Ultimamente sono entrati in azione per motivi altamente umanitari, dicono loro.
Il terremoto devasta Haiti il 13 gennaio. Due giorni prima, Skylark aveva in corso un’esercitazione basata su uno scenario che comportava l’avvio di soccorsi ad Haiti dopo un evento cataclismatico. Quando scoppia veramente il disastro, lo Skylark decide di passare dalla simulazione al reale (go live); ed è in grado di intervenire ad Haiti rapidamente, perché i sistemi erano già caricati sui bancali a Miami in preparazione dell’esercitazione che è stata cancellata.
Io non credo né al caso né alle coincidenze, così in occasione di un fatto tragico come quello accaduto sull'isola caraibica e che ha provocato la morte – sono cifre approssimative - di 170/200mila morti, mi vengono in mente altri “fatterelli” di proporzioni planetarie che i fisici atmosferici e i sismologi chiamano uragani, terremoti, tsunami, accaduti in questi ultimi anni in aree speciali. Sì, speciali quali Iran, Oceano indiano, Caraibi. Zone particolarmente calde, sia dal punto di vista geopolitico che economico finanziario, ma anche siti popolosi di nazioni evidentemente sacrificabili, carne da cannone. Sul web troverete centinaia o migliaia di blog che denunciano certi ordigni supertecnologici, vere e proprie armi di distruzione di massa che interferirebbero sul clima e sulla crosta terrestre. Esperimenti inauditi e segretissimi, hanno luogo sopra e sotto terra, all'insaputa della gente e persino dei governi. Vi chiederete – domanda retorica – chi si permetterebbe di agire in questo modo, uccidendo centinaia di migliaia di innocenti per scopi indicibili? Chi si arrogherebbe il diritto di decidere della vita di popoli interi, riducendo il mondo ad un gigantesco poligono militare, per provare strumenti micidiali distruttivi di uomini e cose? Perché si costruirebbero tali armi apocalittiche? Per supremazia politico militare? Oppure un evento di dimensioni cosmiche sconosciuto ai più, si starebbe abbattendo su di noi e un gruppo segreto, paramilitare, che agisce nell'ombra da decenni, allestirebbe la difesa contro la minaccia che viene da altrove? Domande alle quali ho dato già le risposte adeguate, configurandosi così uno scenario da incubo:
1.ALIENI ESULI DA UN UNIVERSO TANGENTE, SONO IN AVVICINAMENTO VERSO LA NOSTRA TERRA;
2.UN ORDINE DELLE TENEBRE CHE DENOMINO IL GRUPPO, HA STABILITO UN PATTO SCELLERATO CON QUESTI ESSERI APPARENTEMENTE SEMIDIVINI – SATURNIANI – AL FINE DI PARARSI LE TERGA DURANTE L'INVASIONE;
3.UNA FORZA PARAMILITARE SKYLARK, NEL FRATTEMPO, SECONDO UNA FILOSOFIA SUPEROMISTICA-NAZISTOIDE, PREPARA LE TRINCEE PER RISPONDERE COLPO SU COLPO ALL'ATTACCO ALIENO E FA LE GRANDI MANOVRE PER PROVARE LE SUPERARMI A COSTO DI SACRIFICARE VITE UMANE .
Siamo all'alba di una nuova era, dicono i teosofi; per chi? Dico io.
sabato 23 gennaio 2010
L’ateismo, un processo fisico
Pubblico il post dell'amico Alessandro Piccioni.
Soltanto la modernità possiede l’organo chiamato neocorteccia, soltanto nell’epoca quaternaria (Kali Yuga) è apparso, e soltanto negli ultimi millenni l’ateismo si è materializzato. La neocorteccia è un organo antispirituale, ma è l’organo che costruisce la realtà, e questo pone enormi problemi. Il conflitto esistente tra scienza e fede, è il più banale di questi problemi. Sostenere che nel corpo esiste un organo antispirituale, è una presa di posizione assurda, ma necessaria quanto esatta, forse. Nell’epoca quaternaria, il cervello ha subito uno sconvolgimento che ha confinato gli organi deputati alle attività spirituali all’interno, ponendo in periferia il nuovo organo di comando: la neocorteccia. Ovviamente il centro spirituale è rimasto intatto, conservando perfino il proprio elemento simbolico anche al livello formale, tuttavia soggetto all’influenza obnubilante degli organi posti alla superficie, divenuti paradossalmente ‘il centro’. Gli organi spirituali perciò, giacciono intatti all’interno, e la neocorteccia impedisce ogni attività di scavo, a meno che non si compia un lavoro di recupero doloroso e spiritualmente, e fisicamente. La riconquista del centro, infatti, è anche un fenomeno fisico, che provoca tensioni anche violente, ma tutte sostenibili con le dovute cautele. Perciò l’organo guida dell’epoca quaternaria è un organo superficiale la cui essenza è la mancanza di centro, il relativismo assoluto, riscontrabile in ogni opera posta nella realtà, la quale, a sua volta, è una costruzione dell’attività neocorticale, un circolo vizioso, un anello pernicioso fatto delle nostre stesse membra. Per questo occorre uno sforzo sovra-umano, l’uomo deve superare se stesso, abbandonando la categoria dell’essere, del divenire, del concetto. Superare la realtà, ciò che è sostanziale e perfino formale, solcare il proprio istinto, la propria coscienza, il proprio pensiero, spezzare l’attività connettiva. L’epoca ricerca ovunque delle connessioni, sta scavando nel proprio cervello, catalogando, facendo statistiche, dividendo il corpo umano come una mappa, dividendo la neocorteccia, nella speranza di ‘trovare le ragioni di Dio’, ma è evidente che una volta raggiunto il traguardo di aver trovato il modo in cui si manifesta questa o quell’attività spirituale, non sarà stato raggiunto praticamente nulla, piuttosto si sarà rafforzato il dominio dell’anello, dei sistemi che questo ha posto: la categoria della dimenticanza è quella più sottile e difficile da notare, perché essa può essere soltanto sentita e non pensata. Gli organi predisposti alle attività sentite, sono sepolti dalle attività della neocorteccia, e per questo è molto facile scambiare le attività spirituali per sciocchezze, assurdità, idiozie primitive dovute a mancanza di sviluppo della sostanza grigia, quando in realtà è proprio questa in via di “avviluppo’, cioè di contorcimento, non sviluppo. Dio non è nella neocorteccia cerebrale, non è un’attività corticale, perché questa è l’essenza della negazione di Dio, ben dissimulata. Laddove Dio è dimostrato, è evidente una lontananza da Dio perniciosa, perché l’essenza della dimostrazione è il nulla, e non Dio. Ogni dimostrazione è un’attività dell’anello, nel quale l’Oscuro posa gli antichi sigilli del male sopra. La dimostrazione perciò, è un cortocircuito per cancellare nell’uomo la sua situazione spirituale. I concetti, i pregiudizi, i dubbi, la ragione, la fede, la scienza, presuppongono sempre in sé la dimostrazione, elemento di disturbo verso la riconquista della purezza spirituale. Ma l’uomo è dotato di antichi antidoti naturali, che non lo abbandoneranno mai, e saranno sempre presenti per chi voglia recuperare. Basta citare la malattia mentale, la quale, altro paradosso, permette di recuperare la dimensione spirituale, avendo abbattuto la rigida sfera delle connessioni. Si presenta perciò questo fatto controverso: alcune malattie sono un bene, così come il dolore e la sofferenza. L’ateismo, l’assenza di Dio nell’uomo, è un disturbo fisico, che andrebbe ‘trattato in sede clinica’…sarebbe auspicabile, visto che le chiese non bastano più.
Soltanto la modernità possiede l’organo chiamato neocorteccia, soltanto nell’epoca quaternaria (Kali Yuga) è apparso, e soltanto negli ultimi millenni l’ateismo si è materializzato. La neocorteccia è un organo antispirituale, ma è l’organo che costruisce la realtà, e questo pone enormi problemi. Il conflitto esistente tra scienza e fede, è il più banale di questi problemi. Sostenere che nel corpo esiste un organo antispirituale, è una presa di posizione assurda, ma necessaria quanto esatta, forse. Nell’epoca quaternaria, il cervello ha subito uno sconvolgimento che ha confinato gli organi deputati alle attività spirituali all’interno, ponendo in periferia il nuovo organo di comando: la neocorteccia. Ovviamente il centro spirituale è rimasto intatto, conservando perfino il proprio elemento simbolico anche al livello formale, tuttavia soggetto all’influenza obnubilante degli organi posti alla superficie, divenuti paradossalmente ‘il centro’. Gli organi spirituali perciò, giacciono intatti all’interno, e la neocorteccia impedisce ogni attività di scavo, a meno che non si compia un lavoro di recupero doloroso e spiritualmente, e fisicamente. La riconquista del centro, infatti, è anche un fenomeno fisico, che provoca tensioni anche violente, ma tutte sostenibili con le dovute cautele. Perciò l’organo guida dell’epoca quaternaria è un organo superficiale la cui essenza è la mancanza di centro, il relativismo assoluto, riscontrabile in ogni opera posta nella realtà, la quale, a sua volta, è una costruzione dell’attività neocorticale, un circolo vizioso, un anello pernicioso fatto delle nostre stesse membra. Per questo occorre uno sforzo sovra-umano, l’uomo deve superare se stesso, abbandonando la categoria dell’essere, del divenire, del concetto. Superare la realtà, ciò che è sostanziale e perfino formale, solcare il proprio istinto, la propria coscienza, il proprio pensiero, spezzare l’attività connettiva. L’epoca ricerca ovunque delle connessioni, sta scavando nel proprio cervello, catalogando, facendo statistiche, dividendo il corpo umano come una mappa, dividendo la neocorteccia, nella speranza di ‘trovare le ragioni di Dio’, ma è evidente che una volta raggiunto il traguardo di aver trovato il modo in cui si manifesta questa o quell’attività spirituale, non sarà stato raggiunto praticamente nulla, piuttosto si sarà rafforzato il dominio dell’anello, dei sistemi che questo ha posto: la categoria della dimenticanza è quella più sottile e difficile da notare, perché essa può essere soltanto sentita e non pensata. Gli organi predisposti alle attività sentite, sono sepolti dalle attività della neocorteccia, e per questo è molto facile scambiare le attività spirituali per sciocchezze, assurdità, idiozie primitive dovute a mancanza di sviluppo della sostanza grigia, quando in realtà è proprio questa in via di “avviluppo’, cioè di contorcimento, non sviluppo. Dio non è nella neocorteccia cerebrale, non è un’attività corticale, perché questa è l’essenza della negazione di Dio, ben dissimulata. Laddove Dio è dimostrato, è evidente una lontananza da Dio perniciosa, perché l’essenza della dimostrazione è il nulla, e non Dio. Ogni dimostrazione è un’attività dell’anello, nel quale l’Oscuro posa gli antichi sigilli del male sopra. La dimostrazione perciò, è un cortocircuito per cancellare nell’uomo la sua situazione spirituale. I concetti, i pregiudizi, i dubbi, la ragione, la fede, la scienza, presuppongono sempre in sé la dimostrazione, elemento di disturbo verso la riconquista della purezza spirituale. Ma l’uomo è dotato di antichi antidoti naturali, che non lo abbandoneranno mai, e saranno sempre presenti per chi voglia recuperare. Basta citare la malattia mentale, la quale, altro paradosso, permette di recuperare la dimensione spirituale, avendo abbattuto la rigida sfera delle connessioni. Si presenta perciò questo fatto controverso: alcune malattie sono un bene, così come il dolore e la sofferenza. L’ateismo, l’assenza di Dio nell’uomo, è un disturbo fisico, che andrebbe ‘trattato in sede clinica’…sarebbe auspicabile, visto che le chiese non bastano più.
domenica 17 gennaio 2010
CONTAGIO-PANICO
MONDO UNICO
La mondializzazione spezza le sovranità, trafigge i territori, malmena le comunità costituite, sfida i contratti sociali e rende obsolete talune concezioni della sicurezza internazionale. Per cui la sovranità non è più quel valore fondamentale indiscusso che era un tempo, mentre l’idea di ingerenza cambia lentamente, ma decisamente, connotazione. La mondializzazione riproduce stranamente il meccanismo freudiano della folla presa nel moto del contagio-panico. Contagio nella misura in cui la mondializzazione sviluppa il conformismo e l’uniformità. Panico perché tutti si sentono soli di fronte a logiche che non riescono a controllare. La mondializzazione rassomiglia, da questo punto di vista, ad un puzzle di immagini sminuzzate: non si aggrappa ad alcuna visione del mondo, si vieta qualunque rappresentazione, e i poteri pubblici, che la dichiarano irreversibile, non sanno proporne alcuna forma di accettazione simbolica. Il nocciolo del problema della mondializzazione dipende dall’interazione fra un mondo senza frontiere e un mondo privo di punti di riferimento. È questa dialettica a spiegare la crisi del senso e, perciò, a rafforzare la nostra percezione di un mondo disordinato. Viene da pensare alla terribile frase scritta da Péguy nel 1914, poco prima di morire: “Tutti sono infelici nel mondo moderno”.
I PADRONI DEL VAPORE
Da tempo vado sostenendo una tesi potente e drammatica, che ritrae una Terra sconvolta dal degrado ambientale e psichico e assoggettata al dominio di una enclave, denominata apparentemente in modo banale, Il Gruppo. Una manciata di persone diretta da un demiurgo, la Salamandra, su una popolazione totale di 6 miliardi, che si cela al resto del mondo a IXTLAN (nome fittizio), una città delle meraviglie, costruita nel mezzo di una foresta lussureggiante – informazione mai finora divulgata - dalle parti di ********, dove questa aristocrazia moderna si dedica ad una vita di sfrenata dissolutezza, ma sarebbe il meno, visto il vero scopo prefisso. Questo centro di potere occulto amministra direttamente o indirettamente l’intero pianeta e i suoi abitanti mentre i governi ufficiali sono organi svuotati di potere le cui cariche, anche a livello locale, hanno assunto carattere ereditario/clientelare e un ruolo ormai più che altro onorifico. La grande crisi finanziaria del 2008/09 ha dato vita a una crisi economica non ancora sviluppatasi in tutta la sua devastante realtà, che terminerà soltanto nel 2012 con l’introduzione e la rapida diffusione su scala mondiale di un sistema economico finanziario che annullerà gli ammortizzanti delle libertà personali, al fine di rendere stabile una volta per tutte l'intero pianeta, spartito in due grandi zone geopolitiche apparenti. Le speculazioni finanziarie non saranno comunque terminate; anzi,i furbetti ammanicati con Il Gruppo, potranno indebitarsi senza controllo ed emettere bond personali di durata pluriennale. La disperazione si impadronirà della gente, la fede in un dio sarà minoritaria, le droghe ben presto saranno distribuite da presidi medici al fine di tenere sotto controllo il popolo. In questo scenario, come se non bastasse, irromperanno gli alieni, quelli però cattivelli assai, che chiamo Saturniani, ma che si mostreranno benigni e caritatevoli nel porgere ad una umanità esausta, disillusa da religioni che promettono sempre ma non mantengono mai, una umanità inorridita da devastanti terremoti a macchia di leopardo che funestano da qualche anno la terra, dove tempeste solari producono dissesti energetici e funzionali, dicevo i saturniani saranno così prodighi da sollevarci dallo stato di necessità, attraverso un trasferimento di tecnologia super avanzato tale da riequilibrare le nostre sorti... a che prezzo?
La mia tesi di fondo, potrà sembrare ai più una trama grossolana degna di un racconto di fantascienza anni quaranta. Gli addetti ai lavori stessi, avrebbero serie riserve e chiederebbero, ovviamente, prove a sostegno. Del resto, per provare la veridicità di quanto vado raccontando, dovrei svelare contatti, ricerche e verifiche, così da espormi – un altro po' ? - e praticamente mettermi fuorigioco. Preferisco, allo stato attuale delle cose, far credere di essere un mitomane o un vecchio nostalgico di misteri a buon mercato.
“Per ogni veleno c’è il suo antidoto” rispose il drago bianco, “vedrai che tutto andrà bene.”
“Non riesco ad immaginare come!” fece Atreyu.
“neppure io” replicò il drago, “ma proprio questo è il bello. Da questo momento tutto ti riuscirà. Dopotutto non devi dimenticare che io sono un Drago della Fortuna. Anche quando me ne stavo impigliato nella rete, neppure allora ho abbandonato del tutto la speranza e, come vedi, avevo ragione.”
La Storia Infinita di Michael Ende
venerdì 15 gennaio 2010
STUDI DI CRONOSOFIA SULLA FINE DI UN MONDO
Anno 2010+4millenni e 25 secondo la Bibbia; oppure + 4500 anni dei Veda. Ecco, se intrecciamo la cronosofia ebraica con quella indù aggiungendoci una manciata ancora di anni prossimi, saremo alla fine di un mondo. Fine sia storica sia cosmica di un ciclo umano terrestre. Si tratta, quindi, di una svolta dell'umanità.
Per i testi sacri indiani, Vishnù-Purana, un tale ciclo è chiamato Manvantara, Epoca dell'Uomo Primordiale o Manù. Analogia stretta col ciclo adamico. La tradizione biblica si sofferma sull'ultimo dei cerchi concentrici, mentre quella vedica li illustra per intero: il che comporta fisiologiche discrepanze minime nei calcoli.
Il nostro ciclo umano fa parte di un più grande ciclo cosmico di un milione di anni (Kalpa) che è una misura ultraterrestre che riguarda le immensità divine, al di là dalle nostre esperienze e dai nostri stessi poteri mentali di rappresentazione; può comunque interessarci per il suo alto simbolismo, afferrabile però intuitivamente. Direttamente ci riguarda il Manvantara, che dura 64800 anni solari. Esso corrisponde al corso di 5 Grandi Anni, secondo la tradizione egizio-platonica, ripresa da Dante e da misconosciuti cristiani sapienti medioevali. In questa èra, già si calcolava il dato della rotazione completa dei cieli, la precessione degli equinozi, avente durata di 25920 anni. Questo fenomeno si verifica perché la dislocazione del punto vernale (punto gamma) è di un grado dello zodiaco in 72 anni (movimento stellare); onde, 72x360=25 e 920. Il Grande Anno platonico è quindi una metà del ciclo precessionale, 12960 anni; mentre cinque Grandi Anni formano un Manvantara che viene a svolgersi per due intere rotazioni dei cieli e mezzo.
I sacerdoti di Sais, come poi trasmisero a Solone e sino a Platone, possedevano il dato sulla serie di cataclismi che progressivamente inabissarono Atlantide, che coincideva con la fine di un Grande Anno: da quel tempo a noi, sarebbero trascorsi circa 12-13 mila anni. Questo dato può già farci capire cosa ci attende. Guenon prese tali cenni dagli studi danteschi di Rodolfo Benini, confermati da alcuni rishi indù che contattarono il francese.
Come ho già detto, il Manvantara è l'unità di base più accessibile e per noi più importante. Tale ciclo si compone di 4 yugas, evi, di cui l'ultimo è il fatidico kali-yuga. L'età oscura identificata con la dea kali, bramosa di sangue umano, è quella dominata dall'errore e dal male. Però è anche l'era più breve, un decimo del Manvantara (64800:10). Dunque l'età umana che stiamo vivendo, che si avvia al suo termine coinvolgendo il cosmo circostante, ammonta a sei millenni. (continua)
mercoledì 13 gennaio 2010
EFFETTO CANCRO: LA MORTE CORRE SUI FILI
Negli anni Trenta, il professore statunitense H.S.Burr era occupato a studiare la carica elettrica di mixomiceti (funghi) che crescono sul suolo della foresta. Un giorno aveva collegato i suoi misuratori di voltaggio ad un albero vicino e aveva scoperto un effetto-campo biologico: aveva scoperto che il gradiente elettrico cambiava se c'erano cambiamenti nella luce, nell'umidità, nelle fasi lunari, durante le macchie solari, e se c'era tempesta.
Burr aveva concluso che “animali e piante sono essenzialmente elettrici e mostrano un cambiamento di gradiente del voltaggio associato all'attività biologica fondamentale”. Questa scoperta indicava che il rapporto tra l'albero e le condizioni esterne, l'interfaccia tra quell'individuo vivente e il resto, era rilevabile strumentalmente perché era un rapporto di natura elettrica. L'elettricità ed il magnetismo sono altri nomi di campi misteriosi ma misurabili, mentre l'ipnosi e la rabdomanzia funzionano senza produrre tracce strumentali, e si doveva sapere che non è scientifico occuparsi degli effetti di campo biologici. La levitazione appartiene proprio a questa classe di fenomeni.
La scoperta che Burr aveva fatto era che finalmente si poteva misurare un effetto di campo biologico mediante un semplice galvanometro.
Ma nel 1935 la censura degli Illuminati funzionò bene, e nessun journal rispettabile volle pubblicare quelle eresie. Burr era direttore del Journal of Biology and Medicine dell'Università di Yale ed è su questa rivista accademica che pubblicò ben 28 articoli sul campo che le piante hanno in comune con la luna, il clima come gli altri esseri viventi, ed è un campo elettrico misurabile. Burr era convinto che la vita è misteriosamente regolata dall'elettricità. In fondo Burr aveva scoperto il nostro strettissimo legame con la magia, o se volete un termine meno sulfureo, metapsichica o, ancora meglio, fisica della coscienza.
“Quando incontriamo un amico dopo sei mesi, nel suo viso non c'è più una singola molecola di quelle che c'erano sei mesi prima, quando l'abbiamo visto l'ultima volta. Ma, grazie al suo campo elettrico vitale, le nuove molecole sono cadute al posto loro, nel vecchio schema familiare che ci consente di riconoscerne il viso” scrisse Burr.
Secondo i critici si trattava di “nebuloso vitalismo” ma dopo mezzo secolo di censure sui collegamenti tra il cancro (che è un disordine della forma del vivente) e l'elettricità, finalmente si capisce il perché di queste doppie verità, e uno rabbrividisce se pensa che il cancro nella Enciclopedia Treccani non è capitato per caso alla pagina-codice degli Illuminati. E viene voglia di chiedersi come mai in mezzo secolo hanno tolto agli italiani il carbone di legna e adesso vogliono sostituire i boschi con l'elettricità proveniente da Oriente e dalla Super Fenicia.
La forma del corpo è influenzata dall'elettricità. L'Osteogenesi Elettrica è una scienza recente iniziata da Robert Becker, un chirurgo ortopedico che voleva risolvere il problema delle ossa che non rimarginano. Becker amputava una zampa alle salamandre, misurava la carica elettrica del moncone dopo l'amputazione e aveva scoperto che c'era una inversione di polarità e un forte aumento di corrente durante la crescita del nuovo arto. Applicando elettricità (nell'ordine delle 0,000006 amp) è riuscito a far ricrescere l'arto nelle rane e, nel 1972, in un topo.
Elettricità e cancro, cosa si sa oggi? Sebbene non abbia documenti recentissimi a disposizione, siamo anche qui nel regno della Doppia Verità. Ecco cosa sanno gli accademici americani:
“Gli studiosi Nancy Wertheimer e Ed Leeper, dell'Università del Colorado, in uno studio sui rapporti tra elettricità e cancro (riportato in Am. J. Epidemiol. 109, 273 – 1979), hanno scoperto che nelle abitazioni vicine alle linee elettriche ad alta tensione o ad altre fonti di campi magnetici a bassa frequenza, si verifica una più alta incidenza di casi di cancro rispetto al resto della popolazione”. Questo si leggeva in Science 18.11.83.
Il meccanismo è noto. Un articolo nel numero di New Scientist del 20.1.87 riportava i risultati di alcuni studi che mostrano un'incidenza di casi di cancro molto alta tra le persone che vivono in prossimità di campi elettromagnetici prodotti da linee elettriche ad alta tensione. Il primo effetto dell'elettricità sulla forma dell'organismo starebbe nella stimolazione di un enzima che si trova insieme alle cellule cancerose.
Anche se in realtà non spiegano l'innesco della proliferazione cancerosa, il fatto importante è che, a differenza di quanto affermava la maggioranza degli studiosi fino ad oggi, questa è la prova che la cellula è permeabile ai campi elettromagnetici esterni (mentre prima si diceva che ne era isolata).
Sono solo le radiofrequenze e le microonde al di sotto dei 100 Hz che influenzano la cellula: i campi generati dalla corrente elettrica sia in USA (60 Hz) che in Europa (50 Hz) rientrano in questo gruppo.
Queste conclusioni si accordano con i risultati ottenuti da Jerry Phillips, della Cancer Therapy and Research Foundation di San Antonio Texas, il quale ha esaminato separatamente gli effetti della corrente elettrica e del campo magnetico sulle cellule concludendo che “il campo magnetico è di gran lunga più importante dell'elettricità nel generare cancro”. Cellule cancerogene umane esposte a campi di 60 Hz sono cresciute con una rapidità da 2 a 24 volte superiore rispetto a campioni non esposti. New Scientist 3.12.87
Finalmente nell'Economist (che è brutalmente bidimensionale) esce la seconda verità:
“Fino a poco tempo fa le onde elettromagnetiche generate dalla corrente elettrica che arriva nelle nostre case non erano considerate pericolose per la salute. Ora diversi studi dimostrano che, come altre lunghezze d'onda (raggi X, microonde, raggi gamma, ecc.) anche le basse frequenze (dai 300 Hz in giù) sono pericolose.
“Nel 1979 Nancy Wertheimer ed Ed Leeper, studiando un gruppo di 344 bambini di Denver malati di cancro in relazione alle loro abitazioni, hanno scoperto che abitare in prossimità di campi magnetici incrementa fino a tre volte nei bambini il rischio di cancro. Lo studio è stato confermato dalle misurazioni compiute da David Savitz, un epidemiologo dell'università del North Carolina.
“Altri due studi recenti hanno confermato i risultati di Wertheimer e Leeper:
“Il primo, condotto dallo stesso Dott. Savitz su altri 356 bambini di Denver, misurando direttamente l'intensità dei campi alla porta e nelle stanze della loro casa (che nello studio di Wertheimer e Leeper era stata solo stimata in base alla vicinanza dei cavi elettrici), ha rivelato un rischio di cancro doppio rispetto alla media; il secondo è stato condotto a Stoccolma dal Dott. Lennart Tomenius, che ha esaminato 716 casi di cancro dei bambini, scoprendo che un numero molto più elevato rispetto alla media viveva a meno di 150 metri da linee elettriche ad alta tensione (200.000 volt).
“L'influenza dell'elettricità sulla forma del corpo non è solo legata al cancro: uno studio realizzato su di un campione di 372 operai che lavoravano presso due centrali elettriche svedesi, ha rilevato tra i loro figli un maggior numero di difetti di nascita rispetto al resto della popolazione.
“Già nel 1975 Ross Adey e Suzanne Bawin avevano dimostrato che le basse frequenze modificavano il rilascio del calcio da parte dei tessuti cerebrali; il calcio è un elemento indispensabile per un vasto numero di attività cellulari. Più tardi il Dott. Carl Blackman, un biofisico dell'EPA, ha rilevato che questo effetto è massimo proprio alle frequenze della nostra corrente elettrica (60-50 Hz), mentre per esempio è irrilevante a 30-40 Hz.
Il Dott. Adey è convinto che il meccanismo di interazione tra i campi e la cellula sia nell'alterazione delle proteine dello strato esterno di quest'ultima, che fanno da interfaccia tra la cellula e il mondo esterno. The Economist 16.4.88
Altri dati scientifici recenti sulle ricerche in tale direzione, non ve ne sono o almeno non ne ho trovato traccia. Come mai? Si investono miliardi di dollari sulla ricerca terapeutica contro i tumori, si discute di alternative alla chemio e alla radioterapia, ma poi si tralasciano colpevolmente elementi utili per scoprire le cause della malattia del secolo. Perché? A chi giova non scoprire l'origine del cancro?
Vi allego alcune cose (codici?) per una vostra eventuale ricerca. Che succede a stare sopra una griglia elettrica? Si fa la fine di San Lorenzo morto rosolato, escoriato come sperano i goeti illuminati, che hanno preparato prima una graticola simbolica, poi quella reale. La graticola di San Lorenzo è un monastero, si chiama Escorial, sta in Spagna ed è stato “danneggiato da un incendio” nel 1872. All'Escorial hanno lavorato gli Italiani. È pieno di simboli imperiali e c'è l'unico Cristo nudo che capiti di vedere (del Cellini). Ci furono sepolti contemporaneamente sia Carlo Quinto (quello del postulato) che Filippo II. La corrente che alimenta la griglia dell'alta tensione in Italia arriva dal reattore nucleare Super Fenix, che sta in Francia. San Lorenzo fu abbrustolito, mentre la fenice risorge dalle sue ceneri.
martedì 12 gennaio 2010
LO SPETTRO DEL 2012 SI AGGIRA DENTRO DI NOI
In un articolo del 1937 (Alcune osservazioni sulla dottrina dei cicli cosmici, ora contenuto in Forme tradizionali e cicli cosmici), R. Guénon calcolò la durata di questa nostra età ferrigna in 6.480 anni, ossia in un decimo dell'intero manvantara (ovvero negli ultimi tre segni zodiacali attraversati dal punto vernale). Il punto vernale, scorrendo lungo ogni segno in 2.160 anni, ha fatto sì che a) circa duemila anni or sono entrassimo nella cosiddetta era dei Pesci, nomen-omen per i cristiani mirabilmente necessario, e b) più o meno in questi anni ci si trasferisca dal mare grande dei Pesci a quello dell'Acquario. Ne consegue che segni e costellazioni coincisero perfettamente solo 4.320 anni or sono, vale a dire con l'ingresso del punto vernale in Ariete. Ciò, beninteso, qualora ci si stia travasando adesso nell'Acquario delle meraviglie. Sempre Guènon coglie nell'Umanesimo e nel Rinascimento l'inizio di un processo degenerativo, simboleggiato dalla rivolta dei guerrieri. L'involuzione peggiora con l'Illuminismo per giungere fino alla caduta degli dèi in Nietzsche. Pertanto l'età contemporanea è il momento più buio del Kali-Yuga, l'era della dea Kali, la distruttrice. È il periodo del dominio delle forze psichiche che stanno conducendo la nostra società verso l'infraumano. Secondo la corrente tradizionale che trova nel francese e in Evola, gli autori che più di altri nel Ventesimo secolo hanno divulgati alcuni dati tradizionali, altrimenti riservati ad ambienti iniziatici ristrettissimi, secondo questi dati, quindi, un mondo è giunto al termine (2030/32 è posta la fine dell'Era Oscura) e sebbene oggi la pubblicistica di settore, identifichi nel 2012 il termine di un'era, secondo il computo del calendario Maya, alcune riflessioni ulteriori vanno fatte. Aderisco alla Tradizione, quella con la T maiuscola, tuttavia non è tesi tradizionale il determinismo, essendo una forma riduzionista della concezione del Tempo Ciclico. Forse esco dal novero dei fedeli tradizionalisti, escluso per alto tradimento, ma la mia indole propositiva e realizzativa mi induce a considerare il tempo in cui viviamo, tempo di grandi trasformazioni. La Terra non è malata, checché ne dicano no-global nazimaoisti verdi, è solo incinta. Noi siamo fatti della stessa “materia” del pensiero, il nostro futuro sarà nell'equivalenza tra gravità e intelligenza. La cosa più potente dell'Universo è la coscienza. Nella nostra testa c'è un mondo, con dentro l'atomo; dal cui nucleo s'irradiano i sette colori dello spettro elettro-magnetico e se questo atomo permanente lo facciamo discendere nel cuore, la Grande Opera sarà compiuta: dall'infrarosso psichico fino all'ultravioletto.
La Fine di un Mondo è prossima? Sì, decisamente. Il 2012? Non finisce un mondo, si chiude una porta. Eventi cosmici e geologici, fisici e alchemici si daranno appuntamento. Io ho invece la certezza, che dentro ogni nostro atomo c'è un quid, provvidente, il quale non ci lascerà mai cadere dentro un destino casuale, piuttosto verso uno causale: ciò che ci capiterà, sarà l'effetto in primis dei nostri pensieri e poi delle nostre azioni. Cogliamo questa occasione unica per la nostra generazione, con un approccio diverso alla Vita. Non ci ingannino né i profeti di sventura, né i guru del salto quantico. La salvezza non sarà collettiva o per pochi illuminati, perché non dovremo sopravvivere all'apocalisse, dovremo capire di aver bisogno di uno stop, un centesimo di secondo di silenzio che potrebbe durare un secolo fuori di noi. Universi si incroceranno, lambendo i loro confini. Potremo assaporare uno spostamento di livello o di modello. Un'intuizione potrebbe farci scoprire noi stessi. Il 2012 non sarà un fine corsa, piuttosto uno stand by per una nuova stagione cosmica, forse il punto omega contro la paura di minacce cataclismatiche, oppure la resa a divinità esuli pronte a riprendersi la Terra. Buchi neri formeranno nuove galassie anziché inghiottirle, allineamenti cosmici porteranno nuovi cieli, aria acqua terra fuoco muteranno in quintessenza. Messaggi da forze sconosciute ci piovono da anni tra campi di grano, ma vengono ignorati dalla massa, più distratta dall'effimero o dalla paura della morte. Sarà la fine del mondo così come lo conosciamo, eppure non sento brividi di terrore, ma sentori di rinascita.
domenica 10 gennaio 2010
11 SETTEMBRE 2001
Guardate cos’ho trovato spulciando su wikipedia. Alla voce Dream Theater (gruppo metal-progressive), nella sezione “la formazione attuale” risulta:
” ...Compare inoltre una inedita ‘Caught in a New Millennium’, canzone mix che unisce ‘Caught in a Web’ di Awake e ‘New Millennium’ di Falling Into Infinity. Inizialmente la copertina di questo triplo live raffigurava anche le Torri Gemelle, avvolte dalle fiamme del sacro cuore. Una sfortunata coincidenza volle che la data d’uscita del triplo live fosse proprio l’11 settembre 2001 e, per rispetto ai caduti della strage del World Trade Center, l’album verrà ritirato e successivamente ristampato con una nuova copertina. Tuttavia, l’immagine è visibile nella versione in VHS, uscita nel maggio 2001, quando ovviamente nessuno poteva prevedere cosa sarebbe accaduto [11] ...”.
Altre coincidenze dopo le numerose esercitazioni di quel giorno?
Un tentativo di disinformazione per screditare i “complottisti”?
Che ne pensate?
mercoledì 6 gennaio 2010
UFOVINTAGE
Quando le fotografie in ufologia avevano una loro validità, insieme ovviamente alle testimonianze, rappresentavano uno squarcio nel nostro quotidiano modo di vedere le cose e la vita. Ho scelto queste due foto - in didascalia sono riportati gli estremi- per una sorta di revanscismo, nostalgia di una nascente ricerca sugli oggetti volanti non identificati che dal dopoguerra fino agli anni settanta, ha aperto le porte dell'immaginario collettivo, riproposto tematiche scientifiche, psicologiche, religiose e mitiche, altrimenti stagnanti. L'ufologia comprendeva due scuole di pensiero: quella di interpretazione extraterrestre, l'altra sociologica e parafisica. Entrambe con peso diverso, la prima infatti raccoglieva più appassionati della seconda, hanno contribuito più di quanto gli intellettuali organici al potere dominante abbiano mai ammesso, ad annunciare una nuova epoca, o forse a marcare l'ultima tratta del lungo cammino dell'umanità, verso un punto zero tutto da definire e delineare. Cinematografia prima che letteratura, ha svolto un'opera meritoria, seppur eterogenea, alla diffusione di una concezione universale dell'uomo in rapporto con il cosmo. Le promesse della missilistica invero, hanno ingannato tanti sulla loro reale efficacia; la Nasa su tutte le altre agenzie spaziali - sempre poche - sembrava rappresentare la città di frontiera verso il cielo, la punta di diamante slanciata sull'avvenire dell'umanità, primo contatto ufficiale con chissà quali civiltà stellari. Oggi, credo di poterlo affermare senza paura di smentita, l'agenzia statunitense è il simbolo della tresca, dell'insabbiamento, della truffa ai danni di una umanità che ha desiderio, bisogno, voglia di dimensioni altre, di spazi ignoti, di ponti con civiltà galattiche che attendono l'incontro da millenni. E allora, ancora una volta i padroni del vapore, i governi mondiali, ci hanno tradito, mentito, fregato, ci hanno nascosto da tempo la verità su cose che si vedono nei cieli. Non possiamo più contare sulla scienza, grande puttana al servizio del potere, delle corporation, de Il Gruppo, la cricca di manigoldi psicopatici e sanguinari che ci negano l'energia libera a zero costo, ci negano la possibilità di campare senza essere intossicati da scorie radioattive, scie chimiche, manipolazioni climatiche, ci vampirizzano con il sistema bancario internazionale. Ci uccidono lentamente. L'unica speranza risiede in quelle forze che agiscono in noi ma esiliate, e in un contatto con esseri di altri mondi. Attenti però al Cavallo di Troia, che non è inviato in dono più dai Greci ma dai Saturniani.
sabato 2 gennaio 2010
2010: L'ANNO DI OBAMA
A parte le corbellerie degli astrologi televisivi (mi verrebbe voglia di dar ragione a Piero Angela), l'anno che verrà si presta ad una riflessione realistica e serena, lungi da idiote tentazioni previsionali. Analisi di superfice, se volete, ma significativa per chi è sintonizzato su certi canali.
Ho trovato su internet il documento del PNAC (Project for a New American Century) del 2000, intitolato “Rebuilding the american defenses”, dove i firmatari (Rumsfeld, Cheney, Wofowitz, etc.) parlano della necessità di un pesante riarmo americano, e concludono con la celebre frase…
“Ma tutto questo sarà difficile, a meno che non accada un evento catalizzatore, come una nuova Pearl Harbor”. Poi sappiamo come è andata: attentati, guerre preventive. Oggi Obama che fa? Seguirà il PNAC? Tra un premio nobel da operetta, fondi tossici finanziari, disoccupazione galoppante, il presidente figo tanto amato dai nostri progressisti (se fossi in lui farei i debiti scongiuri), si ritrova come i suoi precedessori in una situazione tipicamente americana: ad una crisi interna, seguirà una internazionale. Finché c'è guerra c'è speranza.
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